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L’Associazione 8mmezzo: un archivio per filmati girati in pellicola 8mm e super8 dagli anni ’30 alla fine degli anni ’80

Il matrimonio degli anni Cinquanta e quello degli anni Settanta, la spiaggia amarcord con gli ombrelloni e le sdraio tutti di legno e quei “bikini” che salgono su l’ombelico, la manifestazione politica con l’eskimo e i capelli lunghi, il fratellino appena nato e la torta del primo compleanno nel tinello ordinato con la tv che troneggia sul carrello. E poi Natale, carnevale, le vacanze in montagna, Non c’era una volta il selfie, la telecamera a portata di touch, you tube e i social che acchiappano e moltiplicano i ricordi filmati. C’era una volta invece la cinepresa pesante e ingombrante, le bobine da montare e cucire, il proiettore che faceva la magia e quei pezzetti di vita ripescava e dipingeva sul muro o sullo schermo a tendina. Sono rinchiusi lì, in quella specie di dischi che avvolgono il nastro, in un mondo a 8 millimetri, una scia infinita di fogrammi, i ricordi di intere generazioni. Fino ad oggi chiusi in un cassetto, dimenticati in cantina, in qualche caso riversati, a caro prezo, su chiavette e dvd.Un tesoro che qualcuno ha pensato di dissotterrare, portare a lucido, mettere in mostra.

Sono un gruppo di ragazzi livornesi, Michele Lezza, Francesco Pacini e Giorgio Trumpy che hanno creato l’associazione culturale 8mmezzo. «Vogliamo diventare un punto di riferimento toscano per il ritrovamento, la digitalizzazione e l’archiviazione di vecchi filmati girati in pellicola 8mm e super8 dagli anni ’30 alla fine degli anni ’80» spiegano. E fare di tutto questo materiale dei progetti video e una sorta di archivio della memoria. Per realizzare il loro sogno hanno lanciato il concorso “Scova in soffitta” e recupereranno le vecchie pellicole 8mm e super8 appartenenti alle famiglie toscane Seguirà il restauro gratuito delle pellicole, la digitalizzazione con un sistema d’avanguardia con tanto di recupero dei colori originali. «Tutte le pellicole digitalizzate entreranno a far parte di una video-library online di modo da poter dare una seconda vita alle vecchie pellicole – spiega Michele Lezza – perché questi vecchi filmati di famiglia costituiscono un immenso patrimonio di testimonianze individuali – trasversali e inedite – sui fenomeni che hanno segnato la società toscana. Osservando per bene questi filmati si può notare che oltre alle scene intime familiari come battesimi, matrimoni, feste di compleanno, sono stati impressionati su pellicola anche scene di vita quotidiana: luoghi, viaggi, riti collettivi, sportivi ed eventi pubblici che appartengono alla memoria storica». Michele e i suoi compagni di avventura raccontano che l’idea è venuta anche perché si sono resi conto che questo prezioso materiale rischia piano piano di andare distrutto: «Chi realizzava questi filmini o non c’è più o non è più attivo in questo senso.Le pellicole sono conservate in luoghi inadeguati alla loro conservazione, in soffitta o in cantina, ambienti dove si deteriorano facilmente e irrimediabilmente se non si interviene con tempismo».

Tutti coloro che invieranno le loro vecchie bobine ad 8mmezzo in cambio riceveranno gratuitamente i loro filmati digitalizzati e restaurati dvd e se lo vorranno la loro copia originale. Inoltre i filmati più meritevoli vinceranno dei premi (per informazioni consultare il sito www.8mmezzo.it o contattare l’indirizzo mail info@8mmezzo.it o il numero telefonico 349.7125410).«Nel giro di pochi mesi – spiega Michele Lezza – sono arrivate già più di 200 pellicole e abbiamo già digitalizzato quasi 500gb di immagini. Per salvaguardare ulteriormente il materiale e renderlo fruibile nel futuro abbiamo pensato di coinvolgere attivamente Sarah Bovani che ci supporta nell’archiviazione di tutto il materiale». Ma i soldi dove li trovate? «Per ora – risponde Michele – ci stiamo autosostenendo, il Comune di Livorno ci ha dato il patrocinio a questa iniziativa e speriamo di trovare qualche sponsor che creda nell’importanza di questo progetto»

Fonte: Il Tirreno




Il crowdfunding dell’ISTORECO per la mostra sugli ebrei in Toscana

ebrei-in-toscanaÈ partita in queste ore la campagna di crowdfunding dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno (Istoreco) allo scopo di finanziare un importante progetto per raccontare 100 anni di vita delle comunità ebraiche toscane. Dopo il grande successo della mostra Rosso creativo. Oriano Niccolai: 50 anni di manifesti, l’Istoreco sta infatti organizzando la mostra 1915-2015. Ebrei in Toscana, la cui inaugurazione è prevista per dicembre nel capoluogo toscano, ospitata nella prestigiosa sede degli ex tribunali di Firenze, in piazza San Firenze.

«Abbiamo deciso di utilizzare il sistema del crowdfunding – spiega Catia Sonetti, direttore dell’Istoreco –, perché crediamo che questo tipo di iniziativa si presti ad un forte coinvolgimento sia per le tematiche in essa trattate che per la rilevanza politica che l’argomento ha assunto nel nostro presente. Durante la realizzazione della ricerca la mole dei materiali di cui l’Istituto è entrato in possesso è stata superiore alle migliori aspettative. Grazie al generoso finanziamento della Regione Toscana l’Istoreco è in grado di realizzare l’evento fiorentino, ma per una completa valorizzazione e una fruibilità universale del materiale raccolto, abbiamo bisogno di un ulteriore sostegno».

La mostra racconterà un secolo di vita delle comunità ebraiche toscane e i loro intrecci con il resto della comunità ebraica italiana, i suoi collegamenti con quella europea, mediterranea e internazionale. Il progetto intende sottolineare sia l’anniversario del 70° della liberazione di Auschwitz che il centenario dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra. Le ricerche sono condotte da un team di ricercatori della Scuola Normale Superiore di Pisa, coordinato dal direttore dell’Istoreco. L’allestimento, affidato allo Studio Frankenstein di Firenze, sarà costruito secondo le più moderne concezioni: ai classici pannelli e all’esposizione di fotografie e documenti saranno affiancate installazioni multimediali con audio e video. La mostra parlerà in due lingue (italiano e inglese) e sarà rivolta agli specialisti ma anche ai non addetti ai lavori.

«Se riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo – spiega Sonetti – potremo catalogare, inventariare e digitalizzare tutto il materiale renderlo usufruibile in rete, per i ricercatori e per gli appassionati». La campagna crowd dell’Istoreco, ha l’obiettivo di raccogliere 5.000 euro di donazioni, in 60 giorni secondo la formula all or nothing: per tutti i donatori, a partire da un taglio minimo di 5 euro, è prevista una ricompensa (pubblicazioni dell’Istoreco, tour guidati e gadget, fino al catalogo della mostra). I donatori che volessero sostenere l’iniziativa potranno registrarsi, in maniera semplice e veloce, nella pagina della piattaforma Eppela dedicata alla mostra (http://eppela.com/ita/projects/4150/1915-2015-ebrei-in-toscana) e seguire le indicazioni per donare con carta di credito o PayPal. Sulle sue pagine Facebook e Twitter l’Istoreco curerà gli aggiornamenti informativi, con notizie e approfondimenti fino al termine della campagna il prossimo 27 settembre.




XXXI Premio Pieve Saverio Tutino 18-20 Settembre: ecco le otto storie finaliste!

La storia più antica risale al 1914, quella più moderna al 2014: cento anni rivissuti, pagina dopo pagina, nei diari e nelle memorie dei finalisti del Premio Pieve Saverio Tutino 2015, 31esima edizione del concorso per scritture autobiografiche dall’Archivio diaristico nazionale, che avrà luogo a Pieve Santo Stefano (Arezzo) dal 18 al 20 settembre. Storie private che si incrociano e si fondono inevitabilmente con la “grande Storia”. Vite, memorie, ricordi ed emozioni impresse sulla carta (o su moderni dispositivi digitali), costituiscono piccoli tasselli dell’inestimabile patrimonio che si conserva nella “banca della memoria” degli italiani.

 I finalisti

Sono otto le storie che, dopo una lunga selezione, hanno conquistato il palco di Pieve per la 31esima edizione del Premio.

Quattro di queste storie sono legate ai temi – tradizionalmente vicini all’Archivio – delle due Guerre Mondiali. Proprio nell’edizione dedicata alla commemorazione di due importanti anniversari – i 100 anni dall’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra e i 70 dalla Liberazione – arrivano a Pieve le memorie di Emidio Cianca, soldato operaio e socialista che osserva e racconta il conflitto anche alla luce delle sue idee politiche; Giuseppe Salvemini, sottotenente che parte per il fronte a 18 anni e nonostante la guerra racconta di amori e amicizie, di una gioia di vivere persa solo a causa della Decima battaglia dell’Isonzo e di un’intossicazione da gas; Giovanni Viglione, sottufficiale della Marina militare, il cui diario comincia nel novembre del 1918 a bordo di una nave che costeggia le terre irredente appena conquistate dall’Italia; Ester Marozzi, maestra, antifascista che vive a Milano e descrive con grande acume gli anni della Seconda Guerra.

C’è poi chi affida alla scrittura le emozioni più intime. Come Giuseppina Pendenza che conduce una vita poverissima tra l’Abruzzo e la periferia di Roma, nel secondo dopoguerra, caricandosi sulle spalle il peso di una famiglia numerosa. Come Emidio Boccanera che parla di amore, politica, lavoro e arte durante gli anni Sessanta. Come la giovanissima Caterina Minni, adolescente che racconta nelle pagine di un diario il percorso intrapreso per uscire dall’anoressia. Infine il diario dell’esperienza umana e professionale di Giuseppe Novelli, medico che trascorre un periodo in un ospedale del Burundi come volontario.




Nuovo bando di ammissione alla scuola di archivistica annessa all’Archivio di Stato di Firenze

E’ on line il bando per l’ammissione al biennio 2015-2017 della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica annessa all’Archivio di Stato di Firenze.




Tutte disponibili per l’ascolto le puntate di “Le nostre storie”, rubrica dell’ISRT su Radio Cora.

Sul Portale RadioCora è stata creata la pagina “archivio” che raccoglie e conserva tutte le puntate de “Le nostre Storie”, la trasmissione settimanale su Radio CORA in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana. Ogni mese viene affrontato un tema nei suoi vari aspetti e risvolti storici, sociali e territoriali.

Questo mese è stato affrontato il tema di “Firenze in guerra”, nei precedenti: “L’Italia nella prima guerra mondiale” e “La Resistenza”

http://www.radiocora.it/Le%20nostre%20Storie

 




Online il blog sulle stragi degli anni ’70 realizzato dall’Istituto della Resistenza di Pistoia con le scuole del territorio

É online il blog realizzato assieme agli studenti dell’Istituto Agrario “Barone dei Franceschi” (Pistoia) e degli Istituti Marchi e Sismondi – Pacinotti di Pescia. La pagina è dedicata agli eventi di strage che tra gli anni 70 ed 80 hanno interessato direttamente o indirettamente la Regione Toscana. Il progetto si inserisce nel bando sui temi della legalità promosso dalla nostra Regione.

http://memoriastragitoscana.blogspot.it/

L’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea nella provincia di Pistoia ha partecipato ad un bando indetto nel luglio 2014 dalla Regione Toscana sui temi della legalità. In particolare abbiamo ritenuto, in virtù delle nostre competenze e professionalità, presentare un progetto relativamente alle tematiche dedicate alla memoria delle stragi avvenute in Toscana tra il 1974 e il 1993, cioè quella del treno “Italicus” (4 agosto 1974), treno rapido “904” (23 dicembre 1984) e quella di Via Dei Georgofili (27 maggio 1993).

Per coinvolgere, come previsto dal bando, le scuole abbiamo pensato di realizzare un blog in modo da far partecipare attivamente gli studenti e le studentesse degli istituti che hanno aderito al nostro progetto, che fosse visibile a tutti nel tempo e anche aggiornabile in futuro.

Per la buona riuscita dello stesso ci siamo avvalsi della collaborazione del Centro Documentazione Archivio Flamigni che ha effettuato i corsi di formazione rivolti ai docenti e agli studenti. Questi momenti di approfondimento e di studio sono stati tenuti dalla prof.ssa Cinzia Venturoli (Unibo) e dalla Dott.ssa Ilaria Moroni, direttrice del Centro precedentemente ricordato.

Si ringraziano inoltre il Centro Legalità Democratica della Regione Toscana, l’Associazione dei familiari delle vittime della strage del treno “904”, l’Associazione dei familiari delle vittime della strage di Via Dei Georgofili, i docenti e gli studenti delle classi che hanno partecipato.

Un ringraziamento anche ai familiari delle vittime della strage del treno “Italicus”.




L’Associazione “Meleto vuole ricordare” promuove un concorso letterario nazionale per racconti sulla Seconda guerra mondiale

Mentre si avvicinano le celebrazioni del 4 luglio, anniversario degli eccidi nazifascisti perpetrati nel nostro territorio, l’Associazione “Meleto vuole ricordare” col patrocinio del Comune di Cavriglia, della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana promuove un concorso letterario nazionale dal titolo “Seconda Guerra Mondiale 1940 – 45: racconti di vita”. Il concorso è ad iscrizione gratuita ed è aperto a tutta la cittadinanza senza nessuna distinzione. Le premiazioni avverranno il 4 luglio 2016. Ovviamente non è un caso che come data conclusiva sia stato scelto proprio il 4 luglio, giorno che per ogni cavrigliese coincide con il ricordo dei tragici accadimenti che hanno contraddistinto, purtroppo, la Seconda Guerra Mondiale e a tal proposito l’ associazione “Meleto vuole ricordare”, come l’Amministrazione Comunale del resto, è da sempre impegnata nel tramandare ai giovani la Memoria dei fatti che hanno segnato il nostro passato.

La scadenza della presentazione dei testi è fissata per il giorno 29 febbraio 2016. La proclamazione dei vincitori e la consegna dei premi, come già sottolineato, avrà luogo a Meleto Valdarno in occasione della commemorazione del 72esimo anniversario del tragico eccidio.

Passerà anche da questo concorso nazionale quindi il percorso di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza sull’importanza della Memoria avviato dall’Amministrazione Comunale per non disperdere gli insegnamenti lasciati in eredità dal passato e tramandare questo patrimonio di generazione in generazione. Insegnamenti che verranno rievocati e celebrati dalle persone che con i loro elaborati parteciperanno al concorso.




“La Brezza degli Angeli” vince il Premio ANPI

“La Brezza degli Angeli” vince il Premio ANPI al Festival del Cinema Concorso Nazionale “Premio Marzocco” che si svolge annualmente a San Giovanni Valdarno (AR)

La Giuria della 33ª edizione del Valdarno Cinema Fedic composta da Stefano Della Casa, Presidente, Valentina Carnelutti e Valentina D’Amico, dopo aver visto le 23 opere ammesse al Concorso, si è riunita il giorno 8 maggio 2015 presso la sede del Festival per l’attribuzione dei riconoscimenti previsti dal regolamento, ed ha deciso di assegnare all’unanimità:  Il Premio ANPI a La brezza degli angeli di Stefano Ballini.

La motivazione: “All’opera che ha interpretato e rappresentato i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana”

Lo stesso film aveva ottenuto l’Apprezzamento pochi giorni fa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva aggiunto:“Nell’esprimerle apprezzamento per il suo lavoro, concordo nel pensare che la memoria sia uno strumento fondamentale per non dimenticare, per testimoniare e per cercare di rendere giustizia proprio a coloro che con il loro sacrificio ci permettono di vivere oggi in democrazia e libertà”.

La Brezza degli Angeli era stato proiettato con grande successo a Praga, Repubblica Ceca, il 22 aprile 2015 in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione all’Istituto Italiano di Cultura, anche alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Praga S.E. Aldo Amati.

Note

“La Brezza degli Angeli”, film di Stefano Ballini sulle stragi nazifasciste avvenute in Toscana e Emilia Romagna nel 1944, con il Patrocinio gratuito della Regione Emilia Romagna, Provincia di Arezzo, Firenze, Lucca, Massa e Carrara, Comune di Fivizzano, Stazzema, Fucecchio, Cerreto Guidi, Ponte Buggianese, Larciano, Monsummano Terme, Unione Comunale del Chianti Fiorentino, Comune di Greve in Chianti, Comune di Pratovecchio Stia, Comune di Marzabotto e Comune di Palagano.

Patrocinio gratuito di ANPI Fucecchio, ANPI Marzabotto e delle Associazioni dei Famigliari delle Vittime di Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto, Monchio, Palagano e Costrignano, Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, Parco Storico di Monte Sole, Comitato Onoranze Martiri Padule di Fucecchio, Comitato Onoranze Martiri di Sant’Anna di Stazzema.

Il film vede la gentile partecipazione del Dott.Marco De Paolis, Procuratore Militare della Repubblica di Roma.

La Brezza degli Angeli è visibile gratuitamente cliccando su:

http://www.labrezzadegliangeli.eu