A Capolona “L’ha detto la radio” con Antonio de Robertis

Venerdì 21 aprile ore 21,15, va in scena al Teatro Fulgor di Capolona la storia della radio dal primo annuncio del 6 ottobre 1924 all’inizio di questo secolo raccontata da Antonio de Robertis. Un racconto/spettacolo che scorre lungo il tempo grazie a documenti sonori e immagini d’epoca ed impreziosita dalla musica del Novecento eseguita Teresa Morandini, al flauto, e Cesare Valentini al pianoforte.
La radio resta un mezzo di comunicazione non solo di grande fascino ma anche quello più diffuso al mondo ed è come un vecchio amore con cui si cresce insieme, nel cambiare dei tempi e delle generazioni. E’ stata la radio la prima a rendere possibile una modalità di trasmissione delle notizie a livello globale. “L’ha detto la radio”: espressione diffusa fino a pochi anni fa, a significare la “fonte” delle notizie e della verità. Forse perché trasmettendo la voce, trasmette lo strumento più antico dell’uomo: la voce appunto, che racconta, consola, informa, inventa e che non può essere sostituita nonostante internet.
Il racconto/spettacolo di Antonio de Robertis con musiche eseguite dal vivo da Teresa Morandini e Cesare Valentini è l’appuntamento quindicinale della rassegna FulgorAzione con la Direzione Artistica del M° Roberto Fabbriciani. La Rassegna è una idea della Associazione culturale Fulgor dell’Artista Giacobbe Giusti e del Comune di Capolona ed ha il sostegno in qualità di sponsor di Estra, Calzaturificio F.lli Soldini e Coingas.




Premiazione progetto “Rivivere la Storia”

Giovedì 20 aprile alle ore 16.00, nella Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia, cerimonia di premiazione dei lavori degli studenti partecipanti al progetto “Rivivere la Storia”.

Interventi di:

Roberto Vasai, Presidente della Provincia di Arezzo

Maurizio Seri, Presidente Traposto Ferroviario Toscano

Luca Grisolini, Presidente provinciale ANPI

Presentazione dei lavori degli studenti e premiazione delle scuole e degli alunni.

Coordina Gianni Sarrini, Presidente sezione comunale di Arezzo.




Ricordando la strage di Vallucciole con Primo Levi

Giovedì 13 aprile alle ore 21.15 al Palagio fiorentino del comune di Stia, nel 73° anniversario della strage di Vallucciole, presentazione del volume di Nicola Coccia, L’arse argille consolerai, dedicato alla figura di Carlo Levi dagli anni del confino a quelli del passaggio della guerra a Firenze, e della tesi di laurea di Luca Grisolini, ora edita, Vallucciole 13 aprile 1944, vincitrice del premio Spadolini.




Piccole e grandi storie di donne

Sabato 11 marzo si terrà il convegno dal titolo “Piccole e grandi storie di donne” a partire dalle 16:30 presso l’Auditorium del Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni. Il confronto, durante il quale si alterneranno interventi di rappresentanti istituzionali, testimonianze dirette ed esperienze del tessuto associativo cavrigliese, mira ad approfondire il ruolo della donna nella storia e negli anni della Resistenza. Durante la Seconda Guerra Mondiale, quando Cavriglia pagò a carissimo prezzo la ritirata delle truppe nazifasciste, la comunità cavrigliese ha saputo ritrovare la sua strada grazie soprattutto alle donne, private delle figure maschili, che spesso nella disperazione ritrovarono la forza e il coraggio di ripartire, di crescere i figli e di ricostruire le radici della nostra democrazia. Un periodo tragico visto attraverso gli occhi delle donne e rievocato grazie i ricordi delle testimoni che hanno visto con i propri occhi la barbarie Nazifascista del luglio 1944, quando nel nostro territorio vennero uccisi 192 maschi innocenti.




“Don Milani: l’esilio di Barbiana”

Domenica 12 febbraio alle 17 e 15 presso la Chiesa del Santissimo Salvatore di Vacchereccia il secondo appuntamento della rassegna letteraria itinerante “Le parole che non ti ho detto” promossa dall’Amministrazione Comunale di Cavriglia. Protagonista la figura di Don Milani ed il libro di Michele Gesualdi, uno dei sei ragazzi di Barbiana. A presentare il libro sarà Sandra Gesualdi, della fondazione Don Lorenzo Milani, insieme al giornalista Mario Lancisi

Michele Gesualdi nel suo ultimo libro “Don Milani, l’esilio di Barbiana” ha cercato di descriverci chi fosse effettivamente Don Milani dando voce alle vive testimonianze di quanti lo hanno conosciuto direttamente, basandosi anche sulle sue lettere, alcune delle quali inedite. Michele Gesualdi è uno dei sei ragazzi che ha vissuto un’esperienza unica accanto a don Lorenzo Milani. L’ha conosciuto bene come prete e maestro, ma anche come uomo e padre. Per anni, come presidente della Fondazione Don Milani, ha dato la parola direttamente al priore di Barbiana, pubblicando e divulgando i suoi scritti. Ora, per la prima volta, Michele Gesualdi parla direttamente di don Milani, attingendo al prezioso scrigno dei tanti ricordi che s’è tenuto gelosamente dentro, per il rispetto che nutre nei confronti del suo grande “maestro”. E lo fa con uno straordinario libro (edito dalla San Paolo), con rivelazioni inedite sulla vita di don Milani. Ma anche sulle mille sofferenze che l’amore infinito che aveva per il Vangelo, i poveri e la Chiesa gli hanno procurato dentro e fuori la sua stessa comunità ecclesiale. Un profeta incompreso e avversato, che oggi si prende una rivincita sulle tante falsità e cattiverie patite, con un crescendo di interesse per la sua opera e il suo insegnamento. Quella “cattedra del niente” ha varcato i confini di uno sperduto e sconosciuto paesino dell’Appennino. E ci interpella su temi cari a don Milani, oggi forse ancora più attuali, come se il tempo si fosse fermato.




Un libro per Luigi Tenco

Il Comune di Cavriglia invita primo appuntamento della
seconda edizione della rassegna letteraria itinerante “LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO” che prenderà il via DOMENICA 5 FEBBRAIO ALLE 17 e 15 all’Auditorium del Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni con la presentazione del libro “LUIGI TENCO. Canterò finchè avrò qualcosa da dire” (Sperling & Kupfer editore), una biografia completa e aggiornata agli ultimi sviluppi delle indagini sulla morte noto cantautore genovese, dello scrittore e giornalista de “Il Fatto Quotidiano” Renzo Parodi.




Tra arte e riflessione la “Giornata della Memoria” a Cavriglia

Per commemorare le vittime dell’Olocausto l’Amministrazione Comunale ha promosso un ricco programma di eventi che, abbraccerà anche il ricordo delle stragi nazifasciste che nel luglio 1944 colpirono duramente la comunità cavrigliese.
La prima iniziativa per ricordare la “Shoàh” è in programma nella mattinata di venerdì 27 gennaio alle 10 e 30 quando nei giardini delle Scuole Primarie di Cavriglia, Santa Barbara e Meleto, in collaborazione con l’Associazione “Gariwo – Terra dei Giusti”, gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” assisteranno alla messa a dimora di tre olivi dedicati ad un “Giusto”. Si rinnova quindi il connubio con l’Associazione presieduta dal saggista Gabriele Nissim avviato lo 4 luglio quando Cavriglia divenne “Terra dei giusti”. Questa volta la scelta è caduta su Miep Gies, Giusta nella Storia.
Breve biografia. All’anagrafe Hermine Santrouschitz, Miep Gies è stata una delle persone che nascosero Anna Frank, la sua famiglia e altre quattro persone, proteggendole dalle persecuzioni naziste durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo l’arresto e la deportazione degli inquilini dell’alloggio segreto, fu lei che scoprì e nascose il famoso diario di Anna Frank. A guerra finita e dopo la conferma della morte di Anna nel campo di concentramento di Bergen – Belsen, Miep Gies consegnò quell’insieme di fogli e taccuini all’unico superstite della famiglia, Otto Frank, padre di Anne, che li organizzò in un diario e li pubblicò nel 1947.
Sabato 28 gennaio alle 11 presso l’Auditorium del Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni in programma l’inaugurazione della mostra di pittura “Il grande viaggio” dedicata all’artista cavrigliese Roberto Mini. Cresciuto nel villaggio minatori di San Barbara, Roberto Mini si è sempre distinto per il proprio impegno in ambito culturale. La mostra resterà aperta ad ingresso gratuito negli orari di apertura del Museo Mine fino al 9 marzo.
Domenica 29 gennaio infine si rinnoverà l’appuntamento con la “Passeggiata della Memoria“, evento promosso dall’Amministrazione Comunale in sinergia col Museo Mine e l’Associazione Culturale “Meleto vuole ricordare”. La camminata prenderà dal Borgo di Castelnuovo con ritrovo fissato per le 9. Il percorso si chiuderà al monumento ai caduti di Meleto dopo aver “toccato” alcuni dei luoghi dove vennero perpetrati gli eccidi nazifascisti che colpirono la comunità cavrigliese nel luglio del 1944. “La “Giornata della Memoria” – ha affermato l’Assessore alla Cultura Filippo Boni – ha ricoperto fin da subito un ruolo fondamentale nel calendario delle iniziative promosse da questa Amministrazione. Il dovere di trasformare la conoscenza, e soprattutto il ricordo, in un progetto di sviluppo e di crescita civile del presente è per noi primario. Proprio per questo abbiamo deciso di coinvolgere anche alcuni studenti dell’ Istituto Comprensivo “Dante Alighieri”.




Shoah: necessità della memoria

Il 27 gennaio il Comune di Castiglion Fibocchi promuove ed organizza un denso calendario di appuntamenti in occasione della Giornata della Memoria.

In allegato il programma dettagliato.