Giorno del Ricordo a San Vincenzo

Venerdì 14 febbraio, appuntamento alle 17 nei locali della biblioteca ‘G. Calandra’ di San Vincenzo, in piazza Mischi, con l’iniziativa dal titolo ‘L’esodo, gli esodi. Prima e dopo il 10 febbraio 1947’. Si tratta di un evento organizzato in collaborazione con Istoreco Livorno (Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea), in occasione del Giorno del Ricordo e della commemorazione delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Nell’ambito di questo incontro interverrà il ricercatore di Istoreco, Giovanni Brunetti.




“Capire le foibe” presentazione a Prato

Il 14 febbraio 2025, nell’ambito delle iniziative per il Giorno del Ricordo, lo storico Andrea Mazzoni dialoga presso la Biblioteca Lazzerini con Claudio Vercelli, autore del volume “Capire le foibe”.

La storia, spesso, viene utilizzata non solo per raccontare il passato ma anche per interpretare il presente. Questo può tuttavia comportare il rischio di strumentalizzazioni e di utilizzo politico del ricordo degli eventi trascorsi. L’obiettivo del volume di Vercelli è proprio quello di capire ciò che sono state le foibe e coglierne le molte ricadute politiche, morali e sociali nel corso della storia repubblicana e nell’attualità.

Grazie alla puntuale ricostruzione storica dei fatti che condussero a questo evento, a cosa accadde e alle sue conseguenze, Vercelli offre diverse chiavi di lettura su una vicenda che oggi chiama in causa l’identità italiana.

La vicenda dibattuta delle foibe è commemorata anche grazie alla legge n. 92 del 2004, la quale istituisce il «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giulianodalmata, delle vicende del confine orientale.

L’evento è in collaborazione con la Libreria Gori di Prato, la Biblioteca Lazzerini di Prato che lo ospiterà nella sala conferenze e ha il patrocinio del Comune di Prato.




Il Giorno del Ricordo di Isrec Lucca

In occasione del Giorno del Ricordo 2025, il Comune di Capannori e l’ISREC di Lucca presentano due iniziative.
Il giorno #venerdi14febbraio alle 17:30 presso il Polo culturale Artemisia, Armando Sestani, figlio e nipote di profughi giuliani che da Pola attraverso Taranto hanno trovato a Lucca la meta finale del loro esodo, dialogherà con Orietta Altieri-Alt, goriziana ed esperta di cultura e di lingua tedesca e processi migratori nelle aree litoranee ex imperiali.
L’obiettivo è far emergere da questo confronto il valore delle storie familiari di chi abitava in città e paesi dove la persistente complessità del confine orientale si tradusse, nel secolo scorso, prima nelle politiche fasciste di italianizzazione forzata (nessun ambito fu escluso) per sfociare poi, in guerra, nell’occupazione nazista e, infine, nella tragedia delle foibe e nel dramma degli italiani in fuga dal nuovo regime comunista titino, dopo la liberazione della Jugoslavia. In un’ottica che però guarda a un futuro di cooperazione e di pace. Un messaggio tanto più significativo in questo mese che vede Gorizia capitale europea della cultura transfrontaliera.
La seconda iniziativa, la mostra fotografica e documentaria “Da Pola a Lucca” realizzata da Armando Sestani per l’ISREC di Lucca, si inaugurerà #sabato15febbraio alle ore 16 presso il Museo Athena.
La mostra racconta in 28 pannelli la storia delle famiglie Fanucco e Sestani, mettendo insieme fotografie, documenti e memorie personali in una ricostruzione attenta e ricca di riferimenti al contesto storico.




“Io mi racconto! – ciclo di presentazioni organizzato dalla Rete Grobac – Primo incontro a Scansano

“Io mi racconto! Autobiografie, memoir e diari” è il titolo del ciclo di presentazioni organizzato dalla Rete Grobac delle biblioteche, degli archivi e dei centri di documentazione della Maremma e dell’Amiata, nell’ambito dei progetti di promozione alla lettura.

Una rassegna, che si svilupperà fino a maggio 2025 e che vedrà una serie di appuntamenti in molte biblioteche della Rete, oltre al coinvolgimento di alcuni istituti scolastici della provincia.

Autobiografie, memoir, diari sono tre generi diversi che viene però naturale accostare perché rimandano tutti al racconto di sé, mettendo in evidenza questioni legate all’identità, ma anche al rapporto fra la scrittura e la vita. I testi che saranno trattati in questi incontri, che vedono anche la collaborazione dell’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano, mettono in evidenza le molteplici ragioni che giustificano il bisogno delle persone di narrarsi:  “esistere” agli occhi degli altri, guardare al proprio passato raccontando ciò che si era o si è vissuto, costruire la propria identità in relazione al contesto più ampio in cui si proietta la propria vita.

Arte, storia, sport, spettacolo, letteratura, musica, politica, società: qualunque sia la nostra passione, di sicuro c’è un’autobiografia, un memoir o un diario che ne parla e il fascino che queste opere esercitano non è cambiato nei secoli, a partire dai grandi diari della letteratura italiana (Marco Polo, D’Annunzio, Gadda, Pavese) fino agli autori contemporanei. Otto libri per 16 appuntamenti, che, tra febbraio e aprile, animeranno i pomeriggi del venerdì nei luoghi della Rete Grobac. Ad illustrare i libri selezionati saranno storici, altri scrittori, giornalisti, che accompagneranno il pubblico all’interno della rassegna “Io mi racconto!”.

Il primo incontro sarà venerdì 14 febbraio, alle ore 17:00, presso la Biblioteca “A. Busatti” di Scansano: verrà presentato il libro di Nello Bracalari

Sulle note di Bella Ciao. Nello Bracalari: il racconto di una vita (23 aprile 1928-6 gennaio 2023)” (Effigi, 2023)

Interverranno la curatrice del volume, Nadia Pagni, e la scrittrice Dianora Tinti




Giorno del Ricordo 2025: Sulle tracce della storia. Viaggio sul confine orientale italiano




Diretta streaming di “𝑺𝒖𝒍𝒍𝒆 𝒕𝒓𝒂𝒄𝒄𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂. 𝑽𝒊𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒔𝒖𝒍 𝒄𝒐𝒏𝒇𝒊𝒏𝒆 𝒐𝒓𝒊𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒊𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂𝒏𝒐”

𝐆𝐈𝐎𝐑𝐍𝐎 𝐃𝐄𝐋 𝐑𝐈𝐂𝐎𝐑𝐃𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟓 – Firenze – Aula Magna Campus Scienze Sociali – Unifi




Perché il Giorno del Ricordo. La frontiera giuliana dai conflitti del passato al dialogo europeo




Il Giorno del Ricordo alla Biblioteca delle Oblate