Il cinema ritrovato– tra emigrazioni e ritorni

Dal 1 luglio al 20 agosto il Palazzo di Fraternita ospita un singolare percorso espositivo che racconta la vita di Francesco (Frank) Bernasconi pioniere del cinema muto e che, grazie al Comune di Arezzo, mette in mostra alcune macchine per proiettare i film muti che si credevano disperse per sempre.

Una storia ricostruita da Fausto Casi, direttore del museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo che parte da una scoperta sensazionale: Casi ritrova una macchina per proiettare i film datata al 1903 e una macchina da teatro di qualche anno dopo. Le fa restaurare e le mette in funzione.

Si ritrovano anche un baule con accessori di ricambio per la macchina, proiettili a salve utilizzati per sparare durante le proiezioni nelle scene che richiedono effetti speciali, varie pellicole di film muti databili negli anni che vanno dal 1900 al 1933 ancora da studiare, vetrini con titoli di film e  curiosi biglietti di ingresso sia americani che italiani.

Sono materiali appartenenti a Francesco Bernasconi, vero pioniere del cinema muto.
Bernasconi era appena 15 enne quando nel 1898 lascia Viggiù, provincia di Varese,  ed emigra in America. Qui si stabilisce col padre a Barre, nel Vermont e si innamora del cinema al punto da acquistare una macchina per proiezioni che poi porta in Italia.
Appena rimpatriato (1914) va a fare il servizio militare e utilizza la sua macchina da cinema per le truppe Italiane fino al 1917.
Rientrato dal fronte militare continua come “ambulante” a portare il cinema per le città della provincia lombarda almeno fino al 1935 quando poi si dedica ad altre attività.

La mostra di Arezzo ricostruisce la passione di Bernasconi per il cinema e presenta una serie di macchine e attrezzature con cui si “faceva” il cinema muto.
Tra le curiosità anche una particolare “macchina musicale” a manovella che lo stesso Bernasconi faceva usare dalla sorella durante le proiezioni.
Nella sede espositiva vengono riproposti alcuni film muti di autori quali Reynold, Lumiere e altri ancora  tratti dalle pellicole di proprietà di Bernasconi.
Inoltre il 6 luglio la piazza tornerà ai primi anni del ‘900 con una proiezione di cinema muto che verrà realizzata proprio come si faceva allora: due bauli con tutto il necessario per dare vita alla proiezione si apriranno davanti al pubblico e verrà allestita l’attrezzatura per la visione dei film muti. La stupenda macchina da proiezione Pathè del 1903 tornerà ad illuminare occhi e cuori degli spettatori proiettando inedite immagini mute dell’archivio Bernasconi che verranno accompagnate da musiche eseguite live da docenti e allievi del Liceo Musicale Francesco Petrarca di Arezzo. Tra queste un filmato girato nelle trincee dell’esercito italiano dal titolo: “Conquista di Cima Valbella – I Guerra Mondiale”.
Fonte: MaremmaNews




“Il mare in bottiglia” Viareggio e la Belle Epoque

Sabato 1° luglio alle ore 21.00 al Museo della Marineria di Viareggio, “Gli Amici del Museo della Marineria di Viareggio” presentano all’interno di “Il mare in bottiglia. Eventi, manifestazioni, spettacoli”: Viareggio e la Belle Époque. Fatti, misfatti e musiche del primo Novecento, a cura di Piero Maremmani, Claudio Sodini, Angela Vannucchi. Collaborazione storica Franco Pocci.




Federico Ravagli, amico “prezioso” di Dino Campana.

Si apre sabato 24 giugno 2017 alle ore 16,30 nella sede del Centro Studi Campaniani  di Marradi (FI) Via Castelnaudary, 5 il Convegno dal titolo “Federico Ravagli uno dei goliardi, amico “prezioso” di Dino Campana,

Dopo il saluto di Tommaso Triberti, sindaco di Marradi, intervengono: Anna e Vittoria Ravagli, Un ricordo di nostro padre; Patrizia Busi, responsabile Sezione Manoscritti Rari dell’Archiginnasio, Il fondo campaniano; Mirna Gentilini, Presidente Centro Studi Campaniani, F.Ravagli e il Fascicolo marradese di D. Campana; Antonio Castronuovo, direttore  de La Piè Federico Ravagli, La Piè e la Famiglia Romagnola. Introduce e coordina Silvano Salvadori, vicepresidente Centro Studi Campaniani.

Segue Dino Campana, come l’ho conosciuto io stralci dagli scritti di Federico Ravagli letti da Giacomo Billi e Aurora De Pasquale

Nella mostra iconografica, curata da Silvano Salvadori sono esposti pubblicazioni, scritti e documenti messi a disposizione dalla rivista La Piè dall’Archiginnasio di Bologna e da casa Moretti di Cesenatico. Sarà  esposta anche l’edizione del 1942 del volume Dino Campana e i goliardi del suo tempo, Ed. Marzocco, donata dai famigliari di Ravagli al Centro Studi.

La mostra potrà  essere visitata nei giorni di apertura del Centro Studi Campaniani , nei giovedì sera di luglio e agosto dalle 21 alle 23 e nelle domeniche di ottobre.




Dalle rive dell’Arno ai ghiacci del Don. Lettere di Elio Foresi, fiorentino, socio della Canottieri “Firenze” e alpino della “Julia”

Lunedì 5 giugno 2017, ore 17.00, il Consiglio regionale vi invita alla presentazione del libro di Marcello de Angelis Foresi su Dalle rive dell’Arno ai ghiacci del Don. Lettere di Elio Foresi, fiorentino, socio della Canottieri “Firenze” e alpino della “Julia” in Sala Gonfalone, Palazzo del Pegaso.

Interverranno: Eugenio Giani Presidente del Consiglio regionale, Ugo Barlozzetti Società italiana di Storia militare, Giovanni Cipriani docente di Storia moderna, Roberto Mascagni operatore culturale, Giovanna Lori scrittrice.

Elio Foresi, classe 1911, era l’ultimo di quattro figli. Favorito dalla prestanza fisica, praticò diversi sport: sci, tennis, bicicletta, nuoto, equitazione. La sua vera passione però fu il canottaggio:era iscritto alla società Canottieri Firenze e partecipò anche ad alcune gare agonistiche.
Dopo gli studi al liceo Dante di Firenze scelse la facoltà di Agraria, specializzandosi in Enologia e da neolaureato fu inviato a contribuire alla valorizzazione dei latifondi siciliani.
Professione e affetti furono bruscamente interrotti dallo scoppio della seconda guerra mondiale. Alpino della Divisione Julia, con il grado di tenente, fu richiamato sul fronte greco e partecipò alla campagna di Russia.
Si spense nel campo di Oranki, sul Don, a seguito di una violenta epidemia di tifo petecchiale.
Questo carteggio inedito ripercorre monenti di pace (familiari, sportivi, amichevoli) e momenti di guerra, fino all’ultimo desolato biglietto postale inviato il 6 gennaio 1943.

Marcello De Angelis è nato a Milano e abita a Firenze fin dal dopoguerra.
Per quarant’anni ha insegnato materie musicali nell’Università di Firenze. Nel 1972 è stato chiamato a far parte del gruppo dei docenti fondatori del DAMS attivato nell’ateneo bolognese.
È stato critico musicale per i quotidiani Il Giornale del Mattino, l’Unità, la Repubblica, Il Giornale.




Le carte svelate: la nuova mostra curata dall’Istituto storico lucchese – sezione Montecatini-Monsummano

Giovedì 4 maggio alle ore 17.00 presso la Biblioteca Villa Forini Lippi di Montecatini Terme inaugurazione della mostra Le Carte svelate. Il fondo Nuti Nizzi Brunori della Biblioteca comunale di Montecatini Terme che rappresenta un interessante esempio di fondo familiare che raccoglie documenti di tre famiglie legate al territorio montecatinese dal XVII alla prima metà del XX secolo.

La mostra è curata e realizzata dalla sezione di Montecatini-Monsummano dell’Istituto storico lucchese e sarà aperta presso i locali della Biblioteca comunale di Montecatini, depositaria del fondo, dal 4 al 19 maggio. Sarà allestito un percorso audio per i non vedenti.

La sezione ha poi deciso di offrire sul proprio sito “gustose” anteprime, “pillole” documentarie che saranno progressivamente svelate e che sono realizzate in modo originale appositamente per questa occasione.

 




“Il partito sociale. Osvaldo Gnocchi-Viani” a Lucca

“Il partito sociale. Osvaldo Gnocchi-Viani” sarà presentato a Palazzo Ducale a Lucca, il pomeriggio di sabato 22 aprile 2017.

“Il partito sociale. Osvaldo Gnocchi-Viani” sarà presentato a Lucca, sabato 22 aprile 2017.

Ad un secolo dalla morte del giornalista e politico socialista Osvaldo Gnocchi-Viani (1837-1917), la Società Popolare di Mutuo Soccorso “Giuseppe Garibaldi” di Lucca organizza per il prossimo 22 aprile 2017 la presentazione del libro “Il partito sociale. Osvaldo Gnocchi-Viani” (Edizioni Dell’Asino): per gli interessati, l’appuntamento è a Palazzo Ducale in Sala Accademia I, alle ore 17:00. Nel corso della serata, simbolicamente intitolata “Ri-partire dal basso. Dalla scuola del far da sé solidaristico di Gnocchi-Viani alle pratiche sociali del presente”, prenderanno la parola Armando Sestani, Presidente della Società Popolare di Mutuo Soccorso “Garibaldi” e Vicepresidente dell’ISREC Lucca, Alessandro Ravenna, membro della Redazione nazionale del progetto solidaristico “Communia network”, Marco Del Pistoia, Consigliere nazionale di Slow Food, ed infine Giulio Marcon, curatore del volume e deputato parlamentare di Sinistra Italiana. L’iniziativa, oltreché per riflettere sulle forme del solidarismo dei giorni nostri, sarà l’occasione per ripercorrere le tappe della vita e del pensiero di Gnocchi-Viani, dall’arruolamento nelle fila garibaldine in difesa della Repubblica Francese nel 1870 all’elezione a consigliere comunale di Milano nel 1890, dalle convinzioni repubblicane e mazziniane delle origini al successivo impegno per un socialismo umanitario e democratico, contrario ai partiti politici tradizionali, percepiti come intrinsecamente autoreferenziali ed ostili al protagonismo dei lavoratori. La serata, dedicata al fondatore della Società Popolare di Mutuo Soccorso “Garibaldi” di Lucca Francesco Giuntoli, a tre anni dalla scomparsa, sarà ad ingresso libero.

In allegato, la locandina dell’iniziativa, con un breve cenno sul pensiero politico di Gnocchi-Viani.




La repubblica in Italia (1848-1948). Eredità, modelli, discorsi

Martedì 11 aprile alle 16.00 presso la Domus Mazziniana (via Mazzini, 71)  di Pisa, Alessandro Volpi e Alessandro Finelli presenteranno il volume La repubblica in Italia (1848-1948). Eredità, modelli, discorsi curato da Laura Fournier Finocchiaro, Jean-Yves Frétigné e Silvia Tatti.
Interverranno Romano Paolo Coppini, Michele Finelli e Laura Fournier Finocchiaro.




Vittorio Locchi: conversazione musicale sul poeta lirico

Proseguono le iniziative della rassegna “Sol chi cammina è degno di arrivare. Vittorio Locchi: il tempo, l’opera e la storia di un giovane intellettuale”, che il Comune di Figline e Incisa Valdarno dedica all’intellettuale figlinese Vittorio Locchi nell’anno in cui ricorrono i 100 anni dalla sua morte. Il tutto per un totale di sette appuntamenti, partiti lo scorso febbraio e organizzati fino a maggio in collaborazione con il Circolo Filatelico Numismatico figlinese, il Circolo fotografico Arno, il Circolo MCL “Fanin” e con il supporto dei collezionisti Adelmo Brogi, Giacomo Beni e Lando Locchi, che hanno messo a disposizione materiale proveniente dalle loro collezioni private.

Venerdì 24 marzo l’appuntamento è al Salone Ariano (via Magherini Graziani 3, Figline; ore 17) del Circolo “Fanin”, dove è in programma un pomeriggio dedicato a Locchi in veste di poeta lirico. E’ lì infatti che Giovanni Papini farà un intervento dal titolo “Riso amaro” (con letture tratte da “I sonetti della malinconia” e da “Il testamento”), mentre Annalisa Gennai Ariano curerà l’analisi di “Elegie del Sereno”. Inoltre, se le letture saranno affidate a Paolo Butti e Carla Battistini, la musica sarà eseguita dall’Accademia del Buon Talento. L’evento è organizzato dal Comune, in collaborazione con il Circolo Mcl “Fanin”.

Intanto, prosegue la mostra dedicata all’intellettuale figlinese e allestita a Palazzo Pretorio (piazza San Francesco-Figline) con opere, documenti e foto d’epoca. La galleria è visitabile nei seguenti orari: venerdì dalle 15 alle 19; sabato domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Per il dettaglio delle iniziative in rassegna e per tutti gli eventi in programma a Figline e Incisa si consiglia di consultare il sito www.fiv-eventi.it