Mirella Scriboni (1950-2017). Uno sguardo verso l’Oriente.

25 maggio ore 17.30 conferenza su Mirella Scriboni nell’ambito del ciclo di incontri “Vita, carte, memorie. Archivi di donne in Toscana”, promosso dall’Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne.
Iniziativa in collaborazione con la Biblioteca Franco Serantini.
24 maggio, ore 18 – Presentazione della mostra on line “Le Amiche della miniera di Ribolla”
Martedì 24 maggio, alle ore 18, alla Porta del Parco di Ribolla (ex cinema Montecatini) sarà presentata la mostra on line “Le Amiche della miniera di Ribolla”, curata dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea grazie al sostegno della CGIL di Grosseto e del Comune di Roccastrada.
Ai saluti di Francesco Limatola (presidente della Provincia e Sindaco di Roccastrada), Eleonora Bucci (segretaria CGIL Grosseto – Dip. Politiche per le pari opportunità) e Ilaria Cansella (Direttrice Isgrec), seguiranno l’intervento di Adolfo Turbanti dell’Isgrec e la presentazione della mostra da parte della curatrice Barbara Solari, già autrice del volume “Presenze femminili: le “Amiche della Miniera” di Ribolla (1951-1954)” (Effigi 2007)
L’evento, coordinato dalla Delegata del Rettore per le Pari opportunità dell’Università di Tor Vergata, Francesca Dragotto, è intitolato “Trame d’odio. Riconoscerle, decostruirle, contrastrarle” e si articolerà in sessioni dedicate a specifici argomenti di attualità: L’incontro si svolgerà online su piattaforma Zoom. Gli studenti e le studentesse potranno interagire con i relatori attraverso l’app per smartphone Mentimeter e in questo modo saranno coinvolti in questionari anonimi su parole chiave legate ai temi trattati e nella successiva discussione dei risultati in una modalità interattiva e coinvolgente. Per prenotazioni e informazioni ulteriori possono contattarci a segreteria@isgrec.it o telefonicamente allo 056415219.23 maggio: “Trame d’odio. Riconoscerle, decostruirle, contrastrarle”
L’Istituto storico grossetano per la Resistenza e l’età contemporanea (Isgrec) ha organizzato per il 23 maggio p.v., orario 10-12.30 un’iniziativa online nell’ambito delle iniziative legate alla Festa della Toscana 2021.
In accordo con la tematica scelta dalla Regione Toscana – la lotta all’incitamento mediatico e non solo, all’odio di qualsiasi genere, contro individui o intere fasce di popolazione, a salvaguardia dei diritti fondamentali della persona – l’Isgrec ha scelto di coinvolgere il Centro di ricerca multidisciplinare “Grammatica e sessismo” dell’Università di Tor Vergata per offrire alle scuole un incontro su tematiche relative alle narrazioni massmediali del femminile.
– “Troppi Grillo per la testa!”Allusioni misogine nelle narrazioni multimediali dello stupro (Alice Migliorelli)
– “Faccio giornalismo non spettacolo”. Striscia la Notizia, Giovanna Botteri e il rapporto tra competenza e bellezza in tv (Luca Ippoliti)
– Icone curvy, quando il grasso fa arrabbiare: “Stai bene?Bene! Stai male?Fai qualcosa!” (Beatrice Martini)
“PCI in TOSCANA” presentazione a Rosignano

Sabato 21 maggio alle ore 17.30 presentazione del volume.
Presentazione di: “Farestoria. Società e storia pubblica” (n. 2, 2021) “Malattie e società. Esperienze, pratiche, rappresentazioni” a cura di Costanza Bonelli e Francesco Cutolo

Sabato 21 maggio 2022
Presentazione di: “Farestoria. Società e storia pubblica” (n. 2, 2021) “Malattie e società. Esperienze, pratiche, rappresentazioni” a cura di Costanza Bonelli e Francesco Cutolo
Ore 16:00 – Pistoia, Museo dello Spedale del Ceppo, Piazza Giovanni XXIII, ore 14
Saluti di: Fondazione CARIPT
Interventi di: Claudio Rosati (Simbdea), Costanza Bonelli (Univ. La Sapienza), Francesco Cutolo (Univ. di Pisa), Stefano Bartolini (ISRPt)
Evento promosso da Istituto storico della Resistenza di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Comune di Pistoia, Musei Civici di Pistoia, CUDIR Pistoia.
Ingresso gratuito
L’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di Covid-19 ha determinato mutamenti profondi nella società, portando a ripensare il nostro rapporto con i concetti di salute e malattia, con inevitabili ricadute sulla ricerca storica e sui modi di interfacciarsi con il passato. Stimolati da un’opinione pubblica che cercava nel passato termini di paragone all’attuale pandemia, gli storici hanno mostrato crescenti attenzioni per questioni inerenti alla storia della medicina, fino ad allora sostanzialmente trascurate e rimaste ai margini della riflessione storiografica, specie in Italia. Sulla scia di questo rinnovato interesse, questo numero di «Farestoria» si pone l’ambizioso obiettivo di affrontare, integrando e intrecciando approcci storiografici tra loro diversi, il nesso società-malattia durante l’età contemporanea, focalizzando l’analisi sulla fase che va dal XIX secolo alla metà del XX secolo. Un arco cronologico ampio, ma di capitale importanza per comprendere gli sviluppi successivi e il presente, in cui affezioni note, nuove minacce “globali” (come il colera e la febbre gialla) e malattie emergenti convivono e si sovrappongono ai problemi connessi all’incidenza aumentata sulla mortalità delle affezioni croniche e degenerative, al proliferare di malattie professionali (legate allo sviluppo industriale), all’insorgere di patologie correlate all’inquinamento ambientale. Prestando attenzione alle dinamiche di circolazione del sapere e delle pratiche sanitarie, che tra XIX e XX secolo conoscevano un inedito processo di accelerazione e istituzionalizzazione, il fascicolo si propone di indagare la malattia nelle sue molteplici dimensioni: quella temporale di evento, di insorgere improvviso in un territorio, o di permanenza e quotidianità all’interno di un dato spazio (territoriale od organico); quella sociale e culturale del vissuto del malato di fronte all’esperienza della malattia, intesa come evento individuale o collettivo; quella delle risposte governative, professionali e profane all’insorgere delle affezioni. Il numero presta inoltre attenzione alle modalità con cui la storia della medicina si è costituita come disciplina, ai nessi locali e globali in cui il rapporto malattie-società prende forma tra XIX e XX secolo e alla dimensione pubblica che accompagna e struttura tale relazione. Analizza infine i processi di formazione della memoria privata e pubblica della malattia, dei mutamenti che il ricordo dell’esperienza di sofferenza e di cura conosce nel tempo individuale e collettivo.
“Volontari della libertà” presentazione del volume sui garibaldini livornesi

Venerdì 20 maggio ore 16.30, Fortezza Nuova, Sala degli Archi, Livorno presentazione del volume di Marco Manfredi, Volontari della libertà. Biografie, miti e imprese dei garibaldini livornesi, il Mulino, 2022.