Resistenze, femminile plurale – 50 partigiane toscane

É stato pubblicato il volume Condanne a morte, fucilazioni sommarie, decimazioni nella Grande Guerra: una questione ancora aperta. Atti del convegno Sala Maggiore, Comune di Pistoia 24 novembre 2022, di Cutolo Francesco (a cura di), Edizioni dell’Assemblea.
In sede è possibile ritirare gratuitamente il volume cartaceo; è inoltre possibile scaricare il PDF all’indirizzo: https://www.consiglio.regione.toscana.it/frame?page=richieda/pubblicazione/264
L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia è lieto di comunicare che si è concluso il progetto di riordinamento, ricondizionamento e inventariazione del fondo Renato Risaliti, ad opera dell’archivista Alessia Artini. L’attività è inserita all’interno del progetto “Il futuro della memoria. Tutela e salvaguardia dei fondi archivistici conservati negli istituti culturali della rete REDOP” realizzato dalla Rete documentaria della provincia di Pistoia e sostenuto dalla Fondazione CARIPT nell’ambito del bando “Restauro del patrimonio artistico e digitalizzazione dei beni culturali”.
Il materiale era stato donato a più riprese dal suo possessore, Renato Risaliti (Agliana 20/05/1935 – Pistoia 16/09/2020), uomo di grande spessore culturale e intellettuale, già nostro socio. Aveva dedicato la sua vita agli studi storici, frequentando dal 1956 l’Università a Mosca, dove si laureò, con il gruppo italiano di scambio culturale con l’URSS. A inizio anni ‘70 prese servizio presso l’Università degli Studi di Firenze, diventando professore ordinario di Storia dell’Europa Orientale e incentrando i suoi studi alla storia della Russia dei secoli XVIII e XIX. Di lui ricordiamo il pionieristico volume “Antifascismo e resistenza nel pistoiese”.
Il fondo è composto da 6 faldoni, 101 unità, 5 inserti, 814 documenti e comprende documentazione sulla Resistenza armata, Resistenza non armata, Licio Gelli, ANPI, fascismo. Proprio le carte relative alla Resistenza non armata (raccoglitore “Aiuti ai prigionieri alleati”) era stato oggetto di un precedente lavoro di valorizzazione e interamente digitalizzato nel 2018 da Ilaria Cordovani nell’ambito del progetto di tirocinio svolto in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze e l’University of Lincoln (UK), rendendolo disponibile online nell’archivio digitale dell’International Bomber Command Center (IBCC) della stessa università inglese.
L’inventario è consultabile al link: www.istitutostoricoresistenza.it/wp-content/uploads/2024/12/Inventario-completo-fondo-Risaliti.pdf
In età contemporanea, tra le articolazioni del conflitto sociale non di rado spicca una certa materialità legata alla contesa sugli spazi. A partire dalla fine del XIX secolo, infatti, l’intreccio tra i macro-processi di industrializzazione, urbanizzazione e partecipazione di massa alla vita politica del Paese, ha favorito l’emergere di interstizi conflittuali proprio a partire dalla gestione di spazi attraversati e vissuti nel quotidiano o depositari dei più disparati portati simbolici.
Nel periodo che da fine Ottocento arriva sino ai giorni nostri, la storia italiana risulta costellata di esempi significativi di conflitti di questa natura: a partire dalle più classiche vicende di occupazioni di fabbrica, manifestazioni di piazza non autorizzate, lotte per il pane, la terra o la casa; passando per rivendicazioni ecologiste o di difesa dei beni comuni.
In queste circostanze, i luoghi del conflitto si presentano al contempo come l’oggetto del contendere e il teatro della contesa stessa. È proprio in virtù di questa specificità che intorno alla gestione, all’occupazione e alla risignificazione degli spazi si sono originate forme inedite di resistenza dal basso animate da una molteplicità di soggetti aggregatisi per specifiche occasioni o organizzati in associazioni, comitati, movimenti e partiti.
In quest’ottica, lo spazio conteso può rappresentare un originale osservatorio capace di restituire la complessità dei fenomeni economici, politici, sociali e culturali che hanno plasmato e continuano modellare la storia contemporanea del Paese. La necessità di dedicarsi alla ricostruzione di una geografia storica della conflittualità sociale risponde, inoltre, agli interrogativi di storiche e storici immersi in un presente in cui il controllo e la gestione degli spazi permane al centro di dissensi e contrasti politici talvolta radicali.
All’approfondimento della dimensione spaziale dei conflitti sociali nell’Italia contemporanea (1861 – oggi), la rivista «Farestoria» dedica un fascicolo monografico e lancia una Call for Columns per strutturare la sezione rubriche. I contributi potranno declinare il tema percorrendo le seguenti traiettorie di ricerca:
Le proposte, di massimo 3.000 battute spazi inclusi, e accompagnate da un breve curriculum del soggetto proponente, di massimo 2.000 battute spazi inclusi, dovranno essere inviate all’indirizzo e-mail farestoriaredazione@gmail.com entro il 30 aprile 2025. Potranno essere inviate proposte — al massimo una per proponente — da parte di studiose e studiosi, associazioni, gruppi informali, musei, enti e istituti culturali, scuole di ogni ordine e grado. Gli abstract inviati dovranno contenere un titolo provvisorio, una breve sintesi dell’argomento che intendono trattare, gli eventuali interlocutori e/o i soggetti coinvolti, e la tipologia di rubrica per la quale si intende concorrere.
Le tipologie di rubriche per le quali è possibile inviare proposte sono le seguenti:
— “Comunicare la storia”
Redazione di un testo di massimo 15.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato sugli obiettivi e sugli strumenti di comunicazione e divulgazione delle attività realizzate.
— “Casi studio”
Redazione di un testo di massimo 15.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato sullo studio di uno o più casi di particolare interesse.
— “I ferri del mestiere. Fonti per la storia”
Redazione di un testo di massimo 20.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia dove vengono presentati archivi, centri di documentazione, fondi, fonti, gruppi di documenti e biblioteche, ecc., con particolare attenzione a quelli che presentano problematiche di tutela, valorizzazione e conservazione.
— “Public History”
Redazione di un testo di massimo 20.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato su progetti di Public History che vedono forme di partecipazione del pubblico, sulla valenza pubblica degli stessi e/o sulla valorizzazione/patrimonializzazione/decostruzione di memorie storiche attraverso queste attività.
— “Storia orale”
Presentazione di una ricerca di storia orale di massimo 30.000 battute spazi inclusi con possibilità di inserire note a piè di pagina con i promotori e le promotrici e/o con i fruitori e le fruitrici delle attività e dei progetti realizzati.
— “Conversazioni storiografiche”
Realizzazione e trascrizione di un dialogo, sotto forma di intervista, di massimo 50.000 battute spazi inclusi, con un/a storico/a, da indicare nella proposta. Non sono previste note di nessun tipo.
— “Forum storiografico”
Realizzazione e trascrizione di un dialogo a più voci, di massimo 70.000 battute spazi inclusi, con storici e storiche, da indicare nella proposta. Non sono previste note di nessun tipo.
Cronoprogramma:
– Il termine ultimo per l’invio proposte è il 30 aprile 2025.
– I risultati della selezione saranno resi noti entro inizio giugno 2025.
– La consegna dei testi definitivi dovrà effettuarsi entro il 30 settembre 2025.
Il PDF è disponibile alla pagina CFP Farestoria 2025-1.
Con la “lezione” del 23 gennaio scorso si è concluso il ciclo della Scuola del Popolo organizzata dallo Spi Cgil Lega di Sesto Fiorentino e dalla CGIL dal titolo “Gli anni 70: un decennio a perdifiato” con una riflessione sulla storia, sul valore e sull’attualità dello Statuto dei Lavoratori.
In tale occasione gli organizzatori hanno deciso di organizzare, con il contributo dell’Auser, una cena di raccolta fondi a favore del nostro Istituto, come riconoscimento del loro contributo e soprattutto convinti dell’importanza e del valore del lavoro da loro svolto quotidianamente. Era presente il prof. Pietro Causarano membro del Consiglio direttivo dell’Istituto.
Oggi, 26 febbraio, una loro rappresentanza è venuta a trovarci in Istituto, accolta dal presidente Chiti e dal direttore Mazzoni, e ci hanno consegnato il ricavato della cena (al netto delle spese sostenute). Ringraziamo sentitamente le organizzazioni e tutti coloro che hanno contribuito alla donazione.
14 marzo 2025
DIDACTA 2015. FORTEZZA DA BASSO, FIRENZE
Ore 14:30 – Stand Regione Toscana – Z04 – Ghiaie
Camminare nella Storia tra guerra, deportazioni e resistenza: proposte educative
Apprendere le lezioni della Storia e non dimenticare. Tener viva la memoria del passato e offrire spunti per percorsi didattici sull’argomento. Sono questi gli obiettivi di questo seminario rivolto prevalentemente a docenti delle scuole secondarie, di primo e di secondo grado, per presentare loro le iniziative formative e di sensibilizzazione curate dalla rete degli Istituti storici della Toscana e dalla Fondazione Museo della Deportazione. Iniziative volte a far conoscere, a docenti e discenti, i luoghi della Storia del Novecento nel territorio toscano attraverso passeggiate, trekking urbani e visite guidate.
Partecipano:
Matteo Mazzoni, Direttore Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea
Nura Abdel Mohsen, Fondazione Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza – Luoghi della Memoria toscana
Silvia Bencini, Università degli Studi di Firenze
Stefano Bartolini, Direttore Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Pistoia
Ilaria Cansella, Direttrice Istituto Storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea
Sarà presente Alessandra Nardini, Assessora all’Istruzione, formazione, lavoro, università e ricerca, pari opportunità della Regione Toscana
Info: https://exhibitor.fieradidacta.it/eventi/7376-camminare-nella-storia-tra-guerra-deportazioni-e-resistenza-proposte-educative
Siamo lieti di annunciare che venerdì 7 febbraio 2025 uscirà la prima puntata del Podcast
“TERESA E LE ALTRE. Storie di donne, incontri e lavoro alle soglie della contemporaneità”.
Il podcast, prodotto dalla Fondazione CDSE con il sostegno della Regione Toscana, è un viaggio in 5 episodi (uno a settimana) distribuito sulle principali piattaforme (Spotify e Spreaker). Storie e voci potenti, riflessioni per capire come le donne hanno costruito,
passo dopo passo, lavoro dopo lavoro, incontro dopo incontro, un mondo nuovo.
Questo il trailer di “Teresa e le altre”
🎧 ascoltalo qui 👉 https://bit.ly/3CJ7YKa oppure qui 👉 https://bit.ly/4aDq6le
Il 24 gennaio dalle ore 9.30 a Firenze , nella sede del teatro del Maggio Musicale si terrà l’evento organizzato da Regione Toscana con Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea e con il Museo della deportazione e della Resistenza per il Giorno della Memoria 2025.