74° ANNIVERSARIO ECCIDI NAZIFASCISTI PERPETRATI A CAVRIGLIA

3; 4; 11 luglio 2018

 

74° ANNIVERSARIO
DEGLI ECCIDI NAZIFASCISTI 

A CAVRIGLIA

Le celebrazioni solenni si terranno mercoledì 4 luglio p.v. con la Santa Messa celebrata dal Vescovo di Fiesole Monsignor Mario Meini presso l’Auditorium del Museo Mine dell’antico Borgo di Castelnuovo dei Sabbioni.
La messa inizierà alle 11 ma per ragioni logistico-organizzative sarà necessario giungere all’Auditorium entro e non oltre le 10:30.

IN ALLEGATO
il programma completo delle celebrazioni promosse dall’Amministrazione Comunale tra martedì 3 e mercoledì 4 luglio prossimi e l’11 luglio.




SPETTACOLO TEATRALE | “Tu devi vedere perché tu devi ricordare”

3 e 4 luglio 2018

 

Spettacolo teatrale
Tu devi vedere perché tu devi ricordare

Lo spettacolo è inserito nel programma delle Celebrazioni del 74° anniversario degli Eccidi Nazifascisti perpetrati nel Comune di Cavriglia.
Scritto e diretto da Girolamo Calcara si svolgerà martedì 3 luglio alle 21 nel monumento ai caduti di Meleto Valdarno e mercoledì 4 luglio alle 21 e 30 nell’Auditorium del Museo Mine.

Lo spettacolo è inserito anche nel programma della rassegna “Orientoccidente”.




Mostra fotografica: Un Tesoro ritrovato – L’archivio di un fotografo cortonese dei primi del ‘900.

Il Fotoclub Etruria propone al pubblico una mostra fotografica diversa dal solito, le immagini che verranno esposte non sono infatti fotografie scattate dai soci del fotoclub, bensì stampe ricavate da un archivio di circa 400 lastre negative in vetro, opera di un fotografo cortonese, attivo nei primi del ‘900 e aventi per soggetto persone del nostro territorio.

Le lastre sono state rinvenute dal nostro Presidente Maurizio Lovari, durante dei lavori di restauro del Monastero cistercense cortonese della SS. Trinità, in un vecchio deposito-magazzino. Successivamente un certosino lavoro di digitalizzazione e restauro, ad opera del socio Vito Garzi, ha permesso di ricavare da quelle lastre delle stampe che verranno esposte in mostra.

L’esposizione verrà allestita a Cortona, nei locali di Palazzo Ferretti nella centralissima via Nazionale, ed avrà luogo dal 15 giugno al 15 luglio 2018, accessibile tutti i giorni con ingresso libero dalle 10 alle 20.

La mostra potrà contenere solo una selezione delle lastre rinvenute, ma che sicuramente sapranno trasmettere le più diverse emozioni agli osservatori, che si ritroveranno di fronte immagini del nostro territorio cortonese, uno spaccato di vite dei nostri avi, in un periodo compreso tra i primissimi anni del ‘900 e gli anni ’20 dello stesso secolo.

Ad arricchire le immagini, già piene di significato nei soggetti ritratti e nelle situazioni in cui gli stessi sono stati immortalati, c’è il risultato di una meticolosa ricerca da parte dei soci del fotoclub, che ha permesso di datare in modo certo il periodo storico, ed anche di risalire all’autore delle fotografie, in un primo momento rimasto sconosciuto.

Tutta la ricerca è partita da una fotografia che ritrae un sacerdote, con in mano una copia di un giornale. Il sacerdote ritratto nella fotografia in questione, è risultato apparire più volte nelle immagini restaurate, e questo ha fatto ipotizzare che non fosse un caso, infatti ulteriori indagini e incroci di informazioni ci hanno portato ad identificare da una foto (quella del sacerdote ritratto ai giardini pubblici con sullo sfondo il profilo di Cortona), non solo la persona ritratta, don Amedeo Galaurchi, ma anche indicazione precisa e certa della data. Il sacerdote, infatti, ha in mano una copia del periodico La Domenica del Corriere, che abbiamo potuto identificare come quella del dicembre 1909. Da prove circostanziali e dalla testimonianza del nipote (che conserva ancora la macchina fotografica dello zio) sappiamo che è lo stesso don Amedeo Galaurchi, parroco di Santa Caterina, l’ autore delle fotografie – ad eccezione, ovviamente, delle foto in cui lui stesso è ritratto.

Don Amedeo Galaurchi ha fatto moltissimo per i propri parrocchiani, durante il suo servizio nelle parrocchie di Farneta, Ronzano e Santa Caterina, proprio nel cimitero di quest’ultima parrocchia, si trova al centro una croce con sepolte le spoglie del parroco don Amedeo. Adesso, a distanza di un secolo, don Amedeo riesce nuovamente a fare moltissimo per i suoi parrocchiani, ma anche molto di più, per tutta la comunità cortonese, che può attraverso le sue fotografie, rivivere uno spaccato della nostra storia, storia che potrà così rivivere ed essere tramandata grazie a lui.

Il fotoclub Etruria invita quindi tutta la popolazione a visitare la mostra, che verrà inaugurata giovedì 14 giugno 2018 alle ore 18.30, con una cerimonia ufficiale che potrà riservare anche qualche piacevole sorpresa.




PRESENTAZIONE DEL VOLUME | Sulla strada per Firenze. La Brigata Sinigaglia e la strage di Pian d’Albero

6 maggio 2018 | ore 17:15
@ CIRCOLO SOCIALE DI MELETO

 

PRESENTAZIONE DEL VOLUME
Sulla strada per Firenze.
La Brigata Sinigaglia e la strage di Pian d’Albero

Appuntamento alla terza edizione della rassegna letteraria LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO: presentazione di “Sulla strada per Firenze. La Brigata Sinigaglia e la strage di Pian d’Albero”, il libro di Matteo Barucci dedicato alla storia dell’Eccidio Nazifascista di Pian d’Albero.

Il libro:
20 giugno 1944. A Pian d’Albero, nel casolare isolato fra i boschi del Chianti e del Valdarno della famiglia Cavicchi, hanno trovato rifugio per la nottata di piogge decine di ragazzi che hanno appena scelto di diventare partigiani. Pochissimo armati e colti di sorpresa, non possono reagire all’attacco tedesco di quel mattino. Molti riescono a fuggire, ma molti altri cadono uccisi sul posto; i restanti vengono presi prigionieri, insieme all’adolescente Aronne e al padre Norberto della famiglia contadina che li aveva ospitati, per essere poi impiccati a Sant’Andrea a Campiglia, vicino al comando tedesco. In seguito a questa strage la Brigata Sinigaglia, nonostante i successi delle settimane precedenti, rischia lo sbandamento, ma riuscirà a risollevarsi partecipando in prima linea alla liberazione di Firenze. Voluto dal Comune di Figline e Incisa Valdarno e realizzato con la supervisione dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, questo libro è il frutto del primo progetto di ricerca esaustivo su quegli eventi.




HO VISTO ANCHE DEGLI ZINGARI FELICI|appunti e contrappunti, schegge di Liberazione dal ’68 al ’77

martedì 24 aprile 2018 | dalle ore 17:30
@ Terranuova Bracciolini (AR) – Sala Consiliare

 

HO VISTO ANCHE DEGLI ZINGARI FELICI

Martedì 24 aprile, alla vigilia del giorno in cui si festeggia la Liberazione dal nazifascismo, a Terranuova Bracciolini (presso la Sala consiliare con inizio alle ore 17,30), si svolgerà “Ho visto anche degli zingari felici – Appunti e contrappunti, schegge di liberazione dal ‘68 al ‘77”, una iniziativa dedicata ai dieci anni successivi al Sessantotto, un periodo cruciale nella storia d’Italia (e del mondo): la contestazione giovanile, le lotte studentesche e operaie, le grandi mobilitazioni contro la guerra in Vietnam, le conquiste sindacali, il femminismo e i diritti civili, la ripresa della creatività giovanile nel Settantasette, fino alla tragica stagione del terrorismo.

La manifestazione è organizzata e autogestita dalle cooperative BetaDue, Paterna e Materiali Sonori. Molti i contributi e le tracce di dibattito: un intervento video di Claudio Lolli, cantautore e protagonista di quegli anni (il titolo dell’appuntamento è quello di una sua celebre canzone); il disegnatore Sergio Staino che (anche con la proiezione di un suo lungo disegno) ricorderà quel periodo a Firenze; lo storico Giorgio Sacchetti presenterà le tracce di un libro che sta scrivendo sui quei dieci anni tra Arezzo e il Valdarno.

Alle ore ore 20 saranno offerti i “panini sociali” a cura di Tuttigiorni Catering e alle 21.15 verrà proiettato (in collaborazione con Associazione culturale Officina) il documentario “77 No Commercial Use” di Luis Fulvio alla presenza dell’autore, collaboratore di Fuori Orario Rai 3 e della Cineteca Nazionale. Il film, fatto quasi interamente di materiale di repertorio, è stato in concorso alla 35esima edizione del Torino Film Festival 2017.
Coordinerà, insieme ai responsabili delle tre cooperative, Sergio Chienni, sindaco di Terranuova Bracciolini.




Commemorazione dell’eccidio di Santa Lucia | Cavriglia e San Giovanni Valdarno

Venerdì 20 aprile | dalle ore 9

 

ECCIDIO SANTA LUCIA,
SAN GIOVANNI E CAVRIGLIA UNITE NEL RICORDO

Alle celebrazioni previste nella mattinata di venerdì 20 aprile parteciperà anche una delegazione di studenti del nostro territorio.
Venerdì 20 aprile il Comune di Cavriglia si unirà alle celebrazioni dell’Eccidio di Santa Lucia.
Alla cerimonia prenderanno preso parte, oltre ai Sindaci dei Comuni di Cavriglia e San Giovanni Valdarno Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e Maurizio Viligiardi, i rappresentanti delle autorità civili e militari ed il presidente dell’Anpi Valdarno Giuseppe Morandini.
Le Istituzioni si impegnano a far sì che il significato e l’insegnamento lasciatoci in eredità dai tragici fatti del passato non venga disperso, e che
quindi anche i giovani riescano a comprendere che proprio in quei giorni il nostro popolo ha ritrovato la sua strada.
Per questo la cerimonia vedrà il coinvolgimento di una delegazione di studenti delle scuole medie superiori di San Giovanni, i quali arricchiranno le celebrazioni con alcune letture su come persero la vita, nell’aprile del 1944, il giovane comandante Gian Maria Paolini ed i partigiani Settimio Berton e Francesco Fiscaletti.

Programma
Il programma seguirà un rituale ormai consolidato: alle 9 Santa Messa presso la Chiesa di San Lorenzo, alle 10 deposizione di una Corona al Sacrario ai Caduti del cimitero di San Giovanni Valdarno, alle 10 e 30 celebrazioni solenni presso il Cippo di Santa Lucia con intervento delle autorità e letture degli studenti, alle 11 e 45 deposizione di una corona di fiori presso il Monumento ai Caduti sito di fronte al Palazzo Comunale di Cavriglia.




Presentazione del romanzo di Jacopo Maccioni | Occhi di marrone

 

10 marzo | ore 17
@ Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca di Cortona

 

Presentazione del romanzo storico di Jacopo Maccioni
Occhi di marrone

Dialogano con l’autore Carla Rossi e Tommaso Ghezzi.

 

TRAMA
Terezín, città dell’illusione, accoglie, nella prima metà degli anni Quaranta del secolo breve, insieme a vecchi politici e pluridecorati militari, molti degli intellettuali dell’Europa occupata dal Terzo Reich che non potevano, per ovvie ragioni, scomparire tutti contemporaneamente agli occhi del mondo. Elemento comune: l’essere ebrei. In quest’ambiente, tra persone reali che aspettano un trasferimento a Est e avvenimenti documentati da testimonianze, si intrecciano le storie di vita di quattro personaggi verosimili: Tsvi, Dvora, suo padre e Zeev. L’inizio della storia fotografa Tsvi che cerca gli occhi di Dvora tra gli uomini e le donne che fanno parte di uno degli ultimi convogli che lasciano Terezín, prima della liberazione. Tsvi, a Terezín, non ha preso, due anni prima, il treno per Auschwitz, salvato da altri occhi. Dvora è giunta in quella che subito percepisce come falsa città ideale con il padre convinto invece di essere diventato proprietario di un appartamento in un’amena località di vacanza. Ragazza colta e dotata di una splendida voce, entra a far parte del coro che, sotto la guida autorevole del direttore Rafael Schächter, sta preparando il Requiem di Verdi, da rappresentare in occasione di una visita ufficiale di gerarchi. La loro storia di amicizia e di amore si intreccia inesorabilmente con la Storia.




Convegno | CAMPIONI DELLA MEMORIA

2 febbraio 2018 | ore 9:30
@ Centro convegni S. Agostino, (via Guelfa 40 – Cortona)

 

CONVEGNO
CAMPIONI DELLA MEMORIA

 

RELATORI
Sergio Giuntini | Presidente del Comitato Scientifico della Socv italiana storia dello sport
Prof.ssa Barbara Trevisan | Scuola Media “Piero Spinelli” di Scandicci
Matteo Marani | Direttore Sky Sport
Prof. Mauro Valeri | Università della Sapienza di Roma

MODERA
Prof. Nicola Caldarone | Liceo Classico di Cortona

 

Presentazione del convegno in allegato.