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Articolo: notizie e segnalazioni - ToscanaNovecento1

Confermati i vertici ISRT: Simone Neri Serneri alla Presidenza e Matteo Mazzoni alla Direzione

Il Consiglio Direttivo dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’età  contemporanea (ISRT), parzialmente rinnovato nelle elezioni del giugno scorso, nella seduta del 19 u.s. ha a sua volta eletto il Presidente dell’associazione, confermando per il prossimo triennio la fiducia al Prof. Simone Neri Serneri, ordinario di Storia contemporanea presso l’Università  di Firenze, già  presidente nel precedente mandato e prima ancora Direttore dell’Istituto. Vicepresidenti sono stati eletti il prof. Roberto Bianchi, dell’Università  di Firenze, confermato nell’incarico, e il dott. Giuseppe Matulli, già  vicesindaco di Firenze, parlamentare, e consigliere regionale. È stata anche pienamente confermata la fiducia nel Direttore uscente, il dott. Matteo Mazzoni, anch’egli al suo secondo mandato. In tal modo, l’Isrt ha inteso ribadire la propria vocazione e progettualità  di associazione aperta alla società  civile, promotrice di ricerca e conoscenza storica attraverso la valorizzazione del proprio ingente patrimonio archivistico e bibliotecario e l’attività  formativa di insegnanti e studenti, in stretta collaborazione con enti e istituzioni pubbliche e private, con l’associazionismo culturale e civile e in rete sinergica con gli altri Istituti della Resistenza e dell’età  contemporanea presenti sul territorio regionale.




“Tesori in guerra”: le immagini e il racconto inediti dell’arte salvata e distrutta

Pistoia capitale della cultura 2017 recupera la memoria della straordinaria azione compiuta per mettere in salvo dalla furia della guerra il suo inestimabile patrimonio d’arte. L’immagine della Visitazione di Luca della Robbia, smembrata (per poi essere messa in sicurezza) e circondata dalla devastazione dei bombardamenti nella chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, è il simbolo di una storia di coraggio e resistenza, di uomini che fra le macerie del secondo conflitto salvarono l’immenso patrimonio artistico di Pistoia. Una storia inedita che nell’anno di Pistoia capitale della cultura torna eccezionalmente alla luce per l’anniversario della Liberazione.

Una storia che l’Istituto storico della resistenza di Pistoia insieme alla Fondazione CDSE (Centro documentazione storico etnografica) – anche grazie al sostegno della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescianarrano per la prima volta attraverso una mostra fotografica Tesori in guerra, l’arte di Pistoia tra salvezza e distruzione, allestita nel Chiostro di San Lorenzo a Pistoia dall’8 al 20 settembre (orario 15-19). I particolari del progetto espositivo, che riserva molte sorprese, saranno presentati nei prossimi giorni dal presidente dell’Istituto storico della Resistenza, Roberto Barontini, dalla presidente del CDSE, Annalisa Marchi, con ii curatori della mostra, la storica dell’arte e direttrice del CDSE, Alessia Cecconi e dal direttore dell’Istituto della Resistenza, lo storico Matteo Grasso.

Foto e documenti interamente inediti, pannelli e filmati d’epoca raccontano delle protezioni costruite a difesa di chiese e edifici del centro storico contro i bombardamenti alleati, di un patrimonio inestimabile di quadri e sculture trasportato nelle ville di campagna, a Poggio a Caiano, insieme ai capolavori degli Uffizi, e a villa di Pian di Collina a Santomato, fino alle razzie dei tedeschi in ritirata. Dai capolavori del Duomo al crocifisso di Giovanni Pisano della chiesa di Sant’Andrea, dalle preziose opere del Museo civico ai tesori di San Giovanni Fuorcivitas.

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La mostra pistoiese fa parte del progetto Resistere per l’arte. Guerra e patrimonio artistico in Toscana, promosso dalla Regione Toscana, che ne ha finanziato la prima fase di ricerca e la pubblicazione del libro omonimo che porta la firma di Alessia Cecconi.




Storici in cattedra: così la Toscana affronta la questione del “Confine orientale”

Chiude oggi a Grosseto (Rispescia) la Summer School organizzata dall’Isgrec e dalla rete degli Istituti toscani della Resistenza e dell’età contemporanea su richiesta della Regione per conoscere le vicende complessi e diversificate del “Confine orientale”.

Per 4 giorni un gruppo selezionato di insegnanti proveniente da tutta la reione ha seguito lezioni a cura di storici qualificati e ha partecipato a laboratori con l’obiettivo di individuare metologie didattiche per lavorare con gli studenti e rendere più note e chiare questioni e dinamiche tanto complesse. La scuole è stata affidata a ricercatori affermati a livello europeo che da decenni si confrontano con documenti, memorie e con tutte le problematicità di quella storia: uno scenraio complesso sul quale ruoli di “buoni” e “cattivi” si sono alternati e frammentati sui diversi fronti.

È la prima fase di un percorso di studio e divulgazione che si concluderà, con il coinvolgimento delle associazioni istriano, fiunamo, giuliano dalmate, con un viaggio di studio sui luoghi della memoria di quei tragici eventi in occasione del prossimo Giorno del Ricordo.




Summer school per conoscere la storia di un “confine difficile”

Inizia il 22 agosto la prima fase del progetto della Regione Toscana con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale, affidato per la realizzazione alla rete toscana degli Istituti storici della Resistenza. Dal 22 al 25 agosto la Summer School “Per la storia di un confine difficile. L’Alto Adriatico nel Novecento” vedrà impegnati come “discenti” 25 insegnanti toscani. Le lezioni e i laboratori saranno tenuti da storici da tempo impegnati nello studio delle vicende del confine nel Novecento. Sede della Summer School il Centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di Legambiente Il Girasole a Rispescia (GR).

 




Pubblicate le ricerche di Angel Alcalde e Emanuele Ertola i due giovani studiosi vincitori del Premio “Ivano Tognarini” 2016

Angel Alcalde e Emanuele Ertola sono riusciti a pubblicare le proprie ricerche grazie al contributo ottenuto con la vittoria ex aequo del Premio “Ivano Tognarini” promosso dalla famiglia Tognarini e dall’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea nel 2016 grazie al sostegno di Unicoop Tirreno, COOPLAT, Cooperativa Cuore LiburniaSociale e degli amici e colleghi statunitensi di Ivano Tognarini: Diane Wagner, Ron Grossman, Linda Levine, Mark Heyrman, Peter Khan, Betsy Farley e Marlene Spicuzza.

Il premio ha così raggiunto pienamente il suo obiettivo, garantendo un sostegno concreto e prezioso ai due giovani ricarcatori. Finalità del premio era infatti proprio quella di onorare la memoria, l’opera scientifica e l’impegno civile del prof. Ivano Tognarini, Presidente dell’ISRT dal 2000 alla sua scomparsa nel marzo 2014. Docente di storia moderna all’Università degli studi di Siena, Ivano Tognarini si occupò anche intensamente di storia del Novecento, con particolare attenzione ai temi dell’antifascismo, della guerra mondiale, delle stragi nazifasciste e della Resistenza. Attento alle esigenze della società civile, egli dedicò sempre grande cura nell’attività di ricerca e divulgazione delle conoscenze storiche, rivolgendo una specifica attenzione ai giovani, e svolse un’attenta opera di conservazione e promozione delle memorie dei territori e delle città della Toscana. Con questa iniziativa, nel ricordarne la figura, si è inteso quindi riconoscere il valore della ricerca storica quale lievito di crescita culturale della nostra società e in particolare di una cittadinanza attiva e consapevole.

Di seguito riportiamo gli estremi delle due pubblicazioni:

Angel Alcalde, Wars veterans and fascism in interwar Europe, Cambridge University Press, 2017

Emanuele Ertola, In terra d’Africa. Gli italiani che colonizzarono l’Impero, Laterza, 2017.




L’ultimo saluto a Vittorio Meoni, il partigiano di Montemaggio.

Ieri ci ha lasciato il partigiano Vittorio Meoni, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età  Contemporanea e Presidente onorario dell’ANPI Siena, a poco meno di 95 anni. La sua Valdelsa lo piange insieme alla Toscana tutta.

Nato a Colle di Val d’Elsa nel 1922, aderì giovanissimo all’Antifascismo ed alla Resistenza; conobbe il carcere e mise la sua vita più volte a repentaglio per la Libertà e la Democrazia. Protagonista della Resistenza al nazifascismo, formatosi negli ambienti cattolici della Firenze di La Pira, torturato dalla Banda Carità a Villa Triste durante l’occupazione nazifascista, presente a Casa Giubileo, il 18 marzo 1944, è stato l’unico sopravvissuto del terribile eccidio compiuto dai fascisti.

Dopo la guerra è stato testimone della Resistenza e dei suoi valori come presidente ANPI senese e come Presidente dell’Istituto storico della Resistenza senese e dell’età contemporanea svolgendo un’instancabile opera di formazione nelle scuole e con i giovani. Si è dedicato alla vita politica senese onorando tutti gli incarichi con onestÃà, competenza ma soprattutto con quella modestia che contraddistingueva il suo carattere.

In particolar modo il suo impegno era rivolto ai giovani: attento custode della memoria, Vittorio amava comunicare con gli studenti, raccontare la propria esperienza, confrontarsi apertamente sui valori fondamentali per cui aveva lottato tutta la vita.

La morte di Vittorio lascia un gran vuoto, tuttavia le sue parole, i suoi scritti, le sue interviste rimangono non soltanto come testimonianza di un’esistenza eccezionale, ma come monumento ai valori fondamentali della nostra Costituzione.

La salma verrà  tumulata venerdì 18 agosto, alle ore 11, nella Cappella dei Partigiani del cimitero comunale di Colle di val d’Elsa.

 La Camera ardente è allestita oggi 17 agosto presso la sede delle Stanze della Memoria.

 




Addio a Giovanni Pieraccini, protagonista del socialismo toscano ed italiano

Si è spento stamani nella sua casa di Viareggio all’età di 99 anni Giovanni Pieraccini esponente di spicco del socialismo toscano e nazionale, protagonista della stagione del centrosinistra degli anni Sessanta.

Nato a Viareggio il 25 novembre 1918, laureatosi in Giurisprudenza all’Università di Pisa, fu protagonista della Resistenza a Firenze, assessore nella giunta della Liberazione, direttore del periodico socialista “La Difesa” e redattore de “La Nazione del popolo” quotidiano del Comitato toscano di liberazione nazionale.

Dal 1948 divenne punto di riferimento delle correnti socialiste che volevano una maggiore autonomia dal PCI. Deputato dal 1948 al 1968, direttore dell'”Avanti!” dal 1960 al ’63,  Ministro dei Lavori pubblici nel dicembre del ’63, Ministro del Bilancio nel secondo e terzo governo Moro. Senatore dal 1968 al 1976. Ministro alla Marina mercantile nel ’73 e alla Ricerca scientifica nel ’74.




Bando per la pubblicazione di un’opera sulla storia e le culture politiche di GL e dell’azionismo

La collana editoriale “Testimoni della libertà”, nata e sviluppatasi grazie al sostegno della Fondazione Avvocato Faustino Dalmazzo, ha pubblicato con la casa editrice FrancoAngeli tra il 2007 e il 2017 dieci titoli, frutto di ricerche presentate nel corso degli anni durante il seminario “Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti”:
– Leo Valiani. Gli anni della formazione. Tra socialismo, comunismo e rivoluzione democratica, di Andrea Ricciardi;
– Libertà individuale e organizzazione pubblica in Silvio Trentin, di Fulvio Cortese;
– Democrazia e identità nazionale nella vita di un antifascista tra Italia e Stati Uniti: biografia di Max Ascoli (1898-1947), di Davide Grippa;
– La diaspora azionista. Dalla Resistenza alla nascita del Partito radicale, di Elena Savino;
– Per la giustizia e la libertà. La stampa Gielle nel secondo dopoguerra, di Diego Giachetti;
– Ernesto Rossi, Altiero Spinelli, «Empirico» e «Pantagruel». Per un’Europa diversa. Carteggio 1943-1945, a cura di Piero S. Graglia;
– L’illusione della parità. Donne e questione femminile in Giustizia e Libertà e nel Partito d’azione, di Noemi Crain Merz;
– Giulio Bolaffi, Partigiani in Val di Susa. I nove Diari di Aldo Laghi, a cura di Chiara Colombini;
– Partigiani in borghese. Il movimento di Unità popolare nell’Italia degli anni Cinquanta, di Roberto Colozza
– Alla ricerca della libertà. Vita di Aldo Garosci, di Daniele Pipitone

Nella convinzione che la collana abbia rappresentato un’occasione importante per molti ricercatori e che abbia dato un contributo notevole all’ambito di studi legato all’esperienza politico-culturale di Giustizia e Libertà e del Partito d’azione e dei loro protagonisti, l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” ha deciso, a partire dal 2016, di aprire il bando per l’assegnazione del Premio Faustino Dalmazzo che dà luogo alla pubblicazione all’interno della collana anche a quanti non abbiano partecipato al seminario “Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti”.

Il presente bando ha l’obiettivo di sostenere esclusivamente i costi per la pubblicazione ed è rivolto a tutti coloro che si occupino di GL, del Pda, delle culture ed esperienze politiche che a essi si richiamino: la partecipazione al seminario “Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti” costituirà un elemento preferenziale, ma non vincolante, nella selezione dei lavori presentati.

Gli studiosi che intendono candidare la propria ricerca per la pubblicazione devono inviare all’indirizzo e-mail chiara.colombini@istoreto.it entro il 30 giugno 2017 un progetto editoriale così concepito:
– una presentazione (non più di 5 cartelle);
– un indice;
– un capitolo o un’introduzione di prova;
– una previsione orientativa delle battute complessive.

Condizione indispensabile per partecipare alla selezione è garantire la consegna del lavoro concluso entro e non oltre il 31 dicembre 2017. In caso di mancato rispetto del termine di consegna decadrà automaticamente l’impegno alla pubblicazione.

Si richiede inoltre ai candidati di fornire i propri recapiti (indirizzo, e-mail, telefono), un breve curriculum circa i propri studi, interessi ed eventuali pubblicazioni.

Con l’invio i candidati autorizzano il trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/03. I dati trasmessi saranno utili esclusivamente per il presente bando e non saranno trasmessi a terzi.
I materiali inviati, e non scelti per la pubblicazione, restano di proprietà dei candidati.

I risultati della selezione saranno comunicati il 17 luglio 2017.