Studenti senesi nei luoghi della Memoria

Il 14 e 15 febbraio, un gruppo di quarantanove studenti degli Istituti Bandini, Marconi, Sarrocchi, e del Liceo delle Scienze umane di Siena, parteciperà ad un Viaggio della Memoria presso alcuni luoghi significativi della storia italiana del Novecento.

La prima tappa prevista sarà la Foiba di Basovizza, presso Trieste, monumento nazionale dal 1992, a ricordo delle vittime trucidate dagli uomini di Tito dopo la conquista del capoluogo giuliano nella primavera del ’45.
Seguirà la visita alla Risiera di San Sabba, unico campo di deportazione e sterminio attivato da nazisti tedeschi nel nostro Paese.
Il 15 febbraio, sulla via del ritorno, gli studenti visiteranno il Sacrario militare di Redipuglia, estrema dimora di centomila caduti della Grande Guerra.

La visita, ideata e organizzata da alcune docenti e dal Dirigente Scolastico dell’I.I.S. Sallustio Bandini, è stata possibile grazie al contributo del Comune di Siena e alla consulenza dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea.




Consulta on line il volume “I profughi giuliani, istriani, fiumani e dalmati in provincia di Grosseto”

“I profughi giuliani, istriani, fiumani e dalmati in provincia di Grosseto”, e-book di Laura Benedettelli, raccoglie gli esiti di una ricerca pluriennale dell’ISGREC in archivi locali e nazionali sulle vicende degli esuli, arrivati a Grosseto a partire dagli anni Quaranta del Novecento. Il volume è liberamente consultabile nella versione “sfogliabile”  nel sito dell’Istituto di Grosseto. Nella stessa pagina il link per scaricare gratuitamente la versione epub.




Borsa di studio Antonio Gramsci bandita dalla Fondazione Gramsci

Bando di ricerca in memoria di Antonio Gramsci.




La sezione ANED di Firenze in visita alla Mostra Ebrei in Toscana per la Giornata della Memoria 2017

Venerdì 27 gennaio alle ore 18.00 la sezione ANED visiterà la mostra “Ebrei in Toscana XX-XXI secolo“, alla Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici a Firenze.

Interverranno Catia Sonetti, direttrice dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Livorno che ha progettato e organizzato la mostra con il sostegno della Regione Toscana e, per i locali del suo allestimento, della Città metropolitana di Firenze, e Matteo Mazzoni direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana che collabora al progetto, offrendo visite guidate gratuite alle scuole.  I due Istituti hanno anche organizzato un ciclo di seminari di formazione per gli insegnanti e la cittadinanza a partire da lunedì 30 gennaio.

Al termine della visita, alle ore 19.00 si terrà una breve cerimonia davanti alla targa che ricorda i nomi dei deportati toscani, che si trova al centro della galleria.




E’ morto “Mandrake”, Osvaldo mancini, uno dei ultimi partigiani della provincia fiorentina

Si è spento all’età di 93 anni Osvaldo Guidi, nome di battaglia Mandrake, uno degli ultimi partigiani del nostro territorio.

Osvaldo Guidi, pontassievese doc, nasce nel 1924, a Pontassieve lavora come vetraio per molti anni e ci abita da sempre. Negli anni della Resistenza Guidi, appena ventenne, sceglie con altri giovani come lui di combattere per la libertà ed entra a far parte della Brigata Potente, nome di battaglia del comandante Aligi Barducci, un eroe della Resistenza toscana protagonista di numerose azioni tra cui la liberazione di Firenze nell’agosto del 1944. Guidi dà il suo contributo alla lotta partigiana in particolare sul Pratomagno, tra il Valdarno e il Casentino, con il nome di battaglia di Mandrake che ebbe origine dalla passione di Osvaldo per la lettura dei fumetti americani del celebre mago. Guidi, insieme ad altri ragazzi di Pontassieve, alla fine di luglio del 1944 è fra quei partigiani che, per disposizione del CTLN (Comitato Toscano di Liberazione Nazionale), ricevono l’ordine di convergere su Firenze dove ormai la battaglia è continua. Con la Brigata Potente riescono a raggiungere e ad insediarsi nella parte dell’Oltrarno. La sera dell’8 agosto il comandante Potente rimase mortalmente ferito per lo scoppio di una granata nemica, mentre si stava dirigendo al distretto militare di Piazza Santo Spirito, per accordarsi con le Autorità alleate. Firenze viene liberata ufficialmente due giorni dopo. La famiglia di Osvaldo lo credette morto negli scontri della Liberazione di Firenze invece lui fu tra i fortunati che tornarono a casa e che negli anni si è dedicato a testimoniare e a ricordare quelle vicende e quei giovani che hanno perso la vita per la Giustizia.

Insignito il 25 aprile del 2014 del “Ponte Mediceo” il massimo riconoscimento del Comune di Pontassieve per essere stato testimone del periodo della Resistenza che lo vide in prima linea nel nostro territorio e nei territori che furono scenari della Resistenza.  “A Guidi, nato a Pontassieve il 23 gennaio del 1924, va il ringraziamento dell’Amministrazione per aver scelto appena ventenne – si legge nella motivazione del riconoscimento – di combattere per la Libertà dando il proprio contributo, con il nome di battaglia di Mandrake, alla lotta partigiana in particolare sul Pratomagno”. In questi anni Osvaldo Guidi non ha mai abbandonato quei valori e quegli ideali di libertà trasmettendoli e raccontandoli alle nuove generazioni e partecipando in prima linea alle manifestazioni di ricordo organizzate dalle istituzioni.
I funerali si svolgeranno lunedì 16 gennaio alle ore 15, a Pontassieve nella Chiesa di San Giovanni Gualberto a “Villini”. L’amministrazione sarà presente alla cerimonia.




E’ uscito il nuovo numero dei “Quaderni di Farestoria” dell’ISRPt

E’ uscito il  nuovo numero monografico dei Quaderni di Farestoria dell’ISRPt, dedicato agli IMI (Internati Militari) nel pistoiese.

La rivista ospita:

un saggio di S. Bartolini sull’archivio dell’INCA (istituto nazionale confederale di assistenza) CGIL che contiene le domande di risarcimento di centinaia di IMI pistoiesi;

due saggi di M. Grasso e di T. Storai dedicati uno a Damino Dami, IMI di Larciano, e Cordelio Storai, IMI di Monsummano;

la testimonianza di Spartaco Beragnoli raccolta da Francesca Perugi;

l’elenco degli IMI pistoiesi deceduti, curato da Marco Paolini e Gaetano Severini;

due recensioni a cura di Alice Vannucchi e Anna Maria Casavola.

La rivista sarà presentata alla Sala Bigongiari della Biblioteca San Giorgio il prossimo 16 gennaio, alle ore 17.




Nasce un sito dedicato a Dino Niccolai, antifascista pistoiese

Per iniziativa della famiglia, e con la collaborazione dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia, nasce un sito dedicato alla figura di Dino Niccolai, antifascista e comunista pistoiese.

Visita il sito

Condividiamo qui le parole di presentazione della figlia Nadia e del figlio Luciano
Non vogliamo qui ricordare la sua sfera intima e privata, vissuta da ognuno di noi in maniera personale e diversa a seconda dei nostri diversi caratteri. Come dice mio fratello vorremmo dedicargli un pensiero, un piccolo spazio perchè quello che ha vissuto e le cose in cui ha creduto non vadano perdute. Dino Niccolai era infatti uno di quegli eroi  silenziosi e misconosciuti di cui l’Italia era ricca in un passato non troppo remoto come tempo, ma remotissimo per spirito ed ideali. A tutti loro ed a tutti i loro figli e nipoti che non hanno potuto dar voce a questi piccoli eroismi, Luciano ed io desideriamo dedicare un “monumento” alla memoria.
Nostro padre fu di volta in  volta, e contemporaneamente, antifascista, caposquadra degli arditi del popolo diretti da Mingrino, comunista, condannato ed incarcerato per propaganda antifascista per 3 anni, sorvegliato speciale, membro del  Comitato di difesa divenuto poi  C.L.N., membro di bande partigiane, gappista e “patriota”  dal 15.02.1944 al 15.09.1944 all’interno della Formazione Montale e dal 01.06.1944 al 18.09.1944 all’interno della Formazione Libertà di Pistoia.




Il “Tempo e la Storia” all’Istituto Storico della Resistenza in Toscana per Gaetano Salvemini

Il 22 dicembre alle 13.10 su Rai tre , e in replica sul canale Rai storia sempre il 22 dicembre (ore 20.30 e 23.30), sarà trasmessa la puntata del Tempo e la Storia: GAETANO SALVEMINI UNA COSCIENZA ITINERANTE, realizzata, nelle riprese esterne, presso la sede dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, presso cui è conservato, in deposito, il Fondo Salvemini.