Il volume “Ovosodo. La sceneggiatura di Virzì, Bruni e Scarpelli”

Image1Nel ventennale del film di Paolo Virzì Ovosodo, la casa editrice Erasmo pubblica, in unscita il 20 luglio, per i “Quaderni di Storia del Cinema” del Centro Studi Commedia all’italiana, uno studio condotto da Massimo Ghirlanda e Federico Govoni sulla genesi della sceneggiatura finale del film.

Attraverso l’analisi puntuale del testo, emerge la continuità con l’universo culturale artistico e politico, che appartenne a Furio Scarpelli, maestro di Virzì e Bruni.  Al tempo stesso, gli autori rintracciano l’eredità della commedia all’italiana, l’uso dell’ironia e il sottotesto politico, il confronto con i grandi modelli del romanzo di formazione, partendo da Dickens.

Arricchiscono il libro i contributi di Marco Sisi, sui luoghi visitati dalla pellicola, e di Giacomo Scarpelli, figlio di Furio, che avvia una breve riflessione a partire dal Gran Premio della Giuria, che il film vinse nel 1997 a Venezia. In appendice, la biografia degli autori, la scheda filmica, i riferimenti bibliografici.

Il volume presenta anche alcuni disegni inediti di Paolo Virzì, foto di scena di Italo Tonni e, per gentile concessione, dipinti di Furio Scarpelli e di Federico Maria Sardelli.




73° anniversario della Liberazione di Livorno e 74° anniversario della caduta del Fascismo

resize.phpIl Comune di Livorno promuove una serie di iniziative per il 73° anniversario della Liberazione di Livorno (ricorrenza che cade il 19 luglio) e per il 74° anniversario della caduta del Fascismo (25 luglio).
Alle iniziative in programma  parteciperanno la vicesindaco Stella Sorgente e rappresentanti delle associazioni livornesi dell’antifascismo e della Resistenza che collaborano alle manifestazioni: A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia); A.N.P.P.I.A. (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti); A.N.E.I. (Associazione Nazionale Ex Internati); A.N.E.D. sez. di Pisa (Associazione Nazionale Ex Deportati); ISTORECO (Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno).

Questo il programma delle cerimonie istituzionali:

73° Anniversario della Liberazione di Livorno, mercoledì 19 luglio
Ore 8.30 – Ritrovo in Piazza del Municipio per trasferimento in Pullman
Ore 9.30 –  Sacrario del Castellaccio – Lapide Caduti Partigiani – Onori Militari e Civili
Ore 10 – Via Ernesto Rossi – Bassorilievo al Partigiano – Deposizione corona a cura ANPI, ANPPIA, ANEI e ANED
Ore 10.30 – Palazzo Comunale– Sala Cerimonie – Ricevimento delle Associazioni combattentistiche e della Resistenza e delle Massime Autorità – Saluti del Sindaco

74° Anniversario della Caduta del Fascismo, martedì 25 luglio
Ore 10 – Monumento  ai  Perseguitati   Politici   della   Pinetina   di   Viale   della   Libertà   – Deposizione corona.

Tra gli appuntamenti in programma per la giornata di martedì 25 luglio rientra anche la proiezione  del film “Remember” diretto da Atom Egoyan (2015) in programma all’Arena Fabbricotti alle ore 21, organizzata da ANPPIA in collaborazione conil Comune di Livorno e il Circoloro lavoratori porto.
Il film sarà preceduto dal commento dello storico dell’arte Salvatore Settis.

Presentato in concorso alla 72ma Mostra del Cinema di Venezia, Remember è una storia di vendetta con grandi attori come Christopher Plummer e Martin Landau, che riflette sul tema della memoria. Una memoria che rischia continuamente di sbiadire definitivamente, ma con la quale si dovranno fare necessariamente conti dolorosi e inaspettati.




Liberi! Una riflessione con Paolo Virzì su guerra, cinema e memoria

MANIFESTILIBERIL’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di LIVORNO (ISTORECO), in occasione delle celebrazioni per la Liberazione della città, ha organizzato per Lunedì 17 luglio alle ore 21 presso l’Arena Fabbricotti (Viale della Libertà 30, Livorno) un incontro con il regista Paolo Virzì sul tema della guerra, il cinema e la memoria. Si confronteranno con lui Enrico Mannari (Luiss School of Government) e Catia Sonetti (Direttrice Istoreco Livorno).

La discussione prenderà spunto dalla proiezione di alcuni estratti di LIBERI!, un filmato che il giovane regista livornese realizzò nel maggio 1994 in occasione del cinquantesimo anniversario della Liberazione. Una serie di interviste a studenti, cittadini e partigiani sulla Seconda guerra mondiale e sulla Resistenza vissuta nella città di Livorno, un materiale pressoché sconosciuto al grande pubblico e che offre un importante spunto di riflessione sul problema della comunicazione della memoria e l’utilizzazione del mezzo filmico.

Il dibattito è ad ingresso gratuito e sarà moderato dal giornalista Luca Salvetti, conduttore e telereporter di Granducato TV.

In caso di maltempo l’incontro si terrà presso il Cinema Teatro Quattro Mori (via Tacca 16, Livorno).

 

Per maggiori informazioni:

Istoreco Livorno
Complesso della Gherardesca, via G. Galilei 40 – 57122
Tel. 0586809219
E-mail: istoreco.livorno@gmail.com
Sito web: www.istorecolivorno.it




La tradizione nell’arte di Gino Terreni: la caccia e la vita nei campi in Toscana

La mostra curata da Cristina Gnoni Mavarelli e Leonardo Giovanni Terreni sarà inaugurata venerdì 7 luglio 2017, alle ore 17,30, presso la Villa Medicea di Cerreto Guidi, via dei Ponti Medicei 7/12.
La mostra, che rimarrà aperta dal 7 luglio al 17 settembre 2017, è promossa e patrocinata dal POLO MUSEALE DELLA TOSCANA, DALLA VILLA MEDICEA DI CERRETO GUIDI, DAL COMUNE DI CERRETO GUIDI, DALL’ACCADEMIA DELLE ARTI DEL DISEGNO DI FIRENZE, DAL CLUB UNESCO – SEZ. DI VINCI E DALL’ASSOCIAZIONE ARCHIVIO GINO TERRENI.




Prima presentazione del libro “Luigi Vezzosi. Un antifascista toscano respinto dalla democrazia” a Calci (Pi)

Venerdì sera, presso il Municipio di Calci, sarà per la prima volta presentato al pubblico il nuovo libro di Andrea Ventura.

Venerdì sera, presso il Municipio di Calci (Pi), sarà per la prima volta presentato al pubblico il nuovo libro di Andrea Ventura dedicato all’antifascista empolese.

Il prossimo venerdì 7 luglio 2017, alle ore 21:15, presso il Municipio di Calci (Pi) in piazza Garibaldi, si terrà la prima presentazione pubblica del nuovissimo libro di Andrea Ventura “Luigi Vezzosi. Un antifascista toscano respinto dalla democrazia”, edito per i tipi di Tagete di Pontedera. Nato per iniziativa del Comitato provinciale ANPI di Pisa, che ha incaricato delle ricerche storiche l’ISREC di Lucca di cui Ventura è Direttore, il volume è una dettagliata biografia dell’antifascista empolese, nato nel 1905 ed arrestato a seguito dei cruenti fatti di Empoli del marzo 1921. Condannato a 28 anni di carcere per omicidio, tentato omicidio e porto abusivo d’arma, venne quindi liberato nel 1925: fatto ritorno nella sua città, dovette però riparare a Pisa per sfuggire ad aggressioni e frequenti fermi di polizia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Vezzosi entrò nella formazione partigiana comunista “Nevidio Casarosa”, attiva nell’area dei Monti Pisani: ricevuto perfino il certificato Alexander per il contributo dato alla causa della Liberazione, a conflitto concluso riprese la vita civile, comportandosi in modo esemplare, ma continuando a scontare un’antica interdizione perpetua dai pubblici uffici. Rivolta domanda di grazia al Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel 1983, venne infine amnistiato da Cossiga tre anni dopo: morendo nel giugno 1987 all’età di 82 anni, tuttavia, Luigi non ebbe modo di esercitare nemmeno una volta il proprio diritto di voto. Inserita negli stravolgimenti storici dell’Italia novecentesca, attraverso l’opera di Ventura la parabola di Vezzosi permette un’analisi oggettiva delle forze e dei contesti che ne accompagnarono le svolte, dall’antifascismo allo squadrismo, dalla dittatura fascista alla guerra, dalle speranze della Liberazione alle contraddizioni e ai limiti dell’Italia repubblicana. Promossa dal Comitato provinciale ANPI di Pisa, dall’ISREC Lucca, dal Comune di Calci e da Tagete Edizioni, la serata, ad ingresso libero, vedrà gli interventi di Massimiliano Ghimenti, Sindaco di Calci, Bruno Possenti, Presidente Provinciale dell’ANPI pisana, Gianluca Fulvetti, Docente di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa, e Michele Quirici, titolare di Tagete Edizioni. Sarà presente l’autore.

In allegato, la locandina dell’iniziativa.




Incontro “Montignoso e l’antifascismo. Una storia di lungo periodo” a Cerreto di Montignoso (Ms)

Venerdì sera, presso il Bar della Rabbia di Cerreto di Montignoso (Ms), si terrà un interessante dibattito storico sull’antifascismo montignosino.

Venerdì sera, presso il Bar della Rabbia di Cerreto di Montignoso (Ms), Albertosi e Ventura animeranno un ricco dibattito storico sull’antifascismo montignosino.

Il prossimo venerdì 7 luglio 2017, presso il Bar della Rabbia in via Resistenza 61 a Cerreto di Montignoso (Ms), si terrà un interessante confronto storico, intitolato “Montignoso e l’antifascismo. Una storia di lungo periodo”. Ad animare il dibattito, che approfondirà origini, caratteri e volti dell’antico e radicato antifascismo montignosino, capace in passato di esprimere personalità di altissimo livello, come quella del professor Giuseppe Del Freo (1897-1969), saranno Piercarlo Albertosi, Presidente della Sezione ANPI di Montignoso, ed Andrea Ventura, Direttore dell’ISREC Lucca ed autore del libro “I primi antifascisti. Politica e violenza tra storia e storiografia” (Gammarò 2010). Per gli interessati, l’appuntamento è alle ore 18:00. Ingresso libero.

In allegato, la locandina della serata.




Il cinema ritrovato– tra emigrazioni e ritorni

Dal 1 luglio al 20 agosto il Palazzo di Fraternita ospita un singolare percorso espositivo che racconta la vita di Francesco (Frank) Bernasconi pioniere del cinema muto e che, grazie al Comune di Arezzo, mette in mostra alcune macchine per proiettare i film muti che si credevano disperse per sempre.

Una storia ricostruita da Fausto Casi, direttore del museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo che parte da una scoperta sensazionale: Casi ritrova una macchina per proiettare i film datata al 1903 e una macchina da teatro di qualche anno dopo. Le fa restaurare e le mette in funzione.

Si ritrovano anche un baule con accessori di ricambio per la macchina, proiettili a salve utilizzati per sparare durante le proiezioni nelle scene che richiedono effetti speciali, varie pellicole di film muti databili negli anni che vanno dal 1900 al 1933 ancora da studiare, vetrini con titoli di film e  curiosi biglietti di ingresso sia americani che italiani.

Sono materiali appartenenti a Francesco Bernasconi, vero pioniere del cinema muto.
Bernasconi era appena 15 enne quando nel 1898 lascia Viggiù, provincia di Varese,  ed emigra in America. Qui si stabilisce col padre a Barre, nel Vermont e si innamora del cinema al punto da acquistare una macchina per proiezioni che poi porta in Italia.
Appena rimpatriato (1914) va a fare il servizio militare e utilizza la sua macchina da cinema per le truppe Italiane fino al 1917.
Rientrato dal fronte militare continua come “ambulante” a portare il cinema per le città della provincia lombarda almeno fino al 1935 quando poi si dedica ad altre attività.

La mostra di Arezzo ricostruisce la passione di Bernasconi per il cinema e presenta una serie di macchine e attrezzature con cui si “faceva” il cinema muto.
Tra le curiosità anche una particolare “macchina musicale” a manovella che lo stesso Bernasconi faceva usare dalla sorella durante le proiezioni.
Nella sede espositiva vengono riproposti alcuni film muti di autori quali Reynold, Lumiere e altri ancora  tratti dalle pellicole di proprietà di Bernasconi.
Inoltre il 6 luglio la piazza tornerà ai primi anni del ‘900 con una proiezione di cinema muto che verrà realizzata proprio come si faceva allora: due bauli con tutto il necessario per dare vita alla proiezione si apriranno davanti al pubblico e verrà allestita l’attrezzatura per la visione dei film muti. La stupenda macchina da proiezione Pathè del 1903 tornerà ad illuminare occhi e cuori degli spettatori proiettando inedite immagini mute dell’archivio Bernasconi che verranno accompagnate da musiche eseguite live da docenti e allievi del Liceo Musicale Francesco Petrarca di Arezzo. Tra queste un filmato girato nelle trincee dell’esercito italiano dal titolo: “Conquista di Cima Valbella – I Guerra Mondiale”.
Fonte: MaremmaNews




Conferenza “Versilia: un territorio fragile. Solidarietà e ricostruzione nel ‘900” a Strettoia

La locandina della conferenza “Versilia: un territorio fragile. Solidarietà e ricostruzione nel ‘900”, che si terrà a Strettoia di Pietrasanta il prossimo venerdì sera.

La conferenza “Versilia: un territorio fragile. Solidarietà e ricostruzione nel ‘900” si terrà presso la piazza della chiesa di Strettoia il prossimo venerdì sera.

La sera del prossimo venerdì 30 giugno 2017, presso la piazza della chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano di Strettoia di Pietrasanta (Lu), si terrà un’interessante conferenza sulla storia versiliese nel XX secolo, significativamente intitolata “Versilia: un territorio fragile. Solidarietà e ricostruzione nel ‘900”. Dedicata alle grandi tragedie naturali ed umane che colpirono la zona durante il secolo scorso, così come alle strategie di sopravvivenza e ricostruzione messe in atto dalla popolazione civile per riprendere a vivere dopo catastrofi quali il passaggio del fronte fra 1944 e 1945 e l’alluvione del giugno 1996, l’iniziativa, che prenderà il via alle 21:15, si aprirà con l’intervento di Franco Pellegrini, dottore in Storia Contemporanea presso l’Università di Pisa, denominato “Aspetti naturali del territorio. La pericolosità sismica ed idrologica”. A seguire, Ezio Marcucci, storico locale ed esperto conoscitore delle tradizioni culturali della Versilia storica, prenderà la parola con il contributo “Chiare, fresche e dolci acque della Versilia nostra”. Terzo a prendere la parola, Federico Bertozzi, dottore in Storia Contemporanea all’Università di Pisa, storico e membro del Consiglio direttivo dell’ISREC Lucca, parlerà al pubblico di “Guerra e solidarietà sulla Linea Gotica versiliese”, mentre Ivano Gonnella, laureato in Filosofia presso l’ateneo pisano, interverrà su “Il disastro e l’uomo. Tra filosofia, antropologia e psicologia”. In chiusura, si rivolgeranno al pubblico gli architetti Enrico e Guido Bascherini, con “Il terremoto in Centro Italia: danni, cause ed interventi minimali di messa in sicurezza sismica”. Introdurrà gli esperti Lorenzo Marcuccetti, storico dell’età antica e docente di scuole medie. Ingresso libero.

In allegato, la locandina della serata.