Bando per Premio per tesi di dottorato in Storia contemporanea “Ivano Tognarini” IV edizione

L’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, d’intesa con la famiglia Tognarini, promuove la quarta edizione del premio per tesi di dottorato in Storia contemporanea al fine di onorare la memoria, l’opera scientifica e l’impegno civile del prof. Ivano Tognarini, Presidente dell’Istituto dal 2000 alla sua scomparsa nel marzo 2014. Docente di storia moderna all’Università degli studi di Siena, Ivano Tognarini si occupò anche intensamente di storia del Novecento, con particolare attenzione ai temi dell’antifascismo, della guerra mondiale, delle stragi nazifasciste e della Resistenza. Attento alle esigenze della società civile, egli dedicò sempre grande cura nell’attività di ricerca e divulgazione delle conoscenze storiche, rivolgendo una specifica attenzione ai giovani, e svolse un’attenta opera di conservazione e promozione delle memorie dei territori e delle città della Toscana. Con questa iniziativa, nel ricordarne la figura, si intende quindi riconoscere il valore della ricerca storica quale lievito di crescita culturale della nostra società e in particolare di una cittadinanza attiva e consapevole.

Il premio è reso possibile grazie al sostegno e ai contributi di Cgil Toscana, Cooperativa Cuore LiburniaSociale e Isrt.

Possono concorrere al premio i dottori di ricerca italiani e stranieri in Storia contemporanea che abbiano discusso la propria tesi negli anni solari 2020, 2021, 2022 (entro la scadenza del presente bando) nell’ambito della storia italiana ed europea del fascismo e dell’antifascismo, della seconda guerra mondiale, della Resistenza e della storia dell’Italia repubblicana. Un’attenzione specifica, ma non vincolante, sarà rivolta alle ricerche inerenti il contesto della Toscana.

I partecipanti dovranno presentare apposita domanda su carta libera, solo in formato elettronico, indirizzandola all’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea (isrt@istoresistenzatoscana.it), unitamente ad un breve curriculum vitae e a una copia digitale della tesi di dottorato, entro il 30 giugno 2022. Le tesi possono essere redatte in italiano, inglese, francese e spagnolo.

Testo scaricabile Bando Premio Tognarini 2022




Diretta streaming di “Genere, lavoro e formazione professionale nell’Italia contemporanea”

on line lunedì 14 marzo alle ore 17.30




La Biblioteca Franco Serantini, Istituto per la Resistenza in provincia di Pisa, ha rinnovato i propri organismi direttivi

Nelle scorse settimane, a seguito delle elezioni del nuovo Consiglio di amministrazione per il prossimo quinquennio da parte dell’Assemblea dei soci, la Biblioteca Franco Serantini Istituto di storia sociale, della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Pisa ha rinnovato i propri organismi direttivi.

Presidente è stato eletto Franco Bertolucci, vice presidente Elena Franchini e segretario e tesoriere Mauro Parri. Inoltre è stato nominato il nuovo direttore scientifico, Stefano Gallo.

Il nuovo direttore è ricercatore CNR dal dicembre 2018, è stato assegnista presso l’ISSM dal 2013, socio fondatore e membro del direttivo della Società Italiana di Storia del Lavoro, ne è stato anche il segretario coordinatore dalla nascita al 2015. A suo carico numerose pubblicazioni di storia del lavoro e di storia dell’antifascismo e della Resistenza.




Presentato in provincia di Lucca il libro di M. Battini su Franco Serantini

Venerdì 4 Marzo, alle ore 18, presso la Casa del Popolo di Verciano (Lucca), si è tenuta la presentazione del libro di Michele Battini “Andai perché ci si crede”, il testamento dell’anarchico Serantini, appena uscito per Sellerio.

Il titolo evoca la frase che Serantini pronunciò davanti al giudice che lo interroga dopo l’arresto in risposta alla domanda sul perché avesse partecipato alla manifestazione del 5 maggio, che fu poi la causa della sua morte.

L’evento è stato organizzato dall’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Lucca in collaborazione con la Società Popolare di Mutuo Soccorso “Giuseppe Garibaldi” e Alternativa libertaria.

Ha introdotto la presentazione Armando Sestani, presidente della SPMS ed è poi intervenuto Mario Salvadori che ha rievocato l’ambiente in fermento della federazione anarchica negli anni ’70 fra Pisa e Lucca: “l’esperienza storica dell’anarchismo era stata falciata dal fascismo e prima del ’68 non ci fu una cultura di mezzo dell’anarchismo, prima della rifioritura negli anni ‘70”. Franco Serantini si era formato in questo humus ma era un compagno che spaziava per i suoi interessi, ad esempio aveva dato una mano al “mercatino rosso” al Cep, quartiere in periferia di Pisa, aveva partecipato a quella manifestazione contro il comizio di Niccolai promossa da Lotta Continua, e in questa manifestazione venne massacrato, vittima in primis della polizia, ma anche del giudice che non tenne conto del fatto che davanti aveva un ragazzo che stava morendo, e dei medici e infermieri che ignorarono i gravissimi danni fisici subiti nel pestaggio.

 A presentare il libro è stato Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, che ha messo in rilievo come questo testo sia frutto non tanto di una esperienza autobiografica (Battini stesso è stato un militante di Lotta Continua) ma soprattutto una accurata ricostruzione del massacro di Serantini e delle vicende successive “la grande congiura dell’omertà”, basata su fonti (anche dell’archivio privato dell’autore) e atti giudiziari.

Il grosso pregio del libro è quello di contestualizzare la vicenda del giovane anarchico nella storia di Pisa di quegli anni, che era una realtà industriale (il 37% della popolazione lavorava nell’industria), un luogo dove gli studenti, non solo universitari, si erano uniti agli operai, un laboratorio dei gruppi della sinistra alternativa per la creazione di un contropotere non solo verso le istituzioni dello Stato ma anche del patronato e dei sindacati, del partito comunista che sembrava non aver capito i veri bisogni del proletariato”.

Questa creazione non escludeva il ricorso alla violenza, una violenza che viene teorizzata ma non praticata e che esclude il terrorismo. Una violenza che è anche difensiva nei confronti di quella praticata dallo Stato”. E a tale proposto viene citato l’episodio di fronte al noto locale versiliese “La bussola”, il 31 dicembre 1969, quando ai pomodori lanciati dai manifestanti, che contestavano un’ostentazione di ricchezza percepita come uno schiaffo alle condizioni di vita della grande maggioranza dei cittadini, la polizia rispose con le pallottole. Una di queste ha reso paralizzato a vita Soriano Ceccanti, di appena 16 anni.

L’antifascismo militante dei gruppi della sinistra alternativa riteneva che nelle piazze non ci dovesse essere spazio per i fascisti, per Almirante e il Movimento Sociale. “Camerata basco nero il tuo posto è al cimitero”, “Almirante boia”, “PS = SS” alcuni slogan gridati.

È in questo contesto che avvengono i tragici episodi di Pisa il 5 maggio ’72, in cui i gruppi della sinistra militante vogliono impedire il comizio di Niccolai e in cui trova la morte il ventenne Franco Serantini “agnello sacrificale che viene massacrato con una violenza che non ha giustificazione neppure nel clima di quei tempi”.

L’autore conclude la presentazione approfittando il tema della violenza in una Italia che aveva visto

Piazza Fontana nel dicembre ’69 e tentativo di colpo di stato di Borghese nello stesso mese dell’anno successivo.

L’evento si chiude ascoltando La ballata di Franco Serantini, che Piero Nissim scrisse all’indomani della morte del giovane anarchico.




Tre nuovi alberi per il Giardino dei Giusti di Lucca

Sabato 5 marzo 2022 il Giardino diffuso “dei Giusti e delle Giuste” di Lucca conterà tre nuove intitolazioni suggerite dalle studentesse e dagli studenti dell’ISI “S.Pertini” nell’ambito di un progetto PCTO sviluppato in collaborazione con la rete Gariwo e il nostro Istituto. Nel corso dell’evento promosso dal Comune di Lucca, che si terrà alle 11.30 a Piazzale Risorgimento, saranno dedicati tre alberi di magnolia a Sonita Alizadeh (rapper e attivista afghana), Emilio Barbarani (diplomatico) e Miomir Mile Plakalovic (tassista di Sarajevo che ogni giorno mette la propria attività al servizio dei più poveri e bisognosi).




Comunicato stampa su 10 febbraio BFS ISSORECO con ANPI SGT

COMUNICATO STAMPA
Il consiglio comunale di San Giuliano Terme ha dedicato la seduta dello scorso 10 febbraio al Giorno del Ricordo, iniziando con un minuto di silenzio per le vittime delle foibe e dell’esodo.
Come purtroppo sempre più spesso accade negli ultimi anni, anche l’iniziativa sangiulianese si è portata dietro degli strascichi di polemica su cui non vogliamo entrare.

In qualità di soggetti dedicati alla conservazione e alla divulgazione della memoria storica, però ci sentiamo in dovere di intervenire sulla storia di quegli eventi sperando che le nostre osservazioni possano essere stimolo per un dibattito politico approfondito.

Il Giorno del ricordo commemora «la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale» (legge 92/2004.

Foibe ed esodo sono due eventi distinti: le uccisioni legate alle foibe avvennero nell’autunno del ’43 (circa 500-700 morti) e nella primavera-estate del 1945 (circa 3.000-4.000 morti), l’esodo fu un fenomeno lungo, dai primi anni ’40 fino alla metà degli anni ’50. Non bisogna confondere l’esodo (una fuga indotta) con la deportazione (uno spostamento forzato).
Vista la complessità della vicenda, legata in particolare all’onda lunga della violenza del fascismo dal 1920 fino all’occupazione del territorio jugoslavo tra 1941 e 1943 (documentata ora da una mostra virtuale molto ben fatta: https://www.occupazioneitalianajugoslavia41-43.it/), non si possono banalizzare né tanto meno travisare i fatti.

Norma Cossetto non è il simbolo del Giorno del Ricordo, così come Anna Frank non è il simbolo del Giorno della Memoria: le vicende personali servono per capire meglio i fenomeni storici, perché li arricchiscono di dettagli e di complessità esistenziale, non devono essere usate per ridurne il significato e la portata. Il Giorno della Memoria è anche il giorno dei deportati politici e delle altre vittime dei campi di sterminio, il Giorno del Ricordo deve servire ad avvicinarsi alla tragedia bellica e al lutto delle vittime, interrogandoci anche sulle responsabilità dell’esercito di occupazione italiano nei confronti delle popolazioni jugoslave. Senza questo tassello non viene rispettata né la legge 92/2004, né il senso storico degli eventi.

Come Biblioteca Franco Serantini Istituto di storia sociale, della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Pisa e ANPI di San Giuliano Terme siamo disponibili ad un confronto sulla base di documenti e materiali per approfondire la storia di quel tragico periodo.

BFS ISSORECO
ANPI San Giuliano Terme




Iniziato “EDUCARE” il nuovo ciclo di presentazioni online della rete degli Istituti storici della Resistenza

Lunedì 14 Febbraio, alle 17.30, in diretta FB sulle pagine degli Istituti e sul Portale ToscanaNovecentosi è tenuta la presentazione del libro a cura di Stefano Bucciarelli “Maestri e allievi contro il fascismo, ETS 2021. L’incontro è il primo di questo ciclo del Progetto a cura dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, dedicato a “Educare” che vede collaborare in rete tutti gli Istituti della Regione. In particolare, questo primo incontro è stato curato dall’Istituto di Siena.

Hanno discusso con l’autore il Professor Paolo Pezzino, già ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Pisa e attualmente Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, e la Dottoressa Chiara Martinelli, Docente a contratto presso il dipartimento Forlilpsi  (Formazione, Lingue, Intercultura e Psicologia) dell’Università di Firenze per il “Laboratorio di gestione dati e analisi della documentazione storico-educativa”
Ha coordinato Riccardo Bardotti, ricercatore e responsabile per la didattica presso l’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea.

 Il libro tratta di alcune storie esemplari di docenti delle scuole superiori di Viareggio, Lucca e Pisa, che sono riusciti nel corso del fascismo a ritagliarsi spazi di autonomia, se non di vero proprio antifascismo, nel corso del loro insegnamento liceale e universitario.

Un esempio è quello di Luigi Del Bianco (la cui figura è stata tratteggiata da Luciano Luciani), prima studente e poi insegnante al liceo classico di Lucca, il quale insieme a pochi altri compagni partecipava ad un gruppo, che oggi chiameremmo di “autocoscienza” il cui animatore era Arturo Paoli, futuro sacerdote.

Altro caso è quello del preside Ernesto Guidi (la cui vicenda è stata ricostruita da Alda Fratello), di formazione crociana, fondatore del Liceo Vallisneri di Lucca che, nonostante a casa avesse moglie e figli, era talmente convinto dei suoi ideali che fu l’unico in tutta Lucca a non giurare fedeltà alla RSI. Subito dopo il suo rifiuto fu sollevato dall’incarico e mandato in Germania per 5 mesi come “lavoratore volontario”.

Il terzo personaggio su cui in questo volume ha scritto un saggio Giuseppe Berto Corbellini Andreotti, è il noto filologo Augusto Mancini, politico repubblicano, docente dell’Università di Pisa, amico di Giovanni Gentile. Mancini diventò il presidente del CLN di Lucca, e per questo fu arrestato e passò quattro mesi in carcere.

A Viareggio si segnala la vicenda di Giuseppe Del Freo (studiata da Stefano Bucciarelli), ufficialmente fascista ma con un passato di socialista e ardito del popolo che gli aveva procurato un arresto e un processo nel dopoguerra, dal quale era uscito assolto. Fu sottoposto a provvedimento disciplinare all’inizio degli anni ’30, dal quale uscì indenne grazie al suo prestigio di insegnante e all’appoggio del Preside, fra l’altro fascistissimo, Giannarelli, nonostante i rapporti molto negativi dell’autorità di P.S.

Infine Stefano Sodi ha offerto alcuni medaglioni biografici di professori fascisti e antifascisti del Liceo Galilei di Pisa e di alcuni studenti che dopo l’8 settembre si unirono alla Resistenza e pagarono con la vita questo loro impegno.

Silvia Quintilia Angelini ricostruisce le vicende poco note della scuola elementare per i bambini ebrei espulsi dalla scuola pubblica a seguito delle leggi razziali istituita a Viareggio e attiva fino al 1943, quando con l’occupazione tedesca la maestra e gli allievi furono deportati in Germania dalla quale non fecero ritorno.

In conclusione, dopo l’attenta lettura del volume che hanno fatto i due presentatori, Chiara Martinelli e Paolo Pezzino, Stefano Bucciarelli ha convenuto che queste storie di vita, caratterizzate da una scelta prudentemente afascista che dopo l’8 settembre diventò apertamente antifascista, non possono tuttavia confermare una vulgata superficiale secondo la quale la scuola e la cultura italiana rimasero fondamentalmente impermeabili al fascismo.

E’ evidente che margini di autonomia, sia pure prudentemente dissimulati, sono testimoniati soprattutto nei licei, mentre molto poco sappiamo degli istituti tecnici e professionali, dove sembra che l’adesione alle linee guida emanate dal regime sia stata più massiccia, per non parlare delle scuole elementari dove fu imposto dal regime un testo unico di Stato.




Contest “Next Generation Florence 2022: gioventù ribelle” Anno scolastico 2021/2022 per le scuole fiorentine

L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea (ISRT), nell’ambito dell’attività culturale triennale sostenuta dal Comune di Firenze e in collaborazione con MAD – Murate Art District bandisce, per l’anno scolastico 2021/2022, la seconda edizione del contest Generation Florence 2020, denominato

Next Generation Florence 2022: gioventù ribelle

rivolto alle/gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Comune di Firenze,  frequentanti regolarmente le classi quarte e quinte.

ALLEGATI per partecipazione al bando sulla pagina del Contest sul sito ISRT

Bando

Art. 1 Finalità

Alla vigilia delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, l’ISRT invita le/gli studentesse/i a diventare protagoniste/i di una rinnovata narrazione sulla Resistenza quale snodo identitario della città di Firenze. Obiettivo del contest è quello di creare un percorso entro il quale le/i partecipanti possano esprimere le loro riflessioni, sensazioni o vissuto su una tematica relativa ad avvenimenti sviluppatisi in un contesto e in un tempo distante dalla loro realtà, ma che mostrano affinità con la contemporaneità da loro vissuta. In tal senso, i seminari proposti saranno volti a indirizzare una riflessione personale e collettiva sul tema perno del contest.

Il concorso intende così promuovere un avvicinamento alla storia contemporanea e, nello specifico, alla storia di Firenze nella Resistenza; ulteriore obiettivo del progetto è, dunque, la promozione della creatività e del protagonismo intellettuale e artistico delle/gli studentesse/i coinvolte/i, che saranno chiamate/i ad agire attraverso una nuova forma di interazione culturale declinata mediante forme e linguaggi per loro di uso quotidiano.

Altro obiettivo del concorso è porre in contatto le/gli studentesse/i con  realtà culturali presenti sul territorio fiorentino, che si contraddistinguono per il loro elevato profilo culturale e professionale.

Art. 2 Destinatari

È ammesso a partecipare al contest chi frequenta le classi quarte e quinte di una delle scuole secondarie di secondo grado con sede nel Comune di Firenze. La partecipazione è individuale, libera e non vincolata all’appartenenza ad un corso di studi specifico.

Art. 3 Tematica di sviluppo degli elaborati

L’opera prodotta dai partecipanti dovrà essere sviluppata all’interno del tema proposto. L’aderenza al tema è vincolante per la partecipazione al concorso:

Resistenze/esistenze:   Resistenza nella sua dimensione rinnovata e ampliata di esistenze giovani, fra scelte difficili e lotte per un mondo in cambiamento.

Art. 4 Categorie

Le/i partecipanti potranno restituire la propria visione della tematica oggetto del contest attraverso l’uso di uno dei seguenti linguaggi:

Narrativa: saggio, racconto o intervista (anche fittizia). Le/I partecipanti potranno presentare un solo elaborato di loro produzione, in formato digitale, scritto in lingua italiana e rigorosamente inedito. La lunghezza del testo non dovrà superare le 12.000 battute, note e spazi compresi, e sarà accompagnato da una Guida alla lettura di un massimo di 2.000 battute, note e spazi compresi.

Fotografia: le/i partecipanti potranno presentare un book, in formato digitale, con un minimo di 5 e un massimo di 10 fotografie di loro produzione, rigorosamente inedite, accompagnate da una Guida alla lettura di un massimo di 2.000 battute, note e spazi compresi.

Art. 5 Percorso formativo

È previsto un percorso formativo, composto di seminari e incontri online, volto a stimolare riflessioni e approfondimenti sulla tematica oggetto del presente e/o sui linguaggi espressivi indicati all’Art. 4 Categorie del presente bando.

Gli incontri saranno svolti online nel periodo compreso fra i mesi di marzo e maggio e saranno così organizzati:

  • n. 2 seminari, che verteranno su Scelte e sui Luoghi della Resistenza, a cura dell’ISRT;
  • n. 1 workshop e/o consulenza, che verterà su Tecniche narrative;
  • n. 1 workshop e/o consulenza, che verterà su Linguaggio delle immagini;
  • n. 1 incontro, che verterà su Scelte e percorsi della Creatività, a cura della direttrice del MAD – Murate Art District dott.ssa Valentina Gensini, con l’eventuale partecipazione di artiste/i in residenza presso il MAD.

Per maggiori info e dettagli su orari e temi si rimanda all’All. 4 – Percorso formativo e al sito www.istoresistenzatoscana.it.

L’ISRT rilascerà un attestato di partecipazione per gli incontri seguiti.

Le/i partecipanti sono invitati a frequentare il percorso formativo; tuttavia l’adesione al percorso non è vincolante per la partecipazione al contest.

Il numero minimo di iscritti utili per l’attivazione dei workshop è di 10 partecipanti.

Art. 6 Premiazione        

La premiazione dei primi, secondi e terzi classificati di ogni categoria avverrà presso MAD – Murate Art District in data da concordare, nel mese di ottobre 2022; qualora non fosse possibile, verrà effettuata online. Contestualmente, le opere vincitrici saranno esposte presso il MAD – Murate Art District in occasione della premiazione.

Il riconoscimento corrisposto per i primi tre classificati è di tipo culturale.

Art. 7 Premi

I premi sono così suddivisi:

1° classificata/o

Categoria Narrativa: workshop organizzato in collaborazione con La Scuola di Editoria

Categoria Fotografia: n. 1 buono iscrizione corso/workshop del valore di 100€ in collaborazione con l’Associazione culturale Deaphoto

2° classificate/i

n.1 abbonamento non nominale, di 5 ingressi, presso il cinema Spazio Alfieri

3° classificate/i:

n.1 buono spesa per l’acquisto di libri da spendere nella Libreria Claudiana o nella Libreria Florida

Art. 8 Iscrizione

L’iscrizione al contest prevede la compilazione digitale (PDF compilabile) del modulo di partecipazione (Allegato 1), nel quale andranno riportati:

  • Nominativo
  • Età
  • Scuola di appartenenza
  • Categoria scelta
  • Eventuale adesione al percorso formativo (workshop e/o seminari).

Il file andrà poi rinominato: Categoria_CognomePrimaLetteraNome_Allnumero.pdf, dove la categoria è codificata in Narrativa e Fotografia (es. Narrativa_RossiG_All1.pdf).

Verrà inoltrata una mail di conferma di avvenuta iscrizione.

L’iscrizione, gratuita, deve pervenire all’ISRT tassativamente entro il 10 marzo 2022, pena l’esclusione dal contest.

Il modulo di partecipazione al concorso e al percorso formativo dovrà essere inoltrato al seguente indirizzo e-mail: nextgenerationflorence@gmail.com.

Art. 9 Comunicazione e esperienze condivise

I/le partecipanti sono invitati/e a condividere riflessioni e fasi del processo creativo sulla pagina Facebook dell’ISRT, attraverso tag e hashtag relativi all’ISRT e al concorso stesso (@istoresistenzatoscana, #isrt, #nextgf2022, #nextgenerationflorence) e agli enti che collaborano al contest, al fine di creare una piazza virtuale nella quale poter entrare in contatto con gli altri/e partecipanti.

La condivisione di riflessioni e fasi del lavoro non è obbligatorianon è vincolante per la partecipazione al concorso e non verrà esaminata ai fini della valutazione finale.

Art. 10 Invio elaborati

Gli elaborati, corredati di modulistica predisposta (Allegato 2 e  Allegato 3 – Guida alla lettura), dovranno essere inoltrati tassativamente entro il 15 giugno 2022, pena l’esclusione dal contest, tramite invio per posta elettronica all’indirizzo nextgenerationflorence@gmail.com.

Gli allegati andranno rinominati:

Categoria_CognomePrimaLetteraNome_Allnumero.pdf

(es. Narrativa_VerdiM_All.2.pdf)

l’elaborato:

Categoria_CognomePrimaLetteraNome_Titolo 

(es. Narrativa_VerdiM_Il mio lavoro).

I file inviati che peseranno più di 25 MB, potranno essere inviati attraverso la piattaforma WeTransfer (wetransfer.com).

Verrà inoltrata una mail di conferma di avvenuta iscrizione.

Se all’atto di presentazione della modulistica il partecipante risulterà minorenne, sarà necessaria e obbligatoria anche la firma di un genitore o tutore.

Le opere partecipanti al contest non saranno restituite.

Art. 11  Collaborazioni

Il concorso è frutto della collaborazione fra l’ISRT e il MAD – Murate Art District (www.murateartdistrict.it/) e La Scuola di Editoria (lascuoladieditoria.net/) relativamente alla giuria, all’organizzazione del percorso formativo e all’elargizione dei premi;  l’Associazione culturale Deaphoto. Didattica e Progettazione fotografica (www.deaphoto.it), lo Spazio Alfieri (www.spazioalfieri.it/), la Libreria Florida (www.libreriaflorida.it/) e Libreria Claudiana (www.claudiana.it/pagina/libreria-di-firenze-1.html) relativamente all’elargizione dei premi.

Art. 12 Selezione

La giuria è composta da esperti e da rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto, con una collaborazione a titolo gratuito. La giuria dovrà individuare i vincitori assoluti di ogni sezione e i secondi e terzi classificati. Le valutazioni della giuria saranno insindacabili.

Art. 13 Pubblicazione bando e comunicazioni

La segreteria organizzativa è curata da:

Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

Indirizzo:            via G. Carducci 5/37, 50121 Firenze

Telefono:           +39 3393476715

Sito:                    www.istoresistenzatoscana.it

E-mail:               nextgenerationflorence@gmail.com

Orari:                  lunedì al venerdì dalle ore 9:30 – 13:00

Il bando, le informazioni e le comunicazioni relative al concorso sono resi pubblici nel sito indicato, nella sezione Didattica.

La modulistica, la richiesta di informazioni e le comunicazioni avverranno attraverso l’indirizzo e-mail indicato.

Art. 14 Trattamento dei dati personali

Tutti i dati personali saranno trattati conformemente al Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e alla normativa italiana in materia dei dati personali e saranno utilizzati solo per quanto attiene il concorso e le attività collegate, come enunciate nel presente bando. I dati raccolti non verranno comunicati o diffusi a terzi per finalità diverse da quelle del concorso e dalle iniziative di cui all’art. 5, art.8 e art.10.

Art. 15 Accettazione bando 

La partecipazione al concorso comporta accettazione incondizionata del presente Bando. La non accettazione anche di una sola di queste clausole annulla la partecipazione al concorso.