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Ottimo il bilancio della Summer school in preparazione al Treno della Memoria 2019

Si è chiusa ieri al Santa Chiara Lab a Siena la quinta edizione della Summer school, il seminario intensivo di cinque giorni organizzato dalla Regione in collaborazione con la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, il Forum per i problemi della pace e della guerra e l’Ufficio Scolastico Regionale per fornire agli insegnanti selezionati, circa una sessantina, gli strumenti formativi e didattici per preparare gli studenti all’esperienza del viaggio sul Treno della Memoria, in programma il prossimo anno. Il corso quest’anno si intitolava ‘Razzismi di ieri e di oggi. Il buon uso della Memoria’. Nel corso delle diverse sessioni, i 60 insegnanti provenienti da tutte le zone della Toscana: dall’Elba alla Lunigiana, dal grossetano al pistoiese, da Firenze a Massa, da Pisa ad Arezzo, hanno potuto approfondire le conoscenze storiche sui fatti di oltre 70 anni fa e riflettere sui nodi del presente. Antisemitismo, razzismo, guerra totale, violenza non sono solo parole del passato ma problemi attuali con cui la scuola deve misurarsi nella sua instancabile azione di formazione dei cittadini del domani. Grazie all’impegno straordinario della Regione tutto questo è ancora possibile.




Inaugurato il Museo della Memoria a San Miniato

Il MuMe-Museo della Memoria di San Miniato è realtà. In tantissimi hanno risposto all’invito dell’amministrazione comunale e sono venuti a visitare il percorso espositivo, in occasione della grande serata inaugurale organizzata all’interno della corte del Complesso di San Domenico, martedì 24 luglio, giorno della Liberazione di San Miniato. L’evento si è aperto con gli interventi delle autorità presenti; a fare gli onori di casa è stato il sindaco Vittorio Gabbanini che ha annunciato alla Città il conferimento, da parte della Presidenza della Repubblica, di una medaglia che il Capo dello Stato ha voluto assegnare al MuMe.

Ad integrare il parterre degli interventi istituzionali sono stati la vice prefetto di Pisa, dottoressa Roberta Monni, la presidente nazionale dell’Anpi l’onorevole Carla Nespolo, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani che nel museo ha visto esposti i diari del padre Enzo, il vescovo di San Miniato monsignor Andrea Migliavacca che ha poi benedetto il Museo, il professor Vincenzo Barone direttore della Scuola Normale Superiore partner del progetto e il presidente della Fondazione CRSM Gianfranco Rossi, grazie al cui contributo è stato possibile completare la riqualificazione del Complesso di San Domenico.

Presenti anche il presidente dell’Anpi di Pisa Bruno Possenti, Massimo Fornaciari dell’Aned Toscana, la Presidente Istituto Fratelli Cervi la senatrice Albertina Soliani, il presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Firenze il professor Simone Neri Serneri, Marco Manfredi dell’Istoreco-Istituto Storico della Resistenza di Livorno, le istituzioni cittadine, molti sindaci del Comprensorio, dell’Empolese Valdelsa e dei Comuni dell’eccidio del Padule di Fucecchio. Presenti anche il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, il direttore del Parco Nazionale della Pace di Stazzema Michele Morabito, e l’assessore di Signa, il professor Giampiero Fossi che ha raccontato di aver conosciuto il soldato tedesco che fece saltare in aria la Rocca. Presenti i rappresentanti delle forze dell’ordine tra i quali il comandante provinciale dei carabinieri il colonnello Nicola Bellafante e il Maggiore Gennaro Riccardi comandante della Compagnia dei Carabinieri di San Miniato.

Dopo i saluti istituzionali la serata è proseguita con il taglio del nastro e il ciclo di visite guidate del Museo che sono andate avanti fino a tarda sera, dove a fare da guida sono state la curatrice Barbara Pasqualetti, l’architetto Serena Chiarugi e l’archivista Laura Guiducci, insieme ad alcuni componenti del Comitato Gori. Durante l’aperitivo offerto dall’Azienda Speciale Farmacie, la cantante folk Giuditta Scorcelletti ha interpretato una serie di brani della tradizione popolare toscana e canti partigiani, con il contributo della Fondazione Istituto del Dramma Popolare. La lunga serata si è poi conclusa con un video inedito realizzato da Beppe Chelli e Daniele Benvenuti che ha ripercorso i lunghi mesi della guerra fino appunto alla Liberazione. A chiudere la serata è stato il cortometraggio “Il sarto dei tedeschi” per la regia di Antonio Losito, scritto ed interpretato dal sanminiatese Cristiano Mori.

Da oggi il Museo sarà aperto con il seguente orario: dal lunedì al sabato 10.30-12.30, martedì e giovedì 15-17. Per i mesi di agosto e settembre non è previsto un biglietto d’ingresso. Per informazioni: Loggiati di San Domenico n. 8, San Miniato (PI), 0571/406293, museodellamemoria@comune.san-miniato.pi.it (Facebook: https://www.facebook.com/MuseoMemoriaSanMiniato




Paolo Pezzino nuovo Presidente dell’Istituto F. Parri cui aderiscono gli Istituti toscani della Resistenza e dell’età contemporanea

Paolo Pezzino, storico dell’Università di Pisa, è stato eletto oggi Presidente dell’Istituto Ferruccio Parri – rete nazionale degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea dal Consiglio generale riunito a Milano.

Il prof. Pezzino succede al prof. Valerio Onida, già presidente della Corte costituzionale, che ha concluso il suo secondo mandato alla guida dell’Istituto.

Paolo Pezzino è stato protagonista dell’importante stagione di studi sulle stragi naziste e fasciste nel corso della seconda guerra mondiale e della riflessione sulla guerra ai civili, sulle “giustizia mancata”, sulle politiche della memoria.

Recentemente ha coordinato e diretto il progetto dell’Atlante delle stragi naziste e fasciste, svolto in collaborazione fra l’ANPI e la rete degli Istituti, che consente oggi di avere un quadro sistematico e dettagliato dell’impatto delle stragi naziste e fasciste sulla popolazione italiana su tutto il territorio nazionale.

La Redazione di ToscanaNovecento gli rivolge i migliori auguri di buon lavoro per la valorizzazione delle potenzialità della rete nazionale e per la promozione della cultura storica!




A Pisa, per la Festa della Repubblica, Medaglia d’Argento al Merito Civile alla memoria del partigiano Gian Carlo Taddei

Nel corso della manifestazione ufficiale per la celebrazione della Festa della Repubblica, svoltasi stamani a Pisa in Piazza dei Cavalieri, è stata consegnata la Medaglia d’Argento al Merito Civile alla memoria del partigiano Gian Carlo Taddei, attribuita con questa motivazione:

“Comandante di un distaccamento partigiano, mentre disarmato, per evitare rappresaglie alla popolazione in caso di cattura, stava effettuando un’azione esplorativa del territorio, cadeva in un’imboscata tesa da una pattuglia di S.S. e veniva barbaramente trucidato, immolando la giovane vita ai più alti ideali di democrazia e di libertà”.

Si tratta dell’episodio in cui il giovane comandante della formazione “Marcello Garosi” cadde vittima, insieme con Ciro Bertini, il 29 agosto 1944 a Col de’ Lanci, presso Gualdo, comune di Massarosa. Del gruppo dei partigiani faceva parte Gustavo Rontani, recentemente scomparso, che in quell’occasione riuscì a scampare alla morte.

In assenza di parenti superstiti, la medaglia è stata assegnata al Liceo classico “Galileo Galilei” di Pisa, la scuola superiore frequentata da Taddei, anche in considerazione del fatto che la richiesta del riconoscimento era stata avviata proprio dagli studenti di quella scuola, sulla base di una ricerca realizzata con la collaborazione scientifica e didattica dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea  in provincia di Lucca (ISREC) e l’appoggio dell’ANPI di Pisa.

La medaglia di Gian Carlo Taddei è stata consegnata dal Prefetto di Pisa Angela Pagliuca alla Dirigente del Liceo classico Gabriella Giuliani, alla presenza degli studenti autori della ricerca, del loro docente Stefano Sodi, del presidente dell’ISREC Lucca Stefano Bucciarelli e del Presidente provinciale dell’ANPI Bruno Possenti.




Circolo Arci Rinascita Pisa: presentazione del libro “L’eccidio di Decima”

Presso il Circolo Arci Rinascita di Pisa, via del Borghetto 37, sabato 14 aprile 2018 alle ore 17:00 sarà presentato il libro di

William Pedrini, L’eccidio di Decima (5 aprile 1920, Decima di San Giovanni in Persiceto, Bologna)

Intervengono: Carlo D’Adamo, storico e saggista e Bruno Possenti, Presidente dell’ANPI provinciale di Pisa




Pieno sostegno alla Lettera di insegnanti toscani a Lotito e ai Presidente delle Squadre di Serie A

ToscanaNovecento e gli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea presenti in Toscana appoggiano e condividono spirito e finalità della letetra inviata da vari insegnanti toscani al Presidente Lotito e ai presidenti delle Squadre di calcio di Serie A ritenendo fondamentale un’azione capillare e continuativa di formazione delle nuove generazioni.

Proprio la rete degli Istituti, grazie alla Regione Toscana, con le sue consolidate politiche della memoria, e alla stretta collaborazione con il mondo della scuola, presidio insostituibile nella formazione di una cittadinanza consapevole e democratica, ha svolto e può svolgere sempre più un ruolo importante, ma che necessita di costanti miglioramenti e sostegni.

Invitiamo tutti quindi a sottoscrivere questa lettera e a diffonderla fra i propri contatti.

Di seguito il testo della lettera:

Egregio Presidente Lotito e Presidenti delle squadre di serie A,Siamo docenti delle scuole toscane che partecipano da tempo alla formazione legata alle politiche della Memoria in Italia. Stiamo assistendo con preoccupazione al dibattito innescato dall’immagine di Anna Frank strumentalizzata per tornare a diffondere pericolosi messaggi di antisemitismo nella società.  Siamo professionisti della formazione che decidono di scriverVi consapevoli del fatto che i giovani ultras delle curve degli stadi possono essere anche le stesse studentesse e studenti che siedono nei banchi delle nostre classi. Per questo motivo pensiamo di poter partecipare  al dibattito in corso offrendo il nostro contributo professionale:  partecipiamo da anni al Treno della Memoria della Toscana e sappiamo che ogni viaggio ha avuto successo soltanto quando è stato preceduto dalla formazione e dalla didattica a scuola.

Per questo non è sufficiente limitarsi ad immaginare viaggi ad Auschwitz o fiori alle sinagoghe, ancor meno cambiare il colore della maglia fatta indossare da Anna Frank.

La legge che ha istituito il Giorno della Memoria chiama in causa con forza le scuole e noi, da docenti, abbiamo sempre risposto con l’impegno diretto e con il lavoro con gli studenti ottenendo crescita interiore, riflessione e conoscenza storica. Crediamo che le scuole ed i docenti che vi  lavorano e che si formano da decenni  sulle tematiche legate alla storia ed alla memoria dei fatti del Novecento siano gli interlocutori necessari, perché quanto si sta dibattendo si trasformi in costruzione di cittadinanza inclusiva e che i buoni propositi non restino lettera morta. Per questo vi suggeriamo di non replicare iniziative a sé stanti, ma di dare sostegno in maniera concreta a quanto le scuole hanno fatto e stanno facendo per incidere a livello profondamente formativo rispetto a queste tematiche fondamentali per la crescita dei giovani che passano anche dagli stadi. Egregi Presidenti siamo pronti a incontrarvi ed a collaborare.

Maria Pia Suma, Caterina Marini, Franca Donnini, Alessandro Guidotti, Nicola Pagliuca, Enrica Canaccini, Elena Rossotto, Beatrice Masi, Daniele Mangini, Serena Conti, Corrado Nesi, Chiara Bontempi, Silvia Pagnin, Odetta Barani, Lorella Niccolini, Lucia Parri, Lara Pieri, Sandra Troilo, Silvia Cosimi, Maria Rosa Ricciarini, Graziella Poli, Laura Bardelli, Paola Martini, Maria Chiara Gentili, Maria Pisana, Antonio Venneri, Giusy Gesualdi, Mariassunta Pirillo, Andrea Monastero




Corso di aggiornamento per docenti – L’onda lunga della Rivoluzione russa

Sul finire dell’anniversario della rivoluzione russa, l’ ISRPT dedica il II corso di formazione docenti a un evento epocale che ha segnato la storia mondiale nel “secolo breve” attraverso le idee e gli uomini, la tensione verso il progresso dell’umanità e la degenerazione e il crollo di uno dei totalitarismi simbolo del Novecento.
Il corso è costruito in senso diacronico e attento alle vicende internazionali, come è d’obbligo per una lettura globale della storia.
Oltre ai classici strumenti per la lezione frontale, il corso si propone di offrire materiali per approccio laboratoriale allo studio della storia, favorendo così l’inclusione e le competenze di cittadinanza e soprattutto “l’imparare a imparare”, competenza chiave per una generazione facilitata, e al tempo stesso disorientata dal predominio del digitale.

Il corso d’aggiornamento è riconosciuto dal MIUR.

Costo: 120 euro, pagabili anche con la Carta del docente.

Come iscriversi: per iscrizioni e info: ispresistenza@tiscali.it 0573/359399 (sede ISRPT) cell. Direttore 3287670042.

Sede del corso: Istituto storico per la Resistenza di Pistoia (solo prima lezione); Assessorato alla cultura di Pistoia (dalla seconda lezione).

Programma del corso:

5 dicembre Dott.re Andrea Borelli
1° INCONTRO:Presentazione del corso. Storiografia della Rivoluzione Russa

12 dicembre Professore Angelo D’Orsi
2° INCONTRO: 1917:cronistoria ed analisi

11 gennaio Dott.re Andrea Borelli
3°INCONTRO: La “modernità staliniana: costruzione di un modello alternativo di società?”

25 gennaio Dott.ssa Alice Vannucchi
4° INCONTRO: Il PCI in Italia: la via italiana al socialismo: formazione dei militanti e l’attesa della rivoluzione

8 febbraio Dott.re. Stefano Bartolini
5° INCONTRO: Anni ‘70: Tante vie al socialismo uno sguardo oltre la cortina

22 febbraio Dott.ssa Sara Gremoli
6° INCONTRO: Crollo del comunismo. Un caso studio: la Polonia




Ci ha lasciato Mirella Scriboni, una vita di impegno per le battaglie civili e non-violente

La scrittrice Mirella Scriboni è scomparsa a Pisa l’8 gennaio per un male incurabile. Nata a Viterbo nel 1950, si era laureata a Pisa in lettere discutendo una tesi su Rocco Scotellaro con il prof. Silvio Guarnieri. Ha insegnato italiano all’estero (Irlanda, Australia, Stati Uniti, Egitto, Etiopia). Si è occupata di letteratura di viaggio e, in particolare, di viaggiatrici italiane dell’Ottocento, tra l’altro curando, per la casa editrice Tufani, la pubblicazione italiana dei racconti di viaggio in Turchia di Cristina Trivulzio di Belgiojoso: Emina (1997), Un principe curdo (1998), Le due mogli di Ismail-bey (2008) e di donne e antimilitarismo tra ‘800 e ‘900: Abbasso la guerra! Voci di donne da Adua al Primo conflitto mondiale (1896-1915) (BFS, 2008). Da sempre impegnata nelle battaglie civili e nonviolente, era socia della Casa della donna di Pisa, del quotidiano «Il manifesto», Assopace per la Palestina, amica e sostenitrice della Biblioteca Franco Serantini.