Dall’Istria a Lucca.

Oggi, alle ore 17.30, presso la Casa della Memoria e della Pace, Castello di Porta San Donato, Mura Urbane, Lucca

INAUGURAZIONE

Dall’Istria a Lucca
Una raccolta di documenti familiari a cura di Armando Sestani

Un percorso storico attraverso una raccolta familiare di documenti e pubblicazioni varie che hanno come tema le vicende complesse del confine orientale italiano. Possono queste poche parole spiegare il contenuto di questa esposizione? Da un punto di vista formale, certamente. Tuttavia se andiamo oltre ci accorgiamo che abbiamo a che fare con la storia di donne e uomini che hanno attraversato il novecento dove guerre, totalitarismi e spostamenti di confini hanno segnato le loro vite. Parte di queste persone sono state definite, anche burocraticamente, profughe o, per usare un termine di derivazione inglese, rifugiati.
Nel corso della loro vita hanno lavorato e hanno creato una famiglia, modificato il cognome, per imposizione o necessità, hanno dovuto optare per uno Stato piuttosto che per un altro, hanno abbandonato le città natie per vivere anni nei campi profughi, hanno agognato una casa.
Questa esposizione si prefigge lo scopo di mostrare ai visitatori alcuni documenti originali che possono servire a conoscere, fuori da ogni retorica, una storia familiare.




Presentazione del volume “Una storia, un archivio. La figura di Idalberto Targioni fra Ottocento e Novecento”

Sabato 8 febbraio, a Lamporecchio, alle ore 17 si terrà, nella Sala del Consiglio, la presentazione del libro “Una storia, un archivio. La figura di Idalberto Targioni fra Ottocento e Novecento”, curato dal professor Roberto Bianchi dell’Università di Firenze e pubblicato nel 2018 dalla casa editrice Firenze University Press. La pubblicazione include anche l’inventario dell’archivio, curato da Daniele Lovito.

Nel corso della presentazione verrà delineata la figura di Idalberto Targioni (1868-1930) che da trovatello poi adottato da una famiglia di San Baronto, divenne contadino, operaio, poeta estemporaneo, attivista sindacale, antimilitarista, socialista e sindaco di Lamporecchio, interventista e fascista della prima ora, infine pentito.

Interverranno alla presentazione Monica Pacini (Università di Firenze) e Laura Diafani (Accademia di Masetto – Associazione di Studi sul Montalbano Orientale), insieme a Simonetta Chiappini (erede dell’archivio).




Presentazione del volume “L’ultimo sopravvissuto di Cefalonia”

Bruno Bertoldi, oggi 101 anni, sopravvissuto al massacro di Cefalonia, ha una storia straordinaria alle spalle e finalmente è raccolta nelle pagine di un libro.

Prosegue a Cavriglia la rassegna letteraria dell’associazione LiberiLibri presso la Biblioteca Comunale “Venturino Venturi”.

Sabato 1 febbraio alle 16 e 30, nella biblioteca, sarà presentato l’ultimo libro dello scrittore  Filippo Boni “L’ultimo sopravvissuto di Cefalonia” (Edizioni Longanesi), che racconta l’incredibile storia di Bruno Bertoldi, che ha vissuto i lager nazisti e i gulag sovietici riuscendo incredibilmente a tornare a casa sano e salvo. Un uomo che ha attraversato tutti gli orrori del Novecento. Filippo Boni, vice sindaco di Cavriglia, giornalista e storico, studiando i percorsi compiuti dall’esercito nazista durante la seconda guerra mondiale, si è imbattuto nella straordinaria storia di Bruno Bertoldi, sergente della Divisione Acqui, che scampò miracolosamente alla strage di Cefalonia nel settembre del 1943 e che sopravvisse anche, da prigioniero, ai lager nazisti ed ai terribili gulag sovietici, tornando a casa solo nel Natale del 1945.

Bertoldi ha 101 anni e ha raccontato a Boni, con una lucidità eccezionale, la sua storia di vita.

Alla biblioteca comunale, oltre all’autore, saranno presenti Nicola Anaclerio, presidente dell’associazione LiberiLibri e il sindaco di Cavriglia Leonardo Degli Innocenti o Sanni.




MOSTRA FOTOGRAFICA – Paesaggi Isolotto. Wunderkammer

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PRESENTAZIONE DEL LIBRO: La lunga vita della legge urbanistica del ’42

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L’impegno dell’ISRA per la Giornata della Memoria 2020

L’Istituto Storico della Resistenza Apuana in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria organizza l’incontro sul tema “I sommersi e i salvati: identità e sorte degli ebrei residenti a Pontremoli al tempo delle leggi razziali” che si svolgerà a Pontremoli (Teatro Cabrini) giovedì 30 gennaio a partire dalle ore 9,30.
Si tratta dell’evento conclusivo di un percorso didattico biennale realizzato con gli studenti dell’Istituto “Malaspina” di Pontremoli coordinato dal prof. Angelo Angella (ISRA)
con la collaborazione della Fondazione CDEC di Milano, dell’ANED della Spezia, degli Archivi di Stato locali e della sezione ANPI “Laura Seghettini” di Pontremoli.
Interverranno gli studenti delle classi coinvolte nel progetto di ricerca e restituzione, il prof. Vito FOÀ di Milano (unico rimasto dei protagonisti delle vicende affrontate nel corso della ricerca) e i discendenti degli altri ebrei dimoranti a Pontremoli ai tempi della Shoah e sopravvissuti alle persecuzioni antiebraiche e numerosi testimoni di quei terribili anni




CONVEGNO: I lunghi anni ’40

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La memoria di Primo Levi

Lunedì 27 gennaio 2020 ore 16.00

In occasione della giornata della memoria 2020 l’Accademia La Colombaria, a Firenze (via Sant’Egidio 23), promuove una riflessione su Primo Levi e la Shoah nei cento anni della nascita:

LA MEMORIA DI PRIMO LEVI
nei cento anni della nascita

Saluti e introduzione
LUIGI DEI e SANDRO ROGARI

ELENA MAZZINI
Primo Levi e la memoria della Shoah nell’Italia post-bellica

LAURA BARILE
Primo Levi: la ricerca delle radici

VINCENZO SCHETTINO
Primo Levi: la chimica come strumento di riscatto