Convegno “Letteratura e Resistenza. Storie partigiane della memoria e della narrazione”

Si è svolto il 21 aprile scorso il convegno “Letteratura e Resistenza. Storie partigiane nella memoria e nella narrazione“, organizzato dall’Istituto storico della Resistenza di Pistoia nell’ambito di Pistoia Capitale della Cultura 2017 in occasione della Festa di Liberazione. E’ stato organizzato in collaborazione con Comune di Pistoia, Cudir e Comitato Provinciale ANPI PIstoia.

Dopo i saluti istituzionali da parte di Roberto Barontini (Presidente ISRPT), Daniela Belliti (Vice Sindaca di Pistoia) e Aldo Bartoli (Presidente C.P. ANPI), si sono susseguiti gli interventi degli esperti in materia.

Tommaso Cheli, laureando in filologia moderna e tirocinante presso l’ISRPt, ha parlato della sua ricerca sulla letteratura resistenziale e, in particolare, sulla figura dell’antieroe nelle pubblicazioni di Giuseppe Fenoglio (“Una questione privata”, “Il partigiano Johnny”).

Maddalena Mirandi, collaboratrice e scrittrice presso la rivista “Orizzonti”, ha svolto una relazione sulla poetica e la scrittura di Carlo Cassola, analizzando nello specifico “La ragazza di Bube”, “Un matrimonio nel dopoguerra” e “I vecchi compagni”.

Luca Baiada, magistrato e socio ISRPt, ha condotto un’analisi critica sulla formazione letteraria dei partigiani che hanno liberato l’Italia dal nazifascismo e che hanno, in seguito, “scritto la Costituzione”.

Paolo Mencarelli, insegnante comandato dell’ISRT, ha passato in rassegna le novità editoriali, riguardo la letteratura resistenziale, pubblicate nel corso degli ultimi anni. Di queste ricordiamo “In Territorio Nemico” e il collettivo di scrittori “Wu Ming”.

La giornata è stata coordinata da Francesco Gaiffi, docente del Liceo Forteguerri di Pistoia. Hanno partecipato circa 90 persone fra cittadini e studenti di tre classi degli istituti secondari di secondo grado.

Letteratura e resistenza 2




Gli Istituti storici della Resistenza toscani alla conferenza di Public History a Ravenna

Istituti storici della Resistenza toscani presenti, e presenti insieme, alla prima conferenza italian di Public History che si terrà a Ravenna dal 5 al 9 giugno prossimi. Il comitato organizzatore della conferenza i ha infatti accettato la proposta di Panel presentata congiuntamente dagli Istituti di Pistoia, Firenze, Grosseto, Lucca e Livorno e intitolata “Guerra e Resistenza nella storia d’Italia. Mostre, uso pubblico della Storia, formazione della cittadinanza“.

Questo il prospetto dei relatori:

Organizzatrice e discussant: Chiara Martinelli (Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia)

Roberto Rossetti (Istituto storico della resistenza e dell’ età contemporanea in provincia di Lucca), Gli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea nell’era del testimone

Matteo Mazzoni (direttore Istituto storico della resistenza in Toscana), Passato e presente: la mostra “Firenze in guerra 1940-1944”

Marco Manfredi (Istituto storico della resistenza e della società contemporanea nella provincia di Livorno), XX secolo. Fotografie e autorappresentazioni di sé della minoranza ebraica. L’Istoreco di Livorno

Valerio Entani (Ricercatore Istituto storico della resistenza e dell’ età contemporanea di Grosseto), Spazio e tempo. Leggere i “segni di memoria” per una cittadinanza più consapevole.

 




Pian d’Albero diventa un fumetto disegnato da Putignano

E’ stato presentato stamani il fumetto sull’eccidio di Pian d’Albero (edito dalla casa editrice Kleiner flug), la località collinare di Figline dove il 20 giugno 1944 vennero uccise dalle truppe nazifasciste 39 persone, tra cui il dodicenne Aronne Cavicchi: tutti partigiani appartenenti alla Brigata Senigallia, sorpresi dai tedeschi mentre si trovavano rifugiati nel casolare di proprietà della famiglia Cavicchi (tuttora esistente), davanti al quale ogni anno si svolgono le manifestazioni istituzionali che ne onorano la memoria.

Tornando al fumetto, si tratta di quasi 50 pagine di racconto illustrato, finanziato dal Comune di Figline e Incisa Valdarno e firmato da Pierpaolo Putignano. Un modo per raccontare, attraverso un formato leggero, uno degli episodi più tragici della storia del territorio e per farlo conoscere ai più giovani. Per l’approfondimento storico sulla vicenda, invece, sono state utilizzate le ricerche effettuate da Matteo Barucci e Gabriele Mori (commissionate dalla precedente Amministrazione) che, sotto la regia dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, saranno presto pubblicate all’interno di un volume in fase di ultimazione.




Il Comune di Empoli chiede allo Stato la ricompensa al valor civile per la lotta antifascista e per la liberazione

L’amministrazione comunale, a nome di tutta la comunità empolese, si fa promotrice della richiesta di conferimento di una decorazione al valore civile alla Città di Empoli per il contributo offerto dalla popolazione alla lotta antifascista e alla guerra di liberazione.

È di ieri la pubblicazione della delibera di Giunta con cui il sindaco Brenda Barnini è autorizzata a presentare formale istanza al Presidente della Repubblica, tramite il Ministero dell’Interno, di ricompensa al valor civile in onore delle tante vittime registrate durante il regime nazifascista e nel corso di numerosi episodi avvenuti durante la guerra per la Liberazione, affinché il loro sacrificio non venga mai dimenticato.

Fu la stessa Brenda Barnini, durante la cerimonia del 25 aprile 2016, a ufficializzare la volontà da parte sua e dell’amministrazione comunale di avanzare questa istanza alla più alta autorità dello Stato.

«Una medaglia sul Gonfalone della nostra Città, a distanza di oltre 70 anni da quei fatti, non aggiunge nulla alla grandezza e al coraggio dell’impegno civile che centinaia di empolesi spesero per la lotta al regime e per la Libertà. Diedero la vita per far vincere la democrazia. Indubbiamente Empoli, sono i numeri e le riflessioni post-belliche a testimoniarlo, contribuì con un fenomeno antifascista straordinario – ha spiegato il sindaco di Empoli Brenda Barnini –. Riteniamo sia giunta l’ora, per la nostra città e per la loro memoria, di un riconoscimento ufficiale da parte della Repubblica. I Meriti civili della Presidenza della Repubblica rappresentano una ricompensa che ci aiuterà ancora meglio a ricordare tutti coloro che hanno contribuito a quella pagina di eccezionale rivalsa democratica che è la Lotta per la Liberazione».

Nella richiesta il Comune di Empoli ha fornito al Ministero dell’Interno anche alcuni dati che fotografano molto bene la portata del contributo dei cittadini empolesi alla lotta contro il fascismo, prima, e del nazifascismo poi.

L’esatta dimensione del fenomeno antifascista è difficilmente determinabile, anche se il numero reale degli antifascisti è sicuramente più ampio di quello dei perseguitati politici e dei sorvegliati dal regime. Queste le cifre fornite: 290 deferiti al Tribunale Speciale, di cui 164 condannati a complessivi 777 anni di carcere; 193 denunciati alle Commissioni provinciali di assegnazione al confino, di cui 85 colpiti da ammonizione per due/tre anni e 108 condannati a complessivi 365 anni di confino.




10-11 aprile a Firenze: corso di formazione, a cura dell’ISRT, per studenti e docenti che parteciperanno al viaggio a Mauthausen

Si terrà lunedì 10 aprile pomeriggio e per la giornata di martedì 11 il corso di formazione per gli studenti e i docenti delle scuole medie superiori che ai primi di maggio parteciperanno al viaggio a Mauthausen tradizionalmente organizzato dalla Città metropolitana di Firenze e prima dalla Provincia in occasione dell’anniversario della liberazione del campo.

Il viaggio si svolgerà parallelamente a quello promosso da ANED con la collaborazione dei comuni dell’area metropolitana rivolto alle scuole medie inferiori.

Il corso è organizzato dall’Istituto storico della Resistenza in Toscana ed è a cura della prof.sa Marta Baiardi. Interverranno come relatori, oltre alla stessa Baiardi: Matteo Mazzoni direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana, Francesca Cavarocchi dell’Università di Udine, Camilla Brunelli direttrice del Museo della deportazione di Prato.

In occasione del trentesimo anniversario della morte, sarà dedicata una specifica attenzione a Primo Levi.

Il corso sarà aperto dai saluti di Andrea Ceccarelli, consigliere della Città metropolitana.




L’ISRT lancia la nuova edizione di “Confini difficili” progetto di formazione docenti per lo studio della storia dei Balcani

Nonostante le significative difficoltà determinate dalla riduzione delle proprie risorse economiche, l’ISRT, in collaborazione con l’Associazione pAssaggi di Storia, conferma il progetto di formazione docenti sulla storia dei Balcani “Confini difficili” che ha rappresentato uno degli elementi qualificanti la propria offerta formativa in questi ultimi anni.

Un’esperienza unica che, intrecciando corso di lezioni e viaggio di formazione, unisce l’aggiornamento degli insegnanti ad un’attiva concreta di lavoro nelle classi che trova esito finale in un Convegno didattico che sarà organizzato in occasione del Giorno del Ricordo 2018.

Si invita tutti gli insegnanti interessati ad iscriversi entro il 15 aprile 2017.

In allegato la scheda del progetto e il modulo di iscrizione.




La consegna del Grosso d’Oro di Massa Marittima a Lido Santini, indefesso “ricercatore” di testimonianze della storia della sua città

Il Grosso d’Oro è la massima onorificenza che l’Amministrazione comunale di Massa Marittima può conferire ad un residente per meriti particolari. Si tratta di una scelta importante che viene ratificata dal Consiglio Comunale e che tiene conto in particolare di due aspetti: il valore dell’attività svolta da un cittadino all’interno della sua comunità e la condivisione da parte della collettività del  riconoscimento. L’Amministrazione comunale consegnerà il Grosso a Lido Santini, con un Consiglio aperto, che sarà anche una cerimonia pubblica, sabato 25 marzo alle 17 al Palazzo dell’Abbondanza. Ecco le motivazioni per cui verrà conferito il simbolico ringraziamento:

Con la sua pluridecennale attività di appassionato della storia e della cultura del territorio massetano, Lido Santini ha contribuito a salvare un ricco patrimonio di documenti e materiali che rischiavano di andare perduti. Il suo esempio di infaticabile e indefesso “ricercatore” di testimonianze della storia della sua città, è stato da stimolo a molti che hanno lavorato al suo fianco nelle varie associazioni in cui Lido ha militato, dal Gruppo mineralogico al COMASAM, che ha fondato e di cui è stato sempre Presidente.

Il suo lavoro di ricerca e salvaguardia della storia, che ha portato avanti spendendovi energie ma anche risorse personali, è alla base della nascita di alcuni Musei di Massa Marittima: primi tra tutti il Museo della Miniera e il Museo di arte e storia delle miniere, ma la sua collaborazione sta dietro anche all’acquisizione dei materiali dell’Antica falegnamerie e all’acquisizione del Frantoio. Queste strutture sono oggi parte del Sistema museale di Massa Marittima, che richiama ogni anno centinaia di visitatori interessati al nostro patrimonio culturale.

Oltre a questo, Lido Santini ha segnalato e recuperato la maggior parte delle centinaia di migliaia di carte che sono confluite negli Archivi minerari conservati nel Centro di Documentazione di Niccioleta, che sarebbero certamente andate perdute senza il suo intervento e che rappresentano oggi una documentazione di valore storico inestimabile.

Lido Santini dunque con la sua passione e la sua energia, si è impegnato in numerosi settori al fine non disperdere ma anzi di valorizzare il nostro patrimonio storico, ma si è particolarmente impegnato nella salvaguardia della storia mineraria di Massa Marittima, che rappresenta decisamente la sua grande passione, un lavoro che Lido ha avviato e portato avanti in anni in cui patrimonio non era affatto considerato tale: dal recupero del materiale documentario delle miniere, al recupero di numerosissimi oggetti e macchinari che fanno parte del Museo della miniera e del Museo di Arte e storia delle miniere, della cui realizzazione lo stesso Santini è stato promotore.

Non si esagera nell’affermare che il lavoro di Lido Santini è senz’altro alla base della nascita del Parco minerario delle Colline Metallifere. Un lavoro che oltre a salvare la memoria di una storia millenaria, ha anche contribuito alla crescita dell’economia locale creando lavoro per dei giovani che lavorano nei Musei di Massa Marittima, nel Parco minerario e al riordino del materiale degli archivi minerari.

Per questo l’Amministrazione comunale di Massa Marittima ha stabilito di voler conferire al nostro concittadino Lido Santini il Grosso d’oro, come attestazione della riconoscenza della città all’opera di un concittadino che non ha mai smesso di collaborare con il Comune ma anzi è sempre stato propositivo e fortemente attivo”.




Istituto Storico Grossetano – Passaggio di consegne alla direzione  

È terminata l’esperienza di Valerio Entani alla direzione dell’ISGREC, il giovane ricercatore grossetano da anni collaboratore dell’istituto.

“Una scelta di responsabilità – dichiara Entani -, infatti la mia quotidiana professione, già in essere al momento dell’affidamento dell’incarico direttivo dell’ISGREC, mi impegna sempre più e questo non mi consente di proseguire nell’incarico nella maniera più opportuna, soprattutto in questo momento così delicato per l’istituto. L’ISGREC vive infatti una fase particolarmente critica e carica di incognite future, ha bisogno quindi di un impegno continuo e costante, di un direttore a tempo pieno. Ovviamente è stata una decisione tanto sofferta quanto necessaria”.

“Voglio ringraziare il Presidente, il vice presidente – continua Entani -, il direttivo e tutte quelle persone che quotidianamente lavorano in Istituto e che a suo tempo hanno riposto nei miei confronti fiducia e speranza. Proseguirò a collaborare e a spendermi per l’Istituto perché è un’eccellenza culturale della città e del nostro territorio”.

L’ISGREC ha iniziato una fase di rinnovamento totale, è dello scorso anno infatti la nomina del nuovo Presidente, il Professore Luca Verzichelli, docente di scienza politica all’Università di Siena, e il rinnovo di tutto il Consiglio Direttivo che, in questo momento, unitariamente e ad-interim, assume la direzione dell’istituto.