Online il nuovo sito della sezione Pescia-Montecarlo/Valdinievole e della sezione Storia e Storie al Femminile dell’Istituto Storico Lucchese

IstitutojpgÈ online il nuovo sito della sezione Pescia-Montecarlo/Valdinievole e della sezione Storia e Storie al Femminile dell’Istituto Storico Lucchese (www.islvaldinievole.org). Il portale, curato dalla dottoressa Gaia Lavoratti, si pone l’obiettivo di informare coloro che sono interessati alla storia locale sulle attività delle due sezioni.  Entrambi i sodalizi, assieme alla sezione Montecatini Terme/Monsummano e a quella di Buggiano castello, si occupano della riscoperta e della valorizzazione del patrimonio storico del territorio valdinievolino.

Mediante il nuovo sito,  pensato per essere usato con facilità anche con dispositivi mobili (smartphone e tablet), si potranno ottenere  informazioni a riguardo delle pubblicazioni a carattere scientifico curate dalle due sezioni; ciò agevolerà senz’altro gli studiosi nelle proprie ricerche storiche inerenti al nostro territorio. Gli utenti, mediante una navigazione semplice e intuitiva, nella sezione pubblicazioni potranno consultare gli indici di tutte le pubblicazioni edite da entrambe le sezioni, mentre nella sezione archivio eventi potranno prendere nota di tutte le manifestazioni e le mostre organizzate sul territorio. Entusiasti i direttori delle due sezioni, Dario Donatini e Vincenza Papini: «…Vorremmo contribuire, col nostro lavoro, a rafforzare il senso di appartenenza a un territorio e a una storia in cui affondano le nostre radici. Il sito è certamente uno strumento utile per arrivare anche a chi non frequenta abitualmente i nostri incontri ma non vuole vivere alla giornata rinunciando a più ampi orizzonti. E abbiamo scelto come sfondo l’immagine antica della Valdinievole disegnata da Leonardo, genio nato in una umile casa del piccolo paese di Vinci, ma poi conteso dalle più importanti corti d’Italia e di Europa, per suggerire a tutti un “modello” alto di cultura….»




Nata ad Empoli l’Associazione “Archivio Gino Terreni”

Un modo per ricordarlo, un modo per tutelarne le opere. Da circa un mese si è costituita l’associazione culturale “Archivio Gino Terreni“.

Gino Terreni è scomparso sabato 28 novembre 2015, all’età di 90 anni. Maestro, Partigiano e Cavaliere della Repubblica, Cittadino Onorario dei comuni di Abetone, Larciano e Montaione, il professor Gino Terreni ha lasciato un patrimonio artistico di livello assoluto.

La nuova associazione ha l’obiettivo, svolgendo attività di carattere informativo, culturale, turistico, artistico, sociale e ricreativo, di tutelare, conservare, divulgare e promuovere il nome e le opere del Maestro. Lo scopo è quello di sostenerne la memoria ad ampio spettro.

Si tratta di un’associazione aperta a tutti, sia persone fisiche sia enti che altre associazioni e si mette a disposizione di coloro che a vario titolo hanno conosciuto Gino Terreni o che sono possessori di opere e/o documentazioni, foto, e altro materiale sulla sua vita e sulle sue attività, sia artistiche sia didattiche.

Sarà costituito un comitato scientifico di supporto che, oltre agli eredi comprenderà critici e storici dell’arte e contribuirà a curare le attribuzioni, finalizzate alla realizzazione del catalogo generale e/o della schedatura delle opere. Ma anche le valutazioni e le consulenze per gli eventuali restauri e interventi simili.

‘Archivio Gino Terreni’ vuol essere un punto fermo per tutti coloro che ne facciano richiesta.

Il presidente è il figlio del Maestro, Leonardo Giovanni Terreni, che ne sta curando la biografia completa, vice presidente l’altra figlia Sabrina.

La quota associativa è di 20 euro e darà agli associati e ai sostenitori la possibilità di avere l’autentica gratuita delle opere in loro possesso.  «Dopo un’attenta valutazione – spiega Leonardo Terreni –abbiamo deciso di anticipare i tempi per la costituzione di questa associazione perché l’attività artistica di mio padre, estesa nel tempo e nel territorio lo ha reso necessario per tutta una serie di richieste che ci stanno già facendo da varie parti. Ci stiamo organizzando, ma chi vuole può già contattarci via posta elettronica: info@archivioginoterreni.it

Lo statuto è a disposizione di tutti gli interessati che ne facciano richiesta. A breve saranno operativi sia la pagina facebook che il sito internet




Commemorazione delle 11 vittime della strage di Maiano Lavacchio

Il 22 marzo di ogni anno dal 1945 si ripete la commemorazione delle 11 vittime della strage di Maiano Lavacchio, di cui furono responsabili unicamente il fascismo repubblicano di Grosseto, voluta e rivendicata dal capo della provincia Alceo Ercolani.

Anche quest’anno erano presenti tanti, tantissimi giovani e giovanissimi studenti, provenienti da molte parti del territorio provinciale.

Gli studenti della V B dell’Istituto Agrario di Grosseto, che hanno fatto con l’Isgrec un percorso di alternanza scuola-lavoro, durante il quale è stata approfondita la storia dei Martiri d’Istia, hanno preparato un reading, accompagnati dalla chitarra di Michele Lipparini: “Dialogo poetico con i Martiri d’Istia”.

 




BANDO per l’assegnanzione di contributi di ricarca finalizzati allo studio delle Corti straordinarie d’Assise (1945-1947)

Lo sviluppo del progetto di ricerca ‘Per un Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia’ ha posto in evidenza l’importanza dei processi per collaborazionismo dibattuti in Italia tra il 1945 e il 1947 come fonte per studiare le violenze di guerra. Le sentenze e la documentazione giudiziaria in particolare delle Corti Straordinarie d’Assise (CAS) e delle Sezioni speciali di Corte d’Assise si è dimostrata di notevole interesse per la ricostruzione fattuale di episodi e per l’analisi della rappresentazione di quegli eventi. Al fine di valorizzare tale fonte l’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI) e l’Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI) bandiscono un concorso per 3 contributi di ricerca, della durata di un anno, per l’ammontare di € 8.000 ciascuno.

In allegato il BANDO




Carla Roncaglia è il nuovo presidente dell’Istoreco Livorno

CRoncagliaCarla Roncaglia è il nuovo presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno. Roncaglia prende il testimone da Gabriele Cantù che era al timone dell’Istoreco dal novembre 2013. Il Consiglio direttivo dell’Istoreco ha provveduto all’elezione della professoressa Roncaglia nella riunione del 10 marzo scorso, nominando Cantù come vicepresidente dell’Istituto.

Carla Roncaglia è nata a Livorno il 15 gennaio 1943. Laureata in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze si è specializzata in Metodologia della ricerca didattica e Sistemi di valutazione scolastica presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha conseguito l’abilitazione per l’insegnamento di Materie letterarie nella scuola media e di Storia e Filosofia nei licei.

Ha esercitato la propria attività di insegnante di Lettere nella scuola media, partecipando, fin dagli inizi, alla’esperienza della Istituzione sperimentale “Villaggio scolastico” di Corea, del cui Comitato scientifico è stata presidente dal 1980 al 1995.

In qualità di docente a contratto ha insegnato Pedagogia sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze dal 2007 al 2012.

È autrice di pubblicazioni su temi pedagogici e didattici ed ha collaborato con diverse riviste del settore.

Nel periodo 1999-2004 è stata Vicepresidente della Provincia di Livorno con le deleghe per l’istruzione e la qualità sociale. Dal luglio 2004 al giugno 2014 è stata Assessore al Comune di Livorno con la delega per le politiche educative e la formazione.

A Gabriele Cantù, che nell’ultimo triennio con grande passione e competenza ha guidato e fatto crescere l’Istituto, va tutto il ringraziamento dell’Istoreco.




“Insegnare la Repubblica”. A Firenze la terza edizione della Summer School per insegnanti dell’Istituto nazionale del movimento di liberazione in Italia

A 70 anni dalla nascita della Repubblica come è possibile che in molte nostre scuole non si studi la storia di questo nostro “passato prossimo” senza il quale diventa difficile comprendere lo stesso presente che viviamo?

Per questo l’Istituto nazionale del movimento di Liberazione in Italia ha deciso di dedicare la terza edizione della propria scuola annuale per docenti all’Italia repubblicana, che si terrà a Firenze grazie alla disponibilità e all’organizzazione dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana. Tre giornata intense di lezioni, laboratori, in un serrato confronto fra storici e docenti che fornirà agli insegnanti conoscenze, approfondimenti, strumenti utili per affrontare con le proprie classi questa pagina di storia.

In allegato la schede per iscriversi alla Summer School.

Programma dei lavori:
29 agosto – La nascita della Repubblica
Introduzione di Antonio Brusa (Insmli)
Relazioni di Lorenzo Bertucelli (Università di Modena e Reggio Emilia)
Lavori di gruppo (con i tutor della rete Insmli)
30 agosto – L’Italia negli anni Sessanta e Settanta
Relazione di Simone Neri Serneri (Università di Siena)
Lavori di gruppo (con i tutor della rete Insmli)
31 agosto – Gli ultimi trent’anni
Relazione di Alberto De Bernardi (Università di Bologna)
Lavori di gruppo (con i tutor della rete Insmli)
Relazione di Vanessa Roghi (Università La Sapienza, Roma)
Conclusioni di Antonio Brusa (insmli)

Cosa direste se della shoah, della resistenza o del fascismo noi avessimo a disposizione soltanto “quelli che ricordano”? e se la loro memoria non fosse obbligata costantemente a confrontarsi con la ricostruzione storica? Questo è spesso ciò che accade per la storia dell’Italia repubblicana. I suoi settant’anni di vita, la cui conoscenza è decisiva per la comprensione del presente, per l’orientamento sociale dei nostri allievi e per la loro formazione civile, sono poco studiati in classe. Le conoscenze che i nostri allievi posseggono, sono in gran parte quelle che provengono dai ricordi familiari e dai media. Eppure, negli ultimi decenni, la ricerca storica ha prodotto molti studi che sono un punto di riferimento fondamentale per la conoscenza storica di questi settanta anni. E’ questo l’obiettivo della 3° edizione della Summer School: mettere in contatto gli studi storici con la scuola e dare agli insegnanti strumenti per riuscire ad insegnare questa storia.
I lavori si articoleranno in tre giornate, durante le quali i partecipanti lavoreranno insieme ai tutor e agli storici per la condivisione di idee e punti di vista, per la comprensione di problemi e per l’individuazione e la progettazione di strategie didattiche e strumenti concreti di insegnamento: dalla fondazione della Repubblica e dalla sua ricostruzione sociale e economica, alle grandi svolte, che l’hanno trasformata in pochi decenni da società agricola a società post-industriale, pienamente inserita nella globalizzazione, organizzata con modelli sociali e culturali, inconcepibili solo mezzo secolo fa. In questo grande racconto, inseriremo un’autentica biblioteca di studi di caso, che permetteranno al docente di affrontare in classe, fonti alla mano, le questioni sensibili di questi settanta anni di storia.

Direttore: Antonio Brusa
Comitato scientifico: Antonio Brusa, Alberto De Bernardi, Marcello Flores, Carla Marcellini, Simone Neri Serneri.
Tutor: Enrico Bachetti, Paolo Battifora, Chiara Fragiacomo, Gigi Garelli, Cesare Grazioli, Enrico Manera, Nadia Olivieri, Enrico Pagano, Giulia Ricci, Luciana Ziruolo.
Organizzazione: Luciana Granzotto, Carla Marcellini, Elena Mastretta, Matteo Mazzoni, Paolo Mencarelli, Silvano Priori.

Sede:La Summer School si terrà presso Villa “La Stella” e il Centro studi CISL, due adiacenti strutture, ospitali e adeguatamente attrezzate alle pendici della collina di Fiesole. Un vero e proprio “campus”, a pochi minuti dal centro di Firenze, in cui i partecipanti potranno alloggiare e seguire il corso di formazione.http://www.villalastella.it http://www.centrostudi.cisl.it/ casa per ferieCome raggiungere Villa “La Stella” e il centro studi CISL




Uscito il primo ebook dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana: “Fogli ribelli. Firenze 1944: la stampa clandestina fra guerra e Resistenza”

Grazie al contributo della Biblioteca delle Oblate e al lavoro di Paolo Mencarelli ed Eugenia Corbino, l’Istituto ha pubblicato il suo primo ebookFogli ribelli. Firenze 1944: la stampa clandestina fra guerra e Resistenza, uno strumento di divulgazione scientifica, particolarmente consigliato per l’attività didattica.

Da questo pomeriggio potrete trovare e scaricare liberamente l’ebook in formato PDF qui http://www.biblioteche.comune.fi.it/digitale.html
La prossima settimana il pdf verrà catalogato e sarà possibile rintracciarlo anche sul catalogo online dello sdiaf.

L’ebook è stato inviato a medialibraryonline e sarà reperibile dalla prossima settimana.
Per iscriversi a Medialibrary è necessario essere iscritti in una delle biblioteche aderenti allo SDIAF.
Tutte le informazioni su medialibrary sono qui: http://www.biblioteche.comune.fi.it/digitale.html

Cogliamo l’occasione per ricordare – e invitare a consultare – gli altri strumenti digitali curati e promossi dall’Istituto:

– le banche dati sul Portale ToscanaNovecento (Ricompart, Casellario politico, stragi nazifasciste, volantini, testimonianze, Combattenti italiani negli eserciti Alleati):
https://www.toscananovecento.it/biblioteca/ricerca/

– la mostra virtuale”L’Etnicità in guerra. Soldani di origine italiana negli eserciti alleati”, frutto della ricerca Voci di libertà. Emigrati italiani arruolati nelle forze armate Alleate durante la Seconda guerra mondiale a cura di Matteo Pretelli e Francesco Fusi pubblicata sul Google Culturale Institute:
https://www.google.com/culturalinstitute/exhibit/l-etnicit%C3%A0-in-guerra/pgJimskv1fTeLA?projectId=historic-moments&hl=it

– il sito della mostra”Firenze in guerra 1940-1944″ curata da Valeria Galimi e Francesca Cavarocchi http://www.firenzeinguerra.com/




Affrontare l’emergenza profughi in nome della memoria e dei valori della Resistenza. Comunicato stampa del Consiglio direttivo ISRT

Il Consiglio Direttivo dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana riunito il giorno 1° Marzo 2016:

– ha considerato l’eccezionale situazione in cui si trovano i Paesi europei per la presenza di profughi e di rifugiati dal Medio Oriente e dall’Africa;

– ha considerato la responsabilità di azione e di intervento per la memoria della Resistenza e della costruzione democratica dell’Italia repubblicana e dell’Unione Europea;

– ha valutato l’urgenza di interventi per la tutela della vita dei profughi, in particolare di donne e di bambini, nella consapevolezza delle sofferenze che anche l’Italia ha patito per le vicende delle guerre;

– ritiene che si debba promuovere la più efficace azione delle Istituzioni pubbliche, collettive e associative con il coinvolgimento, soprattutto dei giovani, durante la formazione scolastica, per costituire una rete adeguata di solidarietà sia a livello regionale, sia nazionale, sia dei Paesi tutti dell’Unione Europea;

– dichiara la propria responsabilità e impegno, nell’ambito delle proprie competenze e risorse storiche e culturali, a collaborare ad ogni forma di intervento e di iniziativa per difendere i diritti delle persone umane coinvolte nei processi migratori determinati da eventi bellici, da crisi istituzionali e repressioni politiche;

– auspica che vi sia un esplicito impegno dei mezzi di comunicazione di massa, ed in particolare della RAI, a presentare con approfondimenti documentari e indagini televisive, le questioni aperte dai profughi nei diversi Paesi d’Europa, le azioni di intervento, le esigenze di solidarietà, con uno specifico richiamo al dramma che l’Italia e l’Europa nel suo insieme hanno patito nella Seconda Guerra Mondiale e nel Dopoguerra, affinché si maturi una coscienza collettiva di solidarietà, di intervento e di difesa dei diritti delle persone umane in questi anni;

– rinnova il legame di questa urgente e necessaria azione culturale e di intervento sociale con i valori e i principi della Costituzione italiana sorta dalla Resistenza;

– delibera di trasmettere la presente determinazione alla Regione Toscana, agli Enti territoriali, alle Istituzioni pubbliche della Toscana, alla RAI e con diffusione ai mezzi di comunicazione sociale.

Il Consiglio Direttivo
dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana