A Livorno si presenta “Compagni” di Elvira Pajetta

A conclusione delle iniziative dedicate al 70° della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e in occasione del centesimo compleanno di Giuliano Pajetta, l’Anpi provinciale di Livorno organizza per sabato 3 ottobre 2015 la presentazione del libro “Compagni” di Elvira Pajetta.

L’iniziativa introdotta dal professor Mario Baglini si terrà alle 17.30 presso la Bottega del Caffé (Viale Caprera – Livorno) e vedrà anche l’intervento straordinario del “Coro Garibaldi d’assalto” diretto da Pardo Fornaciari.

Il libro presenta un suggestivo viaggio nella storia del comunismo italiano in compagnia della famiglia Pajetta, con ricordi e fotografie di un periodo che ha cambiato la vita dell’Italia e delle classi subalterne: Negli ultimi anni tutto il mio mondo si era modificato. “Molte cose erano sparite del tutto e molte avevano cambiato posto o dimensione. Mio padre Giuliano Pajetta era morto nel 1988. Il muro di Berlino, smantellato nell’anno successivo, era diventato un monumento alla Germania unificata. Il Partito Comunista Italiano, dove avevo abitato da sempre, aveva cambiato nome e ora avrebbe dovuto cambiare forma. Mi rendevo conto, certo, che da vent’anni le crepe nei muri di ‘casa mia’ erano diventate sempre più visibili. La mia famiglia, ‘I Pajetta’, ora non era più quella che, come in un disegno infantile mi ero tenuta dentro per tanto tempo: mia nonna Elvira e i suoi tre figli, Giancarlo, Giuliano e Gaspare, ‘comunisti’.”




Mostra di sculture di ceramica per Dino Campana

Il Centro Studi Campaniani di Marradi ospita nelle sale del Museo “Artisti per Dino Campana” il gruppo Percorsi Accademici di Scultura di Faenza.
Tutti i partecipanti espongono opere ispirate alla poetica del poeta marradese : 12 sculture in ceramica dove il “sentire” del poeta è catturato da alcuni brani dei Canti Orfici e rivisto con gli occhi di chi ne sta subendo il fascino.
I partecipanti sono: Massimo Balbi di Lugo, Elia Barnabei di Faenza, Dea Galante di Napoli, Anna Grossi di Palazzolo sull’Oglio, Emiliano Mariani di Avellino, Guido Mariani di Faenza, Elena Modelli di Imola, Gabriella Sangiorgi di Imola, Donatella Tassinari di Faenza, Rino Vaienti di Forlì, Giantomaso Vassura di Faenza.
La mostra insolita per scelta del materiale e contenuti sarà inaugurata sabato 3 ottobre 2015 ore 17,00 presso il Centro Studi Campaniani in Via Castelnaudary, 5 e sarà visibile tutti i sabati e le domeniche del mese, in occasione della Sagra delle castagne. É presentata in catalogo da Mirna Gentilini, Presidente del Centro Studi e da Silvano Salvadori, storico dell’arte.




In mostra la storia del teatro a Livorno a partire dagli anni ’50

TEATROlIVORNOSi aprirà sabato 3 ottobre (l’inaugurazione è alle ore 18) alla Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi” di Villa Fabbricotti, “…Sipario! Il Grattacielo e altre storie” , una mostra documentaria che fa capo al Fondo Beppe La Salvia, sulla storia del teatro a Livorno (all’interno del Centro Artistico “Il Grattacielo”) a partire dagli anni Cinquanta fino alle soglie del 2000.

La mostra , promossa dal Comune di Livorno e realizzata dalla Cooperativa Itinera, è a cura di Valentina La Salvia mentre l’allestimento di Laura Ganzinelli. L’esposizione rimarrà aperta fino al 28 ottobre ed è visitabile dal lunedì al venerdì in orario di apertura della Biblioteca, ovvero dalle 8.30 alle 19.30; il sabato dalle 8.30 alle 13.30. Ingresso gratuito.

Sarà aperta anche domenica 4 ottobre a partire dalle ore 17 con le performance di alcuni artisti che saranno presenti anche in occasione dell’inaugurazione: Emanuele Barresi, Laura Cini, Claudio Montenapoleone e Marco Baracchino.

“…Sipario! Il Grattacielo e altre storie” presenta una selezione di documenti (manoscritti, dattiloscritti, fotografie, filmati, depliant e volumi) che costituiscono il Fondo Beppe La Salvia, recentemente donato dall’erede   al Comune di Livorno. Conservato e catalogato presso la Biblioteca “F.D.Guerrazzi” a Villa Fabbricotti, il Fondo riunisce il materiale relativo al teatro, alla fotografia, al cinema e alla musica (classica, lirica e d’autore) raccolto da Beppe La Salvia durante tutta la sua vita.

Fotografo e regista teatrale (1944-2013) è stato prima testimone e poi tra i fautori di un intenso e significativo periodo della cultura della città, quello che ha visto svolgersi l’attività teatrale del Centro Artistico “Il Grattacielo” dai primi anni Sessanta agli inizi del XIX secolo, con una breve parentesi a “Spazioteatro”.

Il Centro Artistico fu ideato da Padre Egidio Guidobaldi alla fine degli anni Cinquanta come estensione culturale dell’attività dell’Istituto gesuita S.Francesco Saverio. Dalla sede della scuola di Via del Platano si spostò nei nuovi locali dell’edificio di Piazza Attias che per l’altezza fu soprannominato “Grattacielo” e così dette il nome al Centro Artistico. Oltre a un teatro con palcoscenico all’avanguardia, il Centro disponeva di una sala conferenze e di una galleria per le mostre. Successivamente gli spazi furono ampliati al tredicesimo piano, con l’aggiunta della terrazza.

Grazie alle capacità progettuali e organizzative nonché ai contatti del gesuita il Centro divenne presto un luogo di riferimento della cultura della città.

Padre Guidobaldi fu un uomo di chiesa illuminato: agì guidato dall’idea di elevare gli spiriti delle persone attraverso la conoscenza, e con lo scopo di sprovincializzare l’ambiente artistico livornese attraverso il confronto con le esperienze contemporanee nazionali e internazionali.

Nel periodo compreso tra il 1957 e il 1964 fece convergere a Livorno personalità come Giuseppe Ungaretti, Orazio Costa, Fortunato Bellonzi, Mario Verdone, un giovanissimo Andrea Camilleri e molti altri intellettuali. Presso il “Grattacielo” si svolsero mostre di pittura contemporanea, convegni, conferenze, proiezioni di film e lezioni di cinema, corsi di teatro e intense stagioni teatrali prodotte dalla compagnia “Piccolo Teatro Città di Livorno”, con la partecipazione di registi e attori professionisti, come Aldo Maltinti, Giorgio De Giorgi, Guido Paolo Marziali.

I giovani che come Beppe La Salvia si formarono alla scuola di recitazione del Centro e mossero lì i primi passi, negli anni Sessanta e Settanta, vissero in prima persona un momento d’oro della cultura nazionale e a loro volta operarono nella città e fuori creando compagnie teatrali o divenendo attori e professionisti dello spettacolo. Quando Padre Guidobaldi venne trasferito in altra sede le attività del Centro tornarono in Via del Platano, che aveva al suo interno un teatro liberty di circa 180 posti.

Sotto la supervisione di Padre Valentino Davanzati le attività culturali sono proseguite per oltre trent’anni con presenze divenute celebri quali quelle di Roberto Benigni, Franco Molè e la compagnia Alla Ringhiera, Marco Messeri, Lucia e Paolo Poli, il Teatro Uomo e molti altri. Secondo i principi ispirati da Padre Guidobaldi, il Centro Artistico “Il Grattacielo” ha proseguito il suo cammino attraverso una proposta culturale “diversa”, costituita dal teatro sperimentale e dal cinema contemporaneo di tutto il mondo. Da allora, generazioni di livornesi sono entrate in quella sala e hanno frequentato il centro.

L’archivio che ha costituito il Fondo Beppe La Savia è stato raccolto e conservato nel tempo senza una intenzione scientifica, ma per l’amore e il rispetto verso quel mondo fatto di emozioni, di condivisioni e di continue scoperte. Racconta una storia collettiva e personale allo stesso tempo.

Il percorso espositivo propone quindi una selezione dei diversi tipi di materiale che tendono a documentare la vita e l’attività teatrale cercando anche di ricreare delle suggestioni che possano solleticare la memoria di chi c’era e incuriosire chi non era ancora nato.

Il Fondo Beppe La Salvia è stato creato perché chi lo desidera possa studiare, approfondire e analizzare i volumi, i copioni, le fotografie ecc.. e successivamente fare nuovi collegamenti e elaborare nuovi pensieri.




“Radici di futuro”, la mostra sull’innovazione didattica attraverso i 90 anni dell’Istituto di Ricerca Indire

Un percorso storico sulla Scuola italiana, che racconta la nascita e lo sviluppo nel corso dei decenni di modelli didattici innovativi, attraverso le immagini e i documenti conservati nell’Archivio Indire. Questo il fil rouge della mostra “Radici di futuro. L’innovazione a scuola attraverso i 90 anni dell’Indire”, che sarà aperta a Firenze, Palazzo Medici Riccardi, dal 2 (ore 11) al 22 ottobre.

Una storia “ricostruita” attraverso scatti fotografici dell’epoca (appositamente restaurati), che ritraggono alcuni momenti di apprendimento degli studenti, di attività laboratoriali, a partire dagli anni ’20, passando dal Fascismo al dopoguerra, fino ai giorni nostri. Le foto testimoniano attività didattiche basate sul concetto di “imparare facendo”: un approccio alternativo ai modelli tradizionali di tipo trasmissivo, che caratterizza vari momenti e passaggi della Scuola italiana.

La mostra nasce per celebrare i 90 anni di storia dell’Indire, nato nel 1925 a Firenze in occasione dell’inaugurazione della Mostra Didattica Nazionale, promossa dai pedagogisti Giuseppe Lombardo Radice e Giovanni Calò, con lo scopo di porre l’attenzione sui metodi didattici innovativi dell’epoca.

Nell’ambito della mostra, sarà presentato un approfondimento su due significative figure della Scuola italiana.

Un video inedito racconterà l’esperienza didattica di Bruno Ciari, punto di riferimento nel sistema dell’istruzione italiano, in particolare per la gestione sociale della scuola dell’infanzia e per la qualificazione del tempo pieno.

Dal 5 al 25 ottobre sarà possibile visitare anche la mostra “La scuola di Mario Lodi” (Sala Spazi ex Circolo, via de’ Ginori, 14). Promossa dall’Indire, l’esposizione è organizzata dalla Fondazione casa delle arti e del gioco – Mario Lodi (Drizzona, Cremona) ed è composta da una serie di pannelli fotografici che testimoniano i luoghi, i volti e l’ambiente di una realtà scolastica che ha contribuito in modo significativo al rinnovamento della pedagogia italiana e internazionale, aprendo nuovi orizzonti alle pratiche di insegnamento.

Durante il periodo della mostra, è stato organizzato un ricco programma di eventi e iniziative che ha come comune denominatore la storia dell’educazione, l’analisi delle innovazioni tecnologiche a fini didattici, lo studio della realtà scolastica odierna. Di seguito, il dettaglio degli appuntamenti:

· 5 ottobre (dalle 10,30 alle 17) “L’apprendimento alternato per gli studenti del Nuovo Millennio. A lezione con Lizanne Foster”; nella Sala Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti;

· 6 ottobre(alle 16,30) nella Sala Fabiani di Palazzo Medici Riccardi, presentazione del libro “Datemi una penna. Scritture a mano dopo l’invenzione della stampa” a cura di Roberto Piumini, Adriana Paolinie Monica Zani. Il libro chiude una trilogia (“L’invenzione di Kuta” e “Che rivoluzione”), dedicata alla storia della comunicazione scritta e rivolta ai bambini e adulti interessati al tema.

· 9 ottobre (dalle 15 alle 19) nella Sala Fabiani in Palazzo Medici Riccardi, giornata di studi dal titolo “Istantanee di vita scolastica. La fotografia come fonte per la storia dell’educazione: bilancio e prospettive d’una nuova tendenza storiografica”. Negli ultimi anni la storiografia educativa internazionale ha iniziato a utilizzare la fotografia come fonte per una storia visuale della scuola, in grado di ricostruire le reali pratiche educative, svolte all’interno delle classi, al di là delle prescrizioni pedagogiche.

· 13 ottobre (alle 10) nella Sala Pistelli in Palazzo Medici Riccardi, conferenza sull’uso del diario oggi, dal titolo “What’s app? Che fine ha fatto il diario scolastico?”. I soggetti principali dell’incontro saranno gli studenti delle scuole fiorentine, chiamati a intervenire, attraverso le proprie esperienze, su come viene usato ancora oggi il diario cartaceo e quali sono i nuovi strumenti digitali più usati.

· 15 ottobre (alle 17) nella Sala Fabiani di Palazzo Medici Riccardi, presentazione del libro “Mario Lodi maestro” di Carla Ida Salviati con dibattito sullafigura e l’esperienza educativa dell’illustre pedagogista e dei suoi ragazzi.

· 16 ottobre (dalle 9 alle 17) nella Sala degli Specchi di Palazzo Medici Riccardi, conferenza “La scuola nel Virtuale. 1° meeting nazionale sulla didattica immersiva”. Si parlerà di mondi virtuali, videogiochi didattici, serious games. Docenti italiani e stranieri si confronteranno sulle prospettive future e insieme valuteranno le possibilità di adottare la didattica “immersiva” nelle scuole.

· 20 ottobre (alle 17) nella Sala Fabiani di Palazzo Medici Riccardi si terrà “L’educazione informale nei FabLab e i casi di contaminazione con la scuola”. Si tratta di un incontro con i rappresentanti di quattro FabLab (Toscana, Firenze, Roma e Varese), su tematiche che hanno come comune denominatore le interazioni delle nuove tecnologie digitali con gli alunni, a partire dalle scuole primarie fino alle superiori.




Seminario internazionale “Fall and rise, heritage reconstruction after war” a Bilbao e Guernica

BilbaoDal primo al 3 ottobre la Direttrice Luciana Rocchi partecipa a Bilbao e a Guernica al seminario internazionale “Fall and rise, heritage reconstruction after war“, il primo del progetto dell’European Observatory on memory, di cui l’Isgrec è partner. Il seminario è organizzato in collaborazione con la Fondazione del Museo della Pace di Gernika e l’Université de Perpignan Via Domitia e si propone di indagare le dinamiche della ricostruzione nei paesi colpiti dalla guerra e i motivi che sottendono alla scelta di molti governi di fare ricorso al loro patrimonio culturale per guidare il processo di ricostruzione. Riparare, restaurare e recuperare ciò che era perduto; selezionare ciò che è da mantenere, da ricostruire o da dimenticare; valorizzare luoghi della memoria: sono tutti processi che coinvolgono la ricostruzione e la riqualificazione di paesi e città non solo da un punto di vista urbanistico e architettonico, bensì da quello sociale, culturale e identitario di una comunità.

 Programma completo




Leggere il lavoro ieri e oggi

Giovedi 1 ottobre

presentazione libro – Comune di Monsummano Terme, piazza Giusti, ore 15:30

Luca Berretti, Calzaturiero Valdinievole. La contrattazione territoriale 1977-1998

Settimana archivio storico CGIL, in collaborazione con IRES Toscana, CGIL Pistoia, FILA e il patrocinio del Comune di Monsummano Terme

 

Giovedi 22 ottobre

conferenza e inaugurazione esposizione – Pistoia, Palazzo de Rossi/Palazzo Sozzifanti, ore 17:00

La mezzadria nel Novecento: lavoro, storia, memoria

In collaborazione e con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia

Giovedi 22 ottobre

spettacolo di Farneto teatro – Pistoia, piccolo teatro Mario Bolognini, via del presto, ore 21:00

Buon lavoro. Report teatrale dal mondo del lavoro

Di Elisabetta Vergani e Maurizio Schimdt

con il contributo di spi- CGIL Pistoia e il patrocinio del Comune di Pistoia

 

Martedi 27 ottobre

presentazione libro – Pistoia, Libreria Lo spazio di via dell’Ospizio, ore 17:00

Fulvio Colucci, La zattera

In collaborazione con CGIL Pistoia, RSU Call & Call Pistoia

 

Sabato 21 novembre

presentazione libro – Pistoia, Palazzo Sozzifanti (ingresso vicolo dei pedoni), ore 17:00

Stefano Bartolini, La mezzadria nel Novecento. Lavoro, storia e memoria dei mezzadri della provincia di Pistoia. Con un saggio di Francesca Perugi

In collaborazione e con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia




“Io so”. L’evento livornese per i 40 anni dalla morte di Pasolini

paso1“Io so” è il titolo dell’evento che la Fondazione Teatro Goldoni presenterà domenica 1 novembre (dalle ore 21.30) sotto il loggiato del teatro. In occasione del quarantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini -ucciso nella notte tra il 1 e il 2 Novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia- si svolgerà una lettura pubblica di brani dalle opere dello scrittore, ideata dalla drammaturga e regista Barbara Idda, che ne cura anche l’allestimento, in collaborazione con la giornalista e autrice Sandra Mazzinghi.

Scrittore, poeta, regista, pittore, firma di spicco del ‘Corriere della sera’ per cui scrisse l’articolo del 14 novembre 1974 che dà il titolo all’evento livornese, l’omicidio Pasolini è uno dei troppi delitti italiani rimasti irrisolti e impuniti.

La presenza alla veglia funebre laica, in veste di semplici lettori, del sindaco e dell’assessore alle culture del Comune di Livorno, Filippo Nogarin e Serafino Fasulo, e quella di Loris Rispoli, presidente dell’associazione ‘140’, che riunisce i familiari delle vittime della Moby Prince, testimoniano la sensibilità civica della città e dei suoi rappresentanti e la volontà di non dimenticare.

La lettura è aperta a tutti, si invita pertanto chi voglia parteciparvi attivamente a portare con sé il brano che intende leggere.

Info: 392/3809509




A EXPO “Maremma come Mediterraneo. Terra di grano, vite e olivo”

Sabato 26 settembre alle ore 12:00 a Milano Expo, Padiglione WAA-CONAF, numero 142 verrà presentata la ricerca “Maremma come Mediterraneo. Terra di grano, vite e olivo”.

L’evento è organizzato dall’Ordine dei Dottori agronomi e forestali della Provincia di Grosseto, dall’ISGREC e dalla Provincia di Grosseto. Interverranno: Valter Nunziatini (Provincia di Grosseto), Luciana Rocchi (Direttrice ISGREC), Valerio Entani (ricercatore ISGREC).
I ricercatori si sono interrogati sulla particolarità geografica e storica della Maremma poiché in questa terra “la geografia sfida la storia” e il lavoro umano ha trasformato radicalmente il paesaggio, vincendo in parte una natura “resistente”. Nessun luogo più della Maremma conferma la verità delle parole di Fernand Braudel: “Il Mediterraneo non è mai stato un Paradiso offerto gratuitamente al diletto dell’umanità. Qui tutto ha dovuto essere costruito più faticosamente che altrove (…) troppo osso e non abbastanza carne”. Oggi ereditiamo la meraviglia dell’associazione di vigneti e uliveti, campi di cereali e siepi e macchie: un unicum tra natura e cultura sul quale vale la pena riflettere.

Nell’occasione sarà proiettato il video promozionale della ricerca “Maremma come Mediterraneo” (regia di Luigi Zannetti, musiche di Michele Lipparini, produzione Isgrec). In contemporanea con la produzione a EXPO sarà possibile vedere il video on line sul sito, sul profilo fb  e sul canale youtube dell’Isgrec.