Il Palazzo di Giustizia di Firenze intitolato a Piero Calamandrei. Il 12 giugno cerimonia ufficiale con il Ministro Orlando

Venerdì 12 giugno, ore 11,30, presso il Palazzo di Giustizia di viale Guidoni (aula 31, Corte d’Assise d’Appello), è in programma la cerimonia di intitolazione della struttura al giurista, scrittore e uomo politico fiorentino Piero Calamandrei.
Intervengono il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il Sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente della Corte d’Appello di Firenze Fabio Massimo Drago e il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello Tindari Baglione.

Una personalitá laica e libertaria fuori dagli schemi e dagli schieramenti

Piero Calamandrei (Firenze, 1889- Firenze, 1956) rappresenta una figura di spicco nello scenario politico e culturale italiano della prima metà del novecento. Giurista di straordinario talento, esercitò la professione forense e l’insegnamento accademico e, in questa veste, partecipò attivamente nel 1942 alla formulazione del nuovo codice di procedura civile, pur non avendo niente a che fare con il regime fascista.
Fu tra i fondatori e gli esponenti di punta del Partito d’Azione, una formazione di ispirazione laica e liberaldemocratica che partecipò attivamente alla Resistenza con le formazioni armate di Giustizia e Libertà ma ebbe vita breve, schiacciata nella polarizzazione ideologica tra i grandi partiti popolari (DC e PCI) che venne configurandosi nel clima della guerra fredda.
Calamandrei si caratterizzò  per il forte impegno politico  che lo vide protagonista in particolare durante la stagione costituente (1946-1948).
Uomo libero, intransigente, dal pensiero rigoroso e anticonformista, si fece portatore di opzioni destinate a rimanere emarginate e sconfitte nell’ambito dell’Assemblea Costituente: l’auspicio di una repubblica presidenziale basata su un sistema maggioritario sul modello anglosassone (a suo giudizio doveva garantire la stabilità politica e evitare il rischio della ingovernabilità) e l’opposizione all’inserimento costituzionale dei Patti Lateranensi (in nome di una visione laica e libertaria).
In linea con la sua irriducibile vocazione democratica spese l’ultima parte della sua vita nella difesa del pacifista Danilo Dolci nel processo che lo vide imputato a fianco dei braccianti siciliani in lotta contro il latifondo.




Ricercare cimeli, documenti, fotografie della Grande Guerra: appello del Comune di Cerreto Guidi ai cittadini.

In occasione del centenario dell’ingresso dell’Italia nel primo conflitto mondiale, l’Amministrazione comunale di cerreto Guidi intende cogliere questa occasione per realizzare, grazie alla collaborazione dei propri concittadini, un lavoro di ricerca e catalogazione di cartolini, fotografie, lettere e di ogni documento, conservato da famiglie e privati, relativo agli anni della Grande Guerra. tali “ricordi” vanno presentati entrio il 12 settembre 2015  agli operatori del Museo della Memoria Locale in piazza Dante Desideri (0571906247). Il materiale sarà digitalizzato e restituito ai proprietari. la documentazione raccolta servirà ad allestire una mostra a cura del Comune.




Non c’è niente da festeggiare. Riflessioni in occasione del primo anno di vita del Portale radiocora.it

In occasione del suo primo “compleanno”, condividiamo con piacere le riflessioni dei promotori del progetto – portale e radio web radiocora.it di cui è partner l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, invitandovi a leggere l’articolo che trovate al link sottostante:

http://www.radiocora.it/post?pst=11736

http://radiocora.it/

 

 

 




Sempre più OPEN l’Archivio dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Dall’8 giugno l’Istituto estende significativamente l’orario di apertura e consultazione del proprio Archivio.
Grazie alle decisioni assunte in questi mesi dalla dirigenza dell’Istituto per potenziarne le risorse umane, con questa scelta l’ISRT intende confermare la propria volontà di porsi sempre più a servizio delle esigenze di ricercatori, studenti, insegnanti, docenti e di chiunque intenda studiarne i fondi archivistici ed essere un luogo sempre più aperto ed accogliente per tutti coloro che vogliano approfondire la conoscenza storica dell’antifascismo, della guerra e della Resistenza, e dell’Italia repubblicana.

Il nuovo orario è il seguente:

Lunedì: dalle 13.00 alle 17.30
Martedì – Mercoledì – Giovedì: dalle 9.30 alle 17.30
Venerdì: dalle 9.30 alle 14.00

Per poter consultare i fondi dell’Archivio è necessario prenotare un appuntamento scrivendo a isrt@istoresistenzatoscana.it all’attenzione del responsabile dr. Mirco Bianchi.




Addio a Luigi Fiori, il Comandante “Fra’ Diavolo”, protagonista e testimone dei valori della Resistenza

Il comandante partigiano “Fra’ Diavolo” se n’è andato all’età di 94 anni lasciando un profondo cordoglio fra tutti coloro che lo hanno sempre visto in ogni luogo oppure occasione in cui ci fossero dei ragazzi a cui raccontare i fatti della Resistenza e trasmettere quei valori che hanno indelebilmente segnato la storia della nostra provincia. Dopo l’8 settembre, da ufficiale, Fiori salì ai monti nel parmense unendosi alla Resistenza, diventò comandante della brigata “Vampa” combattendo fra colline e montagne prima di divenire, con la fine della guerra, un lucido testimone di quei giorni.
Membro dell’Anpi di Lerici, era un’instancabile presenza del festival “Fino al cuore della rivolta” di Fosdinovo dove ogni anno si confrontava con i ragazzi invitandoli a non subire quello che la società imponeva loro e a ribellarsi come fecero lui ed i suoi coetanei,
Di un’eleganza impeccabile e di un vigore che gli anni e la guerra non avevano scalfito, “Fra’ Diavolo” come molti partigiani, a partire dall’amica Vanda Bianchi, aveva compreso l’importanza della memoria identificando nelle generazioni più giovani i destinatari ideali di un bagaglio di esperienze basato su libertà e democrazia. Un testamento verbale fatto di mille racconti e testimonianze destinate a restare come patrimonio di tutta la comunità anche dopo questo momento di cordoglio che riguarda tutto il territorio che ha battuto palmo a palmo con costanza e impegno per raccontare il nostro passato, accompagnato dall’inseparabile bastone e da uno spirito sempre ribelle.




Sulle tracce della memoria. Percorsi pistoiesi sui luoghi della guerra

É uscita la guida dedicata ai percorsi della memoria nella nostra Provincia. Il volume, curato da Matteo Grasso, Michela Innocenti, Chiara Martinelli e Francesca Perugi, è intitolato “Sulle tracce della memoria. Percorsi pistoiesi nei luoghi della guerra”. Chi fosse interessato può rivolgersi all’Istituto storico della Resistenza e l’età contemporanea in provincia di Pistoia.




Online il carteggio di Ludovico Ragghianti sul sito dell’omonima Fondazione di Lucca

Da alcuni giorni è online, sul sito della Fondazione Ragghianti di Lucca, l’elenco della serie Carteggio generale dell’archivio di Carlo Ludovico Ragghianti. Da oggi questa importante sezione, che conta circa 37mila documenti diventa pertanto consultabile in sede secondo il regolamento pubblicato sul sito della Fondazione. Rappresenta circa un sesto dell’intero corpus archivistico ragghiantiano che comprende anche i documenti relativi alle pubblicazioni curate da Ragghianti, ai periodici da lui fondati Critica d’Arte e seleArte, ai critofilm, alla sua attività relativa a La Strozzina e all’Uia (Università Internazionale dell’Arte), all’attività politica e istituzionale e quale curatore di esposizioni.

L’elenco pubblicato, redatto dalle archiviste Laura Macchi e Sara Meoni a cui è stato affidato l’incarico di ordinamento dell’archivio, oltre ai nomi dei corrispondenti ordinati alfabeticamente, riporta gli estremi cronologici del fascicolo, il numero di documenti in esso contenuti e la presenza di eventuali allegati. Sono quasi 4mila i nomi di studiosi, critici, artisti, architetti, storici, politici, letterati che compaiono nell’elenco della corrispondenza che copre un arco cronologico che va dal 1929 al 1987, anno della morte del critico.

Il carteggio rispecchia la poliedrica personalità ed attività di Carlo Ludovico Ragghianti e comprende innanzitutto il carteggio con i colleghi storici e critici dell’arte in cui compaiono i nomi di Matteo Marangoni, di cui Ragghianti fu allievo, Eugenio Garin, Roberto Longhi, Jacob Burckhardt, Giulio Carlo Argan, Julius von Schlosser, Bernard Berenson, Enzo Carli, Lionello Venturi, André Chastel. Numerose ovviamente le lettere di artisti e architetti; tra questi ultimi Bruno Zevi, Alvar Aalto, Giovanni Michelucci, Frank Lloyd Wright, Gio Ponti, mentre tra i primi sono presenti tra i molti altri, Renato Guttuso, Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Ottone Rosai, Alberto Burri, Giorgio De Chirico, Pablo Picasso, Lucio Fontana. Non mancano le lettere dei politici, tra cui Ferruccio Parri, Giovanni Spadolini, Sandro Pertini, Piero Calamandrei, Giuseppe Saragat, e numerose le corrispondenze con le più eminenti personalità della scena culturale italiana. Presenti i nomi di Luigi Einaudi, Adriano Olivetti, Cesare Pavese, Vasco Pratolini, Cesare Zavattini, Federico Fellini, Giuseppe Ungaretti, Indro Montanelli, Eugenio Montale e molti altri.




Pistoia: Palazzo Fabroni nel circuito regionale dei musei dedicati all’arte del Novecento

C’è anche Palazzo Fabroni tra i 22 musei capofila di Piccoli Grandi Musei. Toscana ‘900. Musei e percorsi d’arte, il progetto promosso da Regione Toscana e Ente Cassa di Risparmio di Firenze per la valorizzazione del patrimonio artistico del territorio regionale, la cui decima edizione è dedicata per l’anno 2015 ai musei e alle realtà culturali con collezioni d’arte del XX secolo. Lo spazio espositivo di via Sant’Andrea entra quindi a fare parte di un circuito regionale che intende mettere in luce le realtà museali legate all’arte toscana del Novecento.
Dal 13 giugno al 31 dicembre, il Comune di Pistoia garantisce l’apertura al pubblico di Palazzo Fabroni il sabato dalle 10 alle 13 e la domenica dalle 15 alle 18, offrendo la visita accompagnata alla collezione permanente d’arte moderna e contemporanea. In continuità e logica prosecuzione di esperienze con la raccolta novecentesca del Museo Civico nel mezzanino del Palazzo Comunale, la collezione permanente di Palazzo Fabroni, costituita da fondi civici originari, acquisizioni e donazioni, consente un itinerario attraverso il panorama artistico dal dopoguerra ai giorni nostri.
Con il progetto Piccoli Grandi Musei. Toscana ‘900. Musei e percorsi d’arte, oltre cento realtà toscane che, seppur meno conosciute dei musei dei grandi numeri, sono una testimonianza viva e d’eccellenza dell’arte del secolo scorso nel nostro Paese, si raccontano in una guida (edita da Skira), con un’applicazione in quattro lingue, un sito web e una campagna promozionale su scala nazionale. Si tratta di una ricognizione geografica che propone percorsi diversi, per tipologie museali e per generi di opere esposte, per periodi storici privilegiati o per tematiche affrontate, che intende creare una rete in grado di valorizzare le realtà museali legate al Novecento toscano e per andare alla scoperta dei quasi 450 artisti legati al suo territorio.
Per permettere ai visitatori di spaziare tra le tante realtà museali presenti sul territorio regionale, è stato creato un pass che darà la possibilità di usufruire di biglietti ridotti o gratuiti nei 22 musei capofila della rete museale, per le grandi 11 mostre in programma e i 18 eventi collaterali di Toscana ‘900. Inoltre il pass darà diritto ad agevolazioni e gratuità per visite guidate e attività didattiche, sconti in strutture ricettive, ristoranti ed esercizi commerciali, creando così una vera e propria rete dei luoghi della cultura del Novecento in Toscana e del tessuto economico e turistico locale.
A Pistoia il pass permetterà di entrare gratuitamente nei musei del sistema museale pistoiese (Museo Civico, Palazzo Fabroni, Casa-studio Fernando Melani, Centro di documentazione Giovanni Michelucci, Centro di documentazione Marino Marini, Museo del Ricamo). Il pass sarà attivo dal 13 giugno al 31 dicembre 2015, verrà consegnato ai visitatori presso le biglietterie dei musei e successivamente sarà valido per tutte le altre agevolazioni previste.