A Livorno “Artisti per il 25 aprile”

ArtistiE’ intitolata “Artisti e il 25 aprile” la mostra di arte contemporanea che aprirà i battenti ai Granai di Villa Mimbelli ( via San Jacopo in Acquaviva)  dal 18 al 26 aprile. Promossa dal Comune di Livorno e ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti)  in occasione del 70° anniversario della Liberazione Nazionale,  la mostra propone quattro artisti livornesi: Claudia Cei, Renato Spagnoli, Bruno Sullo e Antonio Vinciguerra che intendono esprimere la loro partecipazione all’evento, al di là di ogni retorica, con le loro opere . Non si tratta di opere eseguite ad hoc – tengono a sottolineare – ma opere ( in tutto saranno circa 40) proposte come testimonianza del loro stesso essere artisti, ciascuno con il proprio lavoro, i propri temi, il proprio linguaggio.

“Settant’anni esatti sono trascorsi da quel fatidico 25 aprile 1945 in cui, come per un secondo Risorgimento, il nostro Paese fu liberato da una ventennale dittatura e poté riprendere il suo cammino di civiltà” sostengono gli artisti “Una data che è legittimo, anzi necessario, ricordare e celebrare. Per questo esponiamo , in accordo tra l’altro con la ben radicata e diffusa tradizione di sensibilità artistica che ha la città”. Gli artisti non temono il binomio arte-politica, essendo convinti che la (buona) politica sia un metodo legittimo e importante di gestire la comunità dei cittadini, e che gli artisti non siano personaggi super partes bensì cittadini essi stessi, coinvolti con i valori e i problemi del vivere.  Proprio per questo senso di partecipazione è stato dato alla mostra il titolo Artisti e il 25 aprile, in cui la congiunzione introduce un’idea di libera accettazione e di complicità che un titolo più “logico”, ad esempio Artisti per il 25 aprile, avrebbe suggerito.

“Artisti e il 25 aprile” sarà inaugurata sabato 18 aprile alle ore 17.30
(l’inaugurazione sarà preceduta da una presentazione alle ore 17 nella Sala degli Specchi di Villa Mimbelli) . Ad ingresso gratuito, la mostra è visitabile il sabato e la domenica in orario 10-12 e 16-19, giovedì e venerdì in orario 16-19
Info:  Museo Civico “G. Fattori”: 0586 808001. anppia: 344 7116807




70° della Liberazione: tutte le iniziative dell’ISGREC

norma1Come ogni anno, un tema fa da sfondo agli eventi del FestivalResistente. “Cose giuste” è l’espressione scelta per ricordare la persistenza di un orizzonte di fini. Cose giuste speravano antifascisti e resistenti al fascismo, quando si battevano per la libertà, l’indipendenza, la giustizia sociale. Cose giuste cerca oggi chi si batte contro l’esclusione degli ultimi, il rispetto delle differenze, l’attuazione della giustizia che la Costituzione propone nelle sue diverse declinazioni. Il Festival nacque dall’entusiasmo di giovani; per questo ha sempre tenuto come primo interlocutore proprio i giovani. L’ISGREC vi ha portato nel tempo l’eco di un lavoro con la scuola, insieme al contributo alla conoscenza per tutti. Quest’anno, tornano le vocazioni dell’Istituto: in primo luogo i beni culturali (adozione di monumenti, mostra di documenti), strumenti per elaborare sapere e mantenere memoria. Da qualche anno, il territorio della provincia è progressivamente sempre più solcato da itinerari di memoria e segnato da tracce importanti: mostre, lapidi, segnaletica di sentieri partigiani. Cresce anche la produzione: quest’anno le ultime fatiche sono un documentario, che sarà presentato a Cinigiano il 25 aprile, dove si ricostruisce la Resistenza e la storia degli internati militari italiani nei campi tedeschi, e una mostra, a Massa Marittima, dedicata alla figura di Norma Parenti. In tutti e due i casi si tratta della restituzione di conoscenza e memoria a “categorie” rimaste a lungo in ombra. Sono “cose giuste” anche parlare di Resistenza delle donne e di Internati militari, temi importanti per dare la giusta profondità di campo agli eventi che hanno consentito all’Italia e all’Europa di liberarsi dai totalitarismi e avviare un cammino verso la democrazia. Cosa giusta è declinare storia e memoria in chiave europea. L’ISGREC ha scelto da tempo quello europeo come orizzonte dei propri interessi, scoprendo via via legami tra la storia locale e quella delle Resistenze europee. Nel 2015 l’ISGREC è entrata a far parte di una rete di soggetti europei – Università e Istituti di ricerca – che presto saranno impegnati in un lavoro culturale sull’attraversamento delle frontiere, nell’ambito di progetti della Comunità europea. Nel Festival portiamo una traccia di questo: la piccola storia di Siro Rosi, antifascista che accolse il messaggio di Carlo Rosselli e di quanti scelsero la dimensione europea, culminata nel “Manifesto di Ventotene” e ancora obiettivo non raggiunto, “cosa giusta” per cui impegnarsi.

Tutte le iniziative dell’ISGREC per il 25 aprile

18 aprile 2015 | Palazzo dell’Abbondanza di Massa M.ma

Ore 10.30 – 12.30 | Incontro con le autorità e testimonianze “Donne e Resistenza. Le 19 medaglie d’oro”

Ore 15 – 18 | Convegno “Le donne nella Resistenza”

Introduce Simone Neri Serneri (ISRT, Firenze)

Intervengono:

  • Annabella Gioia (IRSIFAR, Roma) | Donne e Resistenza
  • Catia Sonetti (ISTORECO, Livorno) | Donne dall’impegno antifascista alla Liberazione. Partecipare e rimanere invisibili
  • Anna Scattigno (Università di Firenze) | La Resistenza delle donne fiorentine: Anna Maria Enriques Agnoletti
  • Luciana Rocchi (ISGREC, Grosseto) | La Resistenza delle donne grossetane: Norma Parenti

Ore 18.30 | Inaugurazione della mostra su Norma Parenti curata dall’Isgrec. Introduce Barbara Solari (ISGREC, Grosseto)

 

18 aprile 2015 | Sede di Gavorrano Bene Comune (Via XXV Aprile) di Bagno di Gavorrano

Ore 16 | Presentazione del volume Isgrec “Per noi il tempo si è fermato all’alba” di Marco Grilli

Saranno presenti l’autore e il Presidente dell’Isgrec Adolfo Turbanti

 

24 aprile 2015 | ore 10 | Palazzo del Comune di Grosseto

“Cantieri della memoria. Dalle pietre al digitale” – “Adotta un monumento”

Visita guidata, a cura della Direttrice dell’ISGREC Prof.ssa Luciana Rocchi, al bassorilievo, opera di Tolomeo Faccendi, che ricorda i deportati politici da Grosseto: Albo Bellucci, Tullio Mazzoncini e Giuseppe Scopetani. La visita coinvolge una classe del Liceo Artistico (Polo Bianciardi) di Grosseto che “adotta il monumento” con l’insegnante Marcella Parisi. Questa iniziativa rappresenta anche il momento di chiusura del percorso formativo curato dall’ISGREC per gli studenti che hanno partecipato al Treno della Memoria della Regione Toscana 2015: studenti di tre scuole superiori grossetane e di una di Follonica che, prima e dopo il viaggio, hanno lavorato insieme alla Prof.ssa Luciana Rocchi presso la biblioteca “Francesco Chioccon” dell’Istituto Storico.

 

24 aprile 2015 | ore 16 |  Cassero senese, Grosseto

“La festa dei soci ISGREC”

Il 2014 e l’inizio del 2015 hanno visto una crescita del numero dei soci, una moltiplicazione delle presenze di studenti, insegnanti, utenti della biblioteca e dell’archivio dell’ISGREC. Tutto nel contesto di una inedita difficoltà a sostenere attività che richiedono impegno e risorse. Il rapporto con i soci è essenziale, per condividere nuove sfide, gratificazioni e difficoltà. Un’innovazione di tipo formale ha accompagnato l’evoluzione della vita dell’istituto: ora l’ISGREC è una ONLUS. Un’occasione per i soci dell’Istituto per stare insieme e condividere nuovi progetti, nella bella cornice del Festival Resistente.

 

24 aprile 2015 | ore 17.30 | Cassero senese, Grosseto

Inaugurazione della Mostra “Le carte di Siro Rosi sovversivo”

Pochi, ma straordinari documenti donati dalla famiglia all’ISGREC raccontano la vita del grossetano Siro Rosi, che ha oltrepassato i confini della storia locale. Antifascista volontario nel 1937 nelle Brigate internazionali a fianco degli antifranchisti spagnoli, seguì poi la sorte degli sconfitti che attraversarono i Pirenei nel ’39. Internato nei campi francesi, evase, fu partigiano nel maquis coi francesi, contro il governo collaborazionista di Vichy. Mutilato in combattimento, venne clandestinamente in Italia ed ebbe un ruolo importante nella Resistenza al Nord. A guerra finita, nel 1945, fu per un breve soggiorno a Grosseto, ma subito nuovamente cittadino d’Europa, stavolta costretto a vagare tra Francia, Cecoslovacchia, Polonia, a causa di una persecuzione giudiziaria per diserzione, conclusasi con la riabilitazione nel 1962. I riconoscimenti arriveranno solo negli anni Settanta. Lo ricordiamo, anche se tardivamente, nella sua terra.

 

24 aprile 2015 | ore 18 | Cassero senese, Grosseto

Presentazione del progetto “Cantieri della memoria. Dalle pietre al digitale”

Le associazioni La Martinella, Circolo ARCI “Associazione Festival Resistente”, Donne di Magliano, ISGREC, Guru@Work, ANPI Comitato provinciale di Grosseto “Norma Parenti”, ARCI Manciano, FIAB-Grossetociclabile presentano il progetto finanziato dal CESVOT e i primi risultati ottenuti. È un progetto pensato per la scuola e per chi ignora o conosce superficialmente la storia della Resistenza e della deportazione politica e razziale dell’ultimo periodo della II guerra mondiale. Adottare un monumento ricercandone le ragioni, ripercorrere un sentiero partigiano, collocare un segno di memoria davanti a luoghi che ricordano chi fu deportato – le pietre d’inciampo diffuse in molte città – offrirà appigli fisici alla memoria. Tutto confluirà infine in un sito web. Intervengono: Emilio Bonifazi (Sindaco Comune di Grosseto), Francesca Chiavacci (Presidente Nazionale ARCI), Giovanna Stellini (Assessore Cultura Comune di Grosseto) e i rappresentanti delle associazioni capofila del progetto.

 

25 aprile 2015 | ore 10 | Cittadella degli Studi, Grosseto

“Cantieri della memoria. Dalle pietre al digitale” – “Adotta un monumento”

Gli studenti di Grosseto, in collaborazione con la Rete degli Studenti Medi e l’ISGREC, partecipano alla cerimonia di omaggio al Monumento ai deportati, nella Cittadella degli Studi, con una loro illustrazione del monumento adottato nell’ambito del progetto CESVOT “Dalle pietre al digitale”.

 

25 aprile 2015 | ore 10 | Palazzo del Comune di Cinigiano

Elena Vellati presenta il documentario “Fu la loro scelta”, che sarà distribuito gratuitamente

 

25 aprile 2015 | ore 16.30 | Cassero senese, Grosseto

“Donne resistenti: dalla lotta al nazifascismo alla difesa di Kobane”

Nel 70° della Liberazione dal nazifascismo dedichiamo un pomeriggio alla riflessione sul ruolo fondamentale delle donne nella Liberazione dei loro paesi: ieri in Italia contro il nazifascismo, oggi a Kobane contro l’Isis. Partecipano: Erdal Karabey (rappresentante associazione culturale Kurda toscana), Barbara Solari (ricercatrice ISGREC), Letture e Musica (Libreria delle ragazze di via Pergolesi – Arcigay Leonardo Da Vinci Grosseto).

 

26 aprile 2015 | ore 8 | Grosseto, Stiacciano Scalo, Montemassi, Ribolla

“Resistere, Pedalare, Resistere”In bicicletta lungo i sentieri della Memoria (Montemassi, Ponte del Ricci). In occasione dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ed in concomitanza con le manifestazioni ad esso collegate; FIAB-Grossetociclabile in collaborazione con ISGREC, ANPI e Circolo ARCI ‘Associazione Festival Resistente’, promuove una giornata dedicata alla memoria di un evento legato alla lotta partigiana, avvenuto il 17 Giugno 1944 nel comune di Roccastrada in località Ponte del Ricci e culminato con lo scontro a fuoco con una formazione dell’esercito tedesco, che vide la tragica morte di quattro giovani partigiani. L’iniziativa consiste in un vero e proprio “Itinerario della Memoria”, con partenza e arrivo a Sticciano Scalo, (raggiungibile anche con la formula treno+bici) nel quale vengono ripercorse, in bicicletta, le stesse strade che in quegli sciagurati giorni erano percorse dalle staffette partigiane e dai convogli dell’esercito tedesco in ritirata, con una breve cerimonia commemorativa sul luogo dello scontro posto all’incrocio dell’attuale SP 31 e la SP 19 di Montemassi. Il doveroso momento commemorativo non esaurisce però la ricerca della “memoria storica” di questo itinerario, che nella seconda parte si sviluppa per un lungo tratto attraverso il Parco delle Colline Metallifere, percorrendo le strade delle vecchie miniere di Ribolla. Previste soste a Ribolla e nei pressi degli antichi pozzi minerari. L’evento in bicicletta è curato dall’Associazione Culturale FIAB-Grossetociclabile. La ricostruzione dei fatti, affiancata da reading tratti dal libro di Cinzia Pieraccini “Una strage da riscoprire, 17 giugno 1944, Ponte del Ricci”, è curata dall’ISGREC.




Il 70° della Liberazione nel Comune di Livorno

LibLivornoUn fitto calendario di iniziative, promosse dal Comune di Livorno d’intesa con le associazioni Antifascismo e Resistenza, si svolgerà in questi giorni nella città labronica per celebrare la ricorrenza; cerimonie ufficiali commemorative ma anche eventi culturali e sportivi rivolti ad ogni fascia di età.

Gli eventi culturali e sportivi

Già sabato scorso 18 aprile ai Granai di Villa Mimbelli (rimarrà allestita fino a domenica 26 aprile) si è inaugurata la mostra “rtisti e il 25 aprile” con l’esposizione di opere di Claudia Cei, Renato Spagnoli, Bruno Sullo e Antonio Vinciguerra; una collettiva di oltre 40 opere che intendono richiamare la festa di Liberazione attraverso la sensibilità artistica. Mercoledì 22 aprile (ore 18), il Centro Donna di Largo Strozzi, insieme all’associazione Ippogrifo e in collaborazione con Fidapa ospiterà il “Concerto per la Libertà” con canti popolari eseguiti da voci femminili accompagnate da flauto e pianoforte. Venerdì 24 aprile (ore 16.30) alla Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi”, promossa dall’associazione Evelina De Magistris e dalla Fondazione Circolo Fratelli Rosselli si parlerà di Amelia Pincherle Rosselli. Una donna nella storia con Giovanna Amato e Valdo Spini.

Non mancheranno spettacoli teatrali. Il Teatro Vertigo (via San Marco) proporrà tre repliche di “Livorno Città Aperta” ( 23 e 24 aprile ore 21) e (domenica 26 aprile ore 17), commedia teatrale, per la regia di Marco Conte, sul tragico dopoguerra livornese, tra l’altro recitata in livornese dell’epoca. Al Teatro Goldoni, la sera del 24 aprile (ore 21) è in programma il video-spettacolo “Il Pifferaio Magico” per la regia di Francesca Ricci che vedrà salire sul palco i detenuti della Casa Circondariale delle Sughere impegnati in una “favola sociale e politica contro il consumismo, l’indifferenza e il disfacimento delle città”. E poi musica con i Modena City Ramblers che tornano ad un anno esatto al The Cage Theatre (sabato 25 aprile ore 22) con le loro “Tracce clandestine” (ultimo lavoro discografico). Lo spettacolo é organizzato in collaborazione con ANPPIA.

In programma anche momenti ricreativi quali la passeggiata sulle colline fino alle “Grotte dei banditi” , base della 3° Brigata Garibaldi “O.Chiesa” (sabato 25 aprile alle ore 9 con partenza dall’ex campo sportivo del Castellaccio) o la festa campestre, sempre al Castellaccio, con ristorazione e trattenimenti vari (sabato 25 aprile ore 12).

A chiusura della programmazione settimanale, domenica 26 aprile (ore 15.30) in Darsena Nuova si disputerà il primo appuntamento della stagione remiera livornese ovvero il “Trofeo della Liberazione”, gara remiera dei rioni cittadini organizzata dalla sezione nautica “Labrone” con il contributo di ANPI, ANPPIA, ANED e ANEI

Le cerimonie ufficiali

Sabato 25 aprile, le cerimonie avranno inizio alle ore 10 al Monumento ai Caduti in Guerra in Piazza della Vittoria, dove è prevista la deposizione di corone da parte delle Autorità cittadine.

Successivamente le autorità e le rappresentanze si trasferiranno in via Ernesto Rossi (ore 10.20), per la deposizione di corone al Bassorilievo al Partigiano.

Alle ore 11, nella sala delle cerimonie del Palazzo Comunale, si terrà il ricevimento delle autorità civili, militari e religiose e delle Associazioni combattentistiche e della resistenza. In programma i saluti del sindaco Filippo Nogarin e del professor Andrea Mariuzzo della Scuola Normale Superiore diPisa.

Nei materiali correlati il programma e le schede di dettaglio




Stato sociale anni Cinquanta: le carte dell’ENAOLI di Rispescia

fondo gori enaoli2 1956Lunedì 13 aprile, alle ore 16, nella biblioteca “F.Chioccon” dell’Isgrec (Cittadella dello Studente), si terrà l’incontro “Stato sociale anni Cinquanta: le carte dell’ENAOLI di Rispescia”, al quale parteciperanno Gabriela Todros (Soprintendenza archivistica per la Toscana), Nicola Labanca (Università di Siena), Marco Simi (Ricercatore dell’ISGREC).

L’archivio della Fattoria-Scuola ENAOLI (Ente Nazionale Assistenza Orfani dei Lavoratori Italiani) di Rispescia – oltre 220 buste – è un piccolo tesoro: alla ricchezza qualitativa delle carte si accompagna una completezza quantitativa assolutamente straordinarie, che riesce a restituire il quadro particolareggiato della vasta gamma di attività della Scuola professionale di formazione agricola.

Il fondo, che rischiava seriamente il disfacimento, è stato acquisito dall’Istituto grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, che, grazie al lavoro del ricercatore Marco Simi, vincitore di una borsa di studio della Regione Toscana nell’ambito del programma “Giovani Sì, ma consapevoli” 2014-2015, ha portato a compimento la sistemazione delle carte, una fase di mappatura preliminare della consistenza archivistica del fondo ENAOLI che offre alla ricerca e alla consultazione uno strumento prezioso e già operativo.

La Scuola professionale di formazione agricola di Rispescia, e l’Azienda di produzione agroalimentare ad essa associata, vennero costruite ed organizzate su iniziativa dell’Ente Nazionale Assistenza Orfani dei Lavoratori Italiani con lo scopo di prendersi cura dell’educazione morale, civile e professionale sino ai 18 anni degli orfani dei lavoratori; alla fine del percorso educativo era previsto l’avviamento professionale e il collocamento degli orfani assistiti. I lavori di edificazione, iniziati nel 1952, si conclusero nel 1955. La struttura poteva dirsi a pieno regime a partire dal 1958; fra il 1955 e il 1973 vi furono ospitati circa 650 ragazzi, in maggioranza provenienti dal Sud e dalle Isole, in seconda battuta dalla provincia di Grosseto e più in generale dal Centro Italia. L’attività dell’Ente proseguì fino al 1977, anno in cui ne fu decretata la soppressione nell’ambito della più generale riforma sulle autonomie locali e sul decentramento dei poteri alle Regioni.

Info: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea | Via de’ Barberi 61  |  58100 GROSSETO  | Tel/fax +39 0564 415219  |  segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it




A Siena la presentazione del libro di Peli “Storie di Gap”

Locandina Gap arancio2“Un libro di sto­ria che ha nel titolo la parola «ter­ro­ri­smo» è una occa­sione da non per­dere”. Con queste parole il giornalista Adriano Prosperi ha definito “Storie di Gap”, ultima fatica di Santo  Peli edita da Einaudi, che verrà presentata venerdì 27 marzo alle Stanze della Memoria di Siena. Il testo è il resoconto storico dei Gap, ovvero i “Gruppi di azione patriottica”, spesso al margine  della storia della Resistenza e della memoria collettiva. Per mezzo di documenti d’archivio inediti, l’autore ripercorre il controverso fenomeno che rappresenta ancora oggi un’area per certi aspetti inesplorata del nostro passato: dalle modalità classiche del terrorismo ai connotati politici e al legame col Partito Comunista.

La storia dei Gap è frastagliata e complessa, ricostruita dallo storico Santo Peli per la prima volta in maniera sistematica. Ne deriva, da una parte, una suc­ces­sione di ten­ta­tivi e di fal­li­menti, di pic­coli gruppi pre­sto disin­te­grati da errori e tra­di­menti; dall’altra, una storia fatta di eroi­smi straor­di­nari, in cui bril­la­rono spe­cial­mente le donne.

La presentazione di venerdì 27 vedrà la presenza dell’autore e l’intervento di Antonio Fanelli,  ricercatore di antropologia dell’Università di Siena. L’iniziativa è organizzata dall’ISRSEC (Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea), in collaborazione con l’Associazione  Nazionale Partigiani d’Italia e la Libreria Einaudi di Siena. Appuntamento alle ore 17.00 in via Malavolti 9 a Siena.




Attualità di Giorgio La Pira

Alle ore 16.00 in Sala del Gonfalone, Palazzo Panciatichi 4, il Consiglio regionale della Toscana presenta l’anteprima del documentario Giorgio La Pira. La città posta sul monte, promosso dall’Associazione Firenze Magnifica e la presentazione del libro di Nino Giordano, Un cristiano per la città sul monte.

Introduce Marco Carraresi

Intervengono: Giovani Cimbalo, Giovanni Cipriani, Gianni Conti, padre Bernardo Maria Gianni, Elena Tempestini.

Sarà presente l’autore.




Il Quartiere 4 distribuisce nelle scuole del territorio un volume sulla propria storia

“Un’altra Firenze. Il Quartiere 4: origini e storia di una comunità che cammina” è il titolo di una pubblicazione scritta e pensata per i ragazzi ed i bambini degli Istituti Comprensivi del Quartiere 4. Una pubblicazione promossa dal Quartiere in cui, attraverso testi e numerose immagini, si ripercorrono le vicende che hanno portato una zona formata da borghi di origine contadina a sviluppare nel tempo una propria forte identità divenendo parte importante della città di Firenze.
Le immagini sono state in gran parte offerte dai cittadini stessi ed anche i testi risultano da un lavoro a più mani.

La consegna dei piccoli volumi avverrà in tutte le scuole del Quartiere 4 accompagnata da piccoli incontri aventi sempre come tema i diversi aspetti della storia locale. Così si potranno avere letture sceniche o incontri su antichi modi di dire, sulle vicende legate alla liberazione, sulle origini agro alimentari del territorio.
La prima consegna avverrà, Giovedì 26 marzo, ore 11,30, a quattro classi di terza media della scuola Barsanti.
In tale occasione saranno presenti, insieme agli autori, l’Assessore all’Educazione Cristina Giachi ed il Presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni.
Seguirà una lettura scenica tratta dallo spettacolo teatrale “La città dei sogni” sulla storia dell’Isolotto dagli anni ’50 agli anni ’80: la Barsanti è stata infatti storicamente la prima “scuola media dell’Isolotto”. La lettura sarà curata dalla compagnia “Dietro le Quinte”.
Nei giorni successivi, e sino alla fine di Aprile, si completerà il percorso di consegna dei testi agli altri Istituti Comprensivi del Quartiere.




A Livorno la presentazione del libro “Bombardate Auschwitz”

bombardate-auschwitzMercoledì 25 marzo, alle ore 18, presso la libreria Feltrinelli di Livorno sarà presentato il libro “Bombardate Auschwitz” di Arcangelo Ferri, edito da “Il Saggiatore”.

L’incontro, a cui parteciperà l’autore, sarò introdotto dal rabbino di Livorno, Yair Didi. Il presidente dell’Istoreco di Livorno Gabriele Cantù porterà il suo saluto insieme Caterina Meucci, presidente della Associazione per l’Amicizia Ebraico Cristiana di Livorno.

L’attacco aereo su Auschwitz era richiesto dalle organizzazioni ebraiche più influenti e dagli stessi deportati, che lo invocarono più volte. Ma dagli alti comandi alleati l’ordine – tecnicamente attuabile – non fu mai dato. Questo libro contiene molte domande e alcune risposte sul prolungato “silenzio degli Alleati”.