“Bicicletteide”, la storia del ciclismo al teatro di Laterina

Sabato 21 gennaio torna in scena “Bicicletteide. Storia della storia del ciclismo”, lo spettacolo scritto e interpretato da Samuele Boncompagni dei Noidellescarpediverse che attraversa la storia delle due ruote, raccontandone gli aneddoti più curiosi e le gesta dei suoi pionieri dei secoli scorsi. L’appuntamento, con inizio alle 21.15, è ospitato dal teatro comunale di Laterina all’interno della stagione “Storie sospese 2.0” organizzata dall’associazione Dritto&Rovescio con la direzione artistica di Riccardo Vannelli.
“Bicicletteide” è un monologo che si sviluppa attraverso cinque storie tra tanti personaggi mitici e sconosciuti, dando vita ad un ideale viaggio dall’invenzione del primo biciclo al primo Giro d’Italia, che trova le proprie radici nella bicicletta che Boncompagni ha ricevuto in regalo da suo nonno. Questo cimelio vintage, sempre presente sul palco, ha risvegliato nell’attore il desiderio di andare a studiare e a scoprire la nascita del ciclismo, i pionieri che hanno alimentato la passione di intere generazioni e tutte le sue storie più particolari. Lo spettacolo si svilupperà così tra tanti dettagli e curiosità come, ad esempio, la coincidenza che caratterizza l’anno 1878, quando nel giro di pochi giorni nacquero l’unico campione del mondo di colore Marshall Taylor e l’aretino Enrico Brusoni, il primo vincitore di una medaglia d’oro nel ciclismo alle Olimpiadi del 1900 a Parigi. Brusoni, in realtà, quella medaglia non l’ha mai festeggiata perché gli è stata assegnata postuma nel 2000, ma il suo nome rimarrà comunque scritto nella storia italiana delle due-ruote. Questo percorso, caratterizzato dalla simpatia tipica delle produzioni dell’associazione Noidellescarpediverse, sarà arricchito anche dai racconti di gloria del primo Tour de France e del primo Giro d’Italia, e da una pagina misteriosa legata a Luigi Masetti, primo cicloturista dalla storia che nel 1893 provò l’impresa di percorrere Milano-Chicago ma vide poi perdersi ogni sua traccia. «”Bicicletteide” – spiega Boncompagni, – torna in scena dopo il successo di pubblico e di consensi ricevuto nel suo debutto assoluto dello scorso giugno al teatro “Pietro Aretino” di Arezzo in occasione dell’evento Bicinfiera. Lo spettacolo nasce dalla passione per il ciclismo che caratterizza il nostro territorio e dalla lettura di circa trenta libri dedicati al ciclismo storico, proponendo un inedito e curioso percorso all’interno delle leggende delle due-ruote».

per info e prenotazioni è possibile contattare i numeri 055/39.86.471, 338/27.15.639 o inviare una mail a info@drittoerovescio.net




La cerimonia di intitolazione dell’Istituto Professionale di Massa Marittima a Don Luigi Rossi

don Luigi RossiSi terrà sabato 21 gennaio alle ore 12, la cerimonia di intitolazione dell’Istituto Professionale di Massa Marittima a Don Luigi Rossi, proposta dalla dirigenza dell’Istituto Bernardino Lotti e deliberata dall’Amministrazione Comunale con l’autorizzazione dal MIUR. All’entrata della scuola in viale Martiri della Niccioleta, sarà affissa una targa donata dal Comune di Massa Marittima, per ricordare l’importante ruolo svolto dall’indimenticato parroco, nella nascita dell’indirizzo scolastico professionale. L’ecclesiastico è stato infatti  una figura molto amata dalla cittadinanza e di fondamentale importanza per la città di Massa Marittima; ha dedicato tutta la sua vita all’accoglienza e alla formazione dei giovani creando nel 1945 il Rifugio S. Anna per dare sollievo a ragazzi e famiglie duramente colpiti dalla guerra ed è sempre stato pronto, negli anni, a rispondere ai bisogni nati da emergenze sociali ed umanitarie. Don Luigi Rossi ha dato impulso alle attività lavorative del luogo con i posti di lavoro impiegati nella sua segheria e nella tipografia ed ha contribuito alla fondazione dell’Istituto Professionale al fine di garantire anche un lavoro, indipendenza ed un pieno inserimento sociale ai giovani ragazzi o bambini assistiti, una volta divenuti adulti. La targa renderò così omaggio a questa figura così rilevante per la storia e le vite di tante persone. Alla cerimonia parteciperà anche l’Amministrazione Comunale. Seguirà un rinfresco offerto dalla scuola offerto dalla scuola ad indirizzo Enogastronomico.




Foto Fiorenza. Cuore e memoria dello sport fiorentino

Venerdì 20 gennaio, alle ore 17.30, all’auditorium del Consiglio regionale, presentazione del libro a cura di Matteo Cecchi e Filippo Canali, Foto fiorenza. Cuore e memorie dello sport fiorentino.

Saluti di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale

Interventi di Moreno Roggi, vicepresidente dell’Associazione Glorie viola e Roberto Vinciguerra storico e statistico del calcio italiano.

Saranno presenti i curatori.




Donne nella storia del Valdarno

Sabato 14 gennaio alle ore 17.00, l’Accademia valdarnese del Poggio, vi invita all’incontro Donne nella storia del Valdarno, in occasione della presentazione del volume a cura di Luca Berti, Ritratti di donne aretine (Società storica aretina, 2015) presso la Sala Grande della Biblioteca Poggiana (via Poggio Bracciolini 36/40 Montevarchi).

Interverranno:

Francesca Chieli, storica dell’arte

Matteo Mazzoni, direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana

Maurizio Viligiardi, sindaco di San Giovanni valdarno

sarà presente il curatore del volume.




Per la Giornata della memoria 2017: “Inciampare nella memoria”: convegno, stolpersteine, visite guidate

>>Invito (esterno)

>>Invito (interno con programma)

L’identità culturale di una comunità e le sue radici si manifestano anche in ciò che la città stessa ha deciso meritevole di essere ricordato. L’intitolazione delle strade e l’installazione di segni artistici è una cosa importante: è la città che si nomina, che si identifica, che si qualifica, e lo fa con il richiamare eventi e persone che hanno lasciato una traccia nel tessuto sociale e nella storia non solo locale.

Alla città che ricorda con segni artistici i suoi martiri per la libertà sono dedicate le iniziative per la Giornata della memoria 2017; l’intento è quello di riflettere sul connubio tra arte, memoria e storia; ma non solo. Vogliamo rivisitare il paesaggio urbano per scoprirvi o riscoprirvi le tracce del passato e, infine, porre nuovi segni di memoria: le pietre d’inciampo, progetto dell’artista tedesco Gunter Demnig.

L’installazione, attuata in diversi paesi europei, consiste nell’incorporare nel tessuto urbano delle città piccoli sampietrini di ottone con i dati biografici essenziali dei deportati per ridare individualità a chi si voleva ridurre soltanto a numero. L’espressione “inciampo” deve dunque intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi si imbatte nell’opera. L’iniziativa, partita da Colonia nel 1995, ha portato ad oggi, all’installazione di circa 60.000 “pietre” in tutta Europa, creando una mappa della memoria europea della deportazione, di cui anche Grosseto farà quindi parte.

 

13 gennaio 2017 | Convegno | Inciampare nella memoria. Grosseto nella mappa della memoria europea

Ore 9 | Sala Pegaso del Palazzo della Provincia

 

Saluti

Rappresentanti dei Comuni, delle Associazioni partner del Progetto “Cantieri della memoria” e del CESVOT

Storia e memoria delle deportazioni dall’Italia | Elisa Guida | Università degli Studi della Tuscia

Arte e memoria della deportazione a Grosseto | Mauro Papa | Clarisse Arte

Storie d’inciampo: biografie dei deportati politici grossetani | Elena Vellati | Isgrec

Coordina Valerio Entani | Direttore Isgrec

Ore 13 | Piazza del Duomo

L’artista Gunter Demnig installerà le 3 Pietre d’inciampo dedicate a deportati politici grossetani

 

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Passeggiata nella memoria

Visite guidate al monumento ai Martiri dell’antifascismo e della Resistenza, alle Stolpersteine e al bassorilievo nell’atrio del Palazzo comunale (punto di incontro: monumento ai Martiri dell’antifascismo, Cittadella dello Studente)

26 | 27 gennaio 2017 | ore 10-13 per le classi (prenotazione obbligatoria)

28 gennaio 2017 | ore 15-16.30 per la cittadinanza (prenotazione consigliata)

Nella Cittadella degli Studi “abitano” idealmente persone che hanno dedicato la loro vita alla costruzione della democrazia: la toponomastica e il monumento collocato accanto agli edifici scolastici ricordano uomini che hanno lottato contro il nazifascismo e le loro biografie, oggi ricostruite in www.cantieridellamemoria.it, ci guidano verso altri luoghi: le mete dell’emigrazione, i teatri di guerra dell’Europa, i campi di prigionia. Il bassorilievo in gesso scolpito da Tolomeo Faccendi per Tullio Mazzoncini, donato nel 2008 al Comune di Grosseto dalla famiglia, è oggi collocato nell’atrio del Palazzo comunale, a ricordo dei due deportati politici che non fecero ritorno da Gusen e di un martire della Resistenza europea: Giuseppe Scopetani, Albo Bellucci, Italo Ragni.

Info e prenotazione per le visite guidate: Isgrec | Via De’ Barberi, 61 | 58100 Grosseto | tel/fax 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it




Rassegna su Luciano Bianciardi

Luciano Bianciardi
dal Lavoro culturale ad Aprire il fuoco
Giovedì 12 Gennaio 2017
(Biblioteca delle Oblate, ore 17.00)
presentazione dei libri
Il fuorigioco mi sta antipatico di Luciano Bianciardi (Stampa Alternativa, 2007, pp. 384)

relatore Pippo Russo

l convitato di vetro: Telebianciardi di Luciano Bianciardi (ExCogita, 2007, pp. 198). con prefazione di Paolo Pasi
coordina
Massimiliano Marcucci




Presentazione del volume “Alla macchia, sempre”

L’Istituto Storico della Resistenza senese e dell’Età contemporanea invita tutta la cittadinanza alla presentazione del libro Alla macchia, sempre – Dialoghi su una vita tra fascismo e democrazia, che si terrà alla Biblioteca degli Intronati di Siena martedì 20 dicembre 2016 alle 17.

Oltre all’autore, Vittorio Meoni, saranno presenti Pietro Clemente, Fabio Dei e Simone Neri Serneri.
Coordinerà Alessandro Orlandini.

La presentazione è patrocinata dal Comune di Siena.




Il voto alle donne. La lunga strada

Sabato 17 dicembre alle 16, L’Istituto della Resistenza di Pistoia e il Comune di Pieve a Nievole (PT) organizzano un pomeriggio dedicato al tema del suffragio femminile in Italia attraverso la proiezione del documentario di Rai Storia “Il voto alle donne. La lunga strada”.

Interverranno il Presidente dell’Istituto Roberto Barontini

Il Direttore Matteo Grasso

Introdurrà la proiezione Michela Innocenti Vice Presidente dell’Istituto con un intervento sul percorso che dai movimenti di emancipazione femminile della seconda metà dell’800 ebbe come punto di arrivo il 10 marzo 1946 con la partecipazione delle donne alle elezioni amministrative e il 2 giugno con il  referendum su Monarchia e Repubblica e per l’elezione dell’Assemblea Costituente.

Seguirà un dibattito con l’intervento di alcune testimoni che votarono per la prima volta nel 1946.