Corso di Storia del Cinema “Quando la commedia racconta la Storia”

Locandina La Grande Guerra di Monicelli

Locandina La Grande Guerra di Monicelli

Mario Monicelli, Ugo Gregoretti, Dino Risi, Luigi Comencini e poi Marcello Mastroianni, Renato Salvadori, Annie Girardot, Alberto Sordi, Lea Massari, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, sono alcuni dei più famosi registi e interpreti della Commedia all’italiana, il filone cinematografico, nato in Italia alla metà del Novecento e sviluppatosi nei successivi anni sessanta e settanta, che trattò con termini comici e ironici argomenti invece drammatici.

Registi, attori e film, che saranno al centro del Corso di Storia del Cinema dal titolo “Quando la commedia racconta la Storia”, realizzato dall’Istituto Tecnico Commerciale Vespucci-Colombo in collaborazione con il Centro Studi Commedia all’italiana e la Libreria Erasmo di Livorno; corso che si svolgerà nell’aula Magna dello stesso Istituto (via Chiarini, 1), tutti i lunedì, fino al 24 marzo, e sabato 29 marzo, in orario pomeridiano con inizio delle lezioni-incontro dalle ore 15.

Rivolte a tutti, ma in particolare agli studenti delle classi quinte delle Superiori, le lezioni indagheranno, attraverso l’analisi dei film, i rapporti che intercorrono tra il Cinema e la Storia, la stagione della grande commedia all’italiana in particolare degli anni Sessanta e le vicende fondamentali della storia italiana del Novecento.

Agli studenti partecipanti sarà rilasciato un attestato che potrà essere valutato come credito formativo dai singoli consigli di classe.

Il corso è gratuito ed è tenuto da Massimo Ghirlanda, presidente del Centro Studi Commedia all’italiana di Castiglioncello.

Lunedì 3 marzo, con inizio alle ore 15, sarà proiettato nell’Aula Magna dell’I.T.C. Vespucci-Colombo (via Chiarini 1) il film “La Grande Guerra” (anno 1959) diretto da Mario Monicelli, prodotto da Dino De Laurentiis e interpretato da Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Silvana Mangano. L’ingresso è libero. Vincitore, nel 1959, del Leone d’oro al Festival del Cinema di Venezia (ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini) il film, nel 1960, fu nominato all’Oscar quale migliore pellicola straniera. Sempre nel 1960 il film si aggiudicò tre David di Donatello (miglior produttore e migliori attori protagonisti) e due Nastri d’Argento, ad Alberto Sordi e allo scenografo Mario Garbuglia. La Grande Guerra è stato successivamente inserito a pieno titolo nella lista dei 100 film da salvare in quanto tra le “100 pellicole che hanno cambiato la memoria colletiva del Paese”.

I prossimi appuntamenti:

Lezione n. 3 ore 15,00 – 17,00 – lunedì 10 marzo

Il cinema di Dino Risi – Il cinema e il fascismo

Visione e analisi del film: La marcia su Roma di Dino Risi

Lezione n. 4 ore 15.00 – 17.00 – lunedì 17 marzo

Cinema e guerra: l’8 settembre – Gli autori della commedia all’italiana

Visione e analisi del film: Tutti a casa di Luigi Comencini

Lezione n. 5  ore 15,00 – 17.30 – lunedì 24 marzo

Attraversando la storia italiana  – Gli attori della commedia

Visione e analisi del film: Una vita difficile di Dino Risi

Lezione n. 6 ore 15,00 – 16,30  – sabato 29 marzo 

Gli anni del boom – Conclusioni

Visione del Pollo ruspante di Ugo Gregoretti.

Info:

Centro studi commedia all’italiana – via dei Cipressi, 68, Castiglioncello (LI) – Tel.348 7587755 –www.commediaallitaliana.ite-mail: centrostudi@commediaallitaliana.it
ITC Vespucci.Colombo – tel. 0586 893228-893297 – e mail info@itcvespucci.it

 




Autonomia, potere, minorità

La riflessione dell’ISGREC e di insegnanti che l’hanno condivisa fin dall’anno scolastico 2012-13 sul tema dei “nativi digitali” si è sviluppata nel tempo, intanto con una censura linguistica. Non più “nativi digitali”, scopertasi espressione di nessun significato, perché non ci sono nativi e non nativi, ma c’è una cultura che cambia e contiene l’analogico e il digitale, le reti materiali e quelle virtuali, in cui ognuno è immerso. A mezza strada del ciclo di incontri, avviatisi in ottobre con le lezioni di docenti della Scuola Superiore Sant’Anna, è coinvolto lo sguardo del filosofo, Alfonso Maurizio Iacono, docente dell’Università degli Studi di Pisa. Iacono è stato più volte presente nelle iniziative pubbliche dell’ISGREC, ultima la presentazione del volume di cui è stato coautore con altri docenti pisani di diverse discipline sulle questioni legate al disastro della Costa Concordia. La filosofia, in particolare quella coltivata dal relatore di giovedì 27 (ore 16, biblioteca dell’Isgrec), è una cornice utile all’approccio scientifico, tecnologico e linguistico, che finora è stato utilizzato. La “realtà aumentata”, con cui il professor Carrozzino ha rappresentato le potenzialità del virtuale non sostitutivo, ma appunto aggiuntivo, per migliorare il rapporto col mondo dei beni culturali, per esempio, interroga sulla realtà e impone di “saper vivere nella compresenza di più universi”. Tra le opere di Iacono pubblicate nel corso degli ultimi anni spiccano alcuni lavori che riguardano il rapporto dei giovani con la modernità. Tra questi “Autonomia, potere, minorità. Del sospetto, della paura, della meraviglia, del guardare con altri occhi”. In un tempo in cui qualcuno parla della pubblicità come nuovo fascismo, o in cui il pensiero critico fatica a svilupparsi per la molteplicità di informazioni e per la forma dei mezzi (la rete che avrebbe tradito la speranza della libertà del sapere e del partecipare), parlare di autonomia e di uscita di minorità non è solo un’eco scolastica del pensiero critico di secoli fa. Pur non condividendo allarmi, anzi scegliendo di accogliere quanto le nuove frontiere della scienza e della tecnologia producono, pensiamo che agli insegnanti, cui è dedicato soprattutto il ciclo di incontri e il progetto nel suo insieme, possa essere utile questo tipo di riflessione. Il progetto prevede anche un ultimo incontro, nel mese di marzo, che sarà dedicato in modo più specifico a chi insegna storia, mentre rimangono le proposte di lavoro in classe, già iniziate nello scorso anno scolastico.




Grosseto ieri, Grosseto oggi. Mutamenti/persistenze.

Tra i caratteri originali della città di Grosseto risalta la modernità. È città divenuta tale nel corso del Novecento, con un’esplosione demografica nella seconda metà del secolo. La conoscenza di questo percorso di trasformazione attraversa la storia sociale e politica, dello sviluppo economico e delle caratteristiche ambientali, oltre il punto di vista del progetto architettonico, dell’armonia o disarmonia del paesaggio urbano. Nella città è “scritta” la storia della comunità locale – il lavoro con cui è stata costruita, quanto e come e quando i decisori politici hanno operato per darle il volto che nel tempo ha assunto e via via cambiato. Il programma di iniziative dell’a. s. in corso, proseguendo la strada tracciata da laboratori didattici, ricerche e mostre realizzate dalla Scuola Media “G. Pascoli” e dall’Istituto Geometri “A. Manetti” nel 2013, prevede un approfondimento delle conoscenze e dell’uso didattico delle fonti, parallelamente allo sviluppo di una ricerca storica sul secondo Novecento.

Ne parliamo il 20 febbraio alle ore 16:30 nelle casette del Cinquecento con Giuseppe Chigiotti (Politecnico di Milano) e Gian Franco Elia (Università degli Studi di Pisa).

 

 

 

 




La Guardia di Finanza in Toscana: da Leopoldo II ad oggi

Un percorso nel tempo per rivivere le tappe del Corpo lungo oltre due secoli di storia, realizzato dalla Guardia di Finanza con il contributo dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana, dell’Archivio di Stato di Firenze, del Museo storico della Guardia di Finanza.

La mostra si articola in tre sezioni:
Le origini della Guardia di Finanza in Toscana
La Guardia di Finanza nella Resistenza e per la Liberazione
La Guardia di Finanza 2.0: moderno corpo di Polizia economico-finanziaria

Sede: palazzo Panciatichi, via Cavour 2, Firenze

Inaugurazione: 17 febbraio ore 16.00

Periodo di apertura: 17 – 28 febbraio. Tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 18.00

 




Julka, ti racconto

Copertina "Julka, ti racconto"

Copertina “Julka, ti racconto”

In occasione del Giorno del ricordo il Comune di Cascina in collaborazione con l’Istituto storico per la resistenza e l’età contemporanea in provincia di Lucca, promuove la presentazione del libro Julka, ti racconto. Il dramma dei confini orientali, le foibe, l’esodo, edito da ETS e scritto da Daniela Bernardini e Luigi Puccini, che si terrà giovedì 13 febbraio 2014, alle ore 10.15 presso la Biblioteca “Peppino Impastato”, Cascina (PI).

Una nonna, Marija, racconta a sua nipote Julka le vicende dei territori del confine orientale italiano e delle popolazioni dalmate-giuliane tra guerra, occupazione fascista e comunista, fino al 1975, anno del trattato di Osimo. Il libro dunque si presenta non un saggio storico, ma come una testimonianza, arricchito però da un’intervista al prof. Paolo Pezzino.

Interverranno durante la giornata Fernando Mellea, assessore alle attività culturali del Comune di Cascina e Armando Sestani, vicepresidente dell’ Isrec Lucca. Saranno presenti gli autori.




Il confine orientale nel Novecento

Centro profughi1In occasione del Giorno del Ricordo 2014 l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Livorno (ISTORECO) organizza un incontro pubblico dal titolo La nostra storia e la storia degli altri. Il Confine orientale nel Novecento. L’incontro si svolgerà a Livorno mercoledì 12 febbraio, alle 16.30, presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo (Sala Bianca, via Roma 234) ed è organizzato in collaborazione con l’Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea (ISGREC) ed è promosso anche da Comune e Provincia di Livorno, Anpi di Livorno e dal comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD).

L’incontro prevede la presentazione e la discussione del video documentario che dà il titolo all’iniziativa prodotto nel 2011 dall’ISGREC e dalla Regione Toscana insieme all’Associazione NONE. Il documentario, che ha coinvolto nella sua produzione un piccolo gruppo di insegnanti, ripercorre i luoghi della memoria del Confine orientale compiendo un viaggio nello spazio e nel tempo, attraverso i segni degli spostamenti del cosiddetto “confine mobile”: vi sono raccolte tracce della memoria di molte e diverse sofferenze, il racconto di storie individuali, interpretazioni di storiche e storici, di qua e di là dal confine.

La giornata vedrà gli interventi di Luciana Rocchi, direttrice ISGREC, Catia Sonetti, direttrice ISTORECO e di Mario Cervino, vicepresidente del Comitato provinciale ANVGD di Livorno.

 




Livorno ricorda Arpad Weisz, il piu’ grande allenatore degli anni ’30, morto ad Auschwitz

Tra le numerose iniziative cittadine organizzate in occasione della Giornata della Memoria in ricordo della Shoah, il Comune di Livorno ha voluto quest’anno riservare un evento dedicato al mondo dello sport, ai tanti giovani sportivi livornesi perché riflettano sulle terribili vicende legate all’Olocausto.
Il 12 febbraio, alle ore 17, all’interno della Fortezza Vecchia (nella Sala Ferretti) sarà presentato il libro di Matteo Marani “Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo”.
La scelta di presentare il libro alla Livorno sportiva non è stata casuale.
Arpad Weiz, che ha scritto la storia del calcio italiano negli anni ’30, disputò una delle sua ultime partite proprio nella città labronica (Bologna contro Livorno) , prima della sua deportazione ad Auschwitz dove morì nel 1944 insieme ai familiari.
A presentare il libro sarà lo stesso autore, Matteo Marani, direttore tra l’altro del Guerin Sportivo, insieme a Renzo Ulivieri, Presidente AIAC ( Associazione Italiana Allenatori Calcio ), all’assessore all’Associazionismo e Volontariato del Comune di Livorno , Massimo Gulì e all’ex-allenatore dell’A.S. Livorno Calcio Davide Nicola. Coordinerà il giornalista Luca Salvetti.
All’iniziativa sono state invitate tutte le associazioni sportive cittadine; atleti del calcio ma anche di altre discipline sportive, oltre ai rappresentanti di ANPPIA, ANEI e ANPI di Livorno.
Invitati anche rappresentanti delle società di calcio Inter, Bologna, Novara e Bari dove Arpad Weisz allenò.

INFO:
Ufficio Stampa del Comune di Livorno
Piazza del Municipio, 1
Tel. 0586 820.268-266-504    fax 0586 820.269-313
E-mail:  stampa@comune.livorno.it

 

 




Il contributo della Toscana all’Italia unita

copertina La Toscana nella costruzione dello stato nazionaleRiflettere sul ruolo della Toscana e dei toscani in 150 anni di storia unitaria a partire dal volume a cura di Massimo Cervelli e Claudia De Venuto, La Toscana nella costruzione dello stato nazionale dallo Statuto toscano alla Costituzione della Repubblica, organizzata da L’Associazione culturale la Nottola di Minerva, in collaborazione con Regione Toscana – Assessorato alla Cultura e con l’editore Leo S. Olschki, alle ore 17,30 presso Caffè letterario Le Murate (Piazza delle Murate, Firenze).

Interviene l’Assessore alla Cultura Cristina Scaletti
Introducono Sandro Rogari, Simonetta Soldani (Università di Firenze), Maurizio Degl’Innocenti, Simone Neri Serneri (Università di Siena)
Coordina Massimo Cervelli, Regione Toscana

La Regione Toscana ha organizzato le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia mettendo al centro il ruolo svolto dalla Toscana nella costruzione dello stato unitario e i complessi passaggi che hanno poi condotto la società italiana alla conquista della democrazia e alla Costituzione repubblicana. Questo volume offre una vasta ricognizione critica sulla peculiarità e la ricchezza dei contributi dati dalla Toscana al processo di definizione dell’identità nazionale.