Istoreco Livorno vi invita a seguire la nuova pagina FB “Storia e memoria del PCI in provincia di Livorno per essere aggiornati su questo nuovo progetto!

Dal 20 giugno 2023 torna il libero accesso alla Biblioteca dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, senza necessità di prenotazioni.
Si ricorda l’orario di apertura: dal lunedì al venerdì 9.30-13.00 e 14.00-17.00.
ATTENZIONE:
la prenotazione resta obbligatoria per le consultazioni dei microfilm e dei libri con collocazione RT e Gracci
la sala studio può essere chiusa per attività istituzionali, si invita quindi a consultare sempre il sito o a scrivere per una maggiore sicurezza sulla sua agibilità.
L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea partecipa all’edizione 2023 di “Archivissima” Festival degli Archivi.
Venerdì 9 giugno 2023 l’ISRT renderà pubblico un podcast dal titolo Cina 1955. Ponti oltre grandi muraglie, realizzato da Biblioteca Archivio Piero Calamandrei di Montepulciano e relativo all’esperienza di viaggio di Piero Calamandrei in Cina nel 1955.
L’iniziativa – che costituisce un’altra importante occasione di valorizzazione del patrimonio documentario ISRT – fa parte di un progetto di rete dei 4 istituti che conservano le carte del giurista: oltre all’Istituto, la Biblioteca Archivio Piero Calamandrei di Montepulciano, la Fondazione Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei di Roma e la Fondazione Museo storico del Trentino.
Il 2023 è un anno molto particolare per Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea. Dopo l’inaugurazione della Casa della Memoria al futuro di Maiano Lavacchio, del 22 marzo scorso, dedicata alla memoria degli 11 martiri d’Istia, l’Isgrec si appresta a festeggiare il trentennale dell’Istituto e lo farà inaugurando, contestualmente, la nuova sede ristrutturata: due eventi che saranno celebrati con un programma di iniziative che sarà divulgato a breve.
Intanto l’Istituto si “rifà il trucco” con un nuovo logo, realizzato dal grafico Francesco Canuti: una combinazione stilizzata di un quadrato attraversato da un arco. Il quadrato rappresenta la continuità con la storia dell’Istituto e i suoi primi 30 anni di vita, riprendendo i colori e l’elemento principale del logo originale, mentre l’arco è ispirato alle arcate delle finestre presenti sulla facciata della nuova sede, un edificio dal valore simbolico anche per la sua posizione centrale all’interno della Cittadella dello studente. Ma non è solo un rinnovamento del look quello che si cela dietro il cambio del logo, è anche una rappresentazione grafica degli importanti cambiamenti e delle nuove ambizioni di crescita dell’Istituto. Il nuovo logo sintetizza i valori della continuità e della solidità, ma lascia presagire la volontà di andare oltre, sperimentando nuove forme di divulgazione della storia. Il nuovo logo, infatti, racchiude nelle sue caratteristiche il senso di “innovazione nella continuità”, ed è quello che l’Isgrec ha fatto negli ultimi anni, complicati dalla pandemia, dalla questione della chiusura della sede, dal dover trovare risorse per ristrutturare gli spazi di lavoro e di accoglienza agli utenti della biblioteca e dell’archivio, che fanno parte della rete GROBAC. Il tutto continuando a portare avanti e incrementando la ricerca, le iniziative pubbliche, le mostre, i documentari, le pubblicazioni, le ore di didattica per gli insegnanti e gli studenti.
“Il 2023 è un anno davvero importante per l’Istituto” – dice il Presidente Isgrec, Lio Scheggi – “Solo per dare la dimensione dell’impegno dell’Isgrec negli ultimi 18 mesi basta guardare i numeri dell’attività“.
Da gennaio 2022 a metà maggio 2023, infatti, sono state fatte circa 380 ore di didattica per gli studenti; 5 corsi di formazione per insegnanti, che hanno visto l’adesione anche di docenti fuori dalla provincia di Grosseto; più di 30 tra convegni e incontri organizzati o in rete con gli altri istituti toscani e altre realtà associative del territorio grossetano; 2 documentari, 2 mostre; 15 presentazioni di libri; 2 viaggi di studio, la pubblicazione dell’ottavo quaderno Isgrec/Effigi, dedicato alle Resistenze nel territorio maremmano e numerosi saggi pubblicati in libri collettanei dai ricercatori dell’Istituto; 6 progetti di ricerca tra avviati e conclusi.
Grazie al contributo del Comune di Firenze – Assessorato al Turismo, il nostro Istituto promuove una seconda edizione di passeggiate urbane dedicate a itinerari sui luoghi della guerra e della Resistenza a Firenze, con una specifica attenzione alle aree periferiche della città.
Il progetto, a cura della dott.sa Giada Kogovsek, è realizzato in collaborazione con l’Associazione culturale Regola d’Arte e con la partecipazione straordinaria di letizia Fuochi.
Per prenotazioni, scrivere a passeggiateliberazione@gmail.com
Calendario dei percorsi:
Venerdì 26 maggio ore 15-17 Oltrarno
Sabato 27maggio ore 10-12 Manifattura Tabacchi – Ponte di Mezzo
Venerdì 9 giugno ore 15-17 Oltrarno in lingua inglese
Sabato 10 giugno ore 10-12 Piazza Dalmazia – Stabilimento farmaceutico
Venerdì 15 settembre ore 10-12 Manifattura Tabacchi – Ponte di Mezzo
Venerdì 15 settembre ore 15-17 Mugnone: dalla Fortezza a Le Cure
Sabato 16 settembre ore 10-12 Campo di Marte
Durante il ventennio fascista l’Italia ha perduto docenti, studenti e studiosi, liberi professionisti di origine ebraica che decisero di andarsene all’estero dopo le leggi per “la difesa della razza” nella scuola, nelle università, nelle istituzioni culturali. Prima ancora avevano cominciato ad espatriare gli antifascisti, fuorusciti “da quella grande prigione che era diventata l’Italia”. A rintracciarli (l’elenco ha quasi 400 nomi) e a ricostruire le loro storie di” vite in movimento” con approfondite indagini è dedicato il sito web Intellettuali in fuga dall’Italia fascista. Migranti esuli e rifugiati per motivi politici e razziali, ideato e diretto da Patrizia Guarnieri, che ora è uscito in un’edizione molto ampliata. Le novità sono descritte qui: mappe geografiche interattive, rappresentazioni grafiche delle reti familiari di mobilità per genere e generazione, elenco dei familiari. Anche l’archivio fotografico è in continua crescita, grazie alla generosità dei discendenti e comuni cittadini, ed alla collaborazione di tanti archivi da ogni paese.
Fra le molte storie di antifascisti, nomi noti e meno noti che continuarono a combattere il fascismo da fuori del loro paese: Ernesto Rossi e suo fratello Paolo, Gaetano Salvemini, il giellista Mario Levi, “un timido capace di tutte le audacie”, Carlo Rosselli, sua moglie Marion Cave e sua madre Amelia Pincherle Moravia Rosselli , di cui sono pubblicate fotografie provenienti dall’archivio dell’ISRT. Con i genitori partivano naturalmente i figli, talvolta bambini e bambine: Maria Luisa e Giliana Berneri figlie dell’anarchico Camillo Berneri, Franca Trentin, figlia di Silvio e sorella di Bruno, letterata e resistente in Francia.
Sul sito ognuno può utilizzare le funzioni di ricerca e seguire Cosa c’è di nuovo mese per mese.
Alle ore 17.30 presso la Biblioteca Franco Serrantini, Istituto della Storia Sociale, della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Provincia di Pisa, si è tenuta la presentazione del n. 300 della rivista
ITALIA CONTEMPORANEA, il quadrimestrale dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Dal 1974 essa costituisce la continuazione de «Il Movimento di liberazione in Italia» (suo primo nome), che accompagnò la nascita dell’Istituto nel 1949 come espressione del suo impegno scientifico e culturale.
Bruno Settis sottolinea la profonda differenza di questa rivista, nata il 1 luglio 1949, dalle precedenti riviste liberal-nazionali-patriottiche.
Ha introdotto l’evento Stefano GALLO (CNR e direttore della Biblioteca F. Serantini) e sono intervenuti Paolo PEZZINO (presidente dell’Istituto Nazionale F. Parri), Enrica ASQUER (Università di Genova) e Bruno SETTIS (Università di Bologna) e Fabio DEI (Università di Pisa).
Pezzino ha subito sottolineato l’importanza di “fare rete” e percorso brevemente le vicende dell’allora INSMLI, sin da quando il suo fondatore nel 1949 e presidente fino al 1972, Ferruccio Parri, ha subito voluto rendere pubbliche le sue carte. All’inizio della storia dell’INSMLI i presidenti sono stati partigiani e la loro è stata una storiografia militante: ad es. Parri, Quazza. Un primo cambiamento si è avuto nel 1996, con presidenti storici come Rochat (esperto di storia militare), Lajolo. La seconda fase dell’INSMLI è quella delle direzioni politiche: Scalfaro, Onida. La terza è quella ancora in corso, con l’elezione nel 2018, quando, con una svolta, si è deciso di eleggere uno storico e si è tenuta una vera e propria competizione elettorale, che ha visto la vittoria di Paolo Pezzino.
Pezzino si rammarica che due grandi storici non siano mai stati Presidenti del Parri: Claudio Pavone e Enzo Collotti.
La finalità del Parri è principalmente quella di ricerca storica e della lotta alle mistificazioni di essa e alle false notizie.
Attualmente il Parri è il principale responsabile scientifico di ciò che sarà il Museo Nazionale della Resistenza: a maggio inizierà la costruzione dell’edificio, ma dal cambio di governo non è giunto nessun riscontro dal Ministero della Cultura.
Prende poi la parola Enrica Asquer che spiega la nuova struttura redazionale di “ITALIA CONTEMORANEA”: dopo un lungo periodo di direzione del Prof. Nicola Labanca, ora è sorta una sorta di “tetrarchia”, composta da tre donne e un uomo, di cui lei è un membro.
In ogni numero di “ITALIA CONTEMPORANEA”, rivista trimestrale, c’è anche una Sezione Open Access, un’antologia annuale dei migliori saggi in lingua inglese.
La rivista si articola in tre sezioni: Studi e ricerche, che accoglie ricerche originali e studi su fonti di prima mano; Note e discussioni, che ospita rassegne, note critiche, nonché la pubblicazione di fonti e documenti particolarmente significativi e la presentazione di fondi archivistici pubblici e privati; Una specifica attenzione riservata all’uso pubblico della storia e al suo insegnamento.
Conclude ogni numero una Rassegna bibliografica, dedicata a esami approfonditi di un cospicuo numero di novità, nonché a segnalazioni più brevi dal carattere principalmente informativo.
Accanto a “ITALIA CONTEMPORANEA” è nata la rivista online novecento.org, più orientata sulla didattica.
La rivista ha un anelito molto vasto e vuole avvicinarsi a nuovi interessi oltre alla Resisten.za, per esempio la storia di genere, la storia economica e sociale, del lavoro, dell’ambiente. Accoglie firme di grandi autori ma anche di giovani ricercatori. Lo scopo è promuovere ricerca e pensiero e il fine è quello di aprirsi oltre l’ambito accademico.
Fabio Dei riconosce che spesso l’ANVUR spinge a costruire riviste che sono depositi di saggi accademici, non tengono conto delle recensioni. “ITALIA CONTENMPORANEA” ha un respiro diverso.