Presentazione del libro di N. Coccia “Strage al Masso delle fate” all’Accademia del Disegno.

Una giornata per riflettere sul 140° anniversario della So.Crem.
Martedì 18 ottobre, ore 15.30, presso la Sala Convegni del Palazzo del Portuale di Livorno (ex LEM, via San Giovanni 13) si terrà il convegno “SO.CREM. Le radici di una scelta”: ai saluti delle istituzioni, di Giampaolo Berti, Linda Natalini, don Paolo Razzauti e Massimo Bianchi seguiranno gli interventi di Catia Sonetti, Gian Mario Cazzaniga, Enrico Agostino Miletto e Marco Novarino. Coordinerà Massimo Nenci.
Museo Novecento
presenta
IL SIGILLO DI BENVENUTO
E ALTRI SCRITTI CELLINIANI
di Piero Calamandrei
a cura di Silvia Calamandrei
Edizioni di Storia e Letteratura
Martedì 18 ottobre, ore 18:00
Museo Novecento
Piazza Santa Maria Novella, 10 – Firenze
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE
Costanza Savelloni
Museo Novecento Firenze
T: +39 055 291014 | pressmuseonovecento@musefirenze.it
In concomitanza con le mostre di due tra i più celebri scultori del XX e XXI secolo, Henry Moore e Tony Cragg, il Museo Novecento è lieto di dedicare un incontro a uno dei più grandi interpreti della scultura rinascimentale: Benvenuto Cellini.
A un anno dalle celebrazioni per il 450mo anniversario della sua scomparsa, viene presentato il volume Il Sigillo di Benvenuto e altri scritti celliniani, curato da Silvia Calamandrei e edito da Edizioni di Storia e Letteratura. L’incontro, che si terrà martedì 18 ottobre alle ore 18:00 presso la Sala Cinema del Museo Novecento, sarà volto a ripercorrere le vicende che legano due celebri fiorentini: Benvenuto Cellini e Piero Calamandrei.
Insieme alla curatrice del volume, saranno presenti Alessia Bettini, Vicesindaca e Assessora alla Cultura e Turismo, Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti e del Disegno, Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento e Sandra Bonsanti, giornalista, scrittrice e politica.
Appassionato studioso di Benvenuto Cellini, attento e curioso delle sue tumultuose vicende giudiziarie e biografiche e del suo percorso artistico, Piero Calamandrei aveva collazionato un vero e proprio corpus celliniano, con un ritrovamento d’eccezione nel campo antiquario, il disegno del sigillo e dei caratteri dell’Accademia del disegno (1563), di cui diede l’annuncio sul «Corriere della sera» il 9 agosto 1938. A colpirlo nel disegno fu soprattutto l’alfabeto ideografico inventato dall’artista, una sorta di “crittografia ieratica, intelligibile soltanto agli iniziati”.
La ricca collezione documentaria, in tempo di guerra, era stata nascosta in una villa di campagna, crollata sotto i bombardamenti. Per fortuna i documenti si ritrovarono tra i calcinacci, e il disegno riaffiorò miracolosamente da un astuccio di cartone in cui era custodito, tra le tegole sconvolte del tetto. In questo volume vengono ripercorse le peripezie del sigillo, come racconta la nipote Silvia Calamandrei: “Anni fa, mi giunse una telefonata dalla Sovraintendenza archivistica di Firenze. Era Emilio Capannelli, che mi chiedeva se tra le carte conservate in casa a Montepulciano ci fosse un disegno del Cellini, riprodotto nel volume Scritti e inediti celliniani di Piero Calamandrei. Tra gli scritti di mio nonno non avevo mai accordato troppa attenzione a quelli riguardanti il Cellini, che attribuivo alla sua versatilità e curiosità in molteplici direzioni. Fu l’occasione per esaminarli più attentamente e scoprire che Piero era stato un attento studioso del Cellini e collezionista di un abbondante documentazione relativa alle sue vicende giudiziarie e già nel 1930 aveva pubblicato a sua cura un contratto di edizione dell’artista e scrittore”.
Con una introduzione di Cristina Acidini, si ripropongono alcuni testi di Piero Calamandrei raccolti nel 1971 per la Nuova Italia da Carlo Cordié con il titolo Scritti e inediti celliniani.
Il 18 ottobre p.v. si terrà in Camera del Lavoro a Firenze una giornata di riflessione in memoria di Gigi Falossi (1937-2012), a dieci anni dalla scomparsa, a partire dall’esperienza di ABB (2000-10) e del seminario e.labora (2010-13). L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Valore Lavoro e dal Centro di Documentazione della CGIL Toscana, in collaborazione con SISLav, AISO, IRES Toscana, CGIL Firenze e Toscana, Dipart. FORLILPSI – Università di Firenze.
Dalle ore 15.30 alle ore 17.00 evento online a cura dell’USR della Toscana per la presentazione dell’offerta formativa degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea presso i quali operano anche in questo anno scolastico docenti distaccati. Per l’Isrt interverranno il direttore Matteo Mazzoni e le docenti distaccate Monica Rook e Francesca Di Marco.
sarà illustrata l’offerta formativa di tutta la rete toscana.
Per partecipare collegarsi al link riportato nella locandina:
La città del lavoro è un percorso espositivo di storia del lavoro della Fondazione Valore Lavoro che prende spunto dal 120° anniversario della Camera del lavoro di Pistoia, prima organizzazione sindacale di tipo moderno a vedere la luce in città, per ripercorrere la vicenda novecentesca del lavoro e del movimento democratico dei lavoratori e delle lavoratrici pistoiesi, arrivando fino ai giorni nostri, con le trasformazioni sociali ed economiche che hanno attraversato il mondo del lavoro – da rurale a industriale allo sviluppo del terziario – nel quadro della storia italiana nelle sue diverse fasi, di pari passo con l’affermazione di una cittadinanza attiva del lavoro dentro a una società democratica.
Il percorso espositivo prevede una fotostoria della città del lavoro, capace di restituire il processo storico di sviluppo e declino della cosiddetta città rossa, un percorso specifico sull’antifascismo popolare durante il ventennio fascista attraverso alcune biografie, e delle installazioni di lego history che racconteranno le vicende del biennio rosso, dall’occupazione delle fabbriche agli scioperi nelle campagne, attraverso i famosi mattoncini da costruzione.
La mostra sarà visitabile dal 16 ottobre al 12 novembre presso le Sale affrescate del palazzo comunale di Pistoia nella centrale piazza del Duomo, dal lunedì al sabato con orario 9:00-13:00 e 14:00-19:00.
“Lidio Bozzini – Premesse poliziane e percorsi”
Montepulciano ricorda Lidio Bozzini nel centenario della nascita
Sabato 15 ottobre un convegno e l’inaugurazione di una mostra
Montepulciano ricorda Lidio Bozzini, nel centenario della nascita. Attivista politico, partigiano, editore, imprenditore in campo artistico, rappresentante all’estero della cultura italiana e dello spettacolo, protagonista sulla scena politica e istituzionale della Prima Repubblica, sempre legato a Montepulciano e a Siena.
Per celebrare l’anniversario, il Comune di Montepulciano, la Biblioteca Archivio Storico “Piero Calamandrei” e la famiglia Bozzini propongono, per sabato 15 ottobre, una giornata di studio storico-archivistico e l’apertura di una mostra documentaria, allestita negli ambienti della Biblioteca, il tutto nel Palazzo del Capitano, Piazza Grande, dove sarà anche intitolata una sala a Lidio Bozzini.
La mostra – che sarà aperta fino al 15 novembre – prende le mosse dalla donazione effettuata nel 2007 dalla famiglia Bozzini alla Biblioteca di Montepulciano di carte relative alla giovinezza di Lidio dalla formazione nell’Azione cattolica locale agli studi universitari tra Roma e Siena, alla fondazione del Movimento dei Cristiani-Sociali alla partecipazione da protagonista alla Resistenza, come Capitan Ciclone.
Il lavoro di inventariazione dell’ampia documentazione, condotto dagli archivisti dell’Istituzione poliziana, porta alla luce un percorso di vita, un impegno politico e civile che sono state le premesse per le successive attività.
Alcuni documenti dell’archivio Bozzini hanno già avuto occasione di studio e di esposizione nel contesto di mostre dedicate alla Resistenza, ad Aldo Moro e alla Costituzione, ma questa è la prima rassegna organica ad essere proposta.
Un capitolo è naturalmente dedicato alla resistenza anti-fascista e alla battaglia di Monticchiello (6 aprile 1944) a cui Bozzini partecipò da partigiano. Quella narrazione ha dato vita ad uno spettacolo del Teatro Povero di Monticchiello, scritto da Mario Guidotti (1923-2011). E l’ultimo atto del convegno, nel pomeriggio di sabato 15 luglio, sarà rappresentato proprio dal recital di alcuni brani tratti da quello spettacolo, a cura della compagnia del Teatro Povero.
I successivi percorsi di sviluppo della vita di Lidio Bozzini saranno oggetto, nel 2023, di una più ampia mostra dedicata alle opere di artisti d’arte contemporanea da lui frequentati e alla sua attività di ambasciatore del cinema e della cultura italiana nel mondo.
L’iniziativa è sostenuta dal Comune di Montepulciano e patrocinata dalla Regione Toscana.
Ufficio Stampa
Programma del Convegno:
Sala “Lidio Bozzini”
Ore 10.00 – 13.00
Michele Angiolini – Sindaco di Montepulciano
Francesca Cenni e Aurora Marchi – L’Archivio Bozzini
Monica Barni – Le amicizie universitarie e i legami con Siena
Roberto Barzanti – Il legame con Siena e l’attività culturale ed editoriale
Matteo Polo – Lidio Bozzini e Lucangelo Bracci tra azionismo e cristianesimo sociale
Pietro Clemente – La guerra in Val d’Orcia nel quadro della Resistenza nel senese
Luca Verdone – Testimonianza sull’amicizia con Mario Verdone e il cinema
Alessandro Masi – L’editoria, da Editalia a EdiEuropa
Claudio Strinati – La collezione Bozzini e le riviste d’arte contemporanea
Marco Di Capua – Lidio Bozzini, l’amico dell’Arte
Ore 15.00 – 18.00
Lara Pieri – Memoria storica e archivi: piste di ricerca per le nuove generazioni
Gianpiero Giglioni – La battaglia di Monticchiello e l’elaborazione della sua memoria
Recital di alcuni brani dello spettacolo del Teatro Povero di Monticchiello sulla battaglia di Monticchiello