Resistenze, femminile plurale – 50 partigiane toscane

 

 

🔸Batazzi Messina

Messina Batazzi

🔸Benetti Osmana

Osmana Benetti

🔸Benveduti Turziani Eleonora (detta Noretta)

Eleonora Benveduti Turziani

🔸Borghigiani Aida

Aida Borghigiani

🔸Cecchi Lina

Lina Cecchi

🔸Cecchi Liliana

Liliana Cecchi

🔸Cerquetti Virginia

Virginia Cerquetti

🔸Cipolli Primetta

Primetta Cipolli

🔸Cremoni Erminia

Erminia Cremoni

🔸Crociani Angiola“Giangia”

Angiola Crociani

🔸Cutini Lea

Lea Cutini

🔸de Jacquier de Rosée Gabrielle-Marie

Gabriella de Rosée

🔸Del Freo Assunta

Assunta Del Freo

🔸Enriques Agnoletti Anna Maria

Anna Maria Enriques Agnoletti

🔸Fantini Alberta

Alberta Fantini

🔸Fiorineschi Fiorenza

Fiorenza Fiorineschi

🔸Fondi Anna

Anna Fonti

🔸Gattavecchi Valchiria

Valchiria Gattavecchi

🔸Gereschi Livia

Livia Gereschi

🔸Giugni Ofelia

Giugni Ofelia

🔸Gori Mariella

Mariella Gori

🔸Guaita Maria Luigia

Maria Luigia Guaita

🔸Lenzini Cristina

Cristina Lenzini

Cristina Lenzini

🔸Lorenzoni Maria Assunta (detta Tina)

Tina Lorenzoni

🔸Machetti Cordara “Lucciola”

Cordara Machetti

🔸Marchetti Nara

Nara Marchetti

🔸Maria Moriconi

Maria Moriconi

🔸Marrocchesi Natalina

Natalina Marrocchesi

🔸Martini Anna

Anna Martini

🔸Martini Tosca

Tosca Martini

🔸Mattei Teresa

Teresa Mattei

🔸Menconi Mercede

Mercede Menconi

🔸Modesti Rossana

Rossana Modesti

🔸Montemaggi Walma

Walma Montemaggi

🔸Pannocchia Ubaldina

Ubaldina Pannocchia

🔸Parenti Norma

Norma Parenti

🔸Parracciani Wanda

Wanda Parracciani

🔸Pelliccia Walkiria

Walkiria Pelliccia

🔸Pillitteri Guelfi Giuseppina (detta Unica)

Giuseppina Pillitteri

🔸Rola Francesca

Francesca Rola

🔸Rossi Modesta

Modesta Rossi

🔸Sandroni Bruna

Bruna Sandroni

🔸Seghettini Laura

Laura Seghettini

🔸Talluri Bruna

Bruna Talluri

🔸Toniolo Teresa

Teresa Toniolo

🔸Tozzi Lina

Lina Tozzi

🔸Valsuani Emilia

Emilia Valsuani

🔸Vannucchi Suor Cecilia

Suor Cecilia Vannucchi

🔸Vassalle Vera

Vera Vassalle




pubblicato il volume Condanne a morte, fucilazioni sommarie, decimazioni nella Grande Guerra: una questione ancora aperta, a cura di F. Cutulo.

É stato pubblicato il volume Condanne a morte, fucilazioni sommarie, decimazioni nella Grande Guerra: una questione ancora aperta. Atti del convegno Sala Maggiore, Comune di Pistoia 24 novembre 2022, di Cutolo Francesco (a cura di), Edizioni dell’Assemblea.
In sede è possibile ritirare gratuitamente il volume cartaceo; è inoltre possibile scaricare il PDF all’indirizzo: https://www.consiglio.regione.toscana.it/frame?page=richieda/pubblicazione/264

 




Concluso il progetto sul fondo Risaliti conservato nell’archivio dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia

L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia è lieto di comunicare che si è concluso il progetto di riordinamento, ricondizionamento e inventariazione del fondo Renato Risaliti, ad opera dell’archivista Alessia Artini. L’attività è inserita all’interno del progetto “Il futuro della memoria. Tutela e salvaguardia dei fondi archivistici conservati negli istituti culturali della rete REDOP” realizzato dalla Rete documentaria della provincia di Pistoia e sostenuto dalla Fondazione CARIPT nell’ambito del bando “Restauro del patrimonio artistico e digitalizzazione dei beni culturali”.

Il materiale era stato donato a più riprese dal suo possessore, Renato Risaliti (Agliana 20/05/1935 – Pistoia 16/09/2020), uomo di grande spessore culturale e intellettuale, già nostro socio. Aveva dedicato la sua vita agli studi storici, frequentando dal 1956 l’Università a Mosca, dove si laureò, con il gruppo italiano di scambio culturale con l’URSS. A inizio anni ‘70 prese servizio presso l’Università degli Studi di Firenze, diventando professore ordinario di Storia dell’Europa Orientale e incentrando i suoi studi alla storia della Russia dei secoli XVIII e XIX. Di lui ricordiamo il pionieristico volume “Antifascismo e resistenza nel pistoiese”.

Il fondo è composto da 6 faldoni, 101 unità, 5 inserti, 814 documenti e comprende documentazione sulla Resistenza armata, Resistenza non armata, Licio Gelli, ANPI, fascismo. Proprio le carte relative alla Resistenza non armata (raccoglitore “Aiuti ai prigionieri alleati”) era stato oggetto di un precedente lavoro di valorizzazione e interamente digitalizzato nel 2018 da Ilaria Cordovani nell’ambito del progetto di tirocinio svolto in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze e l’University of Lincoln (UK), rendendolo disponibile online nell’archivio digitale dell’International Bomber Command Center (IBCC) della stessa università inglese.

L’inventario è consultabile al link: www.istitutostoricoresistenza.it/wp-content/uploads/2024/12/Inventario-completo-fondo-Risaliti.pdf




Spazi contesi. Itinerari fra i luoghi del conflitto sociale. Call for Columns del numero monografico della rivista «Farestoria. Società e storia pubblica»

In età contemporanea, tra le articolazioni del conflitto sociale non di rado spicca una certa materialità legata alla contesa sugli spazi. A partire dalla fine del XIX secolo, infatti, l’intreccio tra i macro-processi di industrializzazione, urbanizzazione e partecipazione di massa alla vita politica del Paese, ha favorito l’emergere di interstizi conflittuali proprio a partire dalla gestione di spazi attraversati e vissuti nel quotidiano o depositari dei più disparati portati simbolici.

Nel periodo che da fine Ottocento arriva sino ai giorni nostri, la storia italiana risulta costellata di esempi significativi di conflitti di questa natura: a partire dalle più classiche vicende di occupazioni di fabbrica, manifestazioni di piazza non autorizzate, lotte per il pane, la terra o la casa; passando per rivendicazioni ecologiste o di difesa dei beni comuni.

In queste circostanze, i luoghi del conflitto si presentano al contempo come l’oggetto del contendere e il teatro della contesa stessa. È proprio in virtù di questa specificità che intorno alla gestione, all’occupazione e alla risignificazione degli spazi si sono originate forme inedite di resistenza dal basso animate da una molteplicità di soggetti aggregatisi per specifiche occasioni o organizzati in associazioni, comitati, movimenti e partiti.

In quest’ottica, lo spazio conteso può rappresentare un originale osservatorio capace di restituire la complessità dei fenomeni economici, politici, sociali e culturali che hanno plasmato e continuano modellare la storia contemporanea del Paese. La necessità di dedicarsi alla ricostruzione di una geografia storica della conflittualità sociale risponde, inoltre, agli interrogativi di storiche e storici immersi in un presente in cui il controllo e la gestione degli spazi permane al centro di dissensi e contrasti politici talvolta radicali.

All’approfondimento della dimensione spaziale dei conflitti sociali nell’Italia contemporanea (1861 – oggi), la rivista «Farestoria» dedica un fascicolo monografico e lancia una Call for Columns per strutturare la sezione rubriche. I contributi potranno declinare il tema percorrendo le seguenti traiettorie di ricerca:

  • Processi partecipativi, occupazione a scopo sociale di immobili o spazi abbandonati, rigenerazioni urbane e rurali ed esperienze cooperative.
  • Sviluppo edilizio, politiche della casa e diritto all’abitare.
  • Tensioni centro-periferia nella fruizione degli spazi, con particolare attenzione ai disequilibri territoriali, alle disparità nell’accesso alle risorse, alla gestione dei servizi pubblici, alla distribuzione delle infrastrutture e ai processi di marginalizzazione.
  • Rapporto tra trasformazioni del sistema produttivo e trasformazioni del territorio a partire dall’impatto delle nuove tecnologie e dei riassetti produttivi su ambiente e lavoro, nonché dal conflitto capitale-ambiente.
  • Processi di privatizzazione dalla storica riduzione o soppressione dei tradizionali usi civici fino alla crisi dello stato sociale, monopoli, politiche delle concessioni e lotte per i beni comuni (acqua, salute, istruzione).
  • Impatto socio-ambientale delle politiche energetiche, infrastrutturali e della difesa (nucleare, grandi opere, grandi eventi, basi militari).
  • Conflitti tra dinamiche di sacralizzazione e secolarizzazione, con particolare riferimento al rapporto tra istituzioni laiche (pubbliche e private) e religiose nella concessione e gestione di spazi e servizi (pratiche confessionali, istruzione, assistenza, tempo libero).
  • Pratiche, narrazioni e contronarrazioni dello sfruttamento del paesaggio e dei beni demaniali, con particolare riguardo per la resistenza ai processi di turistificazione o gentrificazione.
  • Lotte contro l’occupazione e lo sfruttamento del territorio ad opera della criminalità organizzata (speculazioni edilizie, agromafie, gestioni delle emergenze).
  • Uso e contesa degli spazi pubblici a fini memoriali e processi di musealizzazione e/o sacralizzazione dei luoghi della memoria.

Le proposte, di massimo 3.000 battute spazi inclusi, e accompagnate da un breve curriculum del soggetto proponente, di massimo 2.000 battute spazi inclusi, dovranno essere inviate all’indirizzo e-mail farestoriaredazione@gmail.com entro il 30 aprile 2025. Potranno essere inviate proposte — al massimo una per proponente — da parte di studiose e studiosi, associazioni, gruppi informali, musei, enti e istituti culturali, scuole di ogni ordine e grado. Gli abstract inviati dovranno contenere un titolo provvisorio, una breve sintesi dell’argomento che intendono trattare, gli eventuali interlocutori e/o i soggetti coinvolti, e la tipologia di rubrica per la quale si intende concorrere.

Le tipologie di rubriche per le quali è possibile inviare proposte sono le seguenti:

— “Comunicare la storia”

Redazione di un testo di massimo 15.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato sugli obiettivi e sugli strumenti di comunicazione e divulgazione delle attività realizzate.

— “Casi studio”

Redazione di un testo di massimo 15.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato sullo studio di uno o più casi di particolare interesse.

— “I ferri del mestiere. Fonti per la storia”

Redazione di un testo di massimo 20.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia dove vengono presentati archivi, centri di documentazione, fondi, fonti, gruppi di documenti e biblioteche, ecc., con particolare attenzione a quelli che presentano problematiche di tutela, valorizzazione e conservazione.

— “Public History”

Redazione di un testo di massimo 20.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato su progetti di Public History che vedono forme di partecipazione del pubblico, sulla valenza pubblica degli stessi e/o sulla valorizzazione/patrimonializzazione/decostruzione di memorie storiche attraverso queste attività.

— “Storia orale”

Presentazione di una ricerca di storia orale di massimo 30.000 battute spazi inclusi con possibilità di inserire note a piè di pagina con i promotori e le promotrici e/o con i fruitori e le fruitrici delle attività e dei progetti realizzati.

— “Conversazioni storiografiche”

Realizzazione e trascrizione di un dialogo, sotto forma di intervista, di massimo 50.000 battute spazi inclusi, con un/a storico/a, da indicare nella proposta. Non sono previste note di nessun tipo.

— “Forum storiografico”

Realizzazione e trascrizione di un dialogo a più voci, di massimo 70.000 battute spazi inclusi, con storici e storiche, da indicare nella proposta. Non sono previste note di nessun tipo.

Cronoprogramma:

– Il termine ultimo per l’invio proposte è il 30 aprile 2025.

– I risultati della selezione saranno resi noti entro inizio giugno 2025 

– La consegna dei testi definitivi dovrà effettuarsi entro il 30 settembre 2025.

 

Il PDF è disponibile alla pagina CFP Farestoria 2025-1.




CGIL Firenze e SPI CGIL Sesto Fiorentino a sostegno dell’ISRT

Con la “lezione” del 23 gennaio scorso si è concluso il ciclo della Scuola del Popolo organizzata dallo Spi Cgil Lega di Sesto Fiorentino e dalla CGIL dal titolo “Gli anni 70: un decennio a perdifiato” con una riflessione sulla storia, sul valore e sull’attualità dello Statuto dei Lavoratori.
In tale occasione gli organizzatori hanno deciso di organizzare, con il contributo dell’Auser, una cena di raccolta fondi a favore del nostro Istituto, come riconoscimento del loro contributo e soprattutto convinti dell’importanza e del valore del lavoro da loro svolto quotidianamente. Era presente il prof. Pietro Causarano membro del Consiglio direttivo dell’Istituto.
Oggi, 26 febbraio, una loro rappresentanza è venuta a trovarci in Istituto, accolta dal presidente Chiti e dal direttore Mazzoni, e ci hanno consegnato il ricavato della cena (al netto delle spese sostenute). Ringraziamo sentitamente le organizzazioni e tutti coloro che hanno contribuito alla donazione.




I nostri Istituti a DIDACTA con Regione Toscana

14 marzo 2025

DIDACTA 2015. FORTEZZA DA BASSO, FIRENZE

Ore 14:30 – Stand Regione Toscana – Z04 – Ghiaie

Camminare nella Storia tra guerra, deportazioni e resistenza: proposte educative

Apprendere le lezioni della Storia e non dimenticare. Tener viva la memoria del passato e offrire spunti per percorsi didattici sull’argomento. Sono questi gli obiettivi di questo seminario rivolto prevalentemente a docenti delle scuole secondarie, di primo e di secondo grado, per presentare loro le iniziative formative e di sensibilizzazione curate dalla rete degli Istituti storici della Toscana e dalla Fondazione Museo della Deportazione. Iniziative volte a far conoscere, a docenti e discenti, i luoghi della Storia del Novecento nel territorio toscano attraverso passeggiate, trekking urbani e visite guidate.

Partecipano:

Matteo Mazzoni, Direttore Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

Nura Abdel Mohsen, Fondazione Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza – Luoghi della Memoria toscana

Silvia Bencini, Università degli Studi di Firenze

Stefano Bartolini, Direttore Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Pistoia

Ilaria Cansella, Direttrice Istituto Storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea

Sarà presente Alessandra Nardini, Assessora all’Istruzione, formazione, lavoro, università e ricerca, pari opportunità della Regione Toscana

Info: https://exhibitor.fieradidacta.it/eventi/7376-camminare-nella-storia-tra-guerra-deportazioni-e-resistenza-proposte-educative




Il nuovo Podcast della Fondazione CDSE: “Teresa e le altre”

Siamo lieti di annunciare che venerdì 7 febbraio 2025 uscirà la prima puntata del Podcast
“TERESA E LE ALTRE. Storie di donne, incontri e lavoro alle soglie della contemporaneità”.
Il podcast, prodotto dalla Fondazione CDSE con il sostegno della Regione Toscana, è un viaggio in 5 episodi (uno a settimana) distribuito sulle principali piattaforme (Spotify e Spreaker). Storie e voci potenti, riflessioni per capire come le donne hanno costruito,
passo dopo passo, lavoro dopo lavoro, incontro dopo incontro, un mondo nuovo.
Questo il trailer di “Teresa e le altre”
🎧 ascoltalo qui 👉 https://bit.ly/3CJ7YKa oppure qui 👉 https://bit.ly/4aDq6le




Il Giorno della Memoria della Regione con le scuole della Toscana

Il 24 gennaio dalle ore 9.30 a Firenze , nella sede del teatro del Maggio Musicale si terrà l’evento organizzato da Regione Toscana con Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea e con il Museo della deportazione e della Resistenza per il Giorno della Memoria 2025.

Qui il programma