Il convegno dell’Istoreco “Politica e disastri ambientali”

vfNel 2016 Istoreco chiese al MIBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) un finanziamento per organizzare un’iniziativa sui disastri naturali, nella convinzione fosse importante ed urgente affrontare l’argomento.

A distanza di un anno, ottenuto lo stanziamento, e soprattutto alla luce dei recentissimi eventi che hanno colpito duramente Livorno, appare oggi ancora più urgente riflettere sull’importanza di valorizzare la capacità delle comunità di ridurre l’impatto delle catastrofi naturali e diffondere conoscenze e consapevolezza riguardo alla necessità di serie politiche di prevenzione. Dove termina l’imponderabilità di tali fenomeni, e con essa le responsabilità della natura, e dove cominciano invece quella delle istituzioni, della politica e dei cittadini, chiamati molto spesso ad affrontare oggi la continua emergenza in una situazione di crescente crisi degli Stati e della finanza pubblica?

Lunedì 4 dicembre, presso la Sala Convegni SVS (Via delle Corallaie 10), a partire dalle ore 9.00 si terrà una giornata di dibattiti e incontri dal titolo “Politica e disastri naturali fra passato e presente. Fra logica dell’emergenza e cultura della prevenzione”.

Discuteranno sul problema politici e responsabili governativi come Paolo Fontanelli, deputato e Commissario straordinario dell’alluvione del 1996 in Versilia, Mauro Grassi, ex Assessore all’Urbanistica e all’Ambiente del Comune di Livorno e Direttore di ItaliaSicura, struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, ed Erasmo D’Angelis, Responsabile della stessa struttura di missione ItaliaSicura presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Insieme a loro studiosi come Renzo Rosso, ordinario di Costruzioni Idrauliche e Marittime e Idrologia nel Politecnico di Milano, Sonia Paone, ricercatrice di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio presso l’Università di Pisa, e lo storico Salvatore Botta dell’Università di Bologna, autore del libro Politica e calamità. Il governo dell’emergenza naturale e sanitaria nell’Italia liberale (Rubettino 2013).




Presentazione del V Quaderno ISGREC: “Storie di indesiderabili e di confini”

storie-di-indesiderabili-e-di-confini4 dicembre 2017 | ore 17.30 | Museo di storia naturale di Grosseto

Presentazione del V Quaderno della collana Isgrec

Storie di indesiderabili e di confini.

I reduci antifascisti di Spagna nei campi francesi (1939-1941)

di Enrico Acciai e Ilaria Cansella (Effigi/Isgrec, 2017)

Ne discutono con gli autori Alfonso Botti (Università di Modena-Reggio Emilia) e Luciana Rocchi (Isgrec)

 

Gli autori di questo volume hanno alle spalle un lungo cammino di studio in parte comune, in parte personale, sulla storia degli italiani antifascisti volontari in Spagna tra la guerra civile ed i suoi esiti. La meno nota, in Italia quasi mai raccontata, è la storia dei campi della Francia del Sud. Lì furono rinchiusi, passato il confine dei Pirenei, alcuni di loro, accanto ad altri reduci dalla guerra e a popolazione civile spagnola, in fuga dopo la vittoria franchista. Vi rimasero per tempi più o meno lunghi, dopo il 1940 mescolati ad ebrei o perseguitati dalla Francia del Governo di Vichy. Per una parte dei prigionieri i campi furono apprendistato politico e preludio di nuove lotte contro il nazi-fascismo.

Sono fatti di quasi ottant’anni fa, senza alcuna relazione diretta con la difficile congiuntura della Spagna di oggi, ma utili a fare luce sulla “diversità” della cronologia e delle forme di costruzione della democrazia spagnola, rispetto alla nostra. A queste vicende si può guardare anche per interpretare le ragioni della generale crisi del progetto di unione europea.

Accompagna la discussione sul volume un ispanista tra i più esperti della Spagna attuale, Alfonso Botti, docente dell’Università di Modena-Reggio e direttore della rivista “Spagna contemporanea”.




Il movimento del ’77 – Convegno di studi

30 novembre e 1 dicembre
@ Aula Magna dipartimento SAGAS (via San Gallo 10, Firenze)

Il 30 novembre e il 1° dicembre a Firenze si svolgerà il convegno Il movimento del ’77  nell’Aula Magna del Dipartimento SAGAS.
L’evento è promosso e organizzato dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea e dal Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze, sotto il coordinamento scientifico dei proff. Monica Galfré e Simone Neri Serneri.

Programma:

30 novembre – ore 10
– Saluti di benvenuto
– Sessione I: Cosa è stato il ’77? Le sue storie, le sue culture
Monica Galfré, “Senza passato né futuro”. Il difficile rapporto del ’77 con la storia
Simone Neri Serneri, Il ’77 era negli anni Settanta
Barbara Armani, Il lungo ’77. L’esperienza del movimento come anticipazione del “nuovo”

– ore 15
Paola Stelliferi, Il 1977 del/nel movimento femminista
Massimiliano Livi, Oltre la dicotomia delle “due anime”
Anna Tonelli, Porci (con le ali) e travoltini: ma fu vero riflusso?
Alessio Gagliardi, La crisi della società del lavoro
Luca Falciola, Un ’77 anche a destra?

1° dicembre – ore 9
– Sessione II: Anche da noi c’è stato il ’77. Le pluralità dei territori
Davide Serafini, L’anomalo ’77 genovese
Andrea Tanturli, Alla periferia di un movimento: il caso fiorentino
Alberto Pantaloni, Torino: l’eredità di Lotta Continua fra crisi e violenza
Roberto Villa, Dare voce alla sconfittale radio, le piazze e le fabbriche a Bergamo
Domenico Guzzo, L’ipotesi insurrezionale fra pratiche di riappropriazione e luddismo armato
Luca Cirese, L’innovazione politica nei circoli (proletarigiovanili di Milano, Torino, Roma

– ore 14.30
Sessione III: Il ’77 e la sinistra italiana, tra democrazia, violenza e repressione
Marco Grispigni, “Il salto di qualità”. La violenza di strada e i suoi attori
Valentina Casini, Il Partito comunista e il ’77
Roberto Colozza, Il ’77 italiano a Parigi. Reti, percezioni e mobilitazioni
Andrea Baravelli, Difendere Padova! Violenza urbana e azione delle forze dell’ordine
Enzo Fimiani, Il ’77 della Celere: per una storia del primo reparto di Roma

 

Per info: isrt@istoresistenzatoscana.it

 

 

 

 

 




Eventi a Figline di Prato – Incursioni nel Novecento: dalla tragedia delle stragi nazifasciste al confronto con il passato in Germania e in Italia

30 novembre – 3 dicembre 2017
@ Figline di Prato, via Cantagallo 250

 

Incursioni nel Novecento: dalla tragedia delle stragi nazifasciste al confronto con il passato in Germania e in Italia

Eventi su iniziativa dell’ANPI provinciale di Prato, dell’Associazione 6 settembre, del Circolo ARCI 29 Martiri e della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato.

Programma sulla locandina in allegato all’interno dell’articolo.

 

Consultare il link:
https://www.toscananovecento.it/custom_type/inaugurazione-della-lapide-ad-ignominia-di-piero-calamandrei-al-museo-della-deportazione-e-della-resistenza-di-prato/ per il programma della cerimonia del 3 dicembre, inaugurazione della lapide ad ignominia di Piero Calamandrei.




Convegno internazionale a Barcelona “The frog hibernation”

Il 30 novembre l’ISGREC partecipa al congresso internazionale di Barcellona «La hibernación de la rana. Diez años de leyes y políticas de memoria en España y Cataluña (2007-2017)» con la relazione di Rocchi, Luciana «La longue durée d’une expérience italienne, liée aux politiques de la mémoire de l’Espagne»

Qui il programma completo del convegno




29 novembre: Convegno internazionale “Tra Gender & Public History. Rappresentazioni e percorsi”

L’Istituto della Resistenza di Grosseto partecipa al convegno internazionale «Tra Gender & Public History. Rappresentazioni e percorsi» a Firenze (Villa Finaly, Università Sorbonne) con la relazione di Luciana Rocchi e Barbara Solari: “Donne sulla scena pubblica in periferia. Storie e impegno di genere in Maremma, tra secondo dopoguerra e attualità”

Qui il programma completo




Diritti negati, diritti sognati

La mostra “Diritti negati, Diritti sognati”, realizzata dal Comune di Monsummano e dall’Istituto storico lucchese – sezione Valdinievole con il concorso dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia, rimarrà aperta dal 26 novembre p.v. all’11 marzo 2018 presso il Museo della città e del territorio di Monsummano.
L’iniziativa, a partire dalle figure di Italia Donati e Giacinta Marescotti Martini, intende evidenziare la presa di coscienza, da parte almeno di un settore della popolazione femminile, della forte interrelazione tra conquista dei diritti politici e miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Proprio le questioni sociali e le difficili situazioni affrontate da donne che, come Italia Donati, lavoravano per garantirsi condizioni di vita decorose, spinsero all’impegno politico molte delle prime suffragiste, tra cui spicca la figura, ancora poco studiata, di Giacinta Marescotti Martini (1844-1912), consorte del politico toscano Ferdinando Martini e prima presidente del comitato pro-suffragio.
Programma per il 26 Novembre, ore 16.30:
Saluti delle Autorità
Interverranno:
Carla G. Romby Università degli Studi di Firenze
Vincenza Papini Istituto Storico Lucchese Sezione Storia e Storie al Femminile
Carla Sodini Università degli Studi di Firenze
Visita guidata alla mostra cura di Chiara Martinelli
INGRESSO LIBERO



Presentazione e proiezione del documentario – Monte Sole Landing Memories

Sabato 25 novembre | ore 17 | Palazzo Ducale – Sala della Resistenza, piazza Aranci (Massa)

La sezione Anpi Patrioti Apuani-Linea Gotica invita alla:

Presentazione e proiezione del documentario Monte Sole Landing Memories

Il documentario affronta l’episodio relativo alla strage nazi-fascista di Marzabotto.

Saranno presenti, oltre l’autore Stefano Ballini, il sindaco di Marzabotto Romano Franchi, un superstite della Strage Ferruccio Laffi, il presidente dell’Associazione Famigliari Eccidio di Marzabotto Gianluca Luccarini, il sindaco di Massa Alessandro Volpi, il presidente della Provincia di Massa-Carrara Gianni Lorenzetti e il presidente della Sezione ANPI di Massa Dino Oliviero Bigini.

Sinossi
Monte Sole Landing Memories è un documentario che parte dalla Strage di Monte Sole, Marzabotto, raccontata da Romano Franchi (primo cittadino) attraverso la storia della sua famiglia, di origine contadina e testimone della Strage del Faggiolo, piccolo borgo vicino a Marzabotto, dove il 23 luglio 1944 i tedeschi uccisero nove persone, due riuscirono a scappare, uno di questi era Firmo Franchi, Zio di Romano che attraverso un video di alcuni anni fa, racconta come sia miracolosamente riuscito a scappare.
La testimonianza di Ferruccio Laffi, sopravvissuto alla strage di Marzabotto, che ha perso 16 familiari, massacrati dai tedeschi.
La storia poi si snoda incredibilmente e sbarca in Normandia, con tre veterani di origini italiane: Vittorio Zippi, Michael Vernillo e Frank Gervasi, gli ultimi due parteciparono attivamente allo sbarco di Omaha Beach in Normandia il 6 giugno 1944.
Le strade di Monte Sole e Omaha Beach si incrociano, due ragazzi, Vanni ed Elliott si conoscono…il video finisce prima in Normandia e poi a Monte Sole.
Il film parla di memoria ma pone particolarmente l’occhio sugli emigrati di origini italiane che, oltre un secolo fa, partirono per gli Stati Uniti in cerca di lavoro.

Nel film da segnalare l’amichevole partecipazione di Walter Veltroni.

 

Il film è patrocinato gratuitamente da: Comune di Marzabotto, Unione Comunale del Chianti Fiorentino, ANPI Marzabotto, Parco Storico di Monte Sole, Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, Associazione Familiari Eccidio di Marzabotto e dall’americana Veteran Voice of Pittsburgh in collaborazione con Veteran Breakfast Club.

 

Disegni: Lorenzo Ballini Art

Musiche: Ariadigolpe, Emiliano Benassai, Kevin MacLeod

 

La versione sottotitolata del film è stata presentata alla Casa Italiana Zerilli Marimò, ovvero l’Università di New York il 20 marzo 2017, alla presenza degli studenti.

Il 22 marzo è stato proiettato al Museo Alle-Kiski di Tarentum, Pittsburgh in Pennsylvania di fronte alle famiglie dei Veterani presenti nel film e del pubblico.

Il film ha ottenuto grandi riconoscimenti e apprezzamenti da pubblico e critica.