Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo

Sardegna 1963. Orefice (a sinistra) intervista l'Aga Khan. Si progetta la Costa Smeralda

Sardegna 1963. Orefice (a sinistra) intervista l’Aga Khan. Si progetta la Costa Smeralda

Secondo appuntamento, giovedì 27 marzo (ore 17) ai Granai di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva, Livorno) della rassegna letteraria promossa dal Comune di Livorno e Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Livorno): Il Novecento in tre storie, scritti inediti di illustri giornalisti livornesi (Mario Lenzi, Gastone Orefice e Aldo Santini). Dopo la presentazione del libro di Mario Lenzi “O miei compagni” (il 21 marzo scorso) è dunque la volta di Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo. Intervista a cura di Catia Sonetti.

Presenteranno il libro, il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, Catia Sonetti, direttore di Istoreco di Livorno e Dora Liscia dell’Università di Firenze.

Gastone Orefice (1922-2006), ebreo livornese e giornalista di vasta esperienza internazionale, si presenta nelle pagine di questo volume come un vero e proprio “testimone del suo tempo”. Al centro del libro c’è la lunga intervista che Orefice concesse nel 1994 a Catia Sonetti. Intorno a questo dialogo sono poi accostati ricordi e riflessioni di importanti giornalisti che lo hanno conosciuto come maestro e come amico (Furio Colombo, Vincenzo Pascale, Alessandra Farkas, Mila Crespi Gaudio, Gianna Pontecorboli, Duccio Faggella). Il libro, corredato anche da un ricco repertorio iconografico, è arricchito poi dalla premessa a cura del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, dalla presentazione dello storico Michele Luzzati e dalla bella scheda anagrafica curata da Lidia Orefice. In appendice anche l’elenco commentato dei libri del Fondo Orefice che il giornalista decise di donare alla biblioteca dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Livorno.

Attraverso tutti questi segmenti si delinea la storia privata e pubblica di Gastone Orefice, giornalista livornese ed ebreo negli anni della tempesta. Si comprendono i punti salienti della formazione della sua personalità e della sua professionalità. Lo si contestualizza in una famiglia borghese di Livorno degli anni Trenta e Quaranta, si può inquadrare il tentativo, per fortuna riuscito, di mettere in salvo la pelle, lo si segue nel suo lavoro di giornalista che con il passare degli anni, lo assorbirà completamente e lo porterà ai vertici dell’organizzazione nazionale ed estera della stampa.

Prossimo e ultimo appuntamento : Giuseppe Emanuele Modigliani di Aldo Santini che verrà presentato il 4 aprile.

Qui il programma completo.

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“Come eravamo”. A Livorno evento conclusivo del Marzo Donna 2014

Evento conclusivo di “Marzo Donna 2014”, dedicato alla memoria di Serenella Frangilli, mercoledì 26 marzo (ore 16.30) al Centro Donna del Comune di Livorno (largo Strozzi).

In “Come eravamo” saranno protagoniste le donne di Borgo Cappuccini. Rosa Distaso presenterà 7 videointerviste rivolte a donne nate, cresciute e tuttora residenti in Borgo Cappuccini. L’idea delle videointerviste alle donne, che hanno un’età compresa tra i 44 e gli 86 anni e che saranno presenti all’iniziativa, nasce dall’intento di delineare una figura di donna che ha vissuto e che vive all’interno di quello che non è solo un rione, ma un vero e proprio borgo. Attraverso la spontaneità delle parole di queste donne si ripercorre un tempo “andato” con toni allegri e qualche velo di tristezza.

La giornata sarà coordinata da Giovanna Papucci, responsabile del Centro Donna del Comune di Livorno e presidente dell’Associazione Ippogrifo. A seguire un concerto della pianista Giulia Palandri.

Info
Centro Donna, Largo Strozzi 3 – Tel. 0586.890053
e-mail: centrodonnalivorno@yahoo.it

 




La didattica della Storia nell’era delle nuove tecnologie

I ragazzi che arrivano nelle nostre aule sono nati e cresciuti in una società “multischermo” e fin dalla più tenera età hanno imparato ad interagire con molti di questi schermi dai quali sono stati circondati (computer, consolle per i videogiochi portatili, cellulari smartphone, navigatori satellitari…). Tutto questo merita una profonda riflessione, per comprendere quale deve essere oggi il ruolo delle nuove tecnologie nella scuola, onde evitare facili e ingenue esaltazioni, per cui si è portati a pensarle come ad un toccasana in vista dell’apprendimento da parte delle nuove generazioni, ma anche per evitare il rifiuto a priori e ad allontanarle quali strumenti diabolici o quanto meno inutili. È dunque importante porsi di fronte alle nuove tecnologie e al loro inserimento nel mondo della scuola con mente critica, soprattutto con l’attenzione rivolta ai nostri studenti: la rivoluzione digitale ci pone di fronte ad una sfida in più, in quanto, come sappiamo, i ragazzi vengono sempre più spesso lasciati soli nella rete. Per questo, mercoledì 26 marzo, alle ore 16, nella biblioteca dell’ISGREC, ne discuteremo con il Prof. Giuseppe di Tonto, docente di Storia ed esperto di tecnologie e metodologie formative, sul tema della didattica della Storia e dell’ingresso degli ebook nella scuola.




Presentazione del volume “Per noi il tempo s’è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”

copertina libro marco grilliTra le molte occasioni con cui l’ISGREC ricorderà gli eventi che settant’anni fa portarono alla fine di fascismo e guerra, ha uno speciale valore la pubblicazione del libro sulla strage dei “martiri d’Istia”, a conclusione di una lunga ricerca di Marco Grilli. La memoria di questo fatto è la più radicata a Grosseto; per il dolore che provocò, il 22 marzo 1944, l’uccisione di 11 ragazzi inermi, e per la crudeltà degli assassini. Non a caso è conservata nella stanza del sindaco di Grosseto la lavagnetta con l’ultimo messaggio dei fratelli Matteini uccisi: “un bacio, mamma. Lele e Corrado”.

La ricerca porta alla luce una storia diversa da quella delle stragi nazifasciste di cui da anni sono studiate le dinamiche. Nessuna responsabilità tedesca, ma solo del fascismo grossetano, che terrorizzava e puniva, in questo caso con ferocia particolare, quanti non obbedivano all’ordine di combattere a fianco dell’esercito tedesco o davano aiuto alla Resistenza. Il libro getta uno sguardo sulle vicende della giustizia, spesso mancata, del secondo dopoguerra, anche per reati comprendenti “sevizie particolarmente efferate”, escluse dall’amnistia Togliatti.  Il titolo  Per noi il tempo s’è fermato all’alba è tratto dal racconto di Guido Gianni Nell’ombra delle stelle, che si è voluto riprodurre in appendice.

Parleranno con l’autore di questo quarto volume della collana ISGREC-Effigi, due storici, Marcello Flores e Simone Duranti, il prossimo 22 marzo alle ore 17 nella Sala Pegaso del Palazzo della Provincia.  Saranno presenti il Sindaco e il Presidente della Provincia di Grosseto.

Info:
ISGREC, Via De ‘ barberi, 61,  58100 Grosseto
tel/fax 0564. 415219
www.isgrec.it
segreteria@isgrec.it




Visita alla casa natale di Amedeo Modigliani

amedeo_modiglianiSabato 22 marzo, alle ore 17, è in programma una visita guidata alla Casa natale di Amedeo Modigliani in Via Roma, 38 a Livorno.
La famosa casa di via Roma, conserva ancora tutto il fascino vintage di un appartamento della borghesia livornese all’indomani dell’Unità d’Italia, con i suoi pavimenti in graniglia a motivi floreali, i suoi vetri sottili dove si deposita la polvere, la vecchia cucina con il lavello in marmo bianco e le dispense in muratura. Questa casa dove è nato Dedo, ormai 130 anni fa, e dove ha iniziato i primi esperimenti artistici, è allestita come un museo con riproduzioni di vecchie foto e documenti della famiglia Modigliani, che ci aiutano a ricostruire la vita del pittore, dalla nascita “assistita da un ufficiale giudiziario” ai suoi legami con la città, la vita parigina, gli amori, gli amici, e la morte tragica a soli 36 anni.

A Livorno Amedeo frequenta il Ginnasio Guerrazzi, in via Ernesto Rossi, a pochi passi da casa, ma in seguito a problemi di salute abbandona gli studi classici per andare a scuola da Guglielmo Micheli, dove conoscerà tantissimi ragazzi che presto diverranno i suoi amici più cari: Gino Romiti, Oscar Ghiglia, Aristide Sommati, Benvenuto Benvenuti, Renato Natali, Llewelyn Lloyd, Manlio Martinelli, Lando Bartoli. A 22 anni Amedeo si trasferisce a Parigi, ma resta comunque molto legato alla sua città; ogni volta, infatti, che tornava dalla propria famiglia andava a trovare gli amici livornesi presso gli studi e si faceva vedere al caffè Bardi, il caffè degli artisti.

Sabato 22 marzo quindi, sarà, quindi, l’occasione per trascorrere un bel pomeriggio di primavera a contatto con l’arte e la storia di Livorno, ma soprattutto per respirare il fascino di un ambiente ricco di emozioni, e ripercorrere la vita del livornese più amato e più famoso al mondo: Amedeo Modigliani.

Evento organizzato da Cooperativa Amaranta, con il patrocinio del Comune di Livorno. Costo: 5 €

Per info e prenotazioni: 320.8887044

(fonte: Ufficio Stampa del Comune di Livorno)

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Ricordo di Leone Borrini e Alberico Benedicenti a Villafranca Lunigiana

Il 22 marzo alle ore 15.00, presso la sala polifunzionale del Museo Etnografico della Lunigiana si terrà un incontro per ricordare la figure di Leone Borrini, volontario e martire della Guerra di Spagna  e dell’illustre scienziato Professor Alberico Benedicenti.

E’ il terzo appuntamento del denso calendario di incontri con cui l’Assessorato alla Cultura del Comune di Villafranca in Lunigiana vuole celebrare il 70° anniversario del triennio 1943 – 1945 nell‘ambito delle celebrazioni promosse dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Massa Carrara. All’iniziativa hanno aderito con entusiasmo e convinzione, oltre alle sezioni ANPI di Villafranca Bagnone e Casola Fivizzano, le numerose associazioni del territorio quali l’Associazione Alberico Benedicenti, l’Associazione Manfredo Giuliani, il Centro aullese ricerche e studi Giulivo Ricci, l’Associazione Tina Modotti.  Di particolare pregio l’adesione dell’Istituto della Resistenza di Cuneo con cui sarà ricordata, il 24 aprile, la figura e l’azione di Duccio Galimberti. il ciclo di incontri ha avuto il patrocinio dell’Istituto Storico della Resistenza Apuana

Intervengono:

Giuseppe Chiappini, storico e Presidente dell’Associazione Tina Modotti, Leone Borrini di Merizzo e la guerra di Spagna

Prof. Alberico Benedicenti Jr, Alberico Benedicenti Maestro di Scienza e di Vita

Introduce l’Assessore alla Cultura del Comune di Villafranca in Lunigiana Prof.ssa Mara Cavalli

 (fonte: Ufficio cultura della provincia di Massa Carrara)




La moto di Valter. La prima a Montignoso

Sabato 22 marzo alle ore 16, nell’aula magna della scuola media G.B. Giorgini, in località Capanne di Montignoso, avverrà la proiezione del cortometraggio di Piero Orlandi La moto di Valter. Il film realizzato grazie al contributo della società Campolonghi Spa, racconta il sacrificio del partigiano Balilla Grillotti, di Montignoso, medaglia d’argento al valor militare, torturato e ucciso dalle truppe nazifasciste a Genova al Forte San Giuliano il 29 luglio 1944.

Montignoso ha un passato legato ai tragici giorni della Seconda guerra mondiale, quando per mesi, il passaggio del fronte ha segnato l’esperienza dei montignosini. Con la volontà di mantenere vivo il ricordo di questi eventi è stato realizzato il cortometraggio di Piero Orlandi.




“Qualcuno era comunista”. Riflessioni sul PCI a Lucca

Cosa è stato veramente il Partito Comunista Italiano negli anni dal dopoguerra alla caduta del Muro di Berlino? E, in particolare, cosa è stato a Lucca e Viareggio?
L’Istituto storico della Resistenza di Lucca propone tre incontri per una riflessione sul tema, iniziata con la pubblicazione dell’ultimo numero della rivista “Documenti e studi”, grazie anche alla collaborazione e al sostegno della Fondazione “Sinistra – Storia e Valori”.

Venerdì 21 marzo (alle 17.30) il primo appuntamento: in piazza San Francesco a Lucca, una serata incentrata sul PCI di Lucca e su Fernando Cecchi, il popolare “Bebi”, un militante che ha sempre vissuto con pienezza l’idea di un agire comune. Interverranno, oltre al presidente dell’Istituto Storico Stefano Bucciarelli, a Enrico Cecchetti (Fondazione Sinistra – Storia e Valori) e a Luciano Luciani, anche Emmanuel Pesi, Francesca Gori, Lorenzo Orsi, Armando Sestani, Roberto Pizzi, Elena Profeti, Lucia Del Chiaro e Adriano Paoli.

Venerdì 4 aprile (alle 17) verranno ricordate e delineate alcune figure rilevanti nel panorama comunista del territorio della provincia di Lucca. L’appuntamento è alla Sala delle Conferenze del Palazzo delle Muse di Viareggio (piazza Mazzini): con Bucciarelli e Luciani, ci saranno l’assessore Glauco Dal Pino e lo storico Marco Lenci; i riflettori saranno puntati soprattutto sul primo sindaco del dopoguerra, Sandrino Petri, e su Milziade Caprili.

A questi due eventi, organizzati dall’Istituto storico se ne aggiunge un terzo, curato dall’Associazione Marx XXI – Circolo Camilla Ravera: al centro Marco Polo di Viareggio, venerdì 28 marzo alle 21, I comunisti tra guerra e dopoguerra. Dalla Resistenza al partito nuovo. Parteciperanno Stefano Bucciarelli e gli scrittori Massimo Recchioni e Francesco Trento.