“Emigrazioni, immigrazioni e migrazioni interne nella storia d’Italia e nell’integrazione europea.”

Il corso è rivolto ai docenti, ma è aperto a tutti gli interessati, e rilascia un attestato riconosciuto dal MIUR.

Date e sedi:

Orario: 15.00-18.00

Totale ore: 9

Costo: 50 € (pagabile con la carta docente)

Scadenza iscrizioni: 31 ottobre

Per info e iscrizioni: isreclucca@gmail.com




Ci ha lasciato il partigiano “Fischio”, Dario Del Sordo, Presidente onorario della sezione ANPI di Empoli

Si è spento Dario Del Sordo, partigiano (nome di battaglia “Fischio”) a 15 anni, nella 23esima Brigata Garibaldi “Guido Boscaglia” attiva tra Siena, Grosseto e Volterra, fu fra gli oltre 500 che partirono da Empoli per entrare nel Corpo Volontari della Libertà per combattere sulla Linea Gotica e oltre per completare la Liberazione del Paese.

Nel dopoguerra è stato per decenni un protagonista del mondo dello sport locale (Atletica Empoli) e regionale e si è impegnato con passione e generosità nell’associazionismo, a cominciare dall’Anpi, era presidente onorario della sezione empolese.




Razzismi e confini difficili: l’Alto Adriatico, l’Italia, l’Europa: corsi di formazione della Domus Mazziniana

La Domus Mazziniana– Istituto Storico Nazionale – ha organizzato nel quadro del proprio protocollo d’Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana un corso di formazione per docenti e studenti sul tema del confine alto-Adriatico nel Novecento. L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’IIS Santoni (scuola capofila), l’IIS Da Vinci-Fascetti e il Liceo Dini di Pisa e con l’IIS Ferraris-Brunelleschi di Empoli, e si inserisce nell’ambito del percorso di formazione promosso dalla Regione Toscana e coordinato dall’ISRECG di Grosseto.

Destinatari del corso, che si articola su due province, sono gli alunni delle classi del triennio degli Istituti Secondari di II grado Ambito Toscana 18 (Pisa), gli alunni delle classi del triennio degli Istituti Secondari di II grado IIS “Ferraris-Brunelleschi” (Empoli) e i docenti toscani.

Attraverso una serie di conferenze tenute dai massimi esperti, l’obiettivo è quello di fornire una conoscenza storica documentata su un tema complesso della storia italiana ed europea del Novecento, spesso oggetto di un uso pubblico tanto diffuso quanto non necessariamente informato.

I docenti avranno modo di confrontarsi con la storia di una regione travagliata da mutamenti continui, cambi di frontiera che hanno segnato la storia di individui, così come di comunità nazionali e sociali.

Gli studenti potranno approfondire, attraverso un incontro rigoroso con fonti, documenti, testimonianze, memorie, un percorso di conoscenza storica aggiornato, che proietta la sua luce sulla comprensione delle relazioni di cittadinanza attiva europea contemporanea. Per questo a una serie di attività di formazione con esperti e enti esterni si affiancheranno attività di lavoro individuale e di gruppo volte all’applicazione di quanto acquisito.

Il corso, nell’ambito del progetto della Regione Toscana sui confini difficili, è anche propedeutico alla selezione di 6 studenti (2 per ogni Istituto coinvolto nel progetto regionale: Da Vinci-Fascetti e Santoni di Pisa, Ferraris-Brunelleschi di Empoli) che parteciperanno al viaggio-studio organizzato e finanziato dalla Regione Toscana.

Gli studenti delle due province coinvolte lavoreranno insieme a momenti di restituzione inter-istituti e istituzionali.

Sono previsti gli interventi dei seguenti relatori:

Paolo Pezzino (Pisa), (Istituto Nazionale “F. Parri”), Un confine difficile: Venezia Giulia, Istria e Dalmazia

Daniela Bernardini (Pisa e Empoli), Luigi Puccini (Pisa e Empoli), (I.T.I. “Marconi”, Pontedera), A proposito di Julka, ti racconto

Matteo Mazzoni (Pisa e Empoli), (Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Firenze), Dimenticate, obliate, usate: le “foibe” nel discorso pubblico dell’Italia repubblicana

Enrico Miletto (Pisa), (Università di Torino), Partenze e approdi: storia, dinamiche e traiettorie dell’esodo giuliano-dalmata

Raoul Pupo (Pisa e Empoli), Titolo da definire

Alessandro Cattunar (Empoli), (Associazione Quarantasettezeroquattro), Storia di una linea bianca, un confine mobile tra immagini e memorie

Marco Abram (Empoli), (Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa), La Jugoslavia socialista e la regione di confine alto-adriatica: politica, cultura e identità

Silvia Dai Pra’ (Pisa e Empoli), Presentazione del volume Senza salutare nessuno (Laterza, 2019)

Marta Verginella (Pisa e Empoli), Titolo da definire

Il coordinamento scientifico è affidato al professor Pietro Finelli della Domus Mazziniana, il coordinamento organizzativo e didattico alla professoressa Orsetta Innocenti (che coordina anche le attività organizzative per Pisa a nome dell’IIS Santoni, scuola capofila), alla professoressa Maria Carmela Calfapietro e al professor Andrea Bruscino (coordinatore per la parte empolese).

Riferimenti Sofia:

Pisa (id. SOFIA 36370)

Empoli (id. SOFIA 36614)




Il Comitato Internazionale di Mauthausen si riunisce a Empoli con l’Aned

Il  Comitato Internazionale di Mauthausen, organismo che rappresenta tutte le associazioni e le Nazioni che hanno avuto vittime e deportati in quel campo, si riunisce in Italia quest’anno, e lo fa ad Empoli sabato e domenica prossimi, 19 e 20 ottobre.

All’ordine del giorno della riunione, in particolare, il progetto di chiedere al Consiglio d’Europa il riconoscimento dell’esistenza di un itinerario culturale europeo che ricalca i percorsi fatti dai deportati di tutta Europa per raggiungere il Lager. Questo itinerario, assai articolato, che interessa ampi territori dalla Russia alla Francia, dalla Scandinavia all’Italia e alla Grecia, ha un nome: Via Memoria Mauthausen.
A Empoli si discuteranno i dettagli della organizzazione della celebrazione che si terrà nel campo il 10 maggio prossimo, per ricordare il 75° anniversario della liberazione. Sarà una cerimonia eccezionale per partecipazione.

L’incontro prenderà il via sabato mattina 19 ottobre alle 9.30 al Museo del Vetro di Empoli, con il saluto del sindaco Brenda Barnini, il Comune patrocina l’evento. Già nella mattina di sabato si terrà una breve cerimonia al monumento della ex Vetreria Taddei, simbolo della deportazione avvenuta l’8 marzo del ’44 di 55 empolesi verso i campi di sterminio, in particolare proprio Mauthausen.

Domenica mattina è prevista la trasferta a Firenze, in località Gavinana, per la visita al Memoriale in onore degli italiani assassinati nei campi nazisti.  Il “Memorial dedicato agli italiani caduti nei campi di sterminio nazisti”, allestito nel 1980 ad Auschwitz e sfrattato dalla direzione del Museo del campo, è stato presentato ufficialmente nella nuova sede di Firenze e aperto alle visite del pubblico.

Il comitato si riunisce 2 volte l’anno: la prima volta, alle porte dell’estate, direttamente a Mauthausen, e la seconda, a rotazione, nei vari paesi membri. Il comitato ha il compito di tutelare il campo e di svolgere “presidio morale”.

Il Comitato Internazionale di Mauthausen rappresenta gli ex deportati e ha al proprio interno delegazioni di 23 nazionalità diverse: Albania, Austria, Belgio, Bielorussia, Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Stati Uniti d’America, Spagna, Ucraina, Ungheria.

PROGRAMMA

Venerdi 18 ottobre

ore 17.30 visita museo Leonardiano di Vinci

Sabato 19 ottobre

9.30 commemorazione al monumento ex Vetreria Taddei – Empoli,

ore 9.30/12.30 riunione Comitato Internazionale presso Museo del Vetro di Empoli

ore 14/17 ripresa dei lavori del Co presso MuVe

Domenica 20 ottobre

ore 9.00 partenza per Firenze e visita al memoriale agli italiani caduti nei campi di concentramento.




Una nuova sede per la Biblioteca Franco Serantini!

Con la grande piacere la direzione della Biblioteca Franco Serantini comunica che la biblioteca nel suo 40° anno di attività, dopo un’intensa campagna di solidarietà e di raccolta fondi, ha finalmente trovato casa e di conseguenza in questi ultimi mesi si attiverà per il trasferimento dell’intero patrimonio dell’Archivio generale dell’Ateneo pisano alla nuova sede.

La nuova sede si trova alla Fontina, fraz. di Ghezzano nel Comune di S. Giuliano T. (PI), al confine nord-est della città di Pisa

Tutta la corrispondenza d’ora in avanti va inviata a:

Biblioteca Franco Serantini
Via G. Carducci n. 13 Località La Fontina – 56017 GHEZZANO (PI) – Italia –
Tel. ++39 0503199402 (nuovo n. di telefono)
cell. ++39 331117979

L’inaugurazione della nuova sede è prevista a gennaio in occasione della “Giornata della memoria”, la nuova dislocazione della biblioteca porterà il nome di Casa della memoria e della cultura di Pisa e S. Giuliano. verrà successivamente comunicato il programma dettagliato.




Grazie a Archivi della Resistenza, a Castelnuovo Magra la mostra “La strada, la lotta, l’amore” dedicata a Letizia Battaglia, Tano D’Amico e Uliano Lucas

Gli archivi della Resistenza ripartono con le attività autunnali con un’ importante iniziativa: la mostra a Castelnuovo Magra intitolata “La strada, la lotta, l’amore” dedicata a Letizia Battaglia, Tano D’Amico e Uliano Lucas che, nei sei ripidi piani della Torre che contiene la mostra, espongono una sessantina di scatti. I tre sono tra i principali fotografi italiani viventi, riconosciuti a livello internazionale, i quali, con la loro opera, raccontano anche un pezzo di storia italiana (e non solo): dalla stagione della contestazione studentesca, agli scioperi degli anni ’70, ai morti di mafia a Palermo, fino ai nostri giorni -migranti di ieri e di oggi- in una sorta di autobiografia della nazione, composta da chi sa guardare alla società italiana con occhi aperti, con curiosità antropologica, senza negare le contraddizioni ma sapendo anche cogliere l’umanità latente. Sabato 21 settembre alle ore 17.30 in Piazza Querciola a Castelnuovo Magra Letizia Battaglia, 84 anni straordinariamente portati, capelli a caschetto biondi, sigaretta (anzi sigarette, perché praticamente non smette mai di fumare) e caffè, incontra generosamente il pubblico, autografa i cataloghi (e la sua firma, enorme, che denota la sua preponderante personalità, è essa stessa un’opera d’arte), e parla a ruota libera.

Alla prima domanda sulla sua carriera, tranchant, risponde “Non ho fatto carriera, ma lavoro”. “Sono diventata me stessa a 37 anni con una macchina fotografica in mano. Allora ho potuto esprimermi, e sono diventata migliore, più ricca dentro”.

Poi la giornalista, non senza difficoltà, vita sui temi preferiti dalla fotografa e Letizia parte dalle bambine. “Ricerco bambine, perché nella mia infanzia a Trieste correvo nelle strade, libera; arrivata a Palermo, le condizioni erano culturalmente diverse e mi sono ritrovata reclusa. Ricerco le bambine per ritrovare i sogni di quella bambina di 10 anni che ero io, che voleva essere libera ma che venne rinchiusa in casa perché importunata a Palermo”.

Poi Letizia accenna al suo matrimonio a 16 anni, al fare la donna che tutti nel meridione si aspettavano che lei dovesse essere. Fino al coraggio di andare in analisi a cercare se stessa. E a trovarsi così con una macchina fotografica in Lombardia. Dopo un periodo a Milano, richiamata per lavoro a Palermo, si trova a fare la reporter per il giornale “L’ora” a fotografate per 19 anni la guerra mafia, con paura ma a testa alta, “costi quel che costi”.

Occuparsi di mafia a porta a interessarsi alla politica. Così racconta la sua esperienza come assessore nella Rete di Leoluca Orlando “questo è stato il periodo più bello della mia vita; là dove c’era stato lo scempio edilizio ho piantato i fiori, ho pulito dove c’era la spazzatura…Poi sono diventata deputato, e questo è stato il periodo peggiore della mia vita, perché tutto era stato già deciso, eravamo solo due donne, inutili e ci annoiavamo”.

Data la concomitanza di questo incontro con l’uscita nelle sale cinematografiche del film di Franco Maresco, premiato a Venezia, “La mafia non è più quella di una volta” il discorso scivola su di esso. Film sarcastico, feroce. “La mafia è veramente la cambiata: adesso profuma, parla inglese, fa studiare i figli in Svizzera, si dedica alla politica e muove capitali, mi chiedo come farei ora a fotografarla…

E quindi adesso di cosa si occupa? “Il progetto a cui sto lavorando ora è “Palermo nuda”: fotografo donne di ogni età nude, non sexy, non giovani, non belle. È una piccola lotta anche questa”.

In conclusione di incontro afferma “Vorrei donare il mio archivio, vorrei che restasse in Italia, anche se credo che il governo italiano non voglia acquisirlo, perché le mie foto raccontano lo schifio politico di questo paese, comprese 7 foto che ritraggono Andreotti con i mafiosi e che sono state utilizzate come prova al processo finito poi in prescrizione non in assoluzione!”.“e dopo che avrò donato l’archivio, mi comprerò una casetta vicina alla spiaggia e andrò al mare”.

Che cos’è una fotografia? In sé è solo un pezzo di carta sporco di inchiostro, ma se vampirizza un po’ di quella vita che imprime, allora diventa immagine, scrive nella prefazione al catalogo l’amico e collega Tano D’amico.




Online sul sito ISRT l’offerta didattica dell’Istituto per l’a.s. 2019/2020

Anche per il nuovo anno scolastico l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea offre una vasta offerta didattica sia per i docenti, con diversi corsi e seminari di formazione, sia per attività rivolte alle classi.

L’offerta didattica è liberamente consultabile e scaricabile dal sito dell’ISRT.

Una presentazione sarà svolta dalle docenti distaccate presso la sede ISRT il prossimo 25 settembre alle ore 15.00; la partecipazione è libera previa prenotazione scrivendo a isrt@istoresistenzatoscana.it

 




La rete degli Istituti toscani della Resistenza e dell’età contemporanea a DIDACTA

La rete degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea presenti in Toscana sarà presente a DIDACTA, l’importante Festival nazionale della didattica, che si terrà a Firenze alla Fortezza da Basso dal 9 all’11 ottobre, all’interno dello stand della Regione Toscana.

Gli insegnanti potranno quindi chiedere e ricevere informazioni sulla realtà e le attività degli Istituti e sulle rispettive offerte didattiche.

Gli Istituti proporranno tre seminari di formazione:

9 ottobre: ore 16.00-17.00

Una web-serie per (ri)scoprire la Costituzione!

Relatori:

Monica Rook (istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea)

Matteo Mazzoni (istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea)

Da Sant’Anna di Stazzema a Piombino, da Barbiana a Firenze, 4 ragazzi, due studenti e due lavoratori, e una professoressa attraversano luoghi simbolo della Toscana. Rivivono così le trasformazioni dei decenni dell’Italia repubblicana, attraverso visite e incontri con testimoni e riflettono sui principi fondamentali della Costituzione: pace, uguaglianza, beni comuni, diritto al sapere, partecipazione.. questa la trama della web-serie, prodotta da Regione Toscana e Istituti della Resistenza, oggetto del seminario in quanto potenziale strumento per una didattica innovativa di Cittadinanza e Costituzione.

 

10 ottobre: ore 15.00-16.00

I luoghi delle memorie delle deportazioni: dalla Toscana alla Germania. Ipotesi di viaggi di istruzione.

Relatori:

Enrico Iozzelli, Museo della Deportazione e della Resistenza (Prato)

Rappresentante dell’Istituto della Resistenza e della società contemporanea di Livorno

Nella stagione che segna la fine dei testimoni, i luoghi assumono una funzione didattica essenziale sulla quale confrontarsi con gli insegnanti. Il seminario intende riflettere su tale assunto, tanto più significativo nella Regione del Treno della Memoria, offrendo una panoramica dei luoghi più significativi dalla Germania (Berlino) a mete più vicine (Fossoli, Prato) fino alle pietre d’inciampo che segnano molti territori e città toscane, ricordando di come il sistema concentrazionario e le deportazioni abbiamo permeato la nostra storia. Si vuole così anche offrire spunti per possibili viaggi di istruzione significativi per la formazione dei ragazzi.

 

11 ottobre: ore 15.00-16.00

Storie e confini: il Novecento del caso alto-adriatico e oltre

Relatori:

Luciana Rocchi, Istituto della Resistenza e dell’età contemporanea di Grosseto

Roberto Rossetti, Istituto della Resistenza e dell’età contemporanea di Lucca

Conoscere la storia dell’Alto adriatico nel Novecento significa non solo indagare una pagina ancora poco nota della storia nazionale ed Europa, ma anche interrogarsi sui grandi nodi del “secolo breve” e del tempo presente: guerre, nazionalismi, ideologie, spostamenti di popolazioni. Il seminario intende farlo a partire dal progetto di formazione didattica del viaggio studio al “confine orientale” promosso da Regione Toscana. Ma anche riflettendo sulle storie degli esuli fiumano-dalmati in Toscana a partire dal caso di Lucca: laboratori di studio interessanti per una didattica innovativa che stimoli il protagonismo dei giovani nella conoscenza del proprio territorio e della sua storia.

 

La partecipazione ai seminari è gratuita, ma per partecipare è necessario pagare il biglietto di ingresso a DIDACTA.

 

Per iscriversi ai seminari:

http://eventi.fieradidacta.it/EventiEspositori.aspx#ris

Il percorso generale da seguire è il seguente:

http://eventi.fieradidacta.it/ selezionare “Eventi di Enti e Aziende”

sotto le tendine “giorno”, “titolo evento” “organizzatore” c’è una stringa grigia “Eventi Regione Toscana” biffandola e cliccando sul tasto “Cerca” si apriranno tutti i seminari organizzati da Regione Toscana. Si precisa che il programma è ancora in fase di implementazione.

Gli eventi di Regione Toscana sono anche visionabili in una specifica pagina del sito di Regione Toscana, http://www.regione.toscana.it/-/regione-toscana-didacta-2019-programma nel quale a breve saranno  inseriti anche i programmi di ciascun seminario.