Donne “comuni” nell’Europa della Grande Guerra. Call for papers della rivista “Genesis”.

“Genesis” invita a presentare contributi per un numero monografico sulla mobilitazione totale nelle società europee durante la Grande Guerra. Le proposte (300 parole al massimo) devono essere inviate entro il 30 maggio ai curatori del numero Roberto Bianchi roberto.bianchi@unifi.it e Monica Pacini mo0nicapacini@libero.it

In allegato il progetto di CFP.




Appello per scongiurare la chiusura del Centro Documentario Storico “Francesco Bergamini” di Viareggio

Sono stati promossi un appello e una raccolta di firme per scongiurare la chiusura del Centro Documentario Storico “Francesco Bergamini” di Viareggio, istituito nel 1963 allo scopo di “raccogliere, conservare e valorizzare il patrimonio archivistico della Città e di fornire a tutti i cittadini, che ne vogliono fare uso, i mezzi di formazione e di informazione sulla storia di Viareggio e della Versilia”.

“In conseguenza – si legge nel testo dell’appello – alla mancanza di certificazioni antincendio del Palazzo delle Muse, vanno facendosi sempre più insistenti le voci di una chiusura del Centro documentario storico e addirittura di un possibile smembramento del suo patrimonio per un suo trasferimento in altre sedi di minore capienza. Premesso che tale assunto significa rinunciare a mettere a norma il secondo piano del Palazzo delle Muse e quindi lasciarlo inutilizzato, e questo già di per sé sarebbe scandaloso, qui si tratta di difendere il patrimonio storico della città, ossia la sua memoria. Il Centro documentario storico, aperto nel 1963 grazie alla volontà e alla passione di Francesco Bergamini, da oltre 50 anni è punto di riferimento non solo per studiosi locali ma per studenti universitari e studiosi provenienti da tutta Italia. Prova ne sono le numerose tesi di laurea e i volumi di storia locale pubblicati nel corso degli anni che in assenza di tale Istituto non avrebbero mai visto la luce. La sua caratteristica più importante è quella di non essere solo un mero archivio di documenti ma anche centro di raccolta anche della bibliografia di quanto ivi documentato. Facciamo un esempio. Di un edificio cittadino importante al Centro documentario storico si trovano contemporaneamente: la licenza, i disegni, i pareri delle commissioni, le delibere di giunta o del consiglio, i libri scritti su di esso, nonché numerose immagini d’epoca e di oggi. In sostanza il patrimonio è costituito sia dalla documentazione burocratica, sia da quella bibliografica sia da quella iconografica: pensare anche solo in via ipotetica di smembrare tale ricca e complessa documentazione significa ignorare le più elementari norme di svolgimento di una ricerca. In quanto appena detto sono implicite anche le motivazioni che devono impedirne a tutti i costi la chiusura. Viareggio ha perso già molto, se dovesse perdere anche la sua memoria, davvero non ci resterebbe più nulla.  Pertanto facciamo appello al commissario prefettizio Valerio Massimo Romeo affinché non prenda alcuna decisione e permetta che tale delicatissima e importantissima questione sia affrontata e risolta dalla politica, dagli amministratori che fra breve saranno eletti. Facciamo appello a Filippo Antonini, Massimiliano Baldini, Giorgio Del Ghingaro, Franco Giorgetti, Rodolfo Martinelli, Luca Poletti, Alessandro Santini, Giulio Zanni, candidati sindaco, affinché si impegnino a non permettere in nessun modo che il patrimonio del Centro Documentario Storico venga smembrato e a mantenerlo consultabile agli studiosi e alla cittadinanza”.

Per firmare la petizione si può inviare una email a serafini.antonella@alice.it con scritto “firmo l’appello per il Centro Documentario Storico” nome e cognome.




L’ISRT cura la formazione degli studenti del “Viaggio della Memoria” della Città metropolitana di Firenze

A più di un decennio dall’istituzione del Giorno della Memoria, possiamo ben rilevare quanto le tematiche inerenti la Shoah, il sistema concentrazionario nazista e le deportazioni abbiano acquisito certamente notorietà e rilevanza mediatica, senza tuttavia spesso riuscire a rendere fruibili per il mondo della scuola le considerevoli acquisizioni della ricerca storica. Accanto a risultati decisivi, malgrado tante commemorazioni e specifiche politiche europee della memoria, sono emersi nel contempo nell’opinione pubblica aspetti inquietanti: cronica insufficienza conoscitiva, superficialità di approccio, tendenze banalizzanti.

Proprio per contrastare questa debolezza cognitiva, diffusa anche nel mondo della scuola, con la presente proposta formativa l’Isrt cerca di assolvere anche quest’anno il compito di preparare studenti e insegnanti delle superiori fiorentine al viaggio ai campi di concentramento nazisti fornendo loro un nucleo di conoscenze di base, in modo che il viaggio non si incentri solo sul versante del coinvolgimento emotivo -empatia per le vittime e esecrazione morale dei carnefici- ma possa diventare un’esperienza cognitiva fondante e non effimera. A questo scopo il viaggio sarà preceduto da un seminario di riflessione di una giornata, organizzato da Marta Baiardi, con lo scopo di sedimentare nozioni-base e capacità interpretative su tematiche intorno a nazismo, politiche genocidarie, sistema concentrazionario, Shoah. Allo stesso tempo il seminario potrà stimolare ulteriori sviluppi didattici dentro le scuole.

Il seminario si compone di alcune lezioni frontali e di un laboratorio incentrato sulle fonti. La partecipazione al seminario è obbligatoria per tutti coloro che usufruiranno del viaggio; per gli insegnanti è previsto regolare esonero per ragioni di studio, in quanto l’Isrt è accreditato presso il Miur come agenzia formativa e, a richiesta, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione all’iniziativa. 

Programma dei lavori

                                                I sessione: ore 9.00-13.00

 

 ore 9.15-10.15: lezione e discussione

Marta Baiardi, Nazismo, sistema concentrazionario e Shoah: uno  sguardo d’insieme

ore 10.15-11.15: lezione e discussione

Camilla Brunelli (Fondazione Museo e Centro di Documentazione della  Deportazione e Resistenza), Organizzare “l’annientamento attraverso il lavoro” nei KL: schede, elenchi, elaborazione dati nei documenti delle SS [titolo provvisorio?]

ore 11.40-13.15: tre laboratori sui contenuti delle lezioni, tenuti in contemporanea da Marta Baiardi; Francesca Cavarocchi; Camilla Brunelli

  

  1. 13.15-14.15: pausa-pranzo

  

                                              II sessione: ore 14.15-16.30

  ore 14.15: lezione e discussione

Francesca Cavarocchi (Università di Udine), Le deportazioni dall’Italia

 ore 15. 15-16.30: tre laboratori sulle tematiche affrontate nelle lezioni, tenuti in contemporanea da Marta Baiardi; Francesca Cavarocchi; Camilla Brunelli

 




Il Sistema museale del Valdarno promuove un percorso sui luoghi della Resistenza

In occasione del 70° anniversario della Festa della Liberazione d’Italia, il Comune di Cavriglia è soggetto capofila nella promozione di un progetto che mira alla valorizzazione e alla conoscenza dei luoghi della Liberazione in Valdarno. Il progetto, sviluppato in sinergia col Sistema Museale del Valdarno propone una serie di camminate alla scoperta dei luoghi dove vissero, agirono e combatterono le tre formazioni partigiane presenti nel nostro territorio. Più che semplici camminate si tratterà di una serie di “walk show”, ovvero una conversazione nomade che consiste in delle passeggiate radioguidate che esplorano, attraverso eventi creati ad hoc, il territorio e il patrimonio di memoria lì custodito, partendo da apposite pagine del sito del sistema museale, e lasciando tracce sul web. Tutti questi itinerari sui luoghi della Resistenza e della lotta di Liberazione sul territorio saranno fruibili on-line sul sito del sistema museale www.museidelvaldarno.it.

Tre furono le Brigate Partigiane che presidiarono il territorio valdarnese durante i mesi più duri del secondo conflitto mondiale: la 22edsima Brigata “Sinigaglia divisione Arno” poi “Ponente” nel Comune di Cavriglia, la 24esima Brigata “Bande Esterne” nei Comuni di Montevarchi, Bucine e Terranuova, la 22esima Brigata Garibaldi “Lanciotto” e la 10ima Brigata Garibaldi “Caiani” nei Comuni di Loro Ciuffenna e Castelfranco – Piandiscò. Moltissimi i luoghi della Resistenza valdarnesi che verranno rievocati durante gli itinerari: Castello di Montedomenici, San Leolino, San Pancrazio, Cornia, Valibona, Balze Riguzzi (Piantravigne), Gastra, Casabiondo, Croce del Cardeto, Pulicciano, Rocca Ricciarda, Anciolina, Poggio di Loro, Modine. L’obiettivo principale del progetto è quello di custodire il patrimonio di Memoria del nostro territorio e preservarlo per le nuove generazioni.




E’ morto Garibaldo Benifei, presidente onorario dell’Istituto della Resistenza di Livorno

Un altro pezzo della storia di Livorno che se ne va. E’ morto all’alba di questa mattina all’età di 103 anni, l’ex Partigiano Garibaldo Benifei, presidente dell’Anmpi e dell’Anppia, e nel 2007 insignito della Livornina d’oro. La massima onorificenza della città che lo scorso 8 marzo era stata consegnata anche alla moglie Osmana Benetti Benifei, sua compagna di vita.




Rinnovato www.firenzeinguerra.com, laboratorio di conoscenza storica e memorie

Nell’imminenza dell’inaugurazione del nuovo allestimento della mostra “Firenze in guerra 1940-44” in due sale di Palazzo Medici a Firenze, www.firenzeinguerra.com, il sito internet della stessa, è stato ampiamente rinnovato. A parte gli aspetti più immediati (ricambio di alcune foto, come quelle della intro e della prima pagina), nello specifico sono state effettuate le seguenti sistemazioni:

  1. Nella home è stata creata la sezione “percorso espositivo”, all’interno della quale sono state suddivise le notizie riguardanti le due versioni della mostra;
  2. É stata costituita una sezione “stampa”, all’interno della quale sono state ordinate tutte le notizie sulla mostra uscite nei diversi organi d’informazione;
  3. É stato aggiornato il colophon in “chi siamo”/“credits”;
  4. In “storie” sono stati caricati tutti i materiali video contenuti della prima versione della mostra e nuove interviste.
Ma questo non solo il sito della mostra, è anche un laboratorio, uno spazio interattivo di conoscenza e memoria. Corrispondentemente al progetto omonimo, la sezione “Memory Sharing” presenta il materiale documentario (foto, pagelle, attestati di riconoscimento partigiano, lettere, diari) donati nel corso del primo allestimento e che ci auguriamo continueranno ad essere consegnati. Il materiale è organizzato per tipologia, e all’interno di ogni pagina attraverso un sistema di link è possibile accedere dai documenti alla biografia della persona, collocata in “storie”/“persone”,  e viceversa.
Si tratta di un work in progress che conferma come la mostra ed il sito, siano un laboratorio in costante attività.



L’insurrezione di Firenze in “L’Italia Liberata” lo speciale RAI sull’anniversario della Liberazione

Attraverso il racconto e le spiegazioni di Matteo Mazzoni, storico e Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, fasi e protagonisti dell’insurrezione di Firenze nell’agosto del ’44 sono al centro dello speciale di “Il Tempo e la Storia” dedicato alla Liberazione.

Il programma sarà trasmesso su Rai Storia il 23 aprile alle ore 21.30 circa, in replica il 24 aprile alle 9.30 e il 28 aprile alle ore 21.30.

Inoltre sarà trasmesso su Rai Uno alle 15.15 il 25 aprile.




I “Luoghi della memoria” dell’Istoreco alla mostra Design Resistente

Il progetto dei “Luoghi della memoria”, avviato nel dicembre 2013, dell’Istoreco di Livorno ha ottenuto un importante riconoscimento. Il progetto grafico ideato dallo Studio Nasonero è stato selezionato tra i 36 progetti sulla Libertà che partecipano in questi giorni alla mostra “Design Resistente” a Sesto San Giovanni (Milano) nell’ambito della Milano Design Week. La mostra, nata da un’idea di Magutdesign e ospitata all’Archivio Giovanni Sacchi/Spazio MIL di Sesto San Giovanni, un edificio industriale di circa 1500 metri quadri oggi produttore e contenitore di cultura, rimarrà aperta dal 14 aprile sino al 1° maggio 2015 ed è organizzata in due sezioni.

La prima sezione della mostra, realizzata sulla base di documenti provenienti dall’Archivio Giovanni Sacchi, dalla Fondazione ISEC e da altri archivi del design tra cui IUAV Archivio Progetti, fornirà il contesto per inquadrare il periodo storico e il contributo del mondo del progetto alla lotta per la Liberazione del nostro Paese.

La seconda sezione, per la quale è stato selezionato il progetto dell’Istoreco, ha chiamato a collaborare i designer, divisi tra designer professionisti e giovani designer under 27 anni, a cui è stato chiesto un progetto sul tema della Libertà.