All’Istoreco presentazione del libro di Frantz Fanon “Pelle nera, maschere bianche”

fanonGiovedì 23 giugno, alle ore 17.30, presso la Sala Conferenze dell’Istoreco Livorno (Complesso della Gherardesca, via G. Galilei 40), si terrà la presentazione del volume di Frantz Fanon Pelle nera, maschere bianche (Pisa, Ets, 2015).

A presentare il volume, oltre alla curatrice Vinzia Fiorino (Università di Pisa), saranno Silvana Patriarca (Fordham University, New York) e Chiara Fantozzi (Istoreco Livorno-Scuola Normale Superiore, Pisa).

Scritto nel 1952, in pieno processo di decolonizzazione, il saggio di Frantz Fanon rappresenta un capolavoro del secondo Novecento. Lo psichiatra d’origine martinicana, icona del movimento terzomondista, analizza con finezza i meccanismi di oppressione politica e psicologica riservati al “Negro”. «Liberare l’uomo di colore da se stesso», dallo sguardo bianco che rende possibile il suo «complesso di inferiorità»: questo l’obiettivo di un testo di ribellione radicale. La riflessione dell’autore fornisce strumenti critici fondamentali per comprendere la società attuale, nella quale i flussi migratori «hanno visto riemergere antichi e beceri razzismi, afflati umanitari, inquietanti silenzi, insulsi balbettii». Una scrittura capace di restituire la fisicità delle sofferenze è adesso pienamente apprezzabile grazie ad una nuova edizione, con la traduzione di Silvia Chiletti e l’introduzione di Vinzia Fiorino. Introduzione che, mettendo in rilievo la relazione complessa tra sessismo e razzismo, propone «talune significative assonanze tra Frantz Fanon e Carla Lonzi, senza dubbio la teorica più originale del femminismo italiano».




Amico museo. Un volume di Claudio Rosati

Sarà presentato mercoledì 22 giugno, alle 17 nella sala Maggiore del palazzo comunale il volume di Claudio Rosati dal titolo Amico Museo. Per una museografia dell’accoglienza, a cura di Alessandro Andreini, Pietro Clemente e Paolo De Simonis, appena pubblicato da Edifir nella collana di museologia e museografia “Le Voci del Museo”. Il volume è stato realizzato con il sostegno del Comune di Pistoia.

All’iniziativa sarà presente l’autore e i curatori del libro. Interverranno Vito Lattanzi della direzione generale Musei del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Cristina De Benedictis, direttrice della collana di Museologia e Museografia Le Voci del Museo, Edifir Firenze, e Andrea Vanni Desideri, presidente dell’associazione Musei Archeologici della Toscana. Introdurrà e coordinerà gli interventi Elena Testaferrata, direttrice dei musei comunali di Pistoia. Le conclusioni sono affidate al sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli.

Gli scritti che compongono il volume sono frutto di esperienze dirette e pratiche, ricchi di relazioni e generosamente distribuiti nel tempo per rispondere a occasioni e interlocutori diversi. Per la prima volta riuniti in un libro, i testi formano quasi un’autobiografia della persona e del settore, costituendo insieme, come ogni storia di formazione, un prezioso servizio di informazione e riflessione. Le parole di Claudio Rosati trasmettono un’esperienza del museo e del patrimonio culturale sempre positiva e aperta alla comunicazione, all’accoglienza, alla partecipazione.
In nome dell’amicizia hanno agito i curatori del volume, assumendosi, all’insaputa dell’autore, la responsabilità di scegliere quali fra i suoi tanti scritti dovessero andare a comporre il volume.

Per l’occasione, il volume sarà in vendita a cura dell’editore, insieme ad altri titoli della stessa collana. Dal giorno successivo potrà essere acquistato nei bookshop del Museo Civico e di Palazzo Fabroni.

Claudio Rosati è autore di musei, saggista e docente di antropologia museale e comunicazione dei beni culturali in corsi universitari. Presiede il collegio dei probiviri dell’International Council of Museum-Comitato italiano ed è socio fondatore della Società italiana per la museografia e i beni demo-etnoantropologici. Dopo essere stato per oltre vent’anni capo di gabinetto del sindaco e dirigente del servizio comunicazione e relazione con i cittadini del Comune di Pistoia, ha diretto il settore musei della Regione Toscana.




Aspetti storici della Valdinievole

La sez. Soci dell’Ipercoop Valdinievole, in collaborazione con la sezione Pescia-Montecarlo/Valdinievole dell’Istituto Storico Lucchese, organizza tre  conferenze sulla storia del territorio valdinievolino. Saranno messe in rilievo alcune delle eccellenze che hanno reso famosa la nostra terra nel mondo, in particolare l’enogastronomia e la carta. Gli incontri avranno luogo presso la sala soci della unicoopfi Montecatini, presso l’Ipercoop di Massa e Cozzile/Montecatini.

 Di seguito il programma.

Sabato 18 giugno, ore 16.00, conferenza  A tavola in Valdinievole: cibo, territorio e identità, a cura del dottor Francesco Tanganelli. Al termine della conferenza seguirà un piccolo buffet.

Sabato 25 giugno, ore 16.00  – Conferenza Il museo della carta di Pescia. Passato, presente e futuro, a cura del dottor Massimiliano Bini (direttore del Museo della Carta di Pescia). Alle ore 18.00 è prevista una visita guidata del museo. Seguirà, per gli interessati, una cena presso il ristorante Da Carla, località Pieve di Castelvecchio (Pescia).  Menù con prodotti tipici a 20 euro (comprensivo di antipasto, bis di primi, grigliata mista con contorno di fagioli IGP di Sorana, dessert, acqua, caffè e vino). Per la cena è obbligatoria la prenotazione entro il 20 giugno 2016.

Sabato 2 luglio, ore 16.00 – Conferenza Montecarlo. Momenti di storia.  A cura del dottor Dario Donatini (direttore sezione Pescia-Montecarlo/Valdinievole dell’Istituto Storico Lucchese. Alle ore 17.30 è prevista la visita guidata del paese a cura del dottor Sergio Nelli (archivio di Stato di Lucca). Seguirà, per gli interessati, una cena presso il ristorante La Terrazza di Montecarlo (menù con prodotti tipici della Lucchesia  e vino doc di Montecarlo a 20 euro, comprensivo di antipasto, bis di primi, vino, acqua, caffè). Per la cena è obbligatoria la prenotazione entro il 20 giugno 2016.

Le conferenze si terranno nella sala conferenze dell’Unicoopfi (ex Ipercoop) di Massa e Cozzile. Gli spostamenti avverranno con mezzi privati. Le visite guidate e l’ingresso al museo sono gratuiti.

 PER INFO : tel. Sezione soci Coop Valdinievole 0572911217- 057272274




La valle delle miniere

Venerdì 17 giugno alle ore 17.00 in Palazzo Panciatichi, in Sala Gigli, presentazione del libro di Marta Bonaccini, La valle delle miniere.

Saluti di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale

Interventi:

Valentina Vada, Consigliera regionale

Leonardo Degl’Innocento o Sanni, Sindaco di Cavriglia

Filippo Boni, Assessore del Comune di Cavriglia

Enzo Brogi, già Sindaco del Comune di Cavriglia

Marta Bonaccini autrice

Durante la presentazione verrà proiettato un video che ripercorre la storia del Bacino minerario di Castelnuovo dei Sabbioni a cura del prof. Alfonso Biagioni.

Letture di Filippo Catelani




NEW ITALIANS

La scoperta di tre giovani autori di talento e dei loro sguardi attenti e innovativi sulla realtà che ci circonda.

Il programma è composto da tre documentari italiani, tutti di recente produzione e vincitori di importanti premi, legati tra loro dal tema affrontato: attualità e storia dell’integrazione nel nostro paese.

Mercoledì 15 giugno 2016 ore 21:30 – Piazza SS. Annunziata – Ingresso Libero 

Festival dei Popoli presenta: NEW ITALIANS

IF Only I Were That Warrior, di Valerio Ciriaci (Italia/USA, 2015, 72′)

v.o. sottotitoli in italiano

Alla presenza del regista

Quando il 12 agosto del 2012 il comune di Affile (Roma) inaugura un monumento dedicato al gerarca fascista Rodolfo Graziani, generale durante la Guerra d’Etiopia del 1935-1936 e primo viceré della nuova colonia, le comunità etiopi di tutto il mondo si mobilitano. Il monumento solleva polemiche anche in Italia: a Graziani furono attribuiti crimini di guerra per i quali non fu mai processato. Incrociando diversi punti di vista e materiale d’archivio Valerio Ciriaci insegue le differenti e contrastanti narrazioni che scaturiscono dagli eventi storici. E’ possibile una memoria condivisa di quei fatti?

 

Mercoledì 22 giugno 2016 ore 21:30 – Piazza SS. Annunziata – Ingresso Libero 

Festival dei Popoli presenta: NEW ITALIANS

Sponde – Nel sicuro Sole del Nord, di Irene Dionisio (Italia/Francia, 2015, 60′)

v.o. sottotitoli in italiano

Alla presenza della regista

A Lampedusa, Vincenzo, custode di cimitero in pensione, dà sepoltura ai corpi dei migranti che hanno perso la vita durante i naufragi, attirando le critiche della comunità religiosa, che contesta l’uso delle croci per il seppellimento di persone non cattoliche.  A Zarzis, Tunisia, il postino Mohsen costruisce un museo con gli indumenti e gli oggetti che il mare ha restituito alla terra. Vincenzo e Mohsen un giorno cominciano a scriversi. Irene Dionisio ci racconta questa amicizia epistolare che collega due sponde, due universi differenti e in cambiamento.

 

Mercoledì 29 giugno 2016 ore 21:30 – Piazza SS. Annunziata – Ingresso Libero 

Festival dei Popoli presenta: NEW ITALIANS

Loro di Napoli, di Pierfrancesco Li Donni (Italia, 2015, 75′)

v.o. sottotitoli in italiano

Alla presenza del regista

Antonio è il presidente dell’Afro-Napoli United, squadra composta da migranti, italiani di seconda generazione e da napoletani. Antonio ha un sogno: portare i suoi ragazzi a giocare i campionati Federali. Ma Lello, Maxime e Adam non hanno documenti e la macchina burocratica s’inchioda su permessi di soggiorno e certificati di residenza. Antonio è però disposto a tutto pur di veder vincere la sua squadra.  Pierfrancesco Li Donni ci offre il ritratto di una città, la sua lingua, i suoi tempi, le sue storie.

Sandra Binazzi Festival Coordinator 57th Festival dei Popoli International Documentary Film Festival 

November 25th – December 2nd 2016 c/o Palazzo Giovane Vicolo S. Maria Maggiore 1 50123 Firenze www.festivaldeipopoli.org s.binazzi@festivaldeipopoli.org Tel. +39 055 200 80 70 Fax +39 055 241 364




Il sessantesimo anniversario della “Torre Massetana”

Locandina don Luigi RossiLa Torre Massetana quest’anno compie 60 anni di ininterrotte pubblicazioni.  Un traguardo significativo per un giornale di provincia. Nel suo genere è il più longevo di tutta la Regione Toscana. L’11 giugno alle ore 17.30 nella Sala Maggiore del Terziere di Cittanuova sarà ricordato  questo anniversario presentando una pubblicazione di Piero Simonetti su don Luigi Rossi.

Si tratta di una serie di interviste, mai pubblicate, rilasciate da don Luigi allo stesso Simonetti nel biennio 2004-2005 e trascritte oggi in questa pubblicazione.

Don Luigi in queste interviste messe insieme da Simonetti racconta un po’ tutta la sua vita: i primi anni di sacerdozio, le amicizie, gli scontri, le difficoltà e le gioie. Ne esce un affresco che abbraccia mezzo secolo di storia massetana di un testimone di eventi che hanno segnato la nostra vita: la Montedison, le miniere, la nascita del Polo industriale di Scarlino, l’impegno sociale, la vita della parrocchia di Cittanuova. Oltre a pagine tristemente conosciute come il ritrovamento del copro di Norma Parenti e altri tragici fatti della Liberazione  di Massa. Insomma don Luigi testimone e protagonista di mezzo secolo di storia massetana. Trascritte le registrazioni in modo fedelissimo  ci restituisco il don Luigi che  abbiamo conosciuto: determinato, caparbio, e di una infinita generosità.

Una bella occasione per incontrare nuovamente un  sacerdote amato da tutti. Nell’occasione il  direttore  della Torre Massetana ricorderà anche altre  persone che hanno lavorato con passione a questo giornale, lo hanno pensato, ideato, donato a Massa  e permesso negli anni di arrivare fino ad oggi. Nell’occasione il direttore assegnerà alcuni significativi riconoscimenti.

La manifestazione  gode  del Patrocinio del Comune  di Massa Marittima, delle Curie vescovili di Massa Marittima-Piombino  e Grosseto ed è realizzata in collaborazione  con Huntsman e Terziere di Cittanuova.




“Villaggio minatori”

La miniera, e le storie delle persone che hanno versato sudore nelle cave di lignite fanno parte del bagaglio culturale di ogni cavrigliese. Ed è stato questo forte senso di appartenenza al nostro passato che ha spinto i “Tinaioli” di Santa Barbara ad avviare un encomiabile lavoro di ricerca, iniziato nel 2006, che dopo 10 anni ha portato alla pubblicazione del libro dal titolo appunto “Il Villaggio Minatori Santa Barbara”. Basta sfogliare le prime pagine per sentire quel sapore di storia e di lignite che si respira ancora oggi nel Villaggio Minatori. Il loro è stato un lavoro lungo e minuzioso, portato a termine con successo solo grazie alla tenacia ed al forte attaccamento alle proprie origini mostrato dai rappresentanti dell’Associazione Culturale “Latinaia”, che non altro che il nome dell’antica località dove agli inizi del ‘900 sorse il Villaggio Minatori.

Il libro verrà presentato sabato 11 giugno alle 18 presso il Giardino Ardenza di Santa Barbara e sarà un preziosa testimonianza, soprattutto per le future generazioni, della storia dell’abitato santabarbarese e della miniera. L’evoluzione urbanistica e paesaggistica del nostro territorio infatti, è stata strettamente legata all’attività del bacino lignitifero. Un passato che ha profondamente segnato la nostra comunità anche sotto il profilo umano, sociale, economico, politico e storico-culturale . Dal 1860 fino al 1994 sono state centinaia le famiglie trasferitesi proprio a Santa Barbara per trovare lavoro nelle cave. Migliaia di persone che hanno saputo crescere i loro figli trasmettendo il valore e l’importanza del sacrificio. Quei figli che ancora oggi vivono nel Villaggio Minatori e che hanno avvertito la necessità di promuovere la pubblicazione di un documento che mettesse nero su bianco l’inestimabile patrimonio rappresentato da quelle storie di passione, fatica e rispetto che altrimenti rischierebbero di essere dimenticate col passare degli anni. Il libro dei “Tinaioli” è arricchito da un’interessantissima galleria di foto d’epoca del villaggio e della miniera.




L’arte e la Storia del Novecento a Prato

Ultimi posti disponibili sull’autobus di Ti porto al Museo, ultime occasioni per approfittare del trasporto e della visita guidata gratuita a quattro strutture del territorio. L’appuntamento è sabato 11 giugno con il Museo Soffici di Poggio a Caiano e la Casa-Museo Leonetto Tintori a Vainella (Prato). Domenica 12 giugno invece l’opportunità di visita comprende il Centro di scienze naturali in Galgeti e il Museo della Deportazione di Figline.

Per entrambe gli appuntamenti l’autobus partirà alla 15 (sono quattro le fermate nelle quali poter salire: piazzale Falcone e Borsellino (Tribunale), piazza Stazione, piazza Mercatale e piazza del Mercato Nuovo). Per partecipare non è necessaria la prenotazione, il trasporto è garantito fino a esaurimento posti, sono esclusi i costi di ingresso al museo dove previsti.

SABATO 11 GIUGNO – Fa parte anche della rete delle Case della memoria il Museo di Leonetto Tintori, luogo nel quale visse e lavorò Tintori, restauratore e artista poliedrico del secolo scorso. La sua casa-studio di Vainella oggi è sede dell’associazione Laboratorio per Affresco e, negli ambienti interni e nel parco circostante, consente di apprezzare una vasta collezione di opere d’arte antica e moderna (quadri, sculture, installazioni e arredi). L’abbinamento con la seconda struttura è sempre l’arte del secolo scorso. Nel Museo Soffici di Poggio a Caiano, splendidamente ricavato dalle antiche scuderie della Villa medicea, le opere di Ardengo Soffici, pittore, scrittore e critico d’arte, attendono i visitatori per raccontare loro la cultura e lo spessore di una delle figure più importanti del nostro Novecento.

DOMENICA 12 GIUGNO – L’abbinamento è invece territoriale per l’appuntamento di domenica che vede la navetta gratuita accompagnare i visitatori al Centro di scienze naturali e al Museo della Deportazione. La natura del parco alle pendici dell’area protetta del Monteferrato racconta la storia del nostro territorio dal punto di vista ambientale e geologico. La visita comprende anche l’insectario e il rettilario con specie esotiche e autoctone. Il museo della Deportazione è invece una delle poche strutture in Italia interamente dedicata alla conservazione della memoria della deportazione e di coloro che persero la vita nei campi di concentramento. Il percorso espositivo raccoglie oggetti appartenuti agli stessi deportati e provenienti dal campo di concentramento e dalle gallerie di Ebensee, uno dei principali sottocampi di Mauthausen, dove morì la maggior parte dei deportati politici pratesi e toscani.

Per informazioni: www.prato.tiportoalmuseo.it