Un OP di nome San Niccolò

Il 20 e 21 settembre l’Istituto storico della Resistenza senese e dell’età contemporanea promuove “Un OP di nome San Niccolò”:  storie e memorie della psichiatria senese a 40 anni dalla Legge Basaglia. Conversazioni e spettacoli a tema.

Alle Stanze della Memoria inaugurazione della mostra SEGNI di Mauro Agnesoni che resterà aperta fino al 21 dicembre 2018

 




EMPOLI 2019 – Nove secoli di storia

15 settembre 2018 dalle ore 17:15
@ Museo del vetro MUVE – via Ridolfi 70, Empoli

 

EMPOLI 2019
1119-2019 nove secoli di storia

Conferenze sulla storia della città.
A cura di Giuliano Pinto, Gaetano Greco e Simonetta Soldani

Carlo Baccetti, Il comune rosso
Pietro Causarano, L’impatto della regionalizzazione




74° ANNIVERSARIO LIBERAZIONE – Prato. Un ricco programma di eventi

3-6 settembre 2018

 

74° ANNIVERSARIO LIBERAZIONE
di Prato

Dal 3 al 6 settembre un ricco programma di eventi culturali e cerimonie invita ad approfondire e riflettere fra passato e presente in occasione del 74° anniversario della Liberazione della città dal nazifascismo.

4 settembre 2018, alle 21
In particolare segnaliamo a Figline, piazza 29 Martiri, martedì 4 settembre ore 21: proiezione del film-documentario “Paesaggi della Memoria, resistenze e luoghi dell’antifascismo e della liberazione in Italia” con Paolo Pezzino (nuovo presidente dell’Istituto Ferruccio Parri. Rete nazionale degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea).
Oltre all’autore, saranno presenti la presidente della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza Aurora Castellani e l’assessore alla Cultura Simone Mangani. L’iniziativa, a cura della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza e della sezione Aned di Prato, in caso di maltempo si svolgerà nella sala conferenze del Museo della Deportazione.

Mercoledì 5 settembre, alle 21.15
Nella sala ovale di palazzo Buonamici, sarà presentato il libro Né fascista, né soldato – Fiorello Fabbri un partigiano per la libertà , di Giusy Caminati. Oltre all’autrice ed allo stesso Fiorello Fabbri, uno degli ultimi testimoni della Liberazione di Prato, sarà presente il sindaco Matteo Biffoni; il libro verrà presentato dalla Prof.ssa Adriana Dadà dell’Università di Firenze e da Angela Riviello, presidente della sezione provinciale Anpi che cura l’evento.

Giovedì 6 settembre, alle 21
Sarà la volta della Marcia della Pace: la partenza è prevista da via 7 Marzo alle 21, con arrivo in piazza dei Partigiani a Figline, dove interverranno il sindaco Matteo Biffoni e la presidente provinciale Anpi Angela Riviello.




ULTIMI GIORNI DI APERTURA DELLA MOSTRA | Mi chiamo Rambaldo

Fino al 9 settembre p.v.
@ Auditorium del Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni

 

MI CHIAMO RAMBALDO

L’esposizione allestita nell’Auditorium del Museo Mine dedicata a Rambaldo Macucci, l’ultimo abitante di Castelnuovo vecchio, si chiuderà il prossimo 9 settembre

Inaugurata nello scorso mese di maggio è ancora aperta, ad ingresso libero e gratuito, nell’Auditorium del Museo Mine di Castelnuovo de Sabbioni la mostra “Mi chiamo Rambaldo”. Tante le persone che in questa estate hanno visitato l’esposizione dedicata a Macucci, che ha attraversato la storia delle miniere e della trasformazione del paesaggio e proprio a lui si ispirò nel 1995 Alessandro Benvenuti quando trasformò il vecchio paese di Castelnuovo in un set cinematografico, girandovi il film Ivo il Tardivo. Nata dall’idea di Andrea Ermini, subito accolta dall’Amministrazione Comunale e dal Museo Mine, la mostra ricorda attraverso quadri, fotografie, scritti, minerali il mondo di Rambaldo Macucci.

Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13
Sabato e domenica: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18
Chiuso il lunedì.

 




Celebrazioni per il 74° Anniversario della Strage di Sant’Anna di Stazzema

12 agosto 2018 / dalle ore 9
@ Sant’Anna di Stazzema

 

Celebrazioni per il 74° Anniversario
della Strage di Sant’Anna di Stazzema

 In allegato il programma completo delle celebrazioni e delle manifestazioni collegate.

ore 9
Ritrovo autorità e delegazioni a Sant’Anna di Stazzema e deposizione corone di fiori. Celebrazione della S. Messa sul sagrato della chiesa

ore 10:15
Composizione del Corteo e salita al Monumento Ossario Sacrario delle vittime

ore 10:50
Saluto del Sindaco di Stazzema Maurizio Verona
Saluto del Presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna, Enrico Pieri
Saluto dell’Assessore Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli
Orazione Ufficiale del Vice Presidente del Parlamento Europeo, On. David Sassoli

Inaugurazione della Mostra Internazionale di disegni
“I COLORI PER LA PACE” in collaborazione con l’Associazione “Colori per la pace”

Dalle ore 13 fino alle ore 15
“PROSEGUIAMO LA COSTRUZIONE DI ANNA – MONUMENTO ALL’ATTENZIONE”

Un progetto di Gianni Moretti in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Lucca e Massa Carrara.

 

 

Parco Nazionale della Pace
Museo Storico della Resistenza
Via Coletti, 22
55041 Sant’Anna di Stazzema (LU)
tel. 0584/772025
www.santannadistazzema.org
www.facebook.com/ SantAnnadiStazzema
santannamuseo@comune.stazzema. lu.it




Curzio Malaparte, lo sguardo e la parola

Da martedì 10 luglio 2018 a giovedì 9 agosto 2018, alla Galleria espositiva pian terreno – Biblioteca comunale Lazzerini – Via Puccetti, 3 – Prato, è allestita la mostra Curzio Malaparte, lo sguardo e la parola.

Mostra fotografica a cura di Walter Bernardi e Daniele Nuti, con la collaborazione di Mario Barbacci e Piero Berti.

Malaparte ha mantenuto per tutta la vita, nonostante il suo girovagare per il mondo, un legame viscerale con la città di Prato dove aveva trascorso gli anni della fanciullezza.
Fare oggi un viaggio nei luoghi malapartiani della zona nord di Prato attraverso una mostra fotografica è ancora più intrigante se ai riferimenti topografici di strade, paesi, poggi e ville, si aggiungono i ricordi di alcuni curiosi personaggi di cui lo scrittore aveva tratteggiato il ritratto biografico: la bambina dai capelli rossi, il barrocciaio cieco, il calzolaio anarchico.

La mostra recupera materiale d’epoca primo-novecentesca, integrato con foto degli stessi luoghi così come appaiono oggi.
Le foto sono corredate da didascalie con citazioni tratte dalle opere di Malaparte che ricordano quei luoghi con la nostalgia di chi si rendeva conto che era un mondo destinato a scomparire.

La mostra è visitabile durante gli orari di apertura della Biblioteca.




San Miniato inaugura il MuMe, Museo della Memoria

MuMe San MiniatoSi terrà martedì 24 luglio 2018, presso i Loggiati di San Domenico, l’inaugurazione del MuMe, il Museo della Memoria, cui Istoreco ha volentieri concesso il patrocinio.
“L’esposizione è costituita per gran parte dalle memorie dei cittadini che attraverso oggetti, lettere, fotografie, video-memorie hanno voluto raccontare la loro storia – spiega la curatrice del museo Barbara Pasqualetti -. La raccolta museale è articolata in tre sezioni dal 1921, anno in cui anche a San Miniato furono istituiti i Fasci di combattimento, al 1946, quando si proclama la nascita della Repubblica, in cui sono esposti oggetti appartenuti a cittadini sanminiatesi, oltre a cinque postazioni multimediali, realizzate in collaborazione con la Scuola Normale Superiore, a disposizione dei visitatori che vorranno approfondire i contenuti. La multimedialità è uno degli elementi fondanti di un percorso espositivo perché pone l’accento sull’aspetto emozionale che il tema della guerra suscita nel visitatore: l’angoscia, la paura, la commozione, la voglia di ripartire per costruire una società migliore”.




Apre il MuMe – Museo della Memoria di San Miniato

24 luglio 2018 / in occasione del 74° anniversario della Liberazione della città dalla dominazione nazi-fascista
dalle ore 18:30

INAUGURAZIONE DEL MUME
Museo della Memoria di San Miniato

Verrà inaugurato il Museo della Memoria di San Miniato. Ospitato nel Complesso di San Domenico, il museo è lo spazio destinato ad accogliere e a divulgare gli eventi di questo particolare periodo della nostra storia attraverso le testimonianze, visuali e documentali, di tutta la comunità.

Dopo un’importante raccolta e selezione pubblica dei materiali offerti dalla cittadinanza per dotare il museo di reperti, sono iniziate le attività di allestimento che abbiamo curato per conto del Comune di San Miniato.
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni e documenta le memorie della comunità, con un costante richiamo alla storia nazionale: gli anni ‘20-‘30, il periodo della guerra, fino al dopoguerra e alla rinascita della città.

Abbiamo realizzato un sistema didascalico attraverso strutture intersecanti in ferro in cui sono inseriti pannelli e teche che vanno a creare effetti di taglio e incroci trasversali: il senso della lacerazione, delle ferite profonde nella comunità emerge infatti da questi elementi scenografico-narrativi, oltre che dalla grafica delle pannellature e nel rimando sulle tende metalliche a scorrimento, interpreti esse stesse di segni e ferite attraverso le quali guardare oltre per accedere alla vista del bellissimo territorio circostante.
Didascalie si alternano a fotografie e ad oggetti, lettere, diari, abiti: reperti e immagini che immergono il visitatore in una visita toccante, fino ad arrivare al nucleo centrale che ricorda i fatti relativi all’eccidio nel Duomo di San Miniato del 22 luglio 1944. All’interno di una struttura autoportante graficizzata e retroilluminata, vengono raccontati i tragici fatti che condussero alla morte di 55 persone, evento le cui responsabilità sono state lungamente dibattute.
Dispositivi di approfondimento multimediale, realizzati dalla Scuola Normale Superiore e da SPACE, consentono di accedere a documenti, immagini e contributi sonori lungo tutto il percorso di visita.

L’evento di inaugurazione avrà inizio alle 18:30 nei Loggiati di San Domenico con i saluti istituzionali; alle 19 è prevista una visita guidata e dalle 20 verranno eseguiti musiche e canti popolari a cura della Fondazione Istituto Dramma Popolare. Dalle 21:30 saranno proiettate le video interviste e il cortometraggio Il sarto dei tedeschi di Cristiano Mori.