Uscito il bando “Ivano Tognarini”: premio per tesi di dottorato (terza edizione)

Premio “Ivano Tognarini” – Terza edizione

[Consulta il bando allegato in Pdf]

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L’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età   contemporanea, d’intesa con la famiglia Tognarini, promuove la terza edizione del premio per tesi di dottorato in Storia contemporanea al fine di onorare la memoria, l’opera scientifica e l’impegno civile del prof. Ivano Tognarini, Presidente dell’Istituto dal 2000 alla sua scomparsa nel marzo 2014. Docente di storia moderna all’Università degli studi di Siena, Ivano Tognarini si occupò anche intensamente di storia del Novecento, con particolare attenzione ai temi dell’antifascismo, della guerra mondiale, delle stragi nazifasciste e della Resistenza. Attento alle esigenze della società civile, egli dedicò sempre grande cura nell’attività di ricerca e divulgazione delle conoscenze storiche, rivolgendo una specifica attenzione ai giovani, e svolse un’attenta opera di conservazione e promozione delle memorie dei territori e delle città della Toscana. Con questa iniziativa, nel ricordarne la figura, si intende quindi riconoscere il valore della ricerca storica quale lievito di crescita culturale della nostra società e in particolare di una cittadinanza attiva e consapevole.

Il premio è reso possibile grazie al sostegno e ai contributi di Cgil Toscana, Cooperativa Cuore LiburniaSociale e Isrt.

Possono concorrere al premio i dottori di ricerca italiani e stranieri in Storia contemporanea che abbiano discusso la propria tesi negli anni solari 2018, 2019 e 2020 (entro la scadenza del presente bando) nell’ambito della storia italiana ed europea del fascismo e dell’antifascismo, della seconda guerra mondiale, della Resistenza e della storia dell’Italia repubblicana. Un’attenzione specifica, ma non vincolante, sarà rivolta alle ricerche inerenti il contesto della Toscana.

I partecipanti dovranno presentare apposita domanda su carta libera, solo in formato elettronico, indirizzandola all’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea (isrt@istoresistenzatoscana.it), unitamente ad un breve curriculum vitae e a una copia digitale della tesi di dottorato, entro il 20 maggio 2020. Le tesi possono essere redatte in italiano, inglese, francese e spagnolo.

Il premio, pari alla somma di euro 2.500,00 sarà assegnato con giudizio motivato e insindacabile, eventualmente anche ex aequo, da una commissione giudicatrice composta da qualificati docenti universitari di storia contemporanea e nominata dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

Firenze, 16 marzo 2020 Dott. Giuseppe Matulli
Presidente dell’Isrt




“Emigrazioni, immigrazioni e migrazioni interne nella storia d’Italia e nell’integrazione europea.”

Il corso è rivolto ai docenti, ma è aperto a tutti gli interessati, e rilascia un attestato riconosciuto dal MIUR.

Date e sedi:

Orario: 15.00-18.00

Totale ore: 9

Costo: 50 € (pagabile con la carta docente)

Scadenza iscrizioni: 31 ottobre

Per info e iscrizioni: isreclucca@gmail.com




II edizione della Summer school “Per la storia di un confine difficile”

Parliamo quotidianamente di confini e frontiere, di volontario esodo di popolazioni dalle proprie terre. L’attualità ci mette sotto gli occhi immagini di sofferenza di profughi ed esuli, di persone che decidono di affrontare rischiosi viaggi per sfuggire a violenze o povertà, concentrate sul Mediterraneo o lungo le vie di terra, in Europa e in altri continenti, le ultime nei pressi di un nuovo muro, che vieta l’ingresso negli Stati Uniti ai poveri del sud del continente. Chiudere o aprire all’accoglienza è un dilemma politico e morale, non nuovo, anche se in forme completamente differenti rispetto al passato; nel mondo che cambia i fattori di complessità sono aumentati, sono impossibili semplificazioni sulla sfida che gli “attraversamenti” muovono alla “organizzazione politica storicamente tracciata dall’Europa” (Silvia Salvatici).

Su passato e presente di confini e frontiere si discuterà per quattro intensi giorni a Rispescia, ex-ENAOLI, nel corso della seconda edizione della summer school Per la storia di un confine difficile. L’alto Adriatico nel Novecento”, dal 28 al 31 agosto. Regione Toscana e ISGREC, in accordo con MIUR e rete toscana di istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea, riuniranno esperti della storia del “confine difficile”, per offrire a 30 insegnanti di scuole superiori della regione un’occasione di studio e confronto. Gli insegnanti sono stati selezionati tramite un bando della Regione Toscana e dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana, di cui tutti gli istituti superiori della Toscana erano stati informati.

Si discuterà del lungo esodo istriano-giulianodalmata, di foibe, delle violenze (1943-45) nella zona di occupazione tedesca del Litorale Adriatico, delle Resistenze italiana e slava, fino a ventennio fascista e, ancora indietro, ai disastri della Grande Guerra. Al percorso di formazione seguirà il viaggio, con 50 studenti, nei luoghi della memoria, fra Venezia Giulia e Istria croata.

La prima edizione della summer sugli stessi temi si tenne nello stesso luogo, nel 2017. Rappresentò il passaggio da molte singole esperienze – formazione di insegnanti, produzione editoriale, documentari e strumenti didattici – all’approccio sistematico alle tante storie che l’istituzione con legge dello Stato del Giorno del ricordo (10 febbraio) aveva fatto riemergere, dopo un lungo silenzio, condiviso da tutta la politica (nazionale e non solo) e da una parte della cultura. Sottrarre all’uso politico brandelli di storia è un dovere per le istituzioni e per la cultura – storici, insegnanti, intellettuali… – anche se difficile da praticare, in un paese in cui – lo si ripete inutilmente come un mantra – si stenta a distinguere tra verità storica e opinioni o propaganda. Per questo alla voce di storici, cardine del percorso formativo, la nuova summer affianca quella di un giornalista, per dialogare con gli insegnanti su metodi e linguaggi dei media e introdurre “il tema della “verità” giornalistica rispetto alle vicende che incrociano la narrazione di storia e memoria” (Domenico Guarino), come chiave aggiuntiva per una lettura critica del passato (e del presente).

Il programma prevede lezioni (qualche nome: Enrico Miletto, Marta Verginella, Claudio Vercelli, Luca Verzichelli), laboratori di insegnanti divenuti formatori grazie al precedente percorso formativo, proiezioni e presentazioni di mostre. Info: segreteria@isgrec.it; 0564 415219.

Il programma della Summer school




“Le origini e l’epilogo del fascismo a Lucca”

“Definire il fascismo è innanzitutto scriverne la storia.”

(Angelo Tasca, 1938)

A cento anni dalla fondazione del movimento dei fasci di combattimento (1919), l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca promuove una serie di tre incontri incentrati sulla storia del fascismo nella provincia lucchese, a cominciare dal 16 maggio con “A 100 anni dalla nascita del fascismo. Da Milano a Lucca, una storia violenta” (ore 18.00) in collaborazione con la Biblioteca Popolare di San Concordio; seguirà il 18 maggio l’incontro con gli studenti del Liceo Scientifico “A. Vallisneri”, volto ad approfondire le vicende della Repubblica sociale a Lucca; a chiusura del ciclo di incontri la presentazione del libro “Il fascismo dalle mani sporche” di Paolo Giovannini e Marco Palla nel mese di giugno.




Anche l’ISREC Siena propone il corso di formazione “Guerra totale, collaborazionismi, resistenze” per gli insegnanti del territorio

Anche l’ISERC di Siena propone per gli insegnanti del territorio il corso di formazione “Guerra totale, collaborazionismi, resistenze” progetto comune della rete toscana degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea, sostenuto dalla Regione Toscana.

Calendario del corso

 

LA GUERRA TOTALE (12-03-2019)

UN NUOVO TIPO DI GUERRA

(a cura di Gabriele Maccianti; storico e scrittore)

LA GUERRA CONTRO I CIVILI

(a cura di Francesco Fusi, ricercatore presso ISRT Firenze)

Laboratorio didattico (personale ISRSEC)

 

I COLLABORAZIONISMI (15-03-2019)

LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA

(a cura di Daniele Pasquinucci, docente di Storia delle Relazioni Internazionali presso UNISI)

L’UNGHERIA DA HORTY ALLE CROCI FRECCIATE

(a cura di Riccardo Bardotti, ricercatore ISRSEC Siena)

Laboratorio didattico (personale ISRSEC)

 

LE RESISTENZE (19-03-2019)

GLI ITALIANI FRA RESISTENZA COMBATTENTE,

RESISTENZA CIVILE E ZONA GRIGIA

(a cura di Saverio Battente, docente di Storia Contemporanea presso UNISI)

I PARTIGIANI NEI GRUPPI DI COMBATTIMENTO A FIANCO DEGLI ALLEATI

(a cura di Fabio Masotti, ricercatore ISRSEC Siena)

Laboratorio didattico (personale ISRSEC)
 

TUTTI GLI INCONTRI SI TERRANNO PRESSO IL TEATRO POLITEAMA -SALA SET –

VIA TRENTO, POGGIBONSI,  DALLE 15,30 ALLE 19,00

INFO istore.siena@gmail.com

 




“Guerra totale, collaborazionismi, resistenze”: da marzo il corso di formazione per docenti promosso da ISREC Lucca

L’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” e l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca, in collaborazione con Domus Mazziniana, organizzano due corsi di aggiornamento a Lucca e Pisa, rivolti ai docenti di storia ma aperti anche ad uditori esterni: ogni corso prevede quattro incontri della durata di tre ore ciascuno (dalle 15.00 alle 18.00); la partecipazione ai corsi da parte dei docenti sarà riconosciuta con attestato valido ai fini della formazione in servizio. Obiettivo del corso è quello di fornire spunti di riflessione utili all’elaborazione di percorsi didattici relativi alla storia della Seconda guerra mondiale.

Per iscriversi: l’iscrizione è libera e gratuita, da effettuarsi inviando un’email all’indirizzo isreclucca@gmail.com entro e non oltre martedì 12 marzo 2019.

Per maggiori informazioni: tel. 0583 55540 – web www.isreclucca.it




Terrorismo e stragi nell’Italia repubblicana – Corso di formazione

Terrorismo e stragi nell’Italia repubblicana

Corso di formazione per insegnanti

 Biblioteca F. Chioccon dell’ISGREC (Cittadella dello Studente), Grosseto

 

Limitatamente al periodo 1960-1980 è calcolato che in Italia vi furono 11 stragi, circa 2000 attentati e 15mila atti di violenza motivati politicamente contro persone o cose, che causarono 520 morti e oltre 3000 feriti. Ma nonostante l’evidente e drammatica rilevanza che il fenomeno strategia della tensione (in tutte le sue varianti) ha avuto nella storia dell’Italia Repubblicana, esso, in sede storiografica, ha fino a oggi ricevuto un’attenzione piuttosto ridotta da parte degli storici. Eppure, è difficilmente contestabile che il terrorismo negli anni Settanta/Ottanta sia entrato di forza nella storia del nostro paese incidendo su quel processo di crescita democratica che si era avviato con la nascita della Repubblica e l’approvazione della Costituzione. E poiché esso si è sviluppato di pari passo con una strategia di disinformazione, la sua memoria non può essere circoscritta alla sola serie storica degli avvenimenti, ma deve tendere a comprendere anche i retroscena che lo hanno suscitato, a distinguere le informazioni genuine da quelle manipolate ed essere continuata aggiornata e arricchita con l’analisi dei nuovi documenti oggi disponibili. Scopo del corso non sarà quindi quello di offrire una ricostruzione cronachista di quelle vicende, ma provare a capirne le radici profonde, inserendole nel loro contesto politico nazionale e internazionale.

Programma:

5 marzo 2019 | Ore 16-18:30

Strategie della tensione: metodologia e fonti | Giacomo Pacini

12 marzo 2019 | Ore 16-18:30

Origini e sviluppi delle strategie della tensioneGiacomo Pacini

26 marzo 2019 | Ore 16-18.30

La violenza politica tra aspirazioni rivoluzionarie e pratiche terroristicheSimone Neri Serneri

5 aprile 2019 | Ore 16-18.30

La politica mediterranea dell’Italia: il caso UsticaGiacomo Pacini

 

Iscrizione: Il corso prevede un costo di € 30. È possibile iscriversi tramite la piattaforma SOFIA del MIUR utilizzando la Carta del docente (codice corso 25791), oppure presso l’Isgrec pagando in contanti o con buono creato con la Carta del docente.

Riconoscimento dei crediti formativi: Il corso prevede 10 ore di formazione. La frequenza necessaria per il riconoscimento dei crediti formativi è di almeno il 75% delle ore. L’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea è associato all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli), riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il Miur.

Info: ISGREC | Cittadella dello Studente, Grosseto | tel/fax 0564415219 | segreteria@isgrec.it




100 ricercatori per la cultura – Presentazione a Grosseto del bando della Regione Toscana

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 Un bando per l’alta formazione e la ricerca che si pone l’obiettivo di avvicinare cultura e scienza e moltiplicare così le opportunità offerte agli aspiranti ricercatori. Le linee essenziali dell’avviso che la Regione Toscana lancerà ufficialmente entro poche settimane, saranno anticipate mercoledì 6 febbraio, dalla vice presidente della Regione Monica Barni nell’ambito di un evento organizzato presso la biblioteca “F. Chioccon” dell’Isgrec alla Cittadella dello studente, dalle ore 11.00.

Quello di Grosseto è il sesto appuntamento – dopo Firenze, Pisa e Siena, Lucca e Prato – che la Regione ha organizzato per presentare in anteprima al mondo accademico e della ricerca la novità, unica a livello europeo, che consente il cofinanziamento di cento assegni di ricerca, in ambito culturale, per progetti connessi a contenuti tecnologie e strumenti relativi alla fruizione, conservazione, valorizzazione del patrimonio e alla conoscenza e interpretazione delle arti e della cultura. I progetti di ricerca devono essere realizzati in collaborazione fra Università, enti di ricerca e operatori della filiera culturale e creativa regionale.

La misura è cofinanziata dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020 e rientra nel progetto Giovanisì della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

«I progetti che saranno ammessi andranno a finanziare cento assegni biennali» – spiega la vice presidente Monica Barni – «destinati ad altrettanti giovani laureati magistrali sotto i 36 anni. Serviranno a dare soluzione a problemi reali delle istituzioni culturali coinvolte, favorendone ad esempio l’innovazione tecnologica e gestionale, con progetti la cui finalità è quella di rendere più aperta e partecipata l’offerta culturale della nostra regione ma anche di promuovere la qualificazione del capitale umano e l’occupabilità, creando ponti fra discipline diverse, attraverso l’uso della tecnologia al servizio della cultura».

Ad essere coinvolte saranno le istituzioni culturali, ovvero musei, soprintendenze, archivi, biblioteche, istituzioni nel settore della musica e dello spettacolo che potranno collaborare a progetti presentati da Università e centri di ricerca pubblici. Il progetto potrà essere supportato anche da altri partner, come istituzioni pubbliche, imprese e altri soggetti privati.

«Anche l’appuntamento di Grosseto» – spiega ancora Monica Barni – «seguirà il modello già sperimentato, presentando esperienze virtuose che raccontano di come la contaminazione fra cultura e ricerca possa dare frutti interessanti e utili, non soltanto per gli studiosi e i ricercatori, ma anche per tutti i cittadini. Contiamo di pubblicare il bando nelle prossime settimane. Ci auguriamo possa dare buoni risultati, sia sul piano della diffusione della cultura che su quello della sostenibilità economica e dell’introduzione di moderne tecnologie, prima fra tutte quella digitale».

L’incontro si terrà il 6 febbraio nella Biblioteca dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea alla Cittadella dello Studente. Dopo i saluti del coordinatore dell’Isgrec, Loriano Valentini, e l’introduzione della Vicepresidente della Regione Toscana e Assessora alla Cultura, Università e Ricerca Monica Barni, seguiranno gli interventi di Lucio Argano (esperto di progettazione culturale) sulle positive contaminazioni tra ricerca e cultura, Roberto Ferrari (Direttore Cultura e Ricerca) e Lorenzo Bacci (Dirigente settore diritto allo studio universitario e sostegno alla ricerca della Regione Toscana) che presenteranno gli elementi essenziali del bando assegni per la cultura, Alessandro Bollo (Direttore del Polo del ‘900 di Torino) che presenterà un caso studio. Al termine sarà dato spazio al dibattito e alle domande degli intervenuti.

Info: ISGREC, Cittadella dello studente, tel.0564415219, segreteria@isgrec.it