2 nuovi strumenti culturali online per la storia del lavoro a cura della Fondazione Valore Lavoro

Arrivati in rete due nuovi strumenti culturali e scientifici. Il portale https://storialavorotoscana.it/ contenente un notiziario sugli eventi e una mappatura della storia del lavoro per ciascuna provincia toscana, con relativi luoghi, enti, musei, fonti reperibili (realizzato da Federico Creatini grazie a una Borsa con l’ Università di Pisa. Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere ) e il sito https://archiviostorico.archiviolavorotoscana.it/, raggiungibile anche dal primo, che contiene già 10 inventari di archivio navigabili (grazie a Leila Harkat ) di cui uno interamente digitalizzato. Nel corso del 2023 vi saranno inseriti altri sei archivi, di cui uno interamente digitalizzato (grazie a Elena Zanchi e Luisa Ciardi ). Il portale e il database sono aperti alla partecipazione dei soggetti culturali del lavoro operanti sul territorio regionale.
Il progetto è stato realizzato dalla Fondazione Valore Lavoro insieme al Centro di documentazione archivio storico CgilToscana grazie al contributo del Ministero della Cultura Direzione generale educazione, ricerca e istituti culturali.




Diretta streaming della presentazione di ” LE STAZIONI DELLA LUNA “




Call for papers – Workshop “Antifascismi, antifasciste e antifascisti Pratiche, ideologie e percorsi biografici”.

L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca, insieme alla rete toscana degli Istituti Storici della Resistenza e la rete territoriale Fascismo e antifascismo nella Toscana nord-occidentale e nella Liguria orientale, promuove l’invio di contrivuti (Call for Papers) per un workshop nazionale – da tenersi a Lucca il 17 e il 18 marzo 2023 – finalizzato a discutere delle ricerche sull’antifascismo, e sulle antifasciste e gli antifascisti.
La Call for Papers è disponibile al seguente link:
https://www.isreclucca.it/wp-content/uploads/2023/01/Call-for-papers-antifascismi.pdf?fbclid=IwAR3LzvLP3H2X38Linak7IJvMhRo9A11UOOQ2DXXsv9ByAN1ddUxX17Lhkjc




Nascono gli annali della FVL. Il primo della serie, LabOral, è dedicato a storia orale, lavoro e public history

La Fondazione Valore Lavoro è felice  concluso il 2022 con il primo numero di, A òpra. Annali di storia e studi della Fondazione Valore Lavoro.

Questa nuova collana promossa dalla FVL si propone come uno spazio scientifico di discussione e di interfaccia fra la pluralità di reti e situazioni che si occupano di studiare il lavoro in chiave interdisciplinare, nel passato più lontano come nel recente presente, e i soggetti che del lavoro sono espressione, senza dimenticare che la ricerca nelle scienze storiche, umane e sociali svolge un ruolo essenziale in termini di politica culturale e civile nell’integrazione democratica del Paese. La scelta del nome, A òpra, al lavoro, attraverso un toscanismo linguistico rurale comprensibile al di là del vernacolo locale intende restituire l’idea di una messa all’opera in cui l’attività svolta è dotata di un senso complesso e profondo, non solo circoscritto da dominio, fatica e necessità ma anche da identità e rappresentazione del sé nel mondo, un mondo molto più vasto della singolarità soggettiva.

Il primo numero, LabOral. Storia orale, lavoro e Public History, curato da Stefano Bartolini contiene gli atti del convegno del 2021 organizzato insieme alla Società italiana di storia del lavoro e all’Associazione italiana di storia orale.

L’edizione elettronica è disponibile dal 26 dicembre sul sito dell’editore ed.it press e sulla piattaforma Torrossa. Quella cartacea sarà acquistabile dai primi di gennaio.

Qui sotto trovate l’indice del primo numero e in allegato la presentazione del progetto editoriale a cura del direttore Pietro Causarano.

LabOral. Storia orale, lavoro e Public History

Il senso di fare degli annali di storia e studi sul lavoro

Pietro Causarano

La storia orale e il lavoro: un terreno fertile

Stefano Bartolini

Parte prima. Tra archivi, metodi e contenuti

Il lavoro tra fonti orali, sonore e musicali. Lo stato dell’arte in Italia

Elisa Salvalaggio

Studiare il lavoro con le fonti orali e audiovisive

Giovanni Contini

Non solo interviste. L’osservazione partecipante in una ricerca fra i braccianti africani a Saluzzo

Marco Buttino

Parte seconda. Storie del lavoro

Storia del lavoro e storia dei lavoratori

Stefano Musso

Fonti orali e processi produttivi: i lavoratori abruzzesi delle corde armoniche

Riccardo De Robertis

Dopo il tabacco, la Svizzera. L’ultima stagione delle tabacchine leccesi

Maria Concetta Cappello

Una “banda” di brave ragazze. L’occupazione della Conber tra il 1975 e il 1976

Sonia Residori

Raccontare la ristrutturazione. Il cantiere navale Breda di Porto Marghera tra anni Settanta e Ottanta

Alberto Scaggiante

Una lavoratrice può fare l’attrice? Sfide metodologiche nell’analisi dell’intervista a Marina Euzébio, attrice della produzione teatrale “O Último Carro”

Natalia Batista

Parte terza. Verso la Public History

L’orizzonte della Public History

Lorenzo Bertucelli

Le lotte del Cormôr. Un esempio di recupero e valorizzazione di un archivio orale

Renato Rinaldi

La memoria e i social network. Una frontiera epistemologica per lo studio della storia del tempo presente

Camillo Robertini

Indice dei nomi




Online sul sito ISRT il nuovo Contest “Next Generation Florence 2022: gioventù ribelle”

3° edizione contest “Next Generation Florence 2022: gioventù ribelle”
Anno scolastico 2022/2023
L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea (ISRT), nell’ambito dell’attività culturale triennale sostenuta dal Comune di Firenze e in collaborazione con MAD – Murate Art District bandisce, per l’anno scolastico 2022/2023, la seconda edizione del contest Generation Florence 2020, denominato

Next Generation Florence 2023: le nostre Resistenze

rivolto alle/gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Comune di Firenze.

Sul sito ISRT i dettagli e il bando

– ISRT (istoresistenzatoscana.it)




Online sul sito ISRT il “Non mollare” primo periodico antifascista, grazie al contributo di Fondazione CR Firenze

Il «Non Mollare», periodico antifascista stampato senza cadenza fissa (Esce quando può), è il primo esperimento di giornalismo clandestino durante il regime fascista. Subito dopo l’esperienza fiorentina del Circolo di Cultura, che fu chiuso per decreto prefettizio del 5 gennaio 1925, Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Carlo e Nello Rosselli fondarono a Firenze il «Non Mollare», un giornale che ha rappresentato il punto d’approdo e la svolta decisiva di un percorso politico travagliato e per certi versi contraddittorio. Finalizzato all’azione politica (la sua analisi deve necessariamente ricollegarsi al contesto del Paese e a quello fiorentino in particolare), è stato stampato dal gennaio all’ottobre 1925, mediante l’ottenimento del denaro necessario procurato da Salvemini – che scrisse anche gli articoli principali – e furono distribuiti “alla macchia” 22 numeri. Una presenza continuativa e non effimera nel panorama della controinformazione, il periodico indicava l’esistenza di un movimento politico irriducibilmente schierato all’opposizione e la differenza rispetto alla restante stampa antifascista, oltre alla scelta obbligata dell’illegalità, era riscontrabile nello svincolo da programmi che non fossero il ristabilimento della democrazia. Il titolo della testata fu ideato da Nello Rosselli, dopo avere cercato invano ispirazione nelle testate risorgimentali; quanto al contenuto, era rigorosamente attinente a soprusi, più o meno rilevanti, perpetrati dal nascente regime e celati sotto la cappa conformistico-censoria imposta dagli squadristi e dai prefetti. Espressa totale sfiducia nelle possibilità di un’attività politica incisiva entro i limiti della legge, per i promotori del foglio fiorentino restava una sola strada: quella della resistenza, «malgrado resistere le armi della milizia, malgrado l’impunità assicurata dei delinquenti, malgrado tutti i decreti che possono venire firmati dal Re» (dall’editoriale del n.1, gennaio 1925).

Grazie al contributo di Fondazione CR di Firenze, il periodico è stato digitalizzato ed è adesso liberamente consultabile sul sito dell’ISRT:

Non Mollare

Il progetto, ideato dal dott. Mirco Bianchi, è stato realizzato dalle dott.sse Giada Kogovsek e Maria Caterina Sechi.




Sul sito ISRT l’esito della 2° edizione contest “Next Generation Florence 2022: gioventù ribelle” Anno scolastico 2021/2022

L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea (ISRT), nell’ambito dell’attività culturale triennale sostenuta dal Comune di Firenze e in collaborazione con MAD – Murate Art District ha bandito, per l’anno scolastico 2021/2022, la seconda edizione del contest Generation Florence 2020, denominato

Next Generation Florence 2022: gioventù ribelle

CONCORSO VINCITORI

La giuria, dopo attenta valutazione, ha così scelto gli elaborati vincitori fra quelli pervenuti in questa edizione:

1° CLASSIFICAT* CATEGORIA FOTOGRAFIA: Sofia Iacolare, Saremo Tempesta

1° CLASSIFICAT* CATEGORIA NARRATIVA: Sara Morandini, DCA

2° CLASSIFICAT* CATEGORIA NARRATIVA: Benedetta Franceschini, senza titolo

3° CLASSIFICAT* CATEGORIA NARRATIVA: Neri Bartolozzi, Re-esistenza

Sul sito ISRT sono liberamente consultabili gli elaborati.

Il Direttore e la segreteria si congratulano con i vincitori per l’originalità dei loro elaborati e l’aderenza al tema proposto. Ancora complimenti!




Dal 10 dicembre: Progetto sperimentale “For the citizens. Gli studenti incontrano l’Europa”

For the citizens. Gli studenti incontrano l’Europa

PROGETTO DI DIDATTICA SPERIMENTALE: LA SIMULAZIONE DI UN’ASSEMBLEA PLENARIA DEL PARLAMENTO EUROPEO

È stato avviato nel mese di dicembre il progetto didattico sperimentale For the citizens. Gli studenti incontrano l’Europa, organizzato dall’ISGREC in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena e con EURODIRECT, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

Cosa significa essere cittadini europei, qual è il ruolo del Parlamento Europeo nel processo decisionale e legislativo, quanto importante è il  voto alle elezioni europee, come ognuno può partecipare a costruire il futuro dell’Europa: queste le domande che si vogliono stimolare nei giovani, avvicinandoli a una cittadinanza europea consapevole che li metta in grado anche di conoscere i propri diritti di cittadini del mondo, fornendo loro gli strumenti per difenderli e ampliarli.

Nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza, il progetto offre alle scuole un approfondimento su storia e funzionamento delle istituzioni dell’Unione europea imperniato su «ludicizzazione», didattica innovativa e inclusività. Laboratori con storici e scienziati sociali saranno seguiti la mattina del 22 dicembre da un evento partecipativo per studenti, la simulazione di un rilevante caso di deliberazione nel Parlamento europeo: studenti e studentesse di quattro classi Quinte dell’ISIS Fossombroni (indirizzo Amministrazione, finanza e marketing, sistemi informativi e Liceo delle scienze applicate) vestiranno i panni di parlamentari europei e saranno coinvolti in un’assemblea plenaria che simulerà la struttura di quella del Parlamento europeo.

Il progetto sarà replicato durante l’anno scolastico in corso e nell’anno scolastico 2023-2024 per le scuole che intendano aderire (info 0564415219, segreteria@isgrec.it).