“Repubblica e Costituzione”. L’impegno dell’ISREC di Lucca nella didattica e nella ricostruzione storiografica del secondo dopoguerra locale

Per l’Istituto SSchermata 2016-05-24 alle 13.49.26torico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Provincia di Lucca il prossimo 2 giugno 2016 giungerà a degno coronamento di un grande impegno didattico condotto nel corso del presente anno scolastico con gli istituti comprensivi e le scuole secondarie di secondo grado del territorio, al fine di approfondire la conoscenza degli studenti della genesi storica e delle caratteristiche salienti del nostro ordinamento costituzionale repubblicano. In previsione del 70° anniversario del referendum istituzionale e dell’elezione dell’Assemblea Costituente, infatti,  l’ISREC di Lucca ha ideato e portato avanti, fra gli altri, il percorso didattico “Repubblica e Costituzione”, che, coinvolgendo il Liceo scientifico “Vallisneri” di Lucca, l’Istituto comprensivo “Don Milani” di Viareggio, l’Istituto comprensivo “Lucca VI” di Lucca e l’Istituto comprensivo “Puccini” di Pescaglia, fra il dicembre 2015 ed il maggio 2016 è stato in grado di produrre ben 35 interventi di esperti su 22 classi, per un totale di circa 500 ragazzi. Particolarmente significativa si è rivelata la collaborazione con il Liceo “Vallisneri” di Lucca, che si è tradotta nella partecipazione alle celebrazioni ufficiali del 25 aprile in città di un gruppo di alunni della scuola, che ha potuto animare la ricorrenza con una lettura pubblica di testi scelti. In aderenza al proprio impegno statutario di ricerca storiografica e divulgazione degli avvenimenti che traghettarono l’Italia dalla Resistenza alla Repubblica, l’ISREC di Lucca ha poi voluto realizzare la curatela scientifica del volume “Lucca 1946. Ricostruzione e formazione di un’identità politica”, raccolta di saggi commissionata dalla Presidenza del Consiglio comunale di Lucca proprio in vista del 70° anniversario del referendum istituzionale che decise le sorti del nostro Paese. Edito per i tipi di Maria Pacini Fazzi, il volume, contenente i contributi di Matteo Bennati, Stefano Bucciarelli, Federico Creatini, Pietro Finelli e Marco Manfredi, è attualmente in fase di stampa e la sua prima presentazione è stata fissata per il prossimo 1 giugno 2016 a Lucca, presso Villa Bottini.

Ulteriori dettagli su quest’ultima iniziativa saranno resi noti nella sezione “Incontri ed eventi” del portale non appena disponibili.




Bando per la pubblicazione di un’opera nella collana editoriale “Testimoni della Libertà”

La collana editoriale “Testimoni della libertà”, nata e sviluppatasi grazie al sostegno della Fondazione Avvocato Faustino Dalmazzo, ha pubblicato con la casa editrice FrancoAngeli tra il 2007 e il 2015 nove titoli, frutto di ricerche presentate nel corso degli anni durante il seminario “Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti”:

– Leo Valiani. Gli anni della formazione. Tra socialismo, comunismo e rivoluzione democratica, di Andrea Ricciardi;

– Libertà individuale e organizzazione pubblica in Silvio Trentin, di Fulvio Cortese;

– Democrazia e identità nazionale nella vita di un antifascista tra Italia e Stati Uniti: biografia di Max Ascoli (1898-1947), di Davide Grippa;

– La diaspora azionista. Dalla Resistenza alla nascita del Partito radicale, di Elena Savino;

– Per la giustizia e la libertà. La stampa Gielle nel secondo dopoguerra, di Diego Giachetti;

– Ernesto Rossi, Altiero Spinelli, «Empirico» e «Pantagruel». Per un’Europa diversa. Carteggio 1943-1945, a cura di Piero S. Graglia;

– L’illusione della parità. Donne e questione femminile in Giustizia e Libertà e nel Partito d’azione, di Noemi Crain Merz;

– Giulio Bolaffi, Partigiani in Val di Susa. I nove Diari di Aldo Laghi, a cura di Chiara Colombini;

– Partigiani in borghese. Il movimento di Unità popolare nell’Italia degli anni Cinquanta, di Roberto Colozza

 

Nella convinzione che la collana abbia rappresentato un’occasione importante per molti ricercatori e che abbia dato un contributo notevole all’ambito di studi legato all’esperienza politico-culturale di Giustizia e Libertà e del Partito d’azione e dei loro protagonisti, l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” ha deciso, a partire dal 2016, di estendere l’opportunità della pubblicazione all’interno della collana.

Il presente bando ha l’obiettivo di sostenere esclusivamente i costi per la pubblicazione ed è rivolto a tutti coloro che si occupino di GL, del Pda, delle culture ed esperienze politiche che a essi si richiamino: la partecipazione al seminario “Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti” costituirà un elemento preferenziale, ma non vincolante, nella selezione dei lavori presentati.

 

Gli studiosi che intendono candidare la propria ricerca per la pubblicazione devono inviare all’indirizzo e-mail chiara.colombini@istoreto.it entro il 30 giugno 2016 un progetto editoriale così concepito:

– una presentazione (non più di 5 cartelle);

– un indice;

– un capitolo o un’introduzione di prova;

– una previsione orientativa delle battute complessive.

 

Condizione indispensabile per partecipare alla selezione è garantire la consegna del lavoro concluso entro e non oltre il 31 dicembre 2016. In caso di mancato rispetto del termine di consegna decadrà automaticamente l’impegno alla pubblicazione.

 

Si richiede inoltre ai candidati di fornire i propri recapiti (indirizzo, e-mail, telefono), un breve curriculum circa i propri studi, interessi ed eventuali pubblicazioni.

Con l’invio i candidati autorizzano il trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/03. I dati trasmessi saranno utili esclusivamente per il presente bando e non saranno trasmessi a terzi.

 

I materiali inviati, e non scelti per la pubblicazione, restano di proprietà dei candidati.

I risultati della selezione saranno comunicati il 15 luglio 2016.




In viaggio per Mauthausen

Domani mattina alle ore 06:00 la delegazione dell’ANED di Firenze partirà da Piazza Adua, per il pellegrinaggio alla visita degli ex lager nazisti di Germania, Austria ed Italia, faremo rientro lunedì 16 maggio.

Cinque autobus, quindici volontari dell’ANED che accompagneranno oltre duecentosessanta partecipanti a visitare gli ex lager di Dachau, Ebensee, Hartheim, Mauthausen, Gusen, Risiera di San Sabba.

Saranno con noi le seguenti amministrazioni:

Città Metropolitana di Firenze, comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Barberino Valdelsa, Calenzano, Dicomano, Impruneta, Lastra a Signa, Londa, Pelago, Pontassieve, Rufina, San Godenzo, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Tavarnelle Valdipesa, Vicchio.

Sarà insieme a noi Matteo Mazzoni, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

Domenica 15 maggio parteciperemo alla Cerimonia Internazionale di Mauthausen in occasione del 71° anniversario della liberazione del KZ. Sfilerà insieme alla nostra delegazione Thomas Punkenhofer sindaco di Mauthausen, città gemellata con Firenze.

Ringraziamo: le sezioni ANPI della provincia di Firenze, i circoli, le associazioni di pubblica assistenza e volontariato, i consiglieri comunali, assessori, sindaci, insegnanti, cittadini, che con il loro impegno rendono possibile la realizzazione del progetto.

Ringraziamo inoltre la Chianti Banca, la BCC di Impruneta, la BCC di Pontassieve e la BCC di Signa, con il loro contributo abbiamo realizzato il materiale che distribuiremo a tutti i partecipanti: il libro su Marcello Martini, il foulard con i colori dell’ANED e la maglietta ricordo del pellegrinaggio

[Comunicato stampa Segreteria ANED Firenze]




Chiuse le iscrizioni per la Summer School INSMLI a Firenze: raggiunto il numero massimo previsto.

Chiusura delle iscrizioni per la Summer School del prossimo agosto a Firenze. Grazie al grande lavoro dell’ISRT, dell’INSMLI e della rete nazionale degli Istituti della Resistenza è già stato raggiunto il numero massimo di iscrizioni per la prossima Summer School. Un grande risultato per il quale ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato con straordinario impegno in queste settimane.




Ultimi posti disponibili! Grande successo della SUMMER SCHOOL a Firenze.

Grande successo della Summer School sulla storia dell’Italia repubblicana che l’Istituto del movimento di Liberazione in Italia ha deciso di organizzare i prossimi 29-31 agosto a Firenze, grazie al sostegno e alla collaborazione dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

Le iscrizioni alla Summer School 2016 stanno, infatti, andando molto bene e sono rimasti ad oggi solo 20 posti disponibili a due mesi dalla scadenza dell’ultima data possibile per l’ iscrizione.

Per questo, dato il numero ristretto di posti rimasti, l’organizzazione chiedo che gli insegnanti dei vostri indirizzari che chi fosse interessato a partecipare alla Summer invii il modulo di iscrizione all’ISRT di Firenze (isrt@istoresistenzatoscana.it), integrato con l’indicazione del proprio codice fiscale per la ricevuta, ma provveda all’erogazione del bonifico solo dopo aver avuto dallo stesso ISRT conferma sulla disponibilità dei posti.

Si tratta di un risultato davvero significativo cui ha contribuito l’organizzazione promossa e attivata dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana in piena sinergia con comune azione dell’Insmli e della rete degli Istituti della Resistenza a livello nazionale.




Bando per due borse di studio su “L’Antifascismo nelle fabbriche fiorentine” promosso da ANPI Firenze in collaborazione con ISRT e Dipartimento di Storia

L’Associazione nazionale partigiani d’Italia – Comitato Provinciale di Firenze (di seguito Anpi Firenze), all’interno dell’iniziativa “L’antifascismo nelle fabbriche fiorentine” finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale – in occasione della selezione di progetti per il 70° anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione, con apposita Convenzione sottoscritta in data 4 novembre 2015, bandisce una selezione per l’assegnazione di due BORSE DI STUDIO, finalizzate allo svolgimento del programma di ricerca allegato al presente Bando, della durata di 6 mesi e dell’importo di Euro 4.000,00 lordi cadauna. Nell’assegnazione delle BORSE ruolo attivo di selezione e successivamente di tutoraggio verrà svolto dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana (ISRT) e dal Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università degli Studi di Firenze (SAGAS).

Il bando presente e tutte le successive comunicazioni sono pubblicati sul sito dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscanawww.istoresistenzatoscana.it.




“Firenze in guerra 1940-1944”, non solo una mostra. V. Galimi e C. Albanese su Novecento.org ne illustrano il valore scientifico e didattico.

Valeria Galimi, curatrice della mostra “Firenze in guerra 1940-1944” insieme a Francesca Cavarocchi, ne illustra gli obiettivi in un denso articolo su Novecento.org, rivista online di didattica della storia dell’Istituto nazionale del movimento di liberazione in Italia, evidenziando come questo progetto dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana sia stata una significativa occasione per riflettere e realizzare nuove “narrazione” dell’esperienza bellica in una città, intrecciando metodologi e competenze diverse, unendo il massimo del rigore scientifico alle esigenze della divulgazione culturale, a partire da una valorizzazione delle esperienze personali e del vissuto quotidiano, atte a restituire un quadro sempre più complesso ed articolato dell’impatto del conflitto e delle sue conseguenze.

Firenze 1940-1944: nuovi modi di raccontare l’esperienza di una città in guerra

La mostra ha avuto nelle scuole un pubblico di riferimento, diventando un vero e proprio “laboratorio didattico”, come illustrato nel suo articolo da Carmelo Albenese, attento ed attivo collaboratore del progetto.

Un’esperienza di didattica laboratoriale: la mostra Firenze in guerra 1940-1944

 




Appello per la difesa delle biblioteche pisane

Il 47% degli italiani, secondo l‘OCSE, soffre di analfabetismo funzionale e la percentuale è talmente alta da far balzare il paese al vertice di questa classifica poco invidiabile. Da mesi si moltiplicano denunce e appelli sul nostro declino culturale, in particolare sullo stato di biblioteche e archivi, ma anche denunce dei professionisti dei beni culturali (archeologi, storici dell’arte, archivisti, bibliotecari, ecc.) che nei tagli dei finanziamenti alla cultura vedono un pericolo per il loro stesso futuro.

In provincia tutto questo ha una ricaduta pesante e a Pisa – in misura maggiore ad esempio rispetto a Pistoia, che in cultura ha investito – la situazione si sta facendo drammatica. La scarsità di investimenti è resa ancora più grave dal fatto che la città aveva costruito nel tempo la propria fama e qualità della vita custodendo, tutelando e arricchendo un patrimonio storico-artistico, librario e archivistico di interesse internazionale, patrimonio che si sta rapidamente disfacendo.

Negli ultimi anni il declino è stato rapido e allarmante:
– Dal 2011 la biblioteca e i fondi archivistici conservati presso la Domus Mazziniana giacciono in 1.200 scatole immagazzinate a Perignano di Lari, per le quali si versano € 26.000 annui di affitto; la Domus è stata trasformata in un museo multimediale, aperto 6 ore alla settimana grazie a un’associazione di volontari.
– Nel 2012 la Biblioteca Serantini ha dovuto lasciare la sede nel complesso Concetto Marchesi di proprietà della Provincia e trasferire il proprio patrimonio presso l’Archivio generale dell’Università di Pisa a Montacchiello.
– Nel maggio del 2012, a seguito del terremoto in Emilia, un’ordinanza del sindaco ha sancito la chiusura della Biblioteca Universitaria e solo da qualche settimana sono partiti i lavori di consolidamento strutturale del Palazzo della Sapienza.
– Nel 2013 è stata inaugurata la Biblioteca comunale SMS, struttura per certi versi all’avanguardia, che tuttavia è carente di spazi per nuove acquisizioni, manca di manutenzione e presto necessiterà di personale; l’edificio annesso – il Centro Espositivo SMS, costato € 4.670.000 e inaugurato nel 2009 – non ha mai funzionato a pieno ritmo e molti dei suoi spazi giacciono inutilizzati.
– Nel 2014 la legge 56 del 7 aprile 2014 (cosiddetta Legge Delrio) ha stabilito che nel riordino delle Province la cultura non è funzione fondamentale, ma né il Comune né la Regione vogliono farsene carico e la chiusura della Biblioteca Provinciale, prevista per il 31 dicembre 2015, è stata prorogata al 30 aprile prossimo (è di questi giorni l’appello lanciato dalla Rete Bibliolandia e sottoscritto da importanti personalità).

La legge di riordino delle province non può costituire un alibi per Comune e Regione, anzi dovrebbe indurre questi soggetti a riappropriarsi delle proprie competenze in ambito culturale; né essi possono ritrarsi dalle loro responsabilità con la scusa di tagli progressivi alla cultura, quando finanziano progetti PIUSS milionari per opere lasciate spesso inutilizzate.

Il depauperamento complessivo di biblioteche e archivi non solo allontana da Pisa gli studiosi, ma costituisce una grave perdita per la città. “Pisa è culture” – lo slogan inventato per candidare la città a capitale europea e poi italiana della cultura – suona come un contenitore vuoto. Vuoto come le Officine di Porta Garibaldi, edificio che la Provincia ha costruito con una spesa di 8 milioni di euro, che sulla carta avrebbe dovuto accogliere la Biblioteca provinciale, la Biblioteca Serantini e il Centro Nord-Sud. Assieme alla Biblioteca SMS, le Officine avrebbero dovuto diventare il centro della rete bibliotecaria cittadina, una Casa della cultura e della memoria nonché centro sociale in via Gioberti, un’alternativa culturale all’aggregazione offerta dalla movida del fine settimana, che rischia di rimanere l’unico modello di socializzazione collettiva per i giovani.

Perché il degrado dell’intero sistema culturale cittadino colpisce tutti. A differenza delle biblioteche universitarie, infatti, quelle civiche sono nate per garantire una formazione permanente alle persone comuni: anziani, lettori di tutte le età, in particolare giovani, che in esse si informano e si formano, trascorrono proficuamente il tempo, coltivano i propri interessi. Le biblioteche civiche forniscono un servizio culturale e allo stesso tempo sociale, sono beni preziosi, e non a caso la Biblioteche Provinciale e SMS sono state pensate in una zona della città (il quartiere di Cisanello) che prima di allora era sguarnita di servizi e centri di aggregazione.

Vogliamo rinunciare a tutto questo? Chiediamo a tutte le cittadine e i cittadini e alle tante associazioni culturali di Pisa di sostenere questo appello per salvaguardare le biblioteche pisane, perché non vogliamo che il patrimonio librario sia disperso in scatole e depositi, bensì che le biblioteche siano spazi vivi di crescita, studio e socializzazione.

Chiediamo che le Officine di Porta Garibaldi vengano destinate alla Biblioteca Provinciale e alla Biblioteca Serantini.

Chiediamo un incontro pubblico tra sindaco e soggetti interessati per una politica complessiva di rilancio culturale.

Chiediamo alle istituzioni risposte concrete e tempi certi di attuazione per queste richieste.

Coordinamento dei lettori delle biblioteche e degli archivi pisani

(per aderire scrivere a: appellobibliotechepisane@gmail.com)