E’ scomparso il partigiano Valerio Puccianti

È con grande dispiacere che l’Istituto storico della Resistenza di Pistoia ha appreso della scomparsa del partigiano Valerio “Enzo” Puccianti, avvenuta nella tarda serata di ieri. Vogliamo salutarlo ricostruendo brevemente i passi di una vita straordinaria, che Valerio ha vissuto sempre di corsa, senza fermarsi mai.

Ultimo di 5 figli, Valerio nasce nel 1922 a Bardalone, nel Comune di S. Marcello-Piteglio. Dopo aver frequentato la scuola professionale della SMI di Campo Tizzoro entra poi a lavorare nella fabbrica giovanissimo, a 12 anni, come calibrista. Ed è proprio nella fabbrica, grazie al contatto con antifascisti di vecchia data, che Valerio inizia a maturare la sua coscienza politica comunista e antifascista. Entra così a far parte della Brigata “Gino Bozzi”, dove ricoprirà il ruolo di Vice Commissario col nome di battaglia “Enzo”, in omaggio al fratello morto in giovane età.

Dopo la liberazione di Campo Tizzoro nel settembre del ’44, Valerio sceglie, nella primavera del 1945, di continuare a combattere nel ricostituito Esercito cobelligerante italiano: parte quindi per il fronte di Bologna, poi a Brescia e Bergamo fino alla fine del conflitto.

Terminata la guerra, Valerio partecipa agli scioperi contro i licenziamenti indiscriminati messi in opera dalla SMI e, nel 1948, è presente alla “Marcia della fame”. Entra a far parte del Consiglio comunale di S. Marcello e lavora come sindacalista presso la Camera del Lavoro di S. Marcello. Si occupa anche, insieme ad altri suoi compagni della “Bozzi”, della ricostruzione della ex Casa del fascio di Maresca (bombardata dagli Alleati durante la guerra), che da allora diventa la Casa del popolo del paese montano. Avendo da sempre la passione per la scrittura, diventa corrispondente de «La Voce» (il periodico della Federazione del PCI di Pistoia); alcuni suoi articoli sono pubblicati anche su «L’Unità».

Le condizioni di miseria sulla montagna pistoiese sono però tali che, nel 1952, Valerio è costretto a emigrare assieme alla sua famiglia: dopo una serie di peripezie, si stabilisce infine a Parigi, dove, grazie alle sue qualifiche di operaio specializzato, trova impiego presso la casa automobilistica Citroën, dove lavorerà per i successivi trent’anni fino alla pensione.

Nonostante la distanza, Valerio non ha mai dimenticato Maresca: durante l’estate, ogni anno, è sempre tornato nel suo paese, dov’era conosciuto da tutti anche per la sua attività sportiva di corridore. Infatti, oltre alle innumerevoli gare a cui ha preso parte nel corso degli anni, ha partecipato per ben 12 volte consecutive alla corsa podistica Pistoia-Abetone.

Sarà ricordato così Valerio Puccianti, col suo fazzoletto rosso al collo e con le ali sempre ai piedi.




È uscito il n. 3/2020 dei “Quaderni del Circolo Rosselli” la rivista diretta da Valdo Spini edita da Pacini Pisa

Il numero è dedicato a “Paolo Barile a vent’anni dalla sua scomparsa”, (2000-2020) con i contributi di Enzo Cheli, Stefano Grassi e Valdo Spini, (Quest’ultimo ricorda la comune esperienza nel Governo Ciampi.) Il nucleo principale della pubblicazione è costituito dal saggio di Marco Cannone “Paolo Barile: Il giurista delle libertàÌ”, L’autore, ripercorre la storia di Barile giovane magistrato, militante di Giustizia e Libertà, partigiano del partito d’Azione e poi allievo di Piero Calamandrei nell’avvocatura e nell’insegnamento universitario, fino a diventare il grande costituzionalista a tutti noto. Il saggio di Cannone comprende anche una ricerca originale e inedita nell’Archivio Barile, nel capitolo “Caposcuola dei costituzionalisti fiorentini”.

Ricca anche la parte generale della rivista con l’articolo “Socialismo liberale: ideologia del ceto medio?” di Andrea Banchi e quello di Lucilla Spini sui 75 anni delle Nazioni Unite. Quindi la storia di Franco Venturi (1914 – 1994) come militante nella Resistenza e nel Partito d’Azione, nell’articolo di Giulio Talini. Mentre l’avvocato Salvatore Battaglia (1843 – 1900) è raccontato da Enrico Coppi in occasione dell’inaugurazione della lapide che lo ricorda là dove visse in Firenze. Infine, Valdo Spini ricorda Giorgio Bouchard figura di spicco della Chiesa Valdese, e del protestantesimo italiano.

“Arrivati in redazione” la consueta rubrica di libri a cura di Antonio Comerci, conclude anche questo numero del Quaderni.

Info: Spazio QCR, via degli Alfani 101/R, 50121 Firenze – 055/2658192 – www.rosselli.org –

fondazione.circolorosselli@gmail.com




L’Assemblea dei soci dell’ISRT approva, unanime, Bilanci e Relazione del Direttore

Il 31 ottobre 2020 l’Assemblea dei soci dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea ha approvato, all’unanimità, il Bilancio consuntivo 2019, il Bilancio preventivo 2020, con i documenti allegati, e la Relazione del Direttore.

Nel suo intervento il direttore, dott. Matteo Mazzoni, ha evidenziato lo sforzo sostenuto dall’Istituto in questi mesi segnati dalla pandemia e dalle sue conseguenze. Grazie al lavoro del personale, di collaboratori e collaboratrici i servizi di Biblioteca e Archivio hanno consentito di soddisfare, rispettivamente circa 650 e 220 richieste di utenti, venendo incontro alle esigenze di studenti e studiosi in una fase segnata da chiusure e difficoltà gravi per la ricerca. Inoltre non è venuto meno il lavoro nei settori della didattica, della ricerca e della divulgazione scientifica, come attestato dalla relazione sulle attività (pubblicata sul sito ISRT). Non mancano tuttavia le preoccupazioni per questa fase tanto precaria, pur con l’auspicio che Regione Toscana possa continuare a sostenere l’Isrt come tutta la rete degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea.

L’Assemblea è stata occasione di un lungo ed intenso confronto sulla gravità della situazione e sulla funzione che l’Isrt è chiamato a svolgere in questa fase così complicata.

Il rinnovo del consiglio direttivo è stato rinviato per consentire una partecipazione effettiva e diffusa dei soci, considerato l’aggravarsi della situazione pandemica e stante l’eccezionalità dello stato di emergenza in vigore.

 




27 ottobre: presentazione on line delle proposte didattiche dell’Istituto di Grosseto

per la copertina della pagina

>>>Scarica la brochure con le proposte didattiche

Martedì 27 ottobre, alle ore 17.30, sarà presentato sulla pagina fb dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea (https://www.facebook.com/isgrec.istitutostoricogr) “Tempo di scuola 2021”, il piano dei corsi di aggiornamento per insegnanti e dei laboratori per studenti per l’a.s. 2020-2021. Nel presentare le proposte per la didattica, il pensiero dell’Isgrec si rivolge all’emergenza sanitaria non ancora risolta e alle regole imposte a presidio di studenti ed insegnanti, che, pur garantendo un inizio in presenza, presentano oggi alle scuole grandi difficoltà da affrontare e una situazione di incertezza da gestire. Questo scenario nuovo e imprevedibile ha convinto l’Isgrec ad accettare la sfida dell’organizzazione di corsi, laboratori e visite guidate interamente on line, sfruttando anche l’esperienza pluriennale nella costruzione di strumenti multimediali. Al centro della riflessione anche l’educazione civica, che diviene da quest’anno insegnamento obbligatorio; un tema, quello dell’educazione alla cittadinanza, al quale l’Isgrec da sempre dedica un’attenzione specifica, finalizzata ad approfondire i contenuti storici che ruotano attorno al fulcro della Costituzione e della democrazia attiva e partecipata.

Per quanto riguarda i corsi di aggiornamento (tutti pensati per i docenti ma aperti anche ai non insegnanti), l’attività vedrà confermata l’estensione della cronologia oggetto di studio dell’Isgrec negli ultimi anni. Tra novembre e dicembre l’attenzione sarà concentrata sul tema estremamente attuale dei rapporti fra Italia e Africa (sulla piattaforma Sofia del MIUR codice 49838), accogliendo le sollecitazioni offerte dal presente in rapporto a una nuova sensibilità su tematiche come il razzismo e la questione di genere. Da novembre ad aprile 2021 i sei incontri previsti dal corso “Sguardi sul mondo #2” (sulla piattaforma Sofia del MIUR codice 49840), originariamente programmato per la primavera scorsa ma sospeso a causa dell’emergenza sanitaria, accompagneranno alla (ri)scoperta di figure femminili che nel corso del Novecento hanno suggerito nuove angolazioni per osservare e interpretare il mondo. Tra le relatrici del corso anche la scrittrice Premio Strega 2018 Helena Janeczek. Nel secondo quadrimestre, incontri sulla storia della comunicazione di massa avvicineranno invece i docenti al fenomeno sociale innovativo determinatosi nel Novecento con l’affermarsi di nuovi mezzi, che hanno rivoluzionato forme e contenuti delle narrazioni tipiche della cultura di massa. Tra aprile e maggio un corso sul delicato tema del terrorismo nell’Italia repubblicana, tenuto dallo storico Giacomo Pacini, affronterà un argomento caldo, la strategia della tensione, che necessita di un approccio storico utile a spiegarne il senso, scavando fino alle radici che hanno portato in molti casi a omissioni e oblii.

Molto articolate anche le proposte per gli studenti. Una particolare attenzione sarà posta alla storia locale, con la possibilità di scoprire o riscoprire la storia del territorio e le tracce che qui ha lasciato nel paesaggio e nel tessuto urbano. Il fine di questi laboratori è far conoscere ai giovani il patrimonio monumentale e paesaggistico cittadino come primo passo per suscitare in loro un’assunzione di responsabilità civica nei confronti della città e dei suoi tesori.

Un percorso laboratoriale nella primavera del 2021, anno in cui ricorre il 75° anniversario della prima partecipazione al voto delle donne, andrà ad approfondire le tematiche della partecipazione femminile alla vita pubblica. Saranno affrontati anche il tema caldo del razzismo, con un percorso di approfondimento delle ragioni e dei percorsi “dell’altro”, e quello della libertà di stampa con l’intento, grazie anche alla collaborazione con giornalisti, di offrire agli studenti strumenti per riconoscere, in tempi di fake news, le informazioni attendibili e per orientarsi nel panorama dell’attualità.

Altro tema cruciale, quello dei luoghi di memoria, intesi come opportunità pedagogica per affrontare i complessi rapporti fra memoria e storia e fra passato e presente; un ciclo di laboratori sarà dedicato in modo specifico alla strage dei Martiri d’Istia e i ragazzi saranno incoraggiati ad elaborare prodotti multimediali, performance o testi da presentare (on line o in presenza) in occasione della commemorazione a Maiano Lavacchio.

All’evento della caduta del muro di Berlino sarà dedicato un progetto laboratoriale, cofinanziato dalla Fondazione CRF, che è un tentativo di sperimentare forme innovative di pedagogia della memoria: alle lezioni-laboratorio sarà affiancato l’atelier di un artista tedesco, Roman Kroke, finalizzato all’utilizzo dell’arte per esplorare la metafora della frontiera.

Anche quest’anno saranno importanti i momenti formativi legati al calendario civile. La Giornata della Memoria sarà occasione per gli studenti di approfondimento sulle persecuzioni di vittime meno conosciute del piano di sterminio: diversamente abili, Rom e Sinti, omosessuali. Saranno riproposte le “passeggiate della memoria” alle pietre d’inciampo e agli altri simboli della deportazione dei grossetani, con la novità che, in caso di impossibilità di organizzarle in presenza, saranno effettuate in maniera virtuale.

Per il Giorno del Ricordo, invece, il focus sarà incentrato sulla storiografia, nel tentativo di fare il punto sullo studio della storia del confine orientale. Come di consueto, su richiesta delle scuole sarà possibile prenotare laboratori per gli studenti nel corso dei quali saranno offerte alle classi le risorse multimediali costruite nel corso del tempo grazie anche all’investimento culturale dell’Assessorato regionale alla cultura, che ha consentito proprio all’Isgrec l’organizzazione di due Summer School a Rispescia e due viaggi nei luoghi del confine orientale per insegnanti e studenti di tutta la Toscana.

Per informazioni e per ricevere la brochure didattica: Isgrec | 0564415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it | https://www.facebook.com/isgrec.istitutostoricogr




L’Isrpt presenta la sua offerta formativa per l’a.s. 2020/21

L’istituto storico della Resistenza di Pistoia è lieto di presentare l’offerta formativa 2020-2021, curata dalla responsabile didattica Alice Vannucchi.

L’Istituto offre interventi sui temi della storia del Novecento italiano ed europeo ed in particolare sulla storia del fascismo, dell’antifascismo, della guerra, della deportazione e dello sterminio, della costruzione della memoria. Oltre ai classici strumenti, i percorsi offrono materiali per un approccio laboratoriale allo studio della storia, con una particolare attenzione al lavoro sulle fonti, favorendo così l’inclusione e le competenze di cittadinanza e soprattutto “l’imparare a imparare” competenza chiave per le nuove generazioni.

Le lezioni sono a cura dei ricercatori dell’Istituto Storico della Resistenza.

Maggiori informazioni nel depliant allegato.

Per informazioni, scrivere a: ispresistenza@tiscali.it




Giovanni Contini eletto Presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia

Il Consiglio direttivo dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia ha eletto nella sua seduta di insediamento il nuovo Presidente, nella figura di Giovanni Contini, dopo la nomina di Roberto Barontini a presidente onorario.

Contini è una figura di grande spessore professionale, con alle spalle una lunga carriera internazionale di studioso e dirigente culturale. Alle esperienze in prestigiose strutture estere presso il King’s College di Cambridge, l’Università della California (UCLA), l’Università di Amsterdam, la Tokyo University e la Keio University in Giappone, ha affiancato la direzione della sezione “archivi audiovisivi” della Soprintendenza Archivistica per la Toscana dal 1984 al 2014, la rappresentanza dell’Italia presso il comitato per la tradizione orale del Consiglio internazionale degli archivi, la partecipazione per conto del MIBACT alle attività di ricerca della Shoah Foundation di Los Angeles, la partecipazione al Comitato italiano dell’UNESCO per la salvaguardia dell’eredità immateriale, la docenza in storia contemporanea e archivistica all’Università “La Sapienza” di Roma e la presidenza dell’Associazione italiana di storia orale (AISO) dal 2012 al 2017. Nel 2019 è stato invitato dall’UCLA per tenere una conferenza su letteratura e Resistenza.

Tra i pionieri della storia orale nel nostro paese, Contini ha coniugato l’approccio storico e antropologico ad un rigoroso uso delle fonti, con una grande sensibilità verso il ruolo delle persone nel partecipare al processo storiografico. Si è occupato di memoria, lavoro, mondo contadino, Resistenza, stragi, Shoah. Ha organizzato innumerevoli seminari, conferenze e convegni, tra i quali ricordiamo per la loro rilevanza i convegni internazionali del 2007, “I crimini di guerra del Giappone e dell’Italia”, e del 2009, “Miniere e minatori. Una memoria europea”. Tra le sue pubblicazioni: Memoria e storia (1985); Santa Croce sull’Arno: Biografie di imprenditori (1987); Vivere di coltelli (1989) Verba manent. L’uso delle fonti orali per la storia contemporanea (1993); La memoria divisa (1996); La forma e le cose (2003); Aristocrazia contadina (2008).

Con questa designazione l’ISRPt consolida il lavoro realizzato sul territorio negli ultimi anni sui fronti della ricerca, della didattica, della divulgazione, della partecipazione e dell’editoria, che continuerà a portare avanti con rinnovato vigore aprendosi al contempo verso l’esterno per accogliere le nuove sfide della Public History e allargare le proprie attività e collaborazioni.




Valdo Spini confermato alla Presidenza dell’Associazione delle istituzioni di cultura italiane.

Si è svolta oggi, giovedì 24 settembre, l’assemblea dell’Associazione delle istituzioni di cultura italiane, che ha proceduto al rinnovo degli organi statutari in scadenza. Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli di Firenze, è stato confermato alla Presidenza dell’Associazione per il prossimo triennio.

Il nuovo Comitato esecutivo è così composto: Francesco Accardo (Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto); Nicola Antonetti (Istituto Sturzo); Margherita Azzari (Società geografica italiana); Germana Capellini (Fondazione Lelio e Lisli Basso); Marina Cattaneo (Fondazione Anna Kuliscioff); Alessandra Cavaterra (Fondazione Ugo Spirito-Renzo De Felice); Maria Pia Donat-Cattin (Fondazione Donat Cattin); Letizia Lanzetta (Istituto nazionale di studi romani); Salvatore Claudio La Rocca (Centro universitario europeo beni culturali); Gianvito Mastroleo (Fondazione Giuseppe Di Vagno); Paolo Pezzino (Istituto nazionale Ferruccio Parri. Rete degli Istituti storici della Resistenza ) Silvio Pons (Fondazione o Gramsci, Roma); Federico Ruozzi (Istituto scienze religiose Giovanni XXIII); Sergio Scamuzzi (Polo del ‘900); Siriana Suprani (Fondazione Gramsci Emilia Romagna); Massimiliano Tarantino (Fondazione Giangiacomo Feltrinelli); Antonio Tedesco (Fondazione Pietro Nenni) e Giuseppe Tognon (Fondazione trentina Alcide De Gasperi)

Sono confermati i revisori dei conti: Pier Francesco Bernacchi (Fondazione nazionale Carlo Collodi); Giuseppe Giorgetti; Luigi Tomassini (Fondazione di studi storici Filippo Turati)

L’assemblea ha inoltre proceduto all’approvazione del bilancio preventivo per il 2021 e all’ammissione di cinque nuovi soci:l’Istituto per lo studio dell’età contemporanea (ISEC) di Sesto San Giovanni; la Fondazione Centro studi Alfierani; la Fondazione Maytreia, istituto di cultura buddhista, la Fondazione Centro culturale San Fedele e l’Unione femminile nazionale

L’Associazione raggiunge così il numero di 125 soci.

L’assemblea ha infine preso atto delle comunicazioni del presidente Spini sulle prossime scadenze: l’evento “Riparti Italia, riparti cultura” che avrà luogo a Milano, presso la Fondazione Feltrinelli, il 5 ottobre, alla quale interverranno, tra gli altri il Commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni e il Ministro per i beni culturali e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, e, in primavera, una iniziativa dedicata al rapporto tra istituti di cultura e regioni nell’ambito delle attività per Parma capitale italiana della cultura 2021 e, in autunno, la VII Conferenza nazionale dell’Associazione, che si terrà Cagliari.

“Rieletto alla Presidenza, ho accettato il nuovo mandato, consapevole che l’associazione può contribuire alla coscienza di uno sforzo unitario del paese per uscire dalla crisi e dare uno sbocco ai giovani, nel nostro caso in particolare a quelli che operano nella ricerca e nella cultura”.




L’on. Barontini eletto Presidente onorario ISRPT

Si è tenuta sabato 12 settembre, all’aperto, presso la Casa del popolo di Spazzavento, l’Assemblea annuale dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Pistoia.

In un clima di emozioni, l’on. Renzo Innocenti ha ricordato ai numerosi soci intervenuti gli ultimi venti anni dell’Istituto, ai quali il dr. Roberto Barontini ha dedicato gran parte del suo tempo, dividendosi fra la professione di medico di famiglia, coltivata con solerzia, l’attività politica (è stato consigliere comunale, deputato, vicepresidente della Provincia di Pistoia) e la direzione dell’Istituto, le attività storiche, la presenza assidua e capillare nel territorio, l’attenzione a far crescere un importante nucleo di giovani storici. Barontini stesso ha sottolineato il contributo importantissimo dei direttori dell’Istituto: Fabio Giannelli, Michela Innocenti, fino all’attuale direttore Matteo Grasso. Numerose e importanti le attività nelle scuole, primo fra tutti il progetto Scenari del XX secolo, iniziato insieme alla Provincia e all’assessore Giovanna Roccella nell’anno scolastico 2019-2020, che tuttora continua a portare nelle scuole superiori strumenti di lettura critica della società. Si ricorda anche il recupero e la valorizzazione dell’archivio Devoto sulla deportazione, i corsi di aggiornamento riconosciuti dal Miur per docenti, l’ampliamento della biblioteca, i tirocini con le università.

Roberto Barontini ha ricordato anche le attività della casa editrice, fra cui la pubblicazione della rivista Quaderni di Farestoria e di numerosi libri di successo, da “La Libellula” all’ultimo e prestigioso “L’influenza spagnola del 1918-1919”.

Come detto il Vicepresidente Filippo Mazzoni: «Venti anni in cui abbiamo lasciato il segno nella storia culturale della nostra città», grazie anche alla stretta sinergia con le istituzioni cittadine, la Provincia, i Comuni, la Fondazione Cassa di Risparmio e tutte le associazioni. L’assessore del Comune di Pistoia, Alessandro Sabella, ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, riconoscendo il valore del lavoro svolto.

Al termine degli interventi, l’assemblea ha eletto all’unanimità Roberto Barontini Presidente Onorario dell’Istituto, suggellato da un lungo, intenso applauso, quasi un abbraccio collettivo.