Scomparso Antonio Ceseri, internato militare e testimone della strage nazista di Treuenbrietzen

È morto Antonio Ceseri internato militare italiano, uno degli ultimi testimoni dei tanti soldati e ufficiali italiani che dopo l’8 settembre del 1943 si rifiutarono di proseguire la guerra nazifascista. Portati nei territori del Reich furono usati come schiavi per contribuire al sistema produttivo ed economico tedesco spesso nelle situazioni più rischiose e nelle condizioni più difficili. In particolare Ceseri era l’ultimo testimone della strage di prigionieri compiuta dai nazisti al campo di Treuenbrietzen da parte dei nazisti, nel momento della ritirata.

 




Bandita dall’ISRT la seconda edizione del Premio Ivano Tognarini per tesi di dottorato

L’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, d’intesa con la famiglia Tognarini e con il patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana, promuove un premio per tesi di dottorato in Storia contemporanea al fine di onorare la memoria, l’opera scientifica e l’impegno civile del prof. Ivano Tognarini, Presidente dell’Istituto dal 2000 alla sua scomparsa nel marzo 2014. Docente di storia moderna all’Università degli studi di Siena, Ivano Tognarini si occupò anche intensamente di storia del Novecento, con particolare attenzione ai temi dell’antifascismo, della guerra mondiale, delle stragi nazifasciste e della Resistenza. Attento alle esigenze della società civile, egli dedicò sempre grande cura nell’attività di ricerca e divulgazione delle conoscenze storiche, rivolgendo una specifica attenzione ai giovani, e svolse un’attenta opera di conservazione e promozione delle memorie dei territori e delle città della Toscana. Con questa iniziativa, nel ricordarne la figura, si intende quindi riconoscere il valore della ricerca storica quale lievito di crescita culturale della nostra società e in particolare di una cittadinanza attiva e consapevole.
The Istituto Storico della Resistenza in Toscana, in agreement with the Tognarini family and with the patronage of the Consiglio Regionale della Toscana, intends to establish an award for a doctoral thesis in Contemporary History to honour the memory, the scientific work, and the civic and social commitment of Professor Ivano Tognarini, who served as President of the institute from 2000 until his death in March 2014. Professor of Modern History at the University of Siena, Ivano Tognarini investigated widely also in contemporary Italian history, with a specific focus on antifascism and Resistance movement, world war two and civilian massacres. He always cared for to the dissemination of the historical knowledge with a specific attention to the younger generations. He worked tirelessly to preserve and promote the memories of the communities and towns of Tuscany. With this initiative in his memory, we mean to acknowledge the value of historical research as a pillar of cultural growth of our society and in particular of an active and conscious citizenship.
In allegato il testo del Bando in italiano e inglese.

In allegato il testo del Bando del Premio con le condizioni per la partecipazione.

Termine per la presentazione delle domande: 31 gennaio 2018.




Grande successo dell’allestimento fiorentino della mostra “Catalogna bombardata” nelle scuole della città

L’allestimento fiorentino della Mostra “Catalogna bombardata” (curata dal Centro F. Buonarroti) voluto e promosso dall’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea (dal 13 novembre alla giornata di oggi), presso la Biblioteca delle Oblate, ha avuto un grande riscontro nella scuole che non solo hanno effettuato numerose visite guidate, ma, soprattutto, hanno avuto un percorso di formazione e approfondimento sulle tematiche generali della guerra civile spagnola grazie al personale e ai collaboratori dell’ISRT, così da acquisire una più significativa consapevolezza.
In particolare sono state effettuate lezioni di approfondimento sulla guerra civile spagnola in 5 scuole superiori: ITT Marco Polo, Liceo linguistico Pascoli, Ist. Prof.Cellini Tornabuoni Liceo classico Galileo Liceo Capponi-Machiavelli per un totale di 18 classi e circa 400 studenti.
Inoltre, hanno visitato la mostra 10 scuole superiori per 20 classi (420 studenti circa): ITT Marco Polo, Liceo linguistico Pascoli, Ist. Prof.Cellini Tornabuoni, Liceo classico Galileo, Liceo Capponi-Machiavelli, Ist.alberghiero F.Martini (Montecatini), Liceo scientifico Castelnuovo, Isis Galilei, Istituto delle Suore Serve di Maria Santissima Addolorata, ITSE Aldo Capitini di Agliana.
Questi dati confermano il significativo riscontro che ha avuto l’impegno dell’ISRT nella promozione della conoscenza di questa pagina della storia del ‘900.




Per riflettere su Calamandrei. Intervento su “Il Ponte” dell’avv. G. Conticelli curatore sulla mostra su Pietro Calamandrei a cura di ISRT e Comune di Firenze

Al termine del sessantesimo anno dalla scomparsa di Piero Calamandrei e all’approssimarsi del settantesimo dell’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, la Commissione cultura del Consiglio comunale di Firenze e l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea (Isrt) hanno promosso nell’Archivio storico comunale di Firenze la mostra Piero Calamandrei intellettuale democratico nella Firenze del dopoguerra, che rimane aperta sino al 13 dicembre 2017.

Per riflettere sul significato e le finalità della mostra, segnaliamo questo articolo pubblicato dal suo curatore, avv. Giulio Conticelli, sulla rivista “Il Ponte”:

Tre cerchi e un segmento: una mostra fiorentina per Piero Calamandrei

 




Grande successo per la Mostra “La città in guerra”

Grande successo per la Mostra “La città in guerra”, allestita alle Sale affrescate del Palazzo comunale di Pistoia dall’Istituto storico per la Resistenza di Pistoia e dall’Associazione Storia locale.

La mostra, inaugurata il 20 ottobre e aperta fino al 19 novembre, ha totalizzato circa 4000 visitatori. Grande anche il coinvolgimento delle scuole: 22 scolaresche, dalle elementari fino alla secondaria di secondo grado, hanno visitato la Mostra.

Presso l’Istituto storico della Resistenza di Pistoia e le librerie convenzionate è disponibile il catalogo.




Pieno sostegno alla Lettera di insegnanti toscani a Lotito e ai Presidente delle Squadre di Serie A

ToscanaNovecento e gli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea presenti in Toscana appoggiano e condividono spirito e finalità della letetra inviata da vari insegnanti toscani al Presidente Lotito e ai presidenti delle Squadre di calcio di Serie A ritenendo fondamentale un’azione capillare e continuativa di formazione delle nuove generazioni.

Proprio la rete degli Istituti, grazie alla Regione Toscana, con le sue consolidate politiche della memoria, e alla stretta collaborazione con il mondo della scuola, presidio insostituibile nella formazione di una cittadinanza consapevole e democratica, ha svolto e può svolgere sempre più un ruolo importante, ma che necessita di costanti miglioramenti e sostegni.

Invitiamo tutti quindi a sottoscrivere questa lettera e a diffonderla fra i propri contatti.

Di seguito il testo della lettera:

Egregio Presidente Lotito e Presidenti delle squadre di serie A,Siamo docenti delle scuole toscane che partecipano da tempo alla formazione legata alle politiche della Memoria in Italia. Stiamo assistendo con preoccupazione al dibattito innescato dall’immagine di Anna Frank strumentalizzata per tornare a diffondere pericolosi messaggi di antisemitismo nella società.  Siamo professionisti della formazione che decidono di scriverVi consapevoli del fatto che i giovani ultras delle curve degli stadi possono essere anche le stesse studentesse e studenti che siedono nei banchi delle nostre classi. Per questo motivo pensiamo di poter partecipare  al dibattito in corso offrendo il nostro contributo professionale:  partecipiamo da anni al Treno della Memoria della Toscana e sappiamo che ogni viaggio ha avuto successo soltanto quando è stato preceduto dalla formazione e dalla didattica a scuola.

Per questo non è sufficiente limitarsi ad immaginare viaggi ad Auschwitz o fiori alle sinagoghe, ancor meno cambiare il colore della maglia fatta indossare da Anna Frank.

La legge che ha istituito il Giorno della Memoria chiama in causa con forza le scuole e noi, da docenti, abbiamo sempre risposto con l’impegno diretto e con il lavoro con gli studenti ottenendo crescita interiore, riflessione e conoscenza storica. Crediamo che le scuole ed i docenti che vi  lavorano e che si formano da decenni  sulle tematiche legate alla storia ed alla memoria dei fatti del Novecento siano gli interlocutori necessari, perché quanto si sta dibattendo si trasformi in costruzione di cittadinanza inclusiva e che i buoni propositi non restino lettera morta. Per questo vi suggeriamo di non replicare iniziative a sé stanti, ma di dare sostegno in maniera concreta a quanto le scuole hanno fatto e stanno facendo per incidere a livello profondamente formativo rispetto a queste tematiche fondamentali per la crescita dei giovani che passano anche dagli stadi. Egregi Presidenti siamo pronti a incontrarvi ed a collaborare.

Maria Pia Suma, Caterina Marini, Franca Donnini, Alessandro Guidotti, Nicola Pagliuca, Enrica Canaccini, Elena Rossotto, Beatrice Masi, Daniele Mangini, Serena Conti, Corrado Nesi, Chiara Bontempi, Silvia Pagnin, Odetta Barani, Lorella Niccolini, Lucia Parri, Lara Pieri, Sandra Troilo, Silvia Cosimi, Maria Rosa Ricciarini, Graziella Poli, Laura Bardelli, Paola Martini, Maria Chiara Gentili, Maria Pisana, Antonio Venneri, Giusy Gesualdi, Mariassunta Pirillo, Andrea Monastero




Anche i fondi ISRT censiti nel progetto “Cento anni con Aldo Moro”

Il centenario della nascita di Aldo Moro ha costituito un’occasione per riconsiderare una personalità ricca e complessa, protagonista per oltre un trentennio della nostra vita nazionale, la cui immagine si è frantumata, e in parte dispersa, nelle drammatiche vicende degli anni Settanta.

Per questo è stato avviato un censimento delle fonti archivistiche inerenti lo statista. Fra i tanti enti coinvolti in questa significativa operazione culturale, vi è anche l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea. Fra i suoi fondi sono infatti presenti anche “tracce” del leader democristiano.

Segnaliamo il sito del progetto all’interno del quale può essere consultata anche la scheda del “censimento” relativa all’ISRT:

http://www.aldomoro.eu/archivi.php




Politica e società negli anni del Regime fascista: la proposta ISRT per l’Università dell’età libera del Comune di Firenze

All’ombra del fascio. Politica e società negli anni del Regime: questo il corso proposto dall’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea per il nuovo anno accademico dell’Università dell’età libera del Comune di Firenze.

Il corso (codice ST. 14 a p. 14 del 14 in allegato) si terrà dal 23 marzo al 27 aprile 2018 e sarà tenuto dal dott. Matteo Mazzoni, direttore dell’ISRT.

Per ogni informazione e per le modalità di iscrizione si invita a consultare in pdf in allegato.

Il Regime fascista non è stato affatto una parentesi, ma una fase ineludibile della storia d’Italia, da indagare e approfondire anche per cogliere continuità e novità della successiva storia repubblicana. Il corso affronta quindi le grandi questioni analizzate dalla storiografia: dall’analisi della legislazione fascista e del sistema della diarchia alla questione del “consenso”, dalla politica estera a quella coloniale, dal sistema repressivo all’organizzazione di un corposo “stato assistenziale”, rivolgendo una specifica attenzione al vissuto quotidiano degli italiani e alla dimensione locale. Programma delle lezioni: – Corona, fascio e aspersorio: istituzioni e politica (1922-’43): il regime: un totalitarismo imperfetto? Tra Diarchia, Chiesa e PNF, la dialettica del potere. – Reprimere e assistere: l’inquadramento e il controllo della società: riflettere sul “consenso” degli italiani, esaminando i due grandi pilastri della dittatura: il sistema repressivo poliziesco e quello assistenziale-ricreativo. – Città di regime. Due casi di studio: Firenze e Livorno. – “Vietato agli ebrei”: le leggi antisemite e la società italiana: radici, aspetti conseguenze. – Le guerre del Regime: dalle “imprese” coloniali al secondo conflitto mondiale: il peso della guerra nell’ideologia fascista, le conseguenze dei conflitti sul vissuto degli italiani e sui loro rapporti con il regime.