Corso di formazione gratuito per docenti delle Scuole Secondarie di secondo grado “Memoria, consapevolezza, responsabilità: il ruolo della scuola contro la distorsione”




«Farestoria» prima classificata al Premio nazionale di Public History “Nicola Gallerano”

L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia è lieto di annunciare che il numero monografico della propria rivista «Farestoria. Società e storia pubblica», curato da Stefano Bartolini e intitolato Camminare la storia, è risultato vincitore del Premio nazionale di Public History “Nicola Gallerano” 2025.

Vogliamo condividere la nostra felicità e soddisfazione con tutti gli autori e le autrici che hanno partecipato alla pubblicazione, con la comunità culturale pistoiese e con la Fondazione Caript, che non ha mai fatto mancare il suo sostegno alla nostra rivista.

Il concorso, indetto dall’Associazione Italiana di Public History, ha raccolto la candidatura di 31 proposte, tra le quali il comitato scientifico ha selezionato una terna di finalisti che è stata votata dai soci e dalle socie ed all’interno della quale la pubblicazione del nostro Istituto è risultata come la più votata.
Si tratta di un importante riconoscimento scientifico per il lavoro dell’Istituto in questi ultimi anni, sempre più incentrato sui temi della storia pubblica, che premia anche le scelte di indirizzo per il rilancio della rivista attuate a partire dal 2019.

La premiazione avverrà il 5 giugno nella sede universitaria di Modena nell’ambito della Settima Conferenza nazionale di Public History.




Storia ambientale e Public History in età contemporanea: conflitti e convergenze tra accademia e società

In diversi contesti geografici, la storia ambientale come disciplina accademica è nata da sollecitazioni emerse nella società civile – dai movimenti ambientalisti degli anni Sessanta e Settanta alle emergenze locali, nazionali e globali dei decenni a venire. E, a seconda del contesto geografico, le questioni ambientali hanno creato intrecci diversi, ma anche incomprensioni e approcci divergenti, tra accademia, istituzioni e società civile. Infine, il rapporto tra storia ambientale, utilità pubblica e militanza si è evoluto nel tempo attraversando alti e bassi. La stringente attualità delle emergenze climatiche e territoriali e delle ingiustizie ambientali ha rimesso al centro della definizione della disciplina il dialogo tra accademia, società civile e istituzioni.

In Italia la storia ambientale ha avuto sia una genesi peculiare – che ha raccolto l’eredità di tradizioni storiografiche legate alla storia del paesaggio e dell’agricoltura, ma anche lo stimolo di prospettive interdisciplinari che hanno messo in relazione la storia locale con l’ecologia storica – sia uno sviluppo che ha intrecciato il mondo dell’ambientalismo e le suggestioni a esso legate e una pratica della storia riferibile a interventi di figure professionali e tecniche. Da un lato gli storici si sono trovati a rivendicare uno spazio all’interno della pianificazione e della gestione del territorio e delle risorse ambientali portata avanti da organismi tecnici e politici, spesso in concorrenza con altre figure di esperti cui è più comunemente affidata la competenza anche sugli aspetti più propriamente storici di questi interventi. Dall’altro, le esperienze di militanza attiva sono state e continuano ad essere fonte di ispirazione per la ricerca scientifica, che a sua volta assume sempre maggiore importanza laddove si renda necessario sostanziare rivendicazioni di tipo ambientale o promuovere consapevolezza storica delle trasformazioni ambientali. Saperi e conoscenze prodotte da gruppi di ricerca interdisciplinari, movimenti, comitati, associazioni e istituzioni hanno dunque arricchito il dibattito storiografico e hanno portato all’elaborazione di metodologie di ricerca partecipative, sperimentali e potenzialmente applicabili. Ne risulta una forte prossimità fatta di frequenti interrelazioni e potenziali contaminazioni e scambi sui quali riteniamo necessario interrogarsi criticamente.

Questa Call for Papers intende esplorare le possibilità di dialogo tra storia ambientale e Public History e continuare la riflessione sulla presenza e sull’incisività della disciplina nel dibattito pubblico. In che misura la storia ambientale può contribuire tanto all’impostazione di politiche ambientali efficaci, quanto, nel campo dell’educazione e della didattica, alla formazione di una coscienza critica nelle nuove generazioni circa l’importanza di tutelare la ‘’casa comune’’? E quali sono i limiti e le potenzialità a livello scientifico e metodologico di questo approccio? L’indagine di questi aspetti è al centro del secondo fascicolo monografico della rivista «Farestoria» del 2025.

Questa Call for Papers sollecita l’inivio di contributi per la sezione “saggi” e per quella “rubriche” che considerino i seguenti temi in età contemporanea (la lista non deve considerarsi esaustiva):

–           Progetti incentrati su temi di storia ambientale condotti da o in collaborazione con istituti scolastici, associazioni e comunità locali;

–           Storie dal basso di fenomeni di industrializzazione, contaminazione chimica, urbanizzazione, deterioramento di risorse naturali e della salute umana, trasformazione di paesaggi e perdita di biodiversità;

–           Elaborazione e utilizzo di fonti e prodotti visuali, museali e audiovisivi;

–           Progetti di divulgazione di storia ambientale e storia del paesaggio e relative metodologie (ad esempio: geoesplorazione, trekking, passeggiate, percorsi tematici, etc.);

–           Didattica della storia ambientale: statuto della natura nell’insegnamento della storia fra il secolo XIX e il tempo presente; modalità in cui le questioni ambientali sono inserite nell’insegnamento della storia; quanto e come sono presenti e trattate nei manuali scolastici;

–           Ruolo e possibili applicazioni della ricerca storica nel contesto di conflitti e vertenze ambientali aperte; rilevanza sociale e politica del dibattito storico e ruolo dei saperi prodotti dai movimenti nell’elaborazione scientifica;

–           Riflessioni epistemologiche sul posizionamento dello storico; opportunità e limiti della storiografia militante;

–           Storicizzazione del cambiamento climatico;

–           Contributo della storia ambientale alle politiche ambientali e alla gestione e pianificazione territoriale attraverso la metodologia della storia applicata;

–           Storia ambientale e processi di patrimonializzazione;

–           Uso retorico del passato nelle decisioni riguardati la gestione ambientale;

–           Negazionismo climatico e assenza della prospettiva della protezione dell’ambiente nei dibattiti pubblici passati e presenti;

–           Natura, diritti e diritto.

CANDIDATURE

Le proposte, di massimo 3.000 battute spazi inclusi, e accompagnate da un breve curriculum del soggetto proponente, di massimo 2.000 battute spazi inclusi, dovranno essere inviate all’indirizzo e-mail farestoriaredazione@gmail.com entro il 22 giugno 2025. I risultati della selezione saranno resi noti entro fine luglio 2025. La consegna dei testi definitivi dovrà effettuarsi entro il 31 ottobre 2025.

Potranno essere inviate proposte — al massimo una per proponente — da parte di studiose e studiosi, associazioni, gruppi informali, musei, enti e istituti culturali, scuole di ogni ordine e grado. Gli abstract inviati dovranno contenere un titolo provvisorio, una breve sintesi dell’argomento che intendono trattare, gli eventuali interlocutori e/o i soggetti coinvolti. Il proponente deve indicare nell’abstract se intende candidarsi per la sezione ‘’saggi’’ o per quella ‘’rubriche’’, specificando in tal caso per quale tipologia si intende concorrere (vedi sotto). I curatori del numero potranno in ogni caso suggerire una collocazione specifica per le proposte pervenute sulla base del loro contenuto.

saggi dovranno rientrare tra le 35.000 e le 50.000 battute, note e spazi inclusi, e saranno sottoposti a referaggio.

Tipologie di rubriche (non sottoposte a referaggio esterno) per le quali è possibile inviare proposte:

— “Comunicare la storia”

Redazione di un testo di massimo 15.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato sugli obiettivi e sugli strumenti di comunicazione e divulgazione nelle attività realizzate.

— “Casi studio”

Redazione di un testo di massimo 15.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato sullo studio di uno o più casi di particolare interesse.

— “I ferri del mestiere. Fonti per la storia”

Redazione di un testo di massimo 20.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia dove vengono presentati archivi, centri di documentazione, fondi, fonti, gruppi di documenti e biblioteche, ecc., con particolare attenzione a quelli che presentano problematiche di tutela, valorizzazione e conservazione.

— “Public History”

Redazione di un testo di massimo 20.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato su progetti di Public History che vedono forme di partecipazione del pubblico, sulla valenza pubblica degli stessi e/o sulla valorizzazione/patrimonializzazione/decostruzione di memorie storiche attraverso queste attività.

— “Storia orale”

Redazione di una ricerca di storia orale di massimo 30.000 battute spazi inclusi con possibilità di inserire note a piè di pagina con i promotori e le promotrici e/o con i fruitori e le fruitrici delle attività e dei progetti realizzati.

— “Conversazioni storiografiche”

Realizzazione e trascrizione di un dialogo, sotto forma di intervista, di massimo 50.000 battute spazi inclusi, con un/a storico/a, da indicare nella proposta. Non sono previste note di nessun tipo.

— “Forum storiografico” Realizzazione e trascrizione di un dialogo a più voci, di massimo 70.000 battute spazi inclusi, con storici e storiche, da indicare nella proposta. Non sono previste note

 

Per tutte le info CfP-Storia-ambientale-e-Public-History-in-eta-contemporanea-2




Liberation from Normandy to Paris: Progetto europeo LRE Active Remembrance Youth Program – Iscrizioni aperte

Per tutte le info: https://www.lre-youth.eu/trip/liberation-from-normandy-to-paris/




Bando: Premio per tesi di laurea magistrale in Storia intitolato alla memoria degli studenti Ester Roccampo e Edoardo Lombardi

Si pubblica il Bando per n. 1 Premio per Tesi di Laurea magistrale in Storia moderna o in Storia contemporanea intitolato alla memoria degli studenti Ester Roccampo e Edoardo Lombardi.

La scadenza è fissata per le ore 23:56 del giorno 08 Giugno 2025.

Bando e relativa scheda di domanda da compilare per la partecipazione in allegato PDF.




Resistenze, femminile plurale – 50 partigiane toscane

 

 

🔸Batazzi Messina

Messina Batazzi

🔸Benetti Osmana

Osmana Benetti

🔸Benveduti Turziani Eleonora (detta Noretta)

Eleonora Benveduti Turziani

🔸Borghigiani Aida

Aida Borghigiani

🔸Cecchi Lina

Lina Cecchi

🔸Cecchi Liliana

Liliana Cecchi

🔸Cerquetti Virginia

Virginia Cerquetti

🔸Cipolli Primetta

Primetta Cipolli

🔸Cremoni Erminia

Erminia Cremoni

🔸Crociani Angiola“Giangia”

Angiola Crociani

🔸Cutini Lea

Lea Cutini

🔸de Jacquier de Rosée Gabrielle-Marie

Gabriella de Rosée

🔸Del Freo Assunta

Assunta Del Freo

🔸Enriques Agnoletti Anna Maria

Anna Maria Enriques Agnoletti

🔸Fantini Alberta

Alberta Fantini

🔸Fiorineschi Fiorenza

Fiorenza Fiorineschi

🔸Fondi Anna

Anna Fonti

🔸Gattavecchi Valchiria

Valchiria Gattavecchi

🔸Gereschi Livia

Livia Gereschi

🔸Giugni Ofelia

Giugni Ofelia

🔸Gori Mariella

Mariella Gori

🔸Guaita Maria Luigia

Maria Luigia Guaita

🔸Lenzini Cristina

Cristina Lenzini

Cristina Lenzini

🔸Lorenzoni Maria Assunta (detta Tina)

Tina Lorenzoni

🔸Machetti Cordara “Lucciola”

Cordara Machetti

🔸Marchetti Nara

Nara Marchetti

🔸Maria Moriconi

Maria Moriconi

🔸Marrocchesi Natalina

Natalina Marrocchesi

🔸Martini Anna

Anna Martini

🔸Martini Tosca

Tosca Martini

🔸Mattei Teresa

Teresa Mattei

🔸Menconi Mercede

Mercede Menconi

🔸Modesti Rossana

Rossana Modesti

🔸Montemaggi Walma

Walma Montemaggi

🔸Pannocchia Ubaldina

Ubaldina Pannocchia

🔸Parenti Norma

Norma Parenti

🔸Parracciani Wanda

Wanda Parracciani

🔸Pelliccia Walkiria

Walkiria Pelliccia

🔸Pillitteri Guelfi Giuseppina (detta Unica)

Giuseppina Pillitteri

🔸Rola Francesca

Francesca Rola

🔸Rossi Modesta

Modesta Rossi

🔸Sandroni Bruna

Bruna Sandroni

🔸Seghettini Laura

Laura Seghettini

🔸Talluri Bruna

Bruna Talluri

🔸Toniolo Teresa

Teresa Toniolo

🔸Tozzi Lina

Lina Tozzi

🔸Valsuani Emilia

Emilia Valsuani

🔸Vannucchi Suor Cecilia

Suor Cecilia Vannucchi

🔸Vassalle Vera

Vera Vassalle




pubblicato il volume Condanne a morte, fucilazioni sommarie, decimazioni nella Grande Guerra: una questione ancora aperta, a cura di F. Cutulo.

É stato pubblicato il volume Condanne a morte, fucilazioni sommarie, decimazioni nella Grande Guerra: una questione ancora aperta. Atti del convegno Sala Maggiore, Comune di Pistoia 24 novembre 2022, di Cutolo Francesco (a cura di), Edizioni dell’Assemblea.
In sede è possibile ritirare gratuitamente il volume cartaceo; è inoltre possibile scaricare il PDF all’indirizzo: https://www.consiglio.regione.toscana.it/frame?page=richieda/pubblicazione/264

 




Concluso il progetto sul fondo Risaliti conservato nell’archivio dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia

L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia è lieto di comunicare che si è concluso il progetto di riordinamento, ricondizionamento e inventariazione del fondo Renato Risaliti, ad opera dell’archivista Alessia Artini. L’attività è inserita all’interno del progetto “Il futuro della memoria. Tutela e salvaguardia dei fondi archivistici conservati negli istituti culturali della rete REDOP” realizzato dalla Rete documentaria della provincia di Pistoia e sostenuto dalla Fondazione CARIPT nell’ambito del bando “Restauro del patrimonio artistico e digitalizzazione dei beni culturali”.

Il materiale era stato donato a più riprese dal suo possessore, Renato Risaliti (Agliana 20/05/1935 – Pistoia 16/09/2020), uomo di grande spessore culturale e intellettuale, già nostro socio. Aveva dedicato la sua vita agli studi storici, frequentando dal 1956 l’Università a Mosca, dove si laureò, con il gruppo italiano di scambio culturale con l’URSS. A inizio anni ‘70 prese servizio presso l’Università degli Studi di Firenze, diventando professore ordinario di Storia dell’Europa Orientale e incentrando i suoi studi alla storia della Russia dei secoli XVIII e XIX. Di lui ricordiamo il pionieristico volume “Antifascismo e resistenza nel pistoiese”.

Il fondo è composto da 6 faldoni, 101 unità, 5 inserti, 814 documenti e comprende documentazione sulla Resistenza armata, Resistenza non armata, Licio Gelli, ANPI, fascismo. Proprio le carte relative alla Resistenza non armata (raccoglitore “Aiuti ai prigionieri alleati”) era stato oggetto di un precedente lavoro di valorizzazione e interamente digitalizzato nel 2018 da Ilaria Cordovani nell’ambito del progetto di tirocinio svolto in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze e l’University of Lincoln (UK), rendendolo disponibile online nell’archivio digitale dell’International Bomber Command Center (IBCC) della stessa università inglese.

L’inventario è consultabile al link: www.istitutostoricoresistenza.it/wp-content/uploads/2024/12/Inventario-completo-fondo-Risaliti.pdf