Cesare Vagarini. Ricordi da Sant’Anna di Stazzema

La mostra, a cura di Paola Cassinelli e Marco Giori, presenta tele e disegni dell’artista Cesare Vagarini, alcuni dei quali facenti parte della Collezione Civica del Museo di arte contemporanea e del Novecento, provenienti da una recente donazione, che hanno come tema la tragedia relativa all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, perpetrato dalle truppe naziste nel 1944.

L’artista dipinse questa serie di opere al ritorno dal campo di prigionia di Tatura in Australia, dove era stato internato nel 1941, assieme alla moglie, a seguito della sua cattura da parte dell’esercito inglese in Palestina, dove si trovava per una commissione artistica dal 1940.

In mostra, per la prima volta visibili al pubblico, disegni e schizzi dell’artista, provenienti da collezioni private, eseguiti durante il suo internamento nel campo di prigionia australiano.

 La mostra è stata scelta da Vittorio Pavoncello curatore del progetto “La Shoah dell’Arte”, promosso dall’associazione ECAD impegnata da anni in attività di ricerca, sperimentazione, approfondimento e divulgazione della Memoria.

Il progetto, a cui aderiscono musei e gallerie d’Italia, si fonda su una serie di mostre, conferenze e spettacoli a tema, correlate e interdipendenti, con l’intento di far divenire il giorno della Shoah centro anche della vita artistica del Paese.

Lo scopo è quello di valorizzare per un giorno almeno, quello del Giorno della Memoria, le opere d’arte che fanno parte delle collezioni pubbliche facendo fare loro un passo avanti rispetto alle altre opere e, come nel caso di Cesare Vagarini, parlare di un artista che, nonostante abbia vissuto sulla propria pelle le storture della guerra e la privazione della libertà individuale, è riuscito a fare dell’arte, anche in quei momenti tragici, un sostegno e un motivo di sopravvivenza.




Al Marino Marini un “Omaggio a Giovanni Michelucci”

É un “Omaggio a Giovanni Michelucci”, la mostra di Paolo Gubinelli che verrà inaugurata domani venerdì 16 gennaio alle 17.30 alla Fondazione Marino Marini. L’artista fiorentino presenta negli spazi espositivi di corso Fedi circa trenta quadri realizzati perlopiù negli anni Settanta e Ottanta, periodo in cui è nato un rapporto di amicizia profonda e collaborazione con l’architetto Giovanni Michelucci. Si tratta di opere elaborate con la carta, piegata o incisa, frutto di un attento studio sui binomi luce-colore e spazio-luce. A corredo della personale, il testo critico Tra luce-colore e spazio-luce scritto nel 1985 dalla studiosa d’arte contemporanea Lara Vinca Masini, in occasione di una mostra di Paolo Gubinelli allestita a Ferrara, al Palazzo dei Diamanti.
Nella sua attività artistica, Paolo Gubinelli ha maturato molto presto, dopo esperienze pittoriche su tela o con materiali e metodi di esecuzione non tradizionali, un vivo interesse per la “carta”, sentita come mezzo più congeniale di espressione artistica. In una prima fase ha infatti operato su cartoncino bianco, morbido al tatto, con una particolare ricettività alla luce. In un secondo momento il cartoncino bianco è stato sostituito da carta trasparente, sempre incisa e piegata. Nella più recente esperienza artistica, ancora su carta trasparente, il segno geometrico è stato abbandonato per una espressione più libera, arricchito dall’uso di pastelli colorati e incisioni appena avvertibili.

Paolo Gubinelli, nato a Matelica nel 1945, vive e lavora a Firenze. Si è diplomato all’Istituto d’arte di Macerata, sezione pittura, continuando poi gli studi a Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in architettura. Giovanissimo scopre l’importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana, che determina un orientamento costante nella sua ricerca. Conosce e stabilisce un’intesa di idee con numerosi artisti e architetti di fama internazionale e allestisce mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Le sue opere sono esposte in permanenza nei maggiori musei in Italia e all’estero. Ha eseguito opere su carta, libri d’artista, tela, ceramica, vetro con segni incisi e in rilievo. Nel 2011 è stato ospite alla 54^ Biennale di Venezia, padiglione Italia presso L’Arsenale, invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra.

La mostra resterà aperta al pubblico fino a sabato 21 febbraio, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 17. Chiuso la domenica.
Per maggiori informazioni contattare il numero 0573 30285.




A tu per tu con l’elegante gentiluomo di Francesco Chiappelli

Sabato 10 gennaio l’incontro di A tu per tu con l’opera d’arte (Palazzo De’ Rossi, Pistoia, ore 17.30) sarà dedicato al dipinto di Francesco Chiappelli “Ritratto di gentiluomo” (1910), conservato nelle Sale Espositive della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e di cui si è da poco concluso il restauro. L’opera, presentata da Edoardo Salvi, sarà indagata sotto il profilo storico, tecnico ed estetico, offrendo ai visitatori l’occasione di conoscere uno dei più interessanti artisti pistoiesi del Novecento, l’incisore e pittore Francesco Chiappelli (Pistoia, 1890 – Firenze, 1947), le cui opere sono entrate a fare parte di importanti collezioni internazionali tra cui il Museo delle stampe di Tokyo, il British Museum di Londra, la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze, e la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma.

In occasione degli incontri di A tu per tu con l’opera d’arte, le sale espositive della Fondazione saranno eccezionalmente aperte al pubblico dalle ore 15.30 alle 19.30, permettendo così a tutti di visitare la collezione, una raccolta rappresentativa delle maggiori espressioni artistiche che si sono sviluppate a Pistoia nel corso dei secoli, spaziando dall’arte medievale e moderna fino a quella contemporanea, con opere, tra gli altri, di Marino Marini, Mario Nigro, Remo Gordigiani, Jorio Vivarelli, Sigfrido Bartolini, Agenore Fabbri, Adolfo Natalini, Gianni Ruffi e Roberto Barni.

Pittore e incisore, Francesco Chiappelli nacque a Pistoia nel 1890 e, dopo essersi diplomato al Liceo Forteguerri, venne incoraggiato dalla famiglia a seguire le sue inclinazioni artistiche. Frequentò così l’Accademia di Belle Arti e lo studio del pittore Raffaello Sorbi a Firenze, riuscendo già nel 1914 ad esporre alla Biennale di Venezia un’acquaforte raffigurante la Certosa di Firenze, poi acquistata dal British Museum di Londra.

Dopo aver partecipato come aviere alla prima guerra mondiale, sposò la figlia di un barone cecoslovacco, Maria Von Zdekauer, con cui si trasferì a Firenze. Qui continuò, fino al 1947 (anno della sua morte), la propria attività artistica, partecipando a numerose esposizioni internazionali e biennali veneziane. Nel corso della sua carriera vinse numerosi premi, fu eletto nella Print Marker’s Society di Los Angeles tra i 100 migliori acquafortisti del mondo e ricevette il diploma di medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937.

 Edoardo Salvi, studioso e artista, si dedica alla pittura, all’incisione e alla scenografica teatrale. Nel 1974 ha vinto il premio “Diomira” ottenendo la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica. Tra le mostre a cui ha partecipato: IV Biennale Internazionale della Grafica d’Arte (Palazzo Strozzi, Firenze, 1975); Nel Segno del Labirinto (Bressanone – Este, 1997), Premio Leonardo Sciascia Amateur d’Estampes (Catania, 2004), Premio Santacroce (Santa Croce sull’Arno, 2009).

Informazioni:

Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

Sale Espositive – Collezione “Arte pistoiese attraverso i secoli”

Palazzo De’ Rossi, via De’ Rossi 26, Pistoia.

info@fondazionecrpt.it – 0573 974226




“Il babbo disperso in Russia”

Domani martedì 16 dicembre alle 17 nella sala Gatteschi della biblioteca Forteguerriana si terrà la presentazione del libro di Giorgio Lavorini e Riccardo Maffei Il babbo disperso in Russia – 21 agosto 1942, recentemente pubblicato dalla casa editrice Vannini di Buggiano. All’incontro intervengono l’autore e storico Riccardo Maffei, e Giorgio Petracchi docente all’università degli studi di Udine e presidente del comitato scientifico della rivista “Storialocale”.
Il volume ricostruisce la vicenda del sergente Armando Lavorini, sottufficiale della Valdinievole durante la campagna in Russia, al seguito della divisione Sforzesca. Non poté tornare a casa a causa dell’offensiva sovietica e nell’agosto del 1942 la sua vita si fermò a Simovskij.
L’iniziativa rientra nel ciclo di incontri “Leggere, raccontare, incontrarsi”, il cui programma è disponibile nella pagina Internet degli eventi della biblioteca Forteguerriana www.forteguerriana.comune.pistoia.it




Mostre temporanee, incontri e visite guidate nella rinnovata sede del Centro di Documentazione Giovanni Michelucci di Pistoia

Michelucci“Il disegno aiuta a comprendere quei passaggi attraverso cui è stato possibile il trasferimento dal foglio alla materia. Allo stesso modo come lo spartito musicale indica il tessuto dell’opera meglio della sua esecuzione”.
Giovanni Michelucci
Si inaugura mercoledì 29 ottobre nella sede del Centro di Documentazione Michelucci in Palazzo Comunale a Pistoia un ciclo di incontri, di visite e di mostre tematiche sull’opera di Giovanni Michelucci, promosso dalla Fondazione Giovanni Michelucci e dal Comune di Pistoia con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio volto alla tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio grafico dei disegni autografi di Giovanni Michelucci conservati presso la sede del Centro di Documentazione pistoiese, anche in vista del trasferimento nella parte storica dell’antico Ospedale del Ceppo.
Il progetto, realizzato dalla Fondazione Michelucci in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, prevede anche la messa in sicurezza dei 266 disegni originali esposti, sostituiti con copie in scala 1:1 ad altissima definizione, e la realizzazione di un catalogo completo, digitalizzato e consultabile online di tutti i 2.168 disegni autografi di Michelucci, corredati di schede descrittive.
Cinque sono le mostre tematiche di disegni originali, arricchite da incontri e visite guidate ad alcune delle opere pistoiesi dell’architetto. Dopo tanti anni di esposizione, per esigenze di conservazione, si è reso necessario procedere alla sostituzione dei disegni in mostra al Centro di Documentazione rinnovando l’itinerario didattico espositivo.
Il corpus dei disegni a mano libera costituisce il patrimonio più autentico dell’originalità creativa di Michelucci e la testimonianza più autorevole di quello spirito di libertà interiore e creativa con cui affrontava le sfide progettuali. I disegni autografi, frutto di una straordinaria energia grafica, costituiscono una preziosa documentazione del suo fare architettonico e ne rappresentano la trascrizione grafica intuitiva-intellettiva come momento di nascita e sviluppo dell’idea progettuale e come momento di verifica delle spazialità immaginate. Sono disegni realizzati a matita, penna e inchiostro, talvolta a pennello, con qualche velatura di acquerello, attraverso condensazione e rarefazione di segni, un tratto grafico più diffuso o insistito, più nervoso o disteso.
Per il loro valore artistico, architettonico e culturale i disegni di Michelucci sono stati esposti nelle principali capitali europee, da Londra a Parigi a Berlino a Roma, e in numerose altre città.
Il programma delle iniziative, a cura della Fondazione Michelucci, avrà inizio mercoledì 29 ottobre 2014 con la mostra “Disegni e parole” e terminerà il 18 gennaio 2015. All’inaugurazione sono previsti gli interventi del sindaco Samuele Bertinelli, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Ivano Paci, del presidente della Fondazione Michelucci Giancarlo Paba, del presidente dell’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Pistoia Alessandro Baldi, della responsabile dei musei comunali e del centro di documentazione Michelucci Elena Testaferrata.
Le altre mostre tematiche di disegni originali che si succederanno nel tempo hanno per titolo: “Spazi comunitari”, “Natura, struttura architettura”, “Architetto e artigiano”, “Architetture immaginate in cinque progetti non realizzati”. Agli incontri dedicati ad “Architettura, arte e paesaggio”, “Architettura e artigianato”, “Il modello digitale per l’analisi e la comunicazione dell’architettura” parteciperanno come relatori architetti, studiosi e operatori di diverse discipline e vari ambiti di impegno. Arricchiscono il programma le visite guidate ad alcune opere di Michelucci.

PROGRAMMA
Centro di Documentazione Giovanni Michelucci – Palazzo Comunale di Pistoia
Ingresso gratuito, da giovedì a domenica, ore 10-18
Cinque incontri e visite guidate tra le iniziative in programma
Disegni e parole
mercoledì 29 ottobre – domenica 9 novembre 2014
mercoledì 29 ottobre
ore 16.00 Inaugurazione mostra
ore 17.30 Visita al Centro di Documentazione Michelucci
Spazi comunitari
mercoledì 12 novembre – domenica 23 novembre 2014
mercoledì 12 novembre
ore 16.00 Inaugurazione mostra
sabato 22 novembre
ore 10.00 Visita alla chiesa delle Sante Maria e Tecla alla Vergine
Natura, struttura, architettura

giovedì 27 novembre – domenica 7 dicembre 2014
giovedì 27 novembre
ore 16.00 Inaugurazione mostra
ore 17.30 Sala del Consiglio del Palazzo Comunale
Incontro sul tema “Architettura, arte, paesaggio”

Architetto e artigiano

giovedì 11 dicembre – domenica 21 dicembre 2014
giovedì 11 dicembre
ore 16.00 Inaugurazione mostra
ore 17.30 Sala del Consiglio del Palazzo Comunale

Incontro sul tema “Architettura e artigianato”
venerdì 12 dicembre
ore 17.00 Visita alla sede della Cassa di Risparmio di via San Matteo

Architetture immaginate in cinque progetti non realizzati
giovedì 8 gennaio – domenica 18 gennaio 2015
giovedì 8 gennaio
ore 16.00 Inaugurazione mostra
ore 17.30 Sala Maggiore del Palazzo Comunale
Incontro e proiezione video sul tema “Il modello digitale per l’analisi e la comunicazione dell’architettura”

Per info e prenotazioni Fondazione Giovanni Michelucci
www.michelucci.it – segreteria@michelucci.it – tel. +39 055 597149




Alla Forteguerriana “Le origini della Giostra dell’Orso: festa civica e politica nel secondo dopoguerra”

Martedì 21 ottobre in sala Gatteschi alle 17 parte la nuova iniziativa della biblioteca Forteguerriana intitolata La Forteguerriana racconta Pistoia. Si tratta di un ciclo di conferenze che punta l’attenzione su diversi aspetti della città: la storia, le feste, i personaggi di rilievo, l’arte. I singoli incontri saranno tenuti da antropologi, storici, architetti, storici dell’arte e studiosi di letteratura, tutti esperti di storia e tradizioni locali, che proprio nelle sale della biblioteca pistoiese si sono formati e hanno trovato le fonti per le loro ricerche.
L’iniziativa, che durerà fino alla fine di marzo, prevede dodici conversazioni. Il primo appuntamento è con Claudio Rosati, che affronterà il tema “Le origini della Giostra dell’Orso: festa civica e politica nel secondo dopoguerra”.
La partecipazione agli incontri è gratuita. Per informazioni è possibile telefonare al numero 0573 371463 negli orari di apertura della biblioteca Forteguerriana (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30; martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17.30).
Il programma completo dell’iniziativa può essere consultato sul sito della biblioteca Forteguerriana all’indirizzo http://www.forteguerriana.comune.pistoia.it/la-forteguerriana-racconta-pistoia/
Il calendario degli incontri
Martedì 21 ottobre: “Le origini della Giostra dell’Orso: festa civica e politica nel secondo dopoguerra” tenuto da Claudio Rosati.
13 novembre: “Louisa Grace Bartolini in immagini” con Fabio Flego.
25 novembre: interviene Costantino Ceccanti su “L’architettura a Pistoia nei primi decenni del Granducato”.
4 dicembre: Iacopo Cassigoli parla de “Il monumento al Forteguerri e il culto risorgimentale degli uomini illustri a Pistoia”.
13 gennaio 2015 “’Anteposero al sangue i luoghi pii’: note sulla famiglia Franchi a Pistoia” tenuto da Maria Camilla Pagnini.
27 gennaio: Elena Vannucchi interviene con “Storie curiose di angoli pistoiesi”.
3 febbraio: Giampaolo Perugi conversa su “La politica pistoiese alla vigilia della I guerra mondiale”.
12 febbraio: Andrea Ottanelli racconta “Per sfatar alcuni luoghi comuni su Pistoia”.
24 febbraio: Francesca Rafanelli e “L’attività artigiana degli Agati e dei Tronci, fiore all’occhiello dell’artigianato musicale pistoiese”.
5 marzo: Gianluca Chelucci interviene con “Ruskin e Pistoia: la fama dei monumenti e del folklore locale nell’età vittoriana”.
17 marzo Alberto Cipriani racconta “Pistoia”: il dimenticato quartiere di Porta Guidi”.
26 marzo Giorgio Petracchi interverrà su “La biblioteca racconta ai pistoiesi la storia della città nell’epoca del Risorgimento”.




La commemorazione di Ugo Schiano

funerale Ugo Schiano copiaIl 16 ottobre ricorre il sessantaseiesimo anniversario della morte di Ugo Schiano, che venne ucciso il 16 ottobre del 1948 dalla polizia, mentre sfilava insieme ai lavoratori della San Giorgio e della montagna pistoiese.
Il sindaco Samuele Bertinelli, insieme alla famiglia di Ugo Schiano, alle associazioni combattentistiche ed altre autorità civili, ricorderà il giovane operaio.

La commemorazione partirà alle 9 da sotto il loggiato di Palazzo Comunale, con un piccolo corteo, per raggiungere via Cavour (nel punto di incrocio con via Roma) dove si trova una targa dedicata a Schiano, sotto la quale sarà deposta una corona di alloro.

Ugo Schiano è una figura emblematica della lotta operaia a Pistoia. Era il 1948, quando, nel clima di gravi tensioni politiche e sociali che caratterizzarono i primi difficili anni di vita della Repubblica, maturarono gli avvenimenti che portarono alla morte di questo giovane operaio della San Giorgio. Schiano fu ucciso durante una grande manifestazione, definita “marcia della fame” (cui parteciparono insieme operai della Smi, pesantemente colpiti dai licenziamenti, popolazione montana e classe operaia pistoiese) nel corso della quale le forze di polizia spararono contro i dimostranti. Il giorno del funerale, il 18 ottobre, fu sciopero generale in Toscana e migliaia di persone accorsero alle esequie.

L’iniziativa di commemorazione è realizzata da Cudir-Comitato unitario per la difesa delle istituzioni repubblicane.




150 anni della ferrovia Porrettana

Per festeggiare il 150esimo anniversario della strada ferrata transappeninica, che ricorre il prossimo novembre, il Comune di Pistoia, insieme alle proloco, alla Fondazione Ferrovie dello Stato, alle Poste Italiane e associazioni del territorio, ha organizzato un calendario di manifestazioni e iniziative legate alla Ferrovia Porrettana, per guidare alla scoperta di una straordinaria opera di ingegneria che da un secolo e mezzo attraversa uno dei valichi più impegnativi dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Sabato 4 ottobre: alle 15.30 nella Sala Maggiore del Palazzo comunale si svolgerà il Congresso Nazionale della Federazione Italiana Modellisti Ferroviari e Amici della Ferrovia.

Sabato 4 e domenica 5 ottobre: dalle 9 alle 17.30 presso il Deposito ferroviario è la volta di Porte aperte Rotabili Storici. Gli appassionati di treni e non potranno rivivere le atmosfere ferroviarie di un tempo con l’apertura del Deposito Rotabili Storici di Pistoia, un’iniziativa che offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare i mezzi d’epoca che hanno fatto la storia d’Italia. Per le due giornate, dalle 10 alle 16, sarà attivo uno sportello decentrato di Poste Italiane con un annullo filatelico commemorativo. Per l’occasione sono stati creati due differenti annulli postali che si potranno ottenere, gratuitamente, presentandosi presso lo sportello di Poste Italiane che verrà allestito per l’occasione all’interno di un vagone storico. (Gli annulli speciali sono bolli figurati e non, che riproducono scritte e immagini relative a manifestazioni legate ad eventi di notevole interesse culturale, economico e sociale. La raccolta di questi bolli postali rappresenta una particolare forma di collezionismo chiamata “marcofilia”).

Domenica 5 ottobre arriva il treno storico da Pistoia a Piteccio, composto da tre carrozze dette “100 porte” e trainato da locomotiva a vapore; partirà dalla Stazione di Pistoia alle ore 9.30 con rientro alle 11.30, e alle 15 con rientro alle 16.30. Alla stazione di Piteccio i passeggeri potranno assaggiare alcuni prodotti tipici locali offerti dalla Proloco. Per informazioni e acquisto dei biglietti è necessario contattare il Dopolavoro ferroviario di Pistoia tel. 0573.22637 in orario 10-12, nei giorni di lunedì e giovedì anche ore 16-18 Costo biglietti: adulti euro 10,00 bambini da 4 a 12 anni euro 5,00, gratis i più piccoli in braccio ai genitori.

Il calendario per le celebrazioni era stato inaugurato il 7 giugno presso i locali del Circolo e della Stazione di Piteccio, dove, in collaborazione con il Comune di Pistoia e a cura della Proloco di Piteccio e del Gruppo Federmodellisti Pistoiesi, ha avuto luogo l’evento intitolato 150 anni di vita Ferrovie Porrettana. Opportunità, simbiosi tra ferrovia e natura”.