“Cinema a Prata”, tre pellicole d’autore legate al territorio delle Colline metallifere

prataProiezioni di film d’autore, il 5, 6 e 7 settembre, a Prata per la prima edizione di una rassegna cinematografica dedicata al territorio, a cura dell’Associazione “Per Prata tra Passato e Futuro”. Si tratterà di tre serate di cinema e incontri, presso il Teatro Goldoni della frazione del Comune di Massa Marittima con ingresso ad offerta libera; tre i film scelti dall’Associazione che da ormai dieci anni si impegna a promuovere iniziative che rappresentino un anello di congiunzione tra la storia più o meno remota del territorio e la speranza che questo possa offrire in futuro nuove opportunità.

Si parte venerdì 5 settembre alle 19,30 con “Questo Mondo è per te” di Francesco Falaschi, prodotto dalla scuola di cinema di Grosseto. La seconda serata è in programma per sabato 6 settembre alle 19 con “La Vita Agra” di Carlo Lizzani, un film tratto dall’omonimo romanzo di Luciano Bianciardi, illustre figlio di Maremma e di Prata, luogo in cui trascorse buona parte della sua infanzia. Il film sarà presentato alle 18 da Luciana Bianciardi, figlia dell’autore, che parlerà del padre e della sua vita. Infine la proiezione conclusiva di “Acciaio”, domenica 7 settembre alle 19, film di Stefano Mordini tratto dall’omonimo romanzo di Stefania Avallone. Uno spaccato della vita degli operai piombinesi e delle nuove generazioni. Il film sarà commentato da Stefania Cappellini di Radio Incontro.

Il programma scelto dall’associazione pratigiana per la rassegna riflette una grande attenzione alla realtà del territorio. “Anche il nostro Paese in difficoltà – scrivono dal gruppo – forse può sperare in una rinascita fondata sul guardare al nuovo senza dimenticare il passato, l’agricoltura, la storia, l’arte, il bello e il buono di cui continuiamo ad essere, nonostante tutto, maestri. Prata stessa, in un passato non così lontano, negli anni ’50-’60 aveva una sua sala cinematografica frequentatissima dalla numerosa popolazione. Rievocare quell’epoca fortunata è apparsa subito come un’occasione da non mancare per riportare alla ribalta un territorio dal passato ricco di storie avvincenti, protagonista con le sue attività di estrazione mineraria sulle Colline Metallifere e di trasformazione dei materiali come nel polo industriale di Piombino, dell’ evoluzione dell’Italia da paese agricolo a potenza industriale”.

La realizzazione della prima edizione del “Cinema a Prata”, organizzata dall’Associazione “Per Prata tra Passato e Futuro”, con il patrocinio del Comune di Massa Marittima e al contributo di Enel Green Power. Gli organizzatori ringraziano inoltre tutti registi, distributori e ospiti per la preziosa collaborazione. E’ raccomandata la prenotazione del posto ai numeri 324-0826031 , 333-7457462 o all’indirizzo ilcinemaaprata@gmail.com .

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A Firenze “Storie differenti”

Dopo Edimburgo e Lisbona il nuovo festival internazionale di storytelling ‘Storie differenti. Un nuovo modo di raccontare l’Europa’ arriva anche a Firenze: il festival, dedicato a Venturino Venturi e Dino Campana si terrà presso la residenza della compagnia dei Chille de la balanza diretta da Claudio Ascoli.
Il Festival, realizzatosi anche grazie al contributo della Regione Toscana, è nato all’interno del progetto europeo ‘Seeing stories’, che accomuna alla compagnia napoletan-fiorentina, partners provenienti dalla Scozia (Scottish International Storytelling Centre di Edimburgo), dal Portogallo (Memoria immaterial di Lisbona) e dalla Germania (Haus der Marchen und Geschicten di Aquisgrana), ponendosi tra gli obiettivi di coniugare in modo innovativo cultura e turismo, sviluppando metodologie comuni per l’identificazione, la ricerca e l’interpretazione di storie, leggende, miti e storie di vita.

Il denso programma comincia lunedì, 1° settembre, alle 21.00 (tutti gli spettacoli inizieranno alle 21) con un doppio appuntamento nel segno di Venturino Venturi. In collaborazione con Casa Venturi, sarà allestita una esposizione di dipinti, disegni e sculture dell’artista (fino al 7 settembre), con particolare riferimento alle opere che Venturi realizzò nell’internamento a San Salvi. La stessa sera, l’amico Giuseppe Fioravante Giannoni (artista e psichiatra) e il critico d’arte e direttore di Casa Venturi Lucia Fiaschi racconteranno per frammenti l’incredibile vita di Venturi e soprattutto il breve ma significativo periodo manicomiale. Claudio Ascoli restituirà poi parole, pensieri ed aforismi dell’artista, che vedremo infine ‘di persona’ in un raro filmato, mentre racconta la sua idea di arte e di vita.

Martedì andrà in scena la prima nuova produzione firmata Chille, con un delicato omaggio a Dino Campana nell’anno centenario della pubblicazione dei Canti orfici: Claudio Ascoli racconterà la vita del poeta di Marradi. Gli attori Marco Bianchini, Roxana Iftime, Irene Montagnani e Matteo Pecorini, con la presenza speciale del cantautore fiorentino Max Larocca, daranno vita ad un vero e proprio concerto a più voci sulla poesia musicale europea colorita che Campana pensò di aver raggiunto nella poesia che chiude il suo libro capolavoro: ‘Genova’, poesia che sarà proposta anche in forma di canzone.

Mercoledì, 3 settembre, è il giorno clou del Festival: si comincia al mattino (ore 9.30 – 13.30) con un convegno coordinato dall’antropologo Pietro Clemente sul tema ‘Memoria e patrimonio immateriale’ al quale saranno presenti tutti i partners del progetto e anche studiosi come Valentina Lapiccirella Zingari, Costanza Lanzara, Rosario Perricone, direttore del Museo dei Pupi di Palermo, Giiovanna del Gobbo e Lucia Fiaschi.
La sera, doppio appuntamento di storytelling: prima le storytellers provenienti da Lisbona – Ana Sofia Paiva (maestra di fado) e Antonella Gilardi, poi il racconto (produzione Chille) nato a Fiesole sulle storie di vita dell’ultima mezzadra (Silvana Boni) e del pittore-ciabattino (Paolo Tellini). Questo racconto, intitolato ‘La terra, il colore’ e che ha debuttato nella recente Estate fiesolana, sarà narrato da Monica Fabbri (Silvana, in italiano) e Andy Hunter (Paolo, in inglese). Un progetto assolutamente originale, dal quale ha preso vita l’idea, cui sta collaborando l’associazione Fiesole futura, di dar vita ad una storyguide che sveli i luoghi fiesolani a partire dalle storie che lì son nate: tra i tanti, anche Montececeri con le sue cave e i suoi straordinari racconti di vita.

Giovedì 4 e venerdì 5 settembre ancora serate bilingue: il primo giorno ‘Welcome home’ della storyteller tedesca Regina Sommer (in inglese) sarà accompagnato dall’italiano (sempre firmato Chille) ‘Briganti’, con storie e canzoni su briganti italiani e d’oltreoceano presentate da Max Larocca; venerdì andranno in scena i Maestri storytellers di Edimburgo Donald Smith e Andy Hunter con ‘Under the earth I go’, seguiti da Giovanna Conforto e Daniela Corradini (Strolling stories – Roma) con la loro storia di ‘Ginevra degli Almieri’. A queste due artiste è affidato anche un momento formativo su ‘Come fare storytelling’ che prevede una dimostrazione finale del lavoro laboratoriale domenica 31 agosto alle 21 – vera anteprima del Festival – con un evento itinerante nelle strade e nei luoghi di questa storia d’amore tra realtà e leggenda (ingresso 5 euro, prenotazione obbligatoria).

Il Festival si chiude con un doppio appuntamento ancora firmato dai Chille: sabato 6 settembre è di scena lo storytellig ‘Ricette d’amore’, liberamente ispirato al libro ‘Dei matrimoni’ di Letizia Cosci, storie nate nella crete senesi. Stefania Tacconi prova a raccontare lo strano e divertente parallelo tra composizione della torta nuziale e durata del matrimonio, mentre domenica il Festival chiuderà tra grottesco ed amarezze con ‘Lettere dal manicomio’: Claudio Ascoli racconterà corrispondenze negate.
Il biglietto di ingresso per una serata costa 5 euro, mentre l’abbonamento all’intera rassegna 10.




Mineraria. Un progetto europeo per unire le tradizioni minerarie

minerariaPer valorizzare il proprio patrimonio storico, il Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni (Arezzo) si è fatto promotore di un progetto pilota di ampio respiro che, tramite la partecipazione al bando della direttiva “Horizon 2020” dell’Unione Europea, mira alla digitalizzazione e la messa in rete degli archivi dei quattro musei minerari d’Europa. Oltre a quello del Comune di Cavriglia infatti, il progetto riunisce il museo di Cercs in Spagna, quello di Limoge in Francia e quello di Idrija in Slovenia. Il tutto avrà il suo culmine sabato 30 agosto quando l’Auditorium del Museo Mine ospiterà un convegno in cui verranno illustrati anche alla cittadinanza gli obiettivi di “Mineraria”. Durante la giornata di lavoro interverranno, oltre al Sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, i rappresentanti dei soggetti che hanno dato vita al progetto tra cui le delegazioni dei tre musei europei coinvolti che saranno ospitate dal Comune di Cavriglia.

Nei Materiali correlati trovate la descrizione del progetto.

Questi i relatori del convegno “Mineraria. Un progetto per unire le tradizioni minerarie” che avrà luogo sabato 30 agosto, alle 16, al Museo Mine, presso il Vecchio Borgo di Castelnuovo dei Sabbioni – Cavriglia.

Leonardo Degli Innocenti o Sanni, Sindaco di Cavriglia
Gianfranco Molteni, Direttore di MINE
Paolo Conti, Presidente del Centro di Geotecnologie – Università di Siena
Daniele Simoncini, Responsabile del Laboratorio di Web Cartography – Centro di Geotecnologie – Università di Siena
Armand Labarre, Presidente UNIEMA (Université Européenne des Métiers et des Arts) – Francia
Martina Pelijhan,Manager Museo Anthony’s Main Road – Idrija – Slovenia
Rafael Bizjak, Esperto in database – Museo Anthony’s Main Road – Idrija – Slovenia
Albert Pla i Gisbert, Architetto – Museo de les Mines de Cercs – Spagna




Laboratorio del tempo presente. II edizione Summer School INSMLI

La seconda edizione della Summer School promossa da ISMLI in collaborazione con l’Università Ca’Foscari di Venezia pone al centro il Mediterraneo, spazio centrale nella storia che si studia a scuola il Mediterraneo almeno fino alla battaglia di Lepanto. Dopo questa data lo sguardo della manualistica si sposta a nord, privilegiando una prospettiva nordeuropea, atlantica e mondiale. Fuori da questa vulgata scolastica il Mar Mediterraneo – che oggi bagna le coste di quasi trenta stati, compresi quelli balcanici e quelli affacciati sulle rive del Mar Nero – continua ad essere al centro di vicende che è difficile definire periferiche: immigrazione, rivolte, inquinamento, problemi energetici e scambi commerciali, conflitti endemici (come quello israelo-palestinese) o esplosi di recente (come quello ucraino-russo), costituiscono solo alcune delle questioni che quotidianamente lo impongono alla nostra attenzione.
L’Italia resta ben salda al centro dei suoi collegamenti e dei suoi conflitti, a fare da cerniera con l’Europa continentale.
Come trattare a scuola questi temi?
Il Laboratorio del tempo presente individua tre filoniDittatura/Democrazia, Colonizzazione/Decolonizzazione, Nord/Sud – che permetteranno al docente di inquadrare gran parte di questi problemi. Ad ognuno è dedicata una giornata nel corso della quale storici, tutor e insegnanti lavoreranno insieme per la condivisione di idee e punti di vista, per la comprensione di problemi e per l’individuazione e la progettazione di strategie didattiche e strumenti concreti di insegnamento, come gli “studi di caso” (strumento già diffuso nelle scuole europee).
Direttore: Antonio Brusa
Comitato scientifico: Giulia Albanese, Nadia Baiesi, Antonio Brusa, Mirco Carrattieri, Alberto De
Bernardi, Marcello Flores, Carla Marcellini, Simone Neri Serneri, Patrizia Vayola
Gruppo di supporto storico-didattico: Elena Mastretta, Paolo Mencarelli, Dino Renato Nardelli,
Agnese Portincasa, Francesco Soverina
Tutors: Marida Brignani, Gigi Garelli, Cesare Grazioli, Enrico Manera, Lorena Mussini, Nadia
Olivieri, Enrico Pagano, Giulia Ricci, Fabio Todero, Luciana Ziruolo
Comitato organizzativo: Maria Luciana Granzotto, Carla Marcellini, Nadia Olivieri

Rispetto a quanto indicato nel modulo di iscrizione, è possibile presentare richiesta di partecipazione ai lavori della scuola entro la prima settimana del mese di luglio.

Programma dei lavori

Lunedì 25 agosto, h. 9-16
Saluti
Introduzione: Antonio Brusa, Il laboratorio del tempo presente e la storia del Mediterraneo
Mostafa Hassani Idrissi, Il Mediterraneo, una storia da insegnare
Primo Modulo: Democrazie e dittature
1. Giulia Albanese: lezione introduttiva (15 min)
2. Gruppi di lavoro (2 h)
Proposte didattiche, problemi da affrontare
3. Lavoro individuale e in piccoli gruppi.
Elaborazione di proposte di lavoro
4. Giulia Albanese: lezione (1 h)
5. Dibattito
Martedì 26 agosto, h. 9-16
Secondo Modulo: Colonizzazione e decolonizzazione
1. Nicola Labanca: lezione introduttiva (15 min)
2. Gruppi di lavoro (2 h)
3. Lavoro individuale e in piccoli gruppi
4. Nicola Labanca: lezione (1 h)
5. Dibattito
Mercoledì 27 agosto, h. 9-16
Terzo Modulo: il Mediterraneo oggi
1. Leila El Houssi: lezione introduttiva (15 min)
2. Gruppi di lavoro (2 h)
3. Lavoro individuale e in piccoli gruppi
4. Leila El Houssi: lezione (1 h)
5. Dibattito
Chiusura del seminario
Antonio Brusa e Carla Marcellini,
Le idee forti per insegnare la storia del
Mediterraneo contemporaneo
Relatori:
Mostafa Hassani Idrissi, docente all’Università Mohammed V di Rabat, direttore della ricerca sull’insegnamento
della Storia del Mediterraneo, curatore del manuale Méditerranée. Une histoire à partager, Bayard 2013
Giulia Albanese, docente all’Università di Padova e membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Insmli
Nicola Labanca, docente all’Università di Siena e direttore di “Italia Contemporanea”
Leila El Houssi, coordinatrice del Master “Mediterranean Studies”, Università di Firenze




Al Toscana Foto Festival di Massa Marittima protagonista la storia

toscanaFotoFestivalDal 9 al 19 luglio Massa Marittima torna a tappezzarsi di immagini, esperienze artistiche a confronto, premi e nuovi progetti con il prestigioso Festival dell’arte fotografica diretto da Franco Fontana. Nella località grossetana le fotografie saranno protagoniste fino al 10 agosto, data nella quale si concluderanno anche le mostre fotografiche (tutte a ingresso libero).

Il Toscana Foto Festival è dal 1992 tra le più importanti manifestazioni italiane dedicate alla fotografia, e tra le più apprezzate nel continente. Il Festival, dal punto di vista artistico, non ha nulla da invidiare ad altri appuntamenti internazionali: workshop e mostre sono sempre di alto livello. L’evento, che quest’anno raggiunge la sua ventiduesima edizione, è nato per scommessa dall’intraprendenza del locale Gruppo Fotografico Massa Marittima, al quale poi sono subentrati nel tempo le istituzioni, affiancate da importanti sponsor privati. Il palinsesto è ormai collaudato su tre filoni: gli workshop tematici con acclamati maestri italiani e internazionali; le mostre fotografiche; le serate con proiezioni e incontri con l’autore. Non mancano poi gli eventi collaterali quali le letture portfolio legate ai concorsi fotografici: momenti di confronto dove i ragazzi incontrano i critici e si discute di fotografia.

Quest’anno a tenere workshop formativi ci saranno Settimio Benedusi, Antonio Guccione, Gabriele Rigon, Giovanni Gastel, già strettamente legato al Toscana Foto Festival, e due grandi ritorni, Guy le Querrec e Oliviero Toscani. “L’edizione 2014 – commenta la responsabile della segreteria organizzativa Giusi Biolatto – si apre con molti allievi iscritti e con alcune interessanti novità tra cui due workshop tutti rivolti ai giovani: il primo, dedicato ai video reportage è “Young people on the move” tenuto dal giornalista Rai Flavio Fusi, l’altro, curato da Chiara Beni per Cooperativa Sistema Museo, in collaborazione con A.Ma.Tur è “Social Media Team TFFyoung”, laboratorio sperimentale di redazione web che racconterà in modo innovativo e accattivante il Festival sui social network, grazie ad un team di giovani redattori”.

Ma nel ricco programma di quest’anno (scaricabile integralmente nei Materiali correlati) sarà in qualche modo protagonista anche la storia del ‘900. Giovedì 10 luglio, alle 22, presso il Palazzo dell’Abbondanza di via Goldoni, verrà proiettato il docu-film Il terzo giorno d’estate, con la regia di Riccardo Bicicchi, dedicato alla storia della partigiana Norma Parenti, medaglia d’oro al valor militare.

Tra le mostre in programma si segnala poi In Massa Marittima, a cura di Chiara Beni, un’esposizione di foto d’epoca dal 1900 al 1959 negli esercizi del Centro Commerciale Naturale di Massa Marittima, che sarà visibile dal dal 9 luglio al 31 agosto. L’abitato di Massa Marittima si racconta per immagini in un’antologia fotografica che ne ripercorre, in un itinerario lungo 280 scatti, il primo Cinquantennio del Novecento politico, sociale, economico e culturale. In occasione del Toscana Foto Festival i 50 scatti che compongono la mostra “In Massa Marittima” tornano ad essere esposti con un allestimento che coinvolge direttamente i cittadini, un allestimento “diffuso”, che recupera come sede espositiva le vetrine dei negozi del centro storico.

Per info:
Toscana Foto Festival
via Todini 3/5, 58024 Massa Marittima (GR)
tel. +39 0566 901526 / +39 347 34 94 326
fax +39 0566 94009
info@toscanafotofestival.com

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Retrospettiva di Robert Capa al L.U.C.C.A.

Dal 5 luglio al 2 novembre il Lucca Center of Contemporary Art dedica una retrospettiva a Robert Capa, il “migliore fotografo di guerra del mondo”, come è stato definito la rivista inglese Picture Post nel 1938.

La mostra, dal titolo “Robert Capa. Retrospective”, curata da Maurizio Vanni, espone 97 fotografie in bianco e nero, che documenta tutte le guerre e alcuni avvenimenti storici di cui è stato testimone oculare: il suo primo incarico internazionale a Copenaghen per una conferenza di Trockij del 1932, le tumultuose parate di Parigi del 1936, la guerra civile in Spagna nello stesso anno, la resistenza della Cina all’invasione giapponese del 1938, la conquista alleata della Sicilia, di Sorrento e di Napoli del 1943, lo sbarco in Normandia del 1944, l’invasione in Germania con i parà americani del 1945, l’esperienza russa del 1947, la fondazione ufficiale dello stato di Israele del 1948 e il viaggio in Indocina del 1954 dove trovò la morte, a causa dello scoppio di una mina anti-uomo

Oltre agli scatti sui campi di battaglia, Robert Capa si è concentrato sui ritratti dei civili che erano lo specchio delle sofferenze patite per le atrocità della guerra. Come scrisse il suo amico John Steinbeck, Capa “sapeva che non si può fotografare la guerra, perché si tratta per lo più di un’emozione. Ma lui riuscì a catturare quell’emozione scattando accanto a essa. Era in grado di mostrare l’orrore patito da un intero popolo sul volto di un bambino”.

Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 492180
www.luccamuseum.com info@luccamuseum.com
Orario mostra:
Dal martedì alla domenica 10 – 19
Chiuso il lunedì
Biglietti: intero 9 euro / ridotto 7




Opening the past. A Pisa un convegno sulla divulgazione dell’archeologia e della storia

Aprire il passato significa raccontarlo. Alla comunità scientifica, ma soprattutto alla comunità dei cittadini a cui, il lavoro degli archeologi, degli storici e, più in generale, degli operatori dei beni culturali deve rivolgersi.

L’archeologia, la storia e in generale le discipline umanistiche, hanno infatti abdicato la narrazione, non riescono a raccontarsi, ad aprirsi alla divulgazione pubblica. Raccontare significa invece coinvolgere, catturare l’attenzione, restituire alla cittadinanza il proprio passato, renderla consapevole ed educarla alla tutela. Le discipline umanistiche devono quindi imparare a utilizzare gli strumenti della contemporaneità (nuovi e vecchi media, social network, realtà virtuale) e cercare nuove strade come quelle legate agli open data, utilizzando la scrittura, l’oralità, le immagini, la condivisione e la collaborazione per produrre un racconto efficace e sempre più immersivo del passato.

Opening the Past 2014 vuole illustrare i diversi aspetti dello storytelling, cercando di stimolare il dibattito e provando a lanciare, tramite il contributo dei partecipanti, alcune proposte.

Programma

9.30 Iscrizione, accoglienza e apertura giornata

10.00 Immersive Archaeology

10.00 Laboratorio MAPPA (Università di Pisa): La storia nascosta nei dati

10.20 Augusto Palombini (CNR-ITABC): Raccontare storie, raccontare Storia. La divulgazione del patrimonio nel solco delle tecniche narrative

10.40 Francesco Ripanti (SISBA): Archeologi(a) e video: una questione di storie

11.00 Marina Lo Blundo (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana): Da archeoblogger a museumblogger: fare esperienza per creare una professionalità

11.20 Fabio Viola (Mobile Idea s.r.l.): Gamification in Archeology – Attracting and Engaging Visitors

11.40 Niccolò Albertini (Scuola Normale Superiore – DreamsLab): DreamsLab: where Virtual meets real for Science and Humanities

12.00 Claudio Benedetti (Università di Pisa – Laboratorio Cultura Digitale ): “Il marinaio spiegò le vele al vento, ma il vento non capì”. Riportare la divulgazione scientifica in Università

12.20 Giuliano De Felice (Università di Foggia – Laboratorio di Archeologia Digitale): Racconti dalla terra. L’archeologia fra linguaggi, creatività e tecnologie

12.40 Emma Tracanella (Wikimedia Italia): Wiki Loves Monuments e ArcheoWiki, due modi diversi per raccontare e fare conoscere il nostro patrimonio culturale

13.00 pausa pranzo

14.00 VideoCaffè: incontro con gli autori dei video sorseggiando il caffè

15.00 Premiazione del vincitore del secondo VideoContest

15.15 Immersive brainstorming

tavola rotonda e discussione aperta moderata Cinzia Dal Maso (archeologa, giornalista e blogger).

partecipano:

Emmanuele Curti (archeologo – Università degli Studi della Basilicata)

Rubens D’Oriano (archeologo – Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro)

Lorenzo Garzella (regista – Acquario della Memoria)

Vincenzo Napolano (fisico -Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)

Andreas M. Steiner (direttore editoriale Archeo)

18.00 Bomba Libera Tutti – Pisa 1940/1944 evento aperto al pubblico

Il progetto MemorySharing presenta Bomba Libera Tutti – Pisa 1940/1944 audio/film (30 minuti) di Lorenzo Garzella, Nicola Trabucco, Domenico Zazzara. Produzione: Acquario della Memoria.

Suoni, buio, testimonianze, diari. Il pubblico è al buio, circondato solo di suoni, al centro di un impianto di altoparlanti multipli. Ciascuno spettatore è chiamato a costruire il proprio personale film a partire dalle suggestioni sonore: un montaggio di rumori, musiche, testimonianze, diari privati. L’ambiente richiama l’atmosfera dei rifugi anti-arei: la condivisione in penombra, l’attesa, gli allarmi, il fragore delle bombe. Si rivive l’estate del 1944, fino alla Liberazione da parte degli Anglo-Americani, in una Pisa saccheggiata e distrutta, divisa in due dal fronte dell’Arno, sotto il tiro incrociato dei cannoni tedeschi da Nord, e di quelli Alleati da Sud. Una città dove si vive accampati e barricati, nelle case come nella Cattedrale del Duomo, senza luce e senz’acqua, avvolti nella fame e nella paura, costretti a un coprifuoco di 22 ore, sospesi in un terrore quasi surreale, in cui le voci si rincorrono incontrollate: “Nessuno va più nel centro storico, che è qui a poco più di un chilometro. Dice che vi sono stati visti i conigli, come nella macchia. E che in Borgo circolano solo topi e ranocchi. Gli animali si sono ripresi la città abbandonata dagli umani” (dal diario inedito di Anna Manetti).

Info e contatti

http://mappaproject.arch.unipi.it/?page_id=2667

Maria Letizia Gualandi

gualandi@arch.unipi.it




Giugno Pisano. Un mese di cultura

Il 17 maggio l’amministrazione comunale di Pisa ha presentato il programma del Giugno Pisano, arricchito quest’anno di eventi che vanno oltre i consueti appuntamenti con la Luminara, la Regata storica o il gioco del ponte. L’assessore alla cultura Dario Danti ha infatti ricordato che per questa edizione sono stati messi in campo “oltre 150 eventi con un tema che legherà tutti gli appuntamenti, ovvero l’anniversario della nascita di Galilei: hashtag #galileo450. Teatro, musica, concerti, presentazioni di libri e convegni, esposizioni e itinerari, visite guidate e serate danzanti. E ancora: a Palazzo Lanfranchi due mostre, una dedicata all’immagine del grande scienziato fra ‘800 e ‘900, l’altra ai 950 anni della posa della prima pietra della Cattedrale”.

Il Sindaco e l’assessore hanno poi indicato alcune delle manifestazioni “più interessanti: «Riapriremo- hanno detto- al pubblico la Chiesa della Spina dopo due anni con una mostra internazionale sui fili a piombo (“Cercando la verticale”). Continuerà la bellissima “Balle di Scienza, storie di errori prima e dopo Galileo” a Palazzo Blu e poi festival, musica e altre manifestazioni che coinvolgeranno tutta la città, nessuno spazio escluso. Per questo abbiamo pensato di far vivere con immagini e parole anche i muri. Un omaggio a Keith Haring venticinque anni dopo il meraviglioso murales “tuttomondo”, vincolato lo scorso anno dalla Soprintendenza. Oltre dieci muri e spazi della città saranno a disposizione della street art e dei writers permanentemente; connessa a questo provvedimento del Comune, unico in Italia, interventi specifici in città e la mostra “Indoor/Outdoor. Arte urbana a Pisa” di sei artisti al Centro Espositivo per le Arti contemporanee SMS, sul viale delle Piagge”.

Tra i tanti eventi in programma alcuni saranno dedicati alla storia e in particolare alla storia contemporanea. Il primo è un convegno su I supino. Una dinastia di ebrei pisani fra mercatura, arte, politica e diritto, che si svolgerà a Pisa – presso l’Auditorium di Palazzo Blu nei giorni 26-27 maggio, organizzato dalla Società Storica Pisana sotto l’Alto Patronato della Presidente della Repubblica.

Il 30 maggio invece il Dipartimento di civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa promuove la presentazione di due libri con un evento: La storia Toscana in due libri, in Aula Liva, in via Paoli.

Il 15 giugno si aprirà poi la già ricordata mostra su Galileo: il mito tra ‘800 e ‘900, che si terrà a Palazzo Lanfranchi, dove rimarrà esposta fino al 30 ottobre.

Due gli appuntamenti in programma promossi e curati da MemorySharing: sabato 14 giugno alle 18 l’appuntamento e il ritrovo per Passeggiate nel tempo. Pisa 1940-1944 è a MixArt in via Bovio. Alle 21 l’iniziativa continua presso il cinema teatro Lux con la proiezione di Bombe 1943, un film multischermo di Lorenzo Garzella e Domenico Zazzarra, con storie, immagini, frammenti in ricordo dei bombardamenti di Pisa durante la seconda guerra mondiale. Venerdì 27 sempre con ritrovo a Mixart alle ore 21, MemorySharing, in collaborazione con l’Associazione culturale Le storie di City Grand Tour, promuove Pane e piombo. Pisa 1940-1944, un film itinerante (il tour durerà circa due ore) di  Garzella, Trabucco e Zazzarra.

Per il programma completo: http://issuu.com/13460/docs/definitivo_calendario_giugno_pisano