25 febbraio, presentazione del volume di Stefano Campagna
Martedì 25 febbraio alle ore 17.30 si terrà presso la Biblioteca Chelliana la presentazione del volume “Plasmare le coscienze. Cinema e infanzia nell’Italia fascista (1923-1943)” (Carocci, 2025), pubblicato a partire dalla rielaborazione della tesi di dottorato dell’autore, Stefano Campagna, vicepresidente dell’ISGREC, laureato in storia contemporanea presso l’Università di Pisa e dottore di ricerca all’Università di Parma, dove attualmente è assegnista di ricerca.
In questo volume Campagna esplora il ruolo sociale del cinema come strumento di propaganda e pedagogia di massa nel Ventennio fascista, interrogandosi sulle modalità attraverso cui questo mezzo di comunicazione fu integrato nella vita della scuola e tra le attività culturali promosse dalle organizzazioni giovanili fasciste. Dal ricostruire le politiche culturali-educative del regime, il dibattito intellettuale sugli effetti del cinema sui minori e le pratiche di fruizione attuate fuori e dentro la scuola, l’indagine storiografica si concentra poi sull’analisi delle rappresentazioni culturali, tanto dei film di finzione quanto dei documentari e soprattutto sul loro contesto di ricezione tramite l’interpretazione delle “scritture bambine” disseminate nei diari e nei quaderni scolastici, mettendo in luce l’influenza degli immaginari cinematografici sull’educazione dei giovani.
L’incontro, organizzato dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea (ISGREC) in collaborazione con la Biblioteca Comunale Chelliana, sarà moderato da Karen Bertorelli, dottoressa di ricerca all’Università di Pisa, e vedrà l’autore dialogare con il prof. Alberto Mario Banti, ordinario di storia contemporanea all’Università di Pisa e membro dell’Accademia nazionale dei Lincei, tra i massimi esperti di storia del Risorgimento italiano e dei nazionalismi europei, che si è recentemente dedicato allo studio della cultura di massa, dedicando particolare attenzione alle subculture giovanili degli anni Sessanta-Settanta.
Per maggiori informazioni: 0564415219 (ISGREC)
Giorno del Ricordo dell’Istoreco Livorno
Anche quest’anno ISTORECO propone un momento di riflessione pubblica sul tema del Giorno del Ricordo.
Con l’aiuto di una studiosa come Giulia Caccamo (Università di Trieste), e un testimone di seconda generazione, l’Ammiraglio Roberto Cervino, affronteremo la tematica collegata al Giorno del Ricordo e al dramma che segnò pesantemente la sorte degli italiani nelle terre del confine orientale.
Seppure con le sue peculiarità, l’esodo degli italiani dall’Istria, da Zara e da Fiume e dalle isole di Cherso e Lussino, è parte di questa immane tragedia, fatta di intolleranza e rancore cresciuti all’ombra del nazionalismo trionfante dopo il primo conflitto ed esacerbate dalla violenza del secondo.
Ripercorrere il dramma italiano allargando lo sguardo alla dimensione europea di un fenomeno migratorio destinato ad alterare per sempre luoghi e interazioni sociali, aiuta a comprendere meglio il senso del confine e del suo spostamento, e cosa significhi trovarsi dalla « parte sbagliata » della frontiera.
L’incontro, che vede il patrocinio del Comune di Livorno ed è organizzato da ISTORECO in collaborazione con le associazioni della Resistenza livornesi ANPI, ANPPIA, ANEI e ANED e dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – comitato provinciale di Livorno, si svolgerà nella Sala Conferenze della Biblioteca Labronica (presso la sede dei Bottini dell’Olio, in Piazza del Luogo Pio) Giovedì 20 febbraio alle 16.30.
Giorno del Ricordo a San Vincenzo
Venerdì 14 febbraio, appuntamento alle 17 nei locali della biblioteca ‘G. Calandra’ di San Vincenzo, in piazza Mischi, con l’iniziativa dal titolo ‘L’esodo, gli esodi. Prima e dopo il 10 febbraio 1947’. Si tratta di un evento organizzato in collaborazione con Istoreco Livorno (Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea), in occasione del Giorno del Ricordo e della commemorazione delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Nell’ambito di questo incontro interverrà il ricercatore di Istoreco, Giovanni Brunetti.
“Capire le foibe” presentazione a Prato
Il 14 febbraio 2025, nell’ambito delle iniziative per il Giorno del Ricordo, lo storico Andrea Mazzoni dialoga presso la Biblioteca Lazzerini con Claudio Vercelli, autore del volume “Capire le foibe”.
La storia, spesso, viene utilizzata non solo per raccontare il passato ma anche per interpretare il presente. Questo può tuttavia comportare il rischio di strumentalizzazioni e di utilizzo politico del ricordo degli eventi trascorsi. L’obiettivo del volume di Vercelli è proprio quello di capire ciò che sono state le foibe e coglierne le molte ricadute politiche, morali e sociali nel corso della storia repubblicana e nell’attualità.
Grazie alla puntuale ricostruzione storica dei fatti che condussero a questo evento, a cosa accadde e alle sue conseguenze, Vercelli offre diverse chiavi di lettura su una vicenda che oggi chiama in causa l’identità italiana.
La vicenda dibattuta delle foibe è commemorata anche grazie alla legge n. 92 del 2004, la quale istituisce il «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giulianodalmata, delle vicende del confine orientale.
L’evento è in collaborazione con la Libreria Gori di Prato, la Biblioteca Lazzerini di Prato che lo ospiterà nella sala conferenze e ha il patrocinio del Comune di Prato.
Il Giorno del Ricordo di Isrec Lucca
In occasione del Giorno del Ricordo 2025, il Comune di Capannori e l’ISREC di Lucca presentano due iniziative.
Il giorno #venerdi14febbraio alle 17:30 presso il Polo culturale Artemisia, Armando Sestani, figlio e nipote di profughi giuliani che da Pola attraverso Taranto hanno trovato a Lucca la meta finale del loro esodo, dialogherà con Orietta Altieri-Alt, goriziana ed esperta di cultura e di lingua tedesca e processi migratori nelle aree litoranee ex imperiali.
L’obiettivo è far emergere da questo confronto il valore delle storie familiari di chi abitava in città e paesi dove la persistente complessità del confine orientale si tradusse, nel secolo scorso, prima nelle politiche fasciste di italianizzazione forzata (nessun ambito fu escluso) per sfociare poi, in guerra, nell’occupazione nazista e, infine, nella tragedia delle foibe e nel dramma degli italiani in fuga dal nuovo regime comunista titino, dopo la liberazione della Jugoslavia. In un’ottica che però guarda a un futuro di cooperazione e di pace. Un messaggio tanto più significativo in questo mese che vede Gorizia capitale europea della cultura transfrontaliera.
La seconda iniziativa, la mostra fotografica e documentaria “Da Pola a Lucca” realizzata da Armando Sestani per l’ISREC di Lucca, si inaugurerà #sabato15febbraio alle ore 16 presso il Museo Athena.
La mostra racconta in 28 pannelli la storia delle famiglie Fanucco e Sestani, mettendo insieme fotografie, documenti e memorie personali in una ricostruzione attenta e ricca di riferimenti al contesto storico.