Festa della Toscana 2019: due appuntamenti a Grosseto il 30 novembre
Festa della Toscana 2019
La Toscana e la Maremma… a memoria. Tracce
Sabato 30 novembre 2019 | Grosseto
Quest’anno la festa della Toscana estende idealmente la cronologia di riferimento: le celebrazioni leonardesche richiamano l’inizio della Rinascenza; è alle porte il 50° della Regione. Più che nelle passate edizioni, appare in evidenza che, seppure in forme diverse, le molte Toscane di cui si compone una regione tutt’altro che uniforme sono parte di un’unica storia culturale. Ma: quanta consapevolezza si ha della civiltà cui apparteniamo? Fin dove arriva la memoria delle radici di una tradizione culturale, che è uno degli snodi fondamentali per l’affermazione in Europa di valori universali? Domande necessarie, ma da declinare in forme adeguate al tempo presente, non per assecondare, ma per contrastare pulsioni verso chiusure identitarie. Lo si può fare con naturalezza, se si pensa che i momenti di maggiore grandezza della Toscana sono stati frutto di incroci e contaminazioni con molte e differenti alterità. Memoria e storia sono le chiavi che intendiamo usare. Il presupposto: non sempre nella quotidianità si riesce a istituire un nesso fra ciò che cade sotto la nostra esperienza e il contenuto storico, i significati, il valore per l’attualità che possiedono, per esempio, toponomastica, targhe o cippi, modi di dire, nomi di persone, forme del paesaggio… Compito che affidiamo a questo progetto: investire giovani del ruolo di suscitatori di memoria, una volta acquisite le necessarie conoscenze, per restituire diffusamente quel che il loro lavoro produrrà. I beni culturali nel corso degli anni sono stati riserva di suggestioni per dare alla festa della Toscana le basi utili ad alimentare memoria del passato, richiamato dalla data del 30 novembre. Nel 2019 lo sono in misura maggiore: la biblioteca di Mario Mirri, studioso dell’età lorenese, attento soprattutto al primo fra i riformatori, Pietro Leopoldo, sta per entrare per sua volontà nel patrimonio librario dell’ISGREC. Così daremo un significato speciale alla ricerca su storia e memoria: scuola e comunità locale saranno coinvolti nell’esplorazione di questo nuovo giacimento. A storici che hanno condiviso con Mario Mirri studi importanti sulla Toscana moderna è affidata l’apertura di un ciclo di incontri di lavoro, dentro e fuori dalla scuola, a Grosseto e a Cinigiano. A studenti e insegnanti, il compito iniziale di mostrare al pubblico quello che negli anni la scuola grossetana ha prodotto, grazie a un’interpretazione non solo celebrativa del calendario civile regionale, secondo quella che per l’ISGREC è una tradizione consolidata.
PROGRAMMA:
Ore 10 | Aula magna del Polo Universitario grossetano (Via Ginori 43)
Gabriella Papponi Morelli, Presidente del Polo Universitario grossetano
Saluto
Elena Vellati, ISGREC
Festa della Toscana 2019. In linea con la tradizione, un lavoro per la scuola a Grosseto e a Cinigiano
Luciana Rocchi, ISGREC
Maremma e Toscana nella produzione di quattro anni di lavoro dell’ISGREC per la Festa della Toscana
Studenti della classe 3°- Scuola Media di Cinigiano
Il nostro paesaggio
Studenti dell’ISIS Leopoldo II di Lorena di Grosseto
Storie e luoghi della Maremma lorenese
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Ore 16,30 | Sala Mirto Marraccini, BancaTEMA (Corso Carducci 14)
Rappresentante della Direzione di BancaTEMA
Loriano Valentini, Direttore dell’ISGREC
Leonardo Marras, Consiglio Regionale della Toscana
Romina Sani, Sindaco del Comune di Cinigiano
Saluti
Elena Vellati, ISGREC
Introduzione
Giuliana Biagioli, Università di Pisa
Mario Mirri e la “Scuola pisana”: un contributo alla comprensione delle specificità della Toscana
Franco Angiolini, Università di Pisa
La biblioteca di Mario Mirri: il valore di un bene culturale per la conoscenza della Toscana.
Luciana Rocchi, ISGREC
Conclusioni
Storie portate dal vento e dal mare. Immagini e parole dal Centro della Rugginosa
Gli uomini, le donne e i bambini che negli ultimi anni sono passati dal Centro di pronto intervento socio-sanitario della Rugginosa, nel comune di Grosseto, hanno lasciato flebili ma importanti segni della loro presenza e della loro esperienza di vita. Ai fogli o ai muri i migranti hanno affidato la loro riconoscenza per chi li ha salvati e desideri per il futuro, pensieri di amore per le famiglie lasciate in terre lontane o per gli amici che non ce l’hanno fatta. In molti casi le storie di povertà e di fuga da guerre si sono intrecciate con testimonianze di prigionia e torture.
Dal 2014 in poi il materiale è cresciuto a ogni nuovo arrivo e ha fornito un variegato quadro di esperienze e di vissuti. La lungimiranza dei responsabili e degli operatori del centro e la volontà che quelle tracce di vita non si disperdessero hanno fatto sì che questo materiale fosse conservato e, oggi, grazie all’Isgrec tradotto, schedato, ordinato, interpretato e storicizzato. L’archivio registra, lascia traccia di quelle vite frammentate, di passaggio in terra di Maremma. È un archivio “dell’attuale”, un archivio asciutto, spigoloso, fatto di pochi segni, scarne parole in lingue che poco ci appartengono, tratti di matita e macchie di colore. Da quelle carte hanno preso vita una mostra virtuale sul web e il documentario “Storie portate dal vento e dal mare” – regia di Luigi Zannetti, produzione Isgrec/Coeso-Sds -, il cui titolo riprende una scritta nel pannello che raccoglieva alcune della carte e dei disegni nel centro della Rugginosa.
I due appuntamenti in programma il 22 e il 25 novembre sono stati pensati quali momenti di restituzione alla cittadinanza e al mondo della scuola di un percorso di studio e approfondimento. A questi primi due incontri seguiranno percorsi di didattica laboratoriale nelle classi, utili a una riflessione sui fattori politici, economici e sociali che caratterizzano il fenomeno migratorio e a ricostruire la genealogia di un discorso su “l’altro” ancora capace di restituire la complessità e la bellezza del contatto tra culture diverse.
Venerdì 22 novembre, alle ore 17:00, al Museo di storia naturale della Maremma (p.za Pacciardi), dopo il saluto della Dott.ssa Cinzia Torraco (Prefetto di Grosseto), Loriano Valentini (Direttore Isgrec) presenterà i vari interventi, a partire da quello di Elena Vellati, che illustrerà il lavoro sulle carte e la mostra virtuale. Sarà proiettato, inoltre, il documentario del regista Luigi Zannetti, “Storie portate dal vento e dal mare”. Si è ritenuto utile mettere a confronto il lavoro sulle carte della Rugginosa con un’altra esperienza, quella di “Valigie digitali” dell’Associazione VersoLab di Siena; Tommaso Sbriccoli e Daniela Neri parleranno quindi del lavoro sulle immagini ritrovate sulle schede SIM dei migranti. Porteranno, infine, il loro contributo Monsignor Rodolfo Cetoloni (Vescovo di Grosseto), Vittorio Bugli (Assessore Regione Toscana) e Fabrizio Boldrini (Direttore del CoeSO – SdS Grosseto).
Lunedì 25 novembre, alle ore 9.30, nella Sala Contrattazioni della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno (via Cairoli), si terrà invece un seminario per studenti e insegnanti, coordinato da Elena Vellati (Isgrec), che dopo i saluti del Dott. Sergio Di Iorio (Capo di Gabinetto della Prefettura di Grosseto) e di Fabrizio Boldrini (Direttore del CoeSO – SdS Grosseto), presenterà ai docenti e agli studenti il lavoro sulle carte d’archivio. Seguirà la proiezione di “Storie portate dal vento e dal mare”, regia di Luigi Zannetti. Interverranno, infine, Michele Colucci (CNR ISMED Istituto di studi sulle società del Mediterraneo) con una lezione su “L’immigrazione straniera in Italia, una prospettiva storica” e Fabio Mugnaini (Università di Siena) su “Cittadinanza, diritto d’asilo e dovere di accoglienza”.
Info e prenotazioni delle classi fino alla capienza della sala per la giornata del 25 novembre: Isgrec | Cittadella dello Studente | tel/fax 0564415219 | www.isgrec.it | segreteria@isgrec.it
“Antropologia della memoria”: presentazione.
Una iniziativa curata da ISREC Lucca insieme con la sezione lucchese della Società Filosofica italiana per riflettere sui temi della memoria: la presentazione del lavoro dell’antropologa Caterina Di Pasquale Antropologia della memoria, alla Casa della Memoria e della Pace, Lucca, 22 novembre 2019.
1989, trent’anni dopo. Analisi del tempo presente

L’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea dedica la seconda edizione di “Mosaico 900”, conversazioni fra passato e presente, al 1989 quale snodo significativo che chiude il “breve” XX secolo e incide, con le sue conseguenze, sul tempo presente. All’interno di un quadro complessivo segnato da nuovi assetti globali, nel venir meno della “guerra fredda”, e dagli effetti della definitiva chiusura dell’”età dell’oro”, il ciclo intende tratteggiare alcuni degli aspetti essenziali di quel passaggio di fase, dedicando una specifica attenzione al caso italiano. Ogni appuntamento, di circa due ore, è coordinato da un rappresentante dell’ISRT e vedrà dialogare due figure di storici autorevoli in un confronto aperto alle domande e ai dubbi dei partecipanti. L’iniziativa si svolge presso la sala Conferenze Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate e si inserisce all’interno dell’offerta culturale promossa e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze.
Programma degli incontri:
19 novembre ore 17.00-19.00
1989: epilogo del secolo breve?
L’Italia dopo la fine della “guerra fredda”
Intervengono:
Paolo Soddu, Università di Torino
Angelo Ventrone, Università di Macerata
26 novembre ore 17.00-19.00
L’Italia e l’Europa unita: da prospettiva a problema?
Intervengono
Costanza Margiotta Broglio, Università di Padova
Bruna Bagnato, Università di Firenze
10 dicembre ore 17.00-19.00
Un mondo senza ordine?
Dal “gendarme unico” ai nuovi nazionalismi.
Intervengono:
Stefano Bottoni, Università di Firenze
Federico Romero, Istituto universitario europeo
Partigiani d’Italia. Il fondo Ricompart come fonte per la storia della Resistenza italiana

Martedì 19 novembre dalle ore 9.30 presso l’Aula Magna di Palazzo Boleau, Università di Pisa si terrà il seminario nazionale “Partigiani d’Italia. Il fondo Ricompart come fonte per la storia della Resistenza italiana” promosso da Università di Pisa e Istituto nazionale Ferruccio Parri.
Proiezione del film “Pistoia 1944”

Al Teatro L’Affratellamento di Firenze, Domenica 17 Novembre alle 21.00 proiezione del film “Pistoia 1944”, la serata sarà introdotta dal direttore dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea; saranno presenti la regista e gli attori.
LA SETTIMANA DELLA COSTITUZIONE – Una settimana di eventi con i giovani sui grandi temi della Costituzione
LA SETTIMANA DELLA COSTITUZIONE
12-18 novembre 2019
@Firenze e Pistoia
In allegato il programma completo con luoghi e orari
Sulla scia delle esperienze condotte nello scorso triennio, l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, grazie al contributo della Fondazione Marchi, ha portato avanti nel corso del 2019 un nuovo progetto didattico, Conoscere la Costituzione, vivere da cittadini, per le classi quarte delle scuole superiori, per l’approfondimento dello studio della Costituzione.
Il progetto ha preso avvio dall’inizio dell’anno 2019 e si conclude questo novembre con La Settimana della Costituzione, una settimana (12-18 novembre 2019) di incontri ed eventi, dei quali saranno protagoniste 5 scuole del territorio fiorentino e pistoiese, le/i giovani che hanno partecipato al progetto e presenteranno alla cittadinanza i loro lavori, sui temi più importanti della nostra Costituzione: i beni comuni, il valore della diversità e i diritti, il lavoro.
Gli incontri della Settimana si svolgeranno in collaborazione con numerosi enti del territorio fiorentino: biblioteche, centri culturali, la Camera del Lavoro, caffè letterari e nelle scuole.
L’obiettivo del progetto è stato quello di diffondere nelle nuove generazioni la conoscenza della Costituzione, in particolare dei suoi principi fondamentali, a partire dai valori di uguaglianza, solidarietà, libertà, per analizzarne influenze e resistenze nei comportamenti sociali reali. Infatti, la scuola è la palestra dove i giovani si formano alla cittadinanza e alla pratica di una civile convivenza con gli altri. Inoltre, promuovere il protagonismo intellettuale dei giovani, stimolandone lo spirito critico e favorendo una fruizione attiva del progetto, di cui sono stati attori e non uditori.