“Insegnare la Repubblica”. A Firenze la terza edizione della Summer School per insegnanti dell’Istituto nazionale del movimento di liberazione in Italia

A 70 anni dalla nascita della Repubblica come è possibile che in molte nostre scuole non si studi la storia di questo nostro “passato prossimo” senza il quale diventa difficile comprendere lo stesso presente che viviamo?

Per questo l’Istituto nazionale del movimento di Liberazione in Italia ha deciso di dedicare la terza edizione della propria scuola annuale per docenti all’Italia repubblicana, che si terrà a Firenze grazie alla disponibilità e all’organizzazione dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana. Tre giornata intense di lezioni, laboratori, in un serrato confronto fra storici e docenti che fornirà agli insegnanti conoscenze, approfondimenti, strumenti utili per affrontare con le proprie classi questa pagina di storia.

In allegato la schede per iscriversi alla Summer School.

Programma dei lavori:
29 agosto – La nascita della Repubblica
Introduzione di Antonio Brusa (Insmli)
Relazioni di Lorenzo Bertucelli (Università di Modena e Reggio Emilia)
Lavori di gruppo (con i tutor della rete Insmli)
30 agosto – L’Italia negli anni Sessanta e Settanta
Relazione di Simone Neri Serneri (Università di Siena)
Lavori di gruppo (con i tutor della rete Insmli)
31 agosto – Gli ultimi trent’anni
Relazione di Alberto De Bernardi (Università di Bologna)
Lavori di gruppo (con i tutor della rete Insmli)
Relazione di Vanessa Roghi (Università La Sapienza, Roma)
Conclusioni di Antonio Brusa (insmli)

Cosa direste se della shoah, della resistenza o del fascismo noi avessimo a disposizione soltanto “quelli che ricordano”? e se la loro memoria non fosse obbligata costantemente a confrontarsi con la ricostruzione storica? Questo è spesso ciò che accade per la storia dell’Italia repubblicana. I suoi settant’anni di vita, la cui conoscenza è decisiva per la comprensione del presente, per l’orientamento sociale dei nostri allievi e per la loro formazione civile, sono poco studiati in classe. Le conoscenze che i nostri allievi posseggono, sono in gran parte quelle che provengono dai ricordi familiari e dai media. Eppure, negli ultimi decenni, la ricerca storica ha prodotto molti studi che sono un punto di riferimento fondamentale per la conoscenza storica di questi settanta anni. E’ questo l’obiettivo della 3° edizione della Summer School: mettere in contatto gli studi storici con la scuola e dare agli insegnanti strumenti per riuscire ad insegnare questa storia.
I lavori si articoleranno in tre giornate, durante le quali i partecipanti lavoreranno insieme ai tutor e agli storici per la condivisione di idee e punti di vista, per la comprensione di problemi e per l’individuazione e la progettazione di strategie didattiche e strumenti concreti di insegnamento: dalla fondazione della Repubblica e dalla sua ricostruzione sociale e economica, alle grandi svolte, che l’hanno trasformata in pochi decenni da società agricola a società post-industriale, pienamente inserita nella globalizzazione, organizzata con modelli sociali e culturali, inconcepibili solo mezzo secolo fa. In questo grande racconto, inseriremo un’autentica biblioteca di studi di caso, che permetteranno al docente di affrontare in classe, fonti alla mano, le questioni sensibili di questi settanta anni di storia.

Direttore: Antonio Brusa
Comitato scientifico: Antonio Brusa, Alberto De Bernardi, Marcello Flores, Carla Marcellini, Simone Neri Serneri.
Tutor: Enrico Bachetti, Paolo Battifora, Chiara Fragiacomo, Gigi Garelli, Cesare Grazioli, Enrico Manera, Nadia Olivieri, Enrico Pagano, Giulia Ricci, Luciana Ziruolo.
Organizzazione: Luciana Granzotto, Carla Marcellini, Elena Mastretta, Matteo Mazzoni, Paolo Mencarelli, Silvano Priori.

Sede:La Summer School si terrà presso Villa “La Stella” e il Centro studi CISL, due adiacenti strutture, ospitali e adeguatamente attrezzate alle pendici della collina di Fiesole. Un vero e proprio “campus”, a pochi minuti dal centro di Firenze, in cui i partecipanti potranno alloggiare e seguire il corso di formazione.http://www.villalastella.it http://www.centrostudi.cisl.it/ casa per ferieCome raggiungere Villa “La Stella” e il centro studi CISL




Uscito il primo ebook dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana: “Fogli ribelli. Firenze 1944: la stampa clandestina fra guerra e Resistenza”

Grazie al contributo della Biblioteca delle Oblate e al lavoro di Paolo Mencarelli ed Eugenia Corbino, l’Istituto ha pubblicato il suo primo ebookFogli ribelli. Firenze 1944: la stampa clandestina fra guerra e Resistenza, uno strumento di divulgazione scientifica, particolarmente consigliato per l’attività didattica.

Da questo pomeriggio potrete trovare e scaricare liberamente l’ebook in formato PDF qui http://www.biblioteche.comune.fi.it/digitale.html
La prossima settimana il pdf verrà catalogato e sarà possibile rintracciarlo anche sul catalogo online dello sdiaf.

L’ebook è stato inviato a medialibraryonline e sarà reperibile dalla prossima settimana.
Per iscriversi a Medialibrary è necessario essere iscritti in una delle biblioteche aderenti allo SDIAF.
Tutte le informazioni su medialibrary sono qui: http://www.biblioteche.comune.fi.it/digitale.html

Cogliamo l’occasione per ricordare – e invitare a consultare – gli altri strumenti digitali curati e promossi dall’Istituto:

– le banche dati sul Portale ToscanaNovecento (Ricompart, Casellario politico, stragi nazifasciste, volantini, testimonianze, Combattenti italiani negli eserciti Alleati):
https://www.toscananovecento.it/biblioteca/ricerca/

– la mostra virtuale”L’Etnicità in guerra. Soldani di origine italiana negli eserciti alleati”, frutto della ricerca Voci di libertà. Emigrati italiani arruolati nelle forze armate Alleate durante la Seconda guerra mondiale a cura di Matteo Pretelli e Francesco Fusi pubblicata sul Google Culturale Institute:
https://www.google.com/culturalinstitute/exhibit/l-etnicit%C3%A0-in-guerra/pgJimskv1fTeLA?projectId=historic-moments&hl=it

– il sito della mostra”Firenze in guerra 1940-1944″ curata da Valeria Galimi e Francesca Cavarocchi http://www.firenzeinguerra.com/




Affrontare l’emergenza profughi in nome della memoria e dei valori della Resistenza. Comunicato stampa del Consiglio direttivo ISRT

Il Consiglio Direttivo dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana riunito il giorno 1° Marzo 2016:

– ha considerato l’eccezionale situazione in cui si trovano i Paesi europei per la presenza di profughi e di rifugiati dal Medio Oriente e dall’Africa;

– ha considerato la responsabilità di azione e di intervento per la memoria della Resistenza e della costruzione democratica dell’Italia repubblicana e dell’Unione Europea;

– ha valutato l’urgenza di interventi per la tutela della vita dei profughi, in particolare di donne e di bambini, nella consapevolezza delle sofferenze che anche l’Italia ha patito per le vicende delle guerre;

– ritiene che si debba promuovere la più efficace azione delle Istituzioni pubbliche, collettive e associative con il coinvolgimento, soprattutto dei giovani, durante la formazione scolastica, per costituire una rete adeguata di solidarietà sia a livello regionale, sia nazionale, sia dei Paesi tutti dell’Unione Europea;

– dichiara la propria responsabilità e impegno, nell’ambito delle proprie competenze e risorse storiche e culturali, a collaborare ad ogni forma di intervento e di iniziativa per difendere i diritti delle persone umane coinvolte nei processi migratori determinati da eventi bellici, da crisi istituzionali e repressioni politiche;

– auspica che vi sia un esplicito impegno dei mezzi di comunicazione di massa, ed in particolare della RAI, a presentare con approfondimenti documentari e indagini televisive, le questioni aperte dai profughi nei diversi Paesi d’Europa, le azioni di intervento, le esigenze di solidarietà, con uno specifico richiamo al dramma che l’Italia e l’Europa nel suo insieme hanno patito nella Seconda Guerra Mondiale e nel Dopoguerra, affinché si maturi una coscienza collettiva di solidarietà, di intervento e di difesa dei diritti delle persone umane in questi anni;

– rinnova il legame di questa urgente e necessaria azione culturale e di intervento sociale con i valori e i principi della Costituzione italiana sorta dalla Resistenza;

– delibera di trasmettere la presente determinazione alla Regione Toscana, agli Enti territoriali, alle Istituzioni pubbliche della Toscana, alla RAI e con diffusione ai mezzi di comunicazione sociale.

Il Consiglio Direttivo
dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana




Per l’epistolario Montini-La Pira, 1944-1963. Bando per una borsa di studio

Siamo lieti di pubblicare il bando per una borsa di studio relativa all’edizione critica dell’epistolario intrattenuto dagli anni quaranta all’inizio degli anni sessanta del Novecento tra Giovan Battista Montini e Giorgio La Pira. Il bando è frutto di una collaborazione con La Fondazione Giorgio La Pira di Firenze e con l’Istituto Paolo VI di Concesio (Bs), che curerà la pubblicazione del carteggio. L’Italia del secondo dopoguerra e le esperienze di Montini arcivescovo a Milano e di La Pira sindaco a Firenze offriranno uno spaccato importante e inedito di vari aspetti della vita politica, culturale e spirituale del nostro Paese. Il bando scade il prossimo 31 marzo.

Ogni dettaglio nel bando in allegato.




Luca Verzichelli eletto Presidente dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Grosseto

Luca Verzichelli, professore di Scienza politica all’Università di Siena, collaboratore di diversi centri di ricerca internazionale come l’European Studies Centre dell’Università di Oxford e membro del Consiglio editoriale della Società Il Mulino, è stato eletto Presidente dell’Istituto grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea.  Vicepresidente è stato eletto Lio Scheggi.




Nuovo sito web dell’Istituto Storico Lucchese

Nuovo sito web dell'Istituto Storico LuccheseLa sezione Montecatini Terme – Monsummano Terme dell’Istituto Storico Lucchese presenta il suo nuovo sito web. La nuova piattaforma interattiva, raggiungibile all’indirizzo www.mm-isl.it, offre la possibilità di rimanere aggiornati sia sulle numerose attività della sezione, che sui tanti eventi in programma nel corso del 2016.

Non solo: è possibile consultare un dettagliato archivio con foto, descrizione e contributi video di tutti gli eventi curati dalla sezione, come il recente convegno “Considerazioni sopra gli esiti della Battaglia di Montecatini del 1315″ o la mostra ”I 7 Antichi” tenutasi alla biblioteca comunale di Monsummano. Oltre questo, dal sito web sarà presto possibile scaricare gratuitamente alcuni contenuti didattici relativi al territorio della Valdinievole, ideali per tutti gli insegnanti (di diverso ordine e grado) che volessero realizzare lezioni tematiche sulla storia del territorio valdinievolino. Uno strumento importante per rimanere aggiornati sui tantissimi progetti della sezione, che a giugno festeggerà il suo primo anno di attività.

Per maggiori informazioni o per associarsi è possibile scrivere all’indirizzo e-mail info@mm-isl.it.

Fonte: Istituto Storico Lucchese, Sezione Monteatini Terme – Monsummano Terme




Consultabili i documenti dell'”Armadio della vergogna”

Sul sito internet dell’Archivio storico della Camera dei deputati è possibile da oggi consultare l’elenco e richiedere copia dei documenti declassificati della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti che nella XIV legislatura si è occupata della vicenda del cosiddetto “armadio della vergogna”. “Sono contenta che il percorso di trasparenza di Montecitorio si arricchisca di un nuovo e importante capitolo – ha commentato la Presidente Boldrini – perché un Paese veramente democratico non può avere paura del proprio passato.”

Istituita con la legge 15 maggio 2003, n. 107, la Commissione aveva il compito di indagare sulle anomale archiviazioni provvisorie e sull’occultamento dei 695 fascicoli ritrovati nel 1994 a Palazzo Cesi, sede della Procura generale militare, contenenti denunce di crimini nazifascisti, commessi nel corso della seconda guerra mondiale e riguardanti circa 15mila vittime.

A seguito di specifiche sollecitazioni della Presidenza della Camera alle varie autorità che le avevano redatte originariamente, sono state declassificate e rese ora consultabili circa 13mila pagine di documenti che la Commissione d’inchiesta ha acquisito dagli archivi del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Difesa, dell’allora Servizio Informazioni e Sicurezza Militare (Sismi), del Consiglio della Magistratura Militare e del Tribunale di Roma.




Lettera aperta – Appello della Biblioteca Franco Serantini a sostegno del proprio futuro

La Biblioteca Franco Serantini attraversa un momento difficile a causa dell’assenza di una sede per poter svolgere i propri servizi e mettere a disposizione degli utenti il proprio patrimonio, nonché per il taglio drastico dei finanziamenti pubblici, per quanto pochi, che ha dovuto subire in questi anni.

La Biblioteca Franco Serantini per ora resiste, resiste nonostante tutto ma nessuno può dire quanto durerà. La Biblioteca – nata nel 1979 affinché non andasse perduta la memoria di Franco Serantini e, in generale, della storia politica e sociale, soprattutto del Novecento (il nome completo “archivio e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea” la dice lunga al riguardo) – rischia di essere falcidiata oltre che dai tagli alla cultura, dall’indifferenza delle Istituzioni preposte alla tutela del patrimonio culturale. È superfluo ripeterlo: i tempi sono duri e i tagli sono ormai prassi abituale, così frequenti da venir spesso accolti con un’alzata di spalle e nulla più.

La Biblioteca Franco Serantini ricorda che la storia della città vive anche nelle biblioteche e negli archivi. Essi sono una parte fondamentale della nostra comunità, conservano la nostra storia culturale, sociale ed economica, sono crocevia di importanti relazioni tra i cittadini e le istituzioni, non si può pensare a un futuro senza tutto ciò. Ma questo è proprio quanto sta accadendo: la biblioteca Franco Serantini ha perso la sede che aveva presso il Complesso C. Marchesi: la Domus Mazziniana vede da quattro anni il suo importante archivio, depositato in un magazzino, inagibile per gli studiosi e i cittadini; la Biblioteca Provinciale si sta spegnendo lentamente. Piano piano la nostra città sta perdendo la propria identità!!

La Biblioteca Franco Serantini in questi anni ha acquisito importanti fondi documentari, dichiarati dalla Sovrintendenza regionale di “interesse storico nazionale”, l’anno passato ha inaugurato la propria piattaforma digitale sulla quale sono a disposizione oltre 7mila documenti storici (libri, giornali, manifesti, fotografie, biografie etc.) gratuitamente consultabili online; partecipa attivamente al progetto ToscanaNovecento, portale di storia della rete degli Istituti storici della Resistenza; accoglie studenti e docenti di università italiane e straniere che consultano materiali spesso non reperibili altrove. La Biblioteca ha inoltre promosso attraverso conferenze pubbliche e convegni la lettura e lo studio della storia cittadina e della cultura storica contemporanea.

La Biblioteca Franco Serantini, lo ricordiamo, vive soprattutto grazie a finanziamenti dei soci, degli amici e occasionalmente di Enti pubblici come la Regione, la Provincia e il Comune (l’unico ente fino all’anno passato che ancora dava un contributo tramite una convenzione annuale) che ne assicurino il funzionamento di base. È ovvio che, se i fondi non arrivano, tutta l’attività si blocca e che, se non si risolve il problema di una sede adeguata, per la Biblioteca non ci sarà un futuro. Sono passati molti anni, ma nulla è cambiato da quando la Biblioteca ha inoltrato la richiesta di una sede e ad oggi non è ancora arrivata alcuna risposta. A questo proposito la Biblioteca attende che Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, mantenga fede al suo Programma di mandato approvato con delibera consiliare (cap. 2, Politiche culturali, p. 42) per la campagna elettorale del 2013.

Attualmente il patrimonio della biblioteca (oltre 42mila volumi, 5250 periodici, migliaia di documenti e materiali storici) è ospitato fuori città dall’Università di Pisa nel proprio Archivio generale e la segreteria, posta in via Bargagna in un ufficio di appena 12 mq, è l’unico spazio pubblico per la consultazione dei materiali da parte degli utenti.

La Biblioteca Franco Serantini, a fronte di un imbarazzante silenzio istituzionale, si appella, come già fece in passato, alla società civile, alle cittadine e ai cittadini.
Associazioni, enti e singoli cittadini possono esprimere il loro aiuto alla biblioteca sostenendola con la partecipazione a una sottoscrizione straordinaria con l’obiettivo di raccogliere entro giugno 12mila euro, cifra che può garantire un minimo di gestione e apertura ordinaria e nel contempo fare pressione sul Comune di Pisa affinché la questione della sede venga finalmente risolta.

Per partecipare alla sottoscrizione si può utilizzare il seguente intestato a:
Associazione amici della Biblioteca Franco Serantini ONLUS: BANCO POSTA IBAN:
IT25 Z 076 0114 0000 0006 8037 266

Via I. Bargagna n. 60, 56124 Pisa tel.+fax 050 9711432 cell. 331 117 9799
email: associazione[at]bfs.it sito web: http://www.bfs.it

Gian Mario Cazzaniga e Adriano Prosperi del Comitato scientifico
Franco Bertolucci direttore della Biblioteca
Furio Lippi presidente dell’Associazione amici della Biblioteca F. Serantini ONLUS