Sul sito del Ministero dei Beni culturali la Mostra su Grosseto nella Grande guerra dell’Istituto storico grossetano della Resistenza

Progetto didattico, a cura dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’et contemporanea, sostenuto dalla Regione Toscana, la mostra virtuale “Sulle tracce della Grande Guerra a Grosseto. Storie di guerra, di prigionia, di coraggio, di abbattimento” ha ottenuto il logo nazionale del Centenario e da oggi è consultabile sul sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.movio.beniculturali.it/index.php?it/68/mostre-realizzate

“Ovunque nell’Italia del dopoguerra le città onorarono i caduti della Grande Guerra. A Grosseto in una piazza appena fuori dalla cinta delle Mura Medicee nel 1921 il monumento che era stato dedicato nel 1896 agli eroi del Risorgimento estese la sua destinazione alle vittime del 1915-18. Grosseto, all’epoca quasi interamente contenuta entro le Mura, era capoluogo di una provincia tanto estesa quanto poco densamente popolata, con scarse tracce di modernità e una tradizione laico-risorgimentale, soprattutto nella periferia. I venti di guerra erano stati salutati da uno scontro aspro tra interventisti e neutralisti – emblematico il caso di Massa Marittima. Nei quattro anni trascorsi dalla mobilitazione Grosseto aveva subito perdite umane, visto le sue campagne svuotarsi degli uomini richiamati al fronte, le donne farsi carico di responsabilità e fatiche, soprattutto in agricoltura, all’epoca il cuore dell’economia grossetana. A loro era toccata parte cospicua dell’assistenza, ai feriti che rientravano, a vedove e orfani, alle famiglie più povere, in appoggio alle istituzioni laiche e cattoliche e alla Croce Rossa, da tempo attiva. Tra le peculiarità, una struttura militare, il Centro deposito e allevamento quadrupedi, da cui partivano per il fronte cavalli e muli. Oggi il rinominato Centro militare veterinario custodisce una preziosa collezione di oggetti e conserva con una scuola la tradizione della mascalcia.” (da Introduzione alla mostra)




Novembre di formazione in ISRT per gli insegnanti delle scuole medie inferiori di Firenze

Un novembre di aggiornamento e formazione storica a cura dell’ISRT per gli insegnanti delle scuole medie di Firenze aderenti ai progetti legati al Novecento delle Chiavi della Città del Comune di Firenze.

Per tre sabati mattina, a partire dal 7, i docenti seguiranno lezioni e frequenteranno laboratori didattici presso la sede ISRT in via Carducci ,sui nodi della prima guerra mondiale, della seconda guerra mondiale con una riflessione sul calendario civile della memoria, della Resistenza e del suo rapporto con la Costituzione.

 




Apre la Pagina Facebook dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Così come molti Istituti di cultura e della rete dell’Istituto nazionale del movimento di liberazione in Italia, anche l’ISRT ha da pochi giorni aperto la sua pagina Facebook per segnalare le proprie iniziative, grazie alla collaborazione del dott. Carmelo Albanese. Per il direttore dell’Istituto, dr. Matteo Mazzoni, si tratta di uno strumento in più per comunicare informazioni sul vasto programma di attività di ricerca, formazione e divulgazione svolto dall’Istituto, farne conoscere i patrimoni documentari e favorirne la conoscenza fra studenti, docenti, ricercatori ed appassionati, cercando di sfruttare le potenzialità del web e dei social e di raggiungere così anche destinatari che hanno maggiore familiarità con questi ultimi che con le sale dell’Istituto. Una sfida fatta propria del resto fatta propria dall’ISRT già con il Portale ToscanaNovecento.

Tutta la Redazione di ToscanaNovecento saluta la nuova Pagina e invita tutti a sostenerla, cliccandovi “Mi piace” così da seguirne gli sviluppi e con questi, le attività dell’ISRT.

https://www.facebook.com/istoresistenzatoscana




Seconda guerra mondiale 1940-1945. Concorso nazionale per racconti brevi

L’Associazione Meleto è nata per raccogliere testimonianze da tramandare alle future generazioni sui tragici eventi del 4.7.44. Quel giorno nella sola nostra frazione, persero la vita ben 93 uomini inermi per mano dei nazi-fascisti. In totale furono 192 le vittime nel territorio del nostro comune di Cavriglia.
Proprio nell’ambito di questa “missione” di tramandare la memoria, l’Associazione quest’anno, con il patrocinio del Comune di Cavriglia, della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana e il contributo di vari soggetti sensibili ai nostri valori, ha indetto un concorso letterario a carattere nazionale dal titolo: “Seconda guerra mondiale 1940-45. Racconti di vita”.

Indicazioni in dettaglio sul premio nel volantino in allegato.




NO alla vendita della scuola di Maiano Lavacchio, luogo della memoria della violenza fascista nel 1944

“Mamma: Corrado e Lele, l’ultimo bacio”.
Così l’ultimo saluto dei ‘Martiri d’Istia’, lasciato sulla lavagna della scuola di Maiano Lavacchio, dove all’alba del 22 marzo 1944 undici ragazzi renitenti alla leva furono barbaramente uccisi dai fascisti.
Il Sindaco di Magliano in Toscana intende mettere all’asta quella scuola – uno dei luoghi della Memoria più cari della nostra terra, da sempre luogo di incontro e riflessione specie per i più giovani – che ancora oggi testimonia ciò che è stato, e che mai più dovrà accadere. Un fatto grave che necessita la nostra generale mobilitazione.

Nell’immagine in evidenza l’articolo di Luciana Rocchi di Luciana Rocchi, direttrice dell’Istituto della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Grosseto, sulla decisione del sindaco di Magliano di vendere la scuola di Maiano Lavacchio, nel luogo dove il 22 marzo 1944 furono fucilati i martiri d’Istia, gli undici giovani che rifiutarono di arruolarsi nell’esercito della RSI. Un oltraggio alla memoria.




Le memorie di Vinicio Bagni, militare a Rodi e internato nei campi di concentramento, sul blog www.empoliestoria.it

Segnaliamo che è stato pubblicato sul blog www.empoliestoria.it un brano delle memorie dell’empolese Vinicio Bagni, militare a Rodi che insieme alla sua compagnia, dopo l’armistizio dell’8 settembre, si rifiutò di entrare nell’esercito tedesco e furono catturati e trasportati in un campo di internamento, facendo ritorno a casa nei primi mesi del 1946.

Il blog, promosso dall’associazione Amici dell’Archivio, punta a promuovere la conoscenza della storia empolese.




Alla memoria della staffetta Rina Morelli intitolato un giardino pubblico alla memoria a Cerbaia (San Casciano Val di Pesa)

Dopo Umberto Mattoncetti e Dante Tacci, sancascianesi noti nella grande storia per aver contribuito a liberare il paese dalle truppe nazifasciste, è Rina Morelli, partigiana staffetta attiva tra il 1943 e 1944 a dare nome ad uno spazio pubblico di San Casciano. È stato l’assessore Consuelo Cavallini, oggi alle ore 19, a presenziare la cerimonia di intitolazione del giardino pubblico situato tra via Bini Smaghi e piazza Balducci a Cerbaia. L’area pubblica è dedicata alla cittadina sancascianese che negli anni del secondo conflitto mondiale svolgeva il compito di staffetta porta ordini e di trasporto di munizioni per la brigata partigiana “III Rosselli”.




Crowdfunding per il Festival Resistente “Fino al cuore della rivolta”

Il collettivo Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani ha deciso di lanciare una campagna di sottoscrizione (crowdfunding) sulla piattaforma Produzioni dal basso, in occasione della XI edizione del Festival della Resistenza “Fino al cuore della rivolta”, che avrà luogo presso il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS) dal 31 luglio al 4 agosto 2015 . Il festival, anno dopo anno, è cresciuto fino a diventare il più importante festival in Italia, dedicato alla Resistenza. Per gli organizzatori, nonostante le difficoltà, rimane fondamentale mantenere lo spirito di autonomia che ha caratterizzato la programmazione del festival e, soprattutto, che tutte le iniziative siano rigorosamente ad ingresso libero, così come è stato finora.

“Fino al cuore della rivolta. Artisti per la Resistenza” è un festival della cultura che ha l’obiettivo di far incontrare le giovani generazioni con quel patrimonio di idee e di valori che ci deriva dall’esperienza della Resistenza e la cui conoscenza ancora oggi si dimostra fondamentale nel nostro vivere civile.

Lontani dalle stanche commemorazioni con “Fino al cuore della rivolta” si intende affrontare il tema della Resistenza attraverso forme di comunicazione artistica (musica, teatro, poesia) ma anche dibattiti, seminari e laboratori. Con questa manifestazione Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani vuole proporre uno spazio di riflessione e di incontro dove le nuove generazioni possano avvicinare i «vecchi partigiani» per riflette insieme sul nostro passato, per pens are un domani migliore.

Per contribuire visita il sito: https://www.produzionidalbasso.com/project/fino-al-cuore-della-rivolta-edizione-xi-del-festival-della-resistenza/?after_update=True