E’ online il nuovo sito dell’Istoreco di Livorno

Opuscolo2013L’Istoreco di Livorno, uno degli enti promotori di ToscanaNovecento, rinnova il suo sito web e presenta, con una pubblicazione ricca di dati e fotografie, il lavoro svolto in un anno denso di iniziative. Più contenuti, più spazio alla didattica e ai progetti aperti, e, soprattutto, più spazio all’interazione diretta con gli utenti: sono queste, in sintesi, le novità del nuovo sito di cui l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea della provincia di Livorno ha voluto dotarsi per valorizzare al meglio le attività svolte in poco più di 5 anni di lavoro e per continuare a proporre un nuovo modo di fare storia sul territorio.

«A quasi 6 anni dalla nascita dell’Istituto – spiega il direttore Catia Sonetti – abbiamo sentito l’esigenza di dotarci di un sito web che raccontasse meglio il ruolo che l’Istoreco si è ritagliato nelle politiche culturali regionali. Il sito rende ben visibile la rete di collaborazioni istituzionali e col mondo associativo in cui l’Istituto si inserisce e, soprattutto, offre una vetrina al lavoro dei quasi 20 giovani che, in vari modi, collaborano con l’Istoreco».

Il nuovo sito web
Raccontare il passato, guardando al futuro: l’Istoreco ha inteso raccogliere questa sfida pensando alle possibilità offerte dai nuovi strumenti di comunicazione. Alla riorganizzazione del nuovo sito, curata da Gianluca della Maggiore, ha lavorato tutto il gruppo di lavoro dell’Istoreco: dal presidente Gabriele Cantù, al direttore Sonetti, alle collaboratrici Laura Fedi e Margherita Paoletti. Già col progetto “Luoghi della memoria”, lanciato lo scorso dicembre, l’Istituto ha cominciato ad esplorare, grazie al web, inediti percorsi didattici e partecipativi. Ora viene fatto un passo in più: il nuovo sito sviluppato dall’agenzia web Idsign Srl, con lo staff composto da Nicola Dini, Stefano Chiesa, Aldo Zumaran e David Fregoli, che ha curato la parte informatica ed il progetto grafico, è pensato per sfruttare al massimo le risorse del social web. Concepito per adattarsi in automatico ad ogni supporto multimediale (Pc, smarthpone, tablet, ecc.), il sito, in un rapporto stretto con le sempre più frequentate pagine Facebook e Twitter dell’Istoreco, punta a far interagire maggiormente gli utenti.

#lastoriaseianchetu
Con la sezione “La storia sei anche tu” si invitano infatti gli utenti ad inviare testimonianze, documenti, fotografie che raccontino la storia del territorio, con il messaggio che il loro materiale è un pezzo importante della storia collettiva. L’Istoreco intende così valorizzare le memorie private dei singoli cittadini con l’obiettivo di organizzare, in futuro, un archivio digitale: è possibile partecipare inviando documentazione a tema libero, oppure collegandosi ai diversi progetti messi in campo dall’Istoreco. Attraverso l’hashtag #lastoriaseianchetu il progetto di memory sharing verrà rilanciato periodicamente sui social network: nei prossimi mesi in particolare l’invito alla condivisione sarà focalizzato sulla mostra “Ebrei in Toscana 1915-2015” che l’Istoreco sta preparando per il marzo 2015, grazie al finanziamento della Regione Toscana e al gruppo di lavoro costituito da studiose della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Altre risorse del sito
Col nuovo sito si mira poi a valorizzare al meglio le risorse dell’Istituto attraverso la rimodulazione dei contenuti ed una migliorata dinamicità della ricerca: in evidenza in homepage i Progetti aperti e i Percorsi didattici, questi ultimi attività centrale per l’Istoreco che, nell’ultimo anno, ha lavorato con più di 40 classi in tutta la provincia. Più informazioni e immagini poi anche sulle altre attività dell’Istoreco: dalla sezione dedicata all’Archivio (con i dettagli, in primis, sull’Archivio del Partito comunista livornese, e sul progetto di costituzione degli Archivi della Democrazia cristiana) a quelle dedicate a Ricerche, Pubblicazioni e Mostre, fino alla Photogallery, che racconta gli ultimi 3 anni di attività dell’Istituto. Il nuovo sito è pensato infine per rendere maggiormente visibile la rete in cui l’Istoreco si inserisce. Spazio dunque ai collegamenti col portale ToscanaNovecento, strumento web della rete degli Istituti della Resistenza toscani e con il portale dell’Insmli (Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia), collegamenti diretti poi con i siti web dei Comuni della provincia di Livorno e degli enti sostenitori dell’Istoreco.

Un anno con l’Istoreco
Col nuovo sito l’Istoreco presenta anche l’opuscolo 2013. Un anno con l’Istoreco. La pubblicazione, con l’introduzione del direttore Catia Sonetti e il progetto grafico e i contenuti curati da Gianluca della Maggiore, ripercorre 12 mesi di attività dell’Istituto. Le 32 pagine, corredate da molti dati e fotografie, testimoniano come nel corso del 2013 l’Istoreco, nonostante la grave crisi economica, abbia saputo allargare il suo ventaglio di proposte e il suo territorio d’azione.




Bibbona celebra i 70 anni dalla Liberazione

BibbonaUna data quasi dimenticata a Bibbona, considerando che l’ultima celebrazione di questo tipo risale al giugno del 1994. Una data che, grazie ad un convegno in programma domenica 29 giugno alle 21.15 presso il Comune Vecchio, a distanza di vent’anni dall’ultima celebrazione, ripercorrerà la liberazione di Bibbona. Era il 29 giugno del 1944 quando, con l’arrivo delle prime avanguardie della Quinta Armata guidate dai partigiani del 7° distaccamento della terza brigata Garibaldi, al comando di Luigi Ricci, Bibbona venne finalmente liberata.

Lo scontro più duro tra gli alleati, guidati anche da un nutrito gruppo di partigiani attraverso le campagne bibbonese, ci fu all’altezza de La California e, la notte precedente alla liberazione, in zona Calcinaie.

Storia e testimonianze che riemergeranno con documenti e video dell’epoca sui quali hanno lavorato con precisione e passione Marco Andrenacci e Antonio Bonanni. I due apriranno il convegno del 29 giugno, con loro interverranno anche Stefania Brunetti, assessore alla cultura del comune di Bibbona, Giorgio Pecchia, partigiano e Anna Bonanni, testimone.

Il convegno è il racconto della liberazione di Bibbona, con alcuni testimoni dell’arrivo in paese degli Alleati e della lotta partigiana. Nel corso della serata ci sarà anche la possibilità di ricordare chi erano gli americani che con moltissime perdite liberarono la nostra zona. Sarà poi proiettato, infine, il breve video inedito in cui sono evidenti i tragici effetti dei bombardamenti di Cecina.

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A Livorno la presentazione del volume “Operazione spose di guerra. Storie d’amore e di emigrazione”

spose di guerraVenerdì 27 giugno, alle 18,  presso la sala conferenze del Circolo Ufficiali della Marina Militare, Via S. Jacopo 111 a Livorno,  sarà presentato il volume “Operazione Spose di Guerra” di Silvia Cassamagnaghi (Feltrinelli, 2014). L’iniziativa è a cura della Libreria Belforte, del Circolo Culturale Il Centro e della Fidapa di Livorno.

Questo il programma:
Coro Diapason, diretto da Giorgio Gianetti, “Tammuriata nera” di E .A. Mario ed E. Nicolardi
Saluti del Presidente de Il Centro – Enrico Dello Sbarba
Saluti della Presedente Fidapa Livorno – Yasmine Cipriani
Introduzione al fenomeno e al contesto storico con lettura di brani del libro a cura di Angela Simini.
Intervento dell’Autrice Silvia Cassamagnaghi – Docente di Contemporary History presso l’Università degli Studi di Milano.
Sarà presente la testimone: Marisa Petrucci Piccirilli
Coro Diapason “Barcarolle” da Les contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach

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Castagneto Carducci celebra il 70° anniversario della Liberazione

logo_27_giuIl 27 giugno 1944 Castagneto Carducci veniva liberata dopo anni terribili di sacrifici subiti dalla popolazione per la guerra e la dittatura. Nel settantesimo anniversario della Liberazione il Comune organizza una serie di iniziative previste per venerdì 27 giugno. Alle 21 il ritrovo davanti al palazzo comunale di Castagneto Carducci e la deposizione della corona di alloro; seguirà la  sfilata della Filarmonica Comunale per le vie del paese con soste al Parco della Rimembranza e nel giardino del plesso scolastico di Castagneto Carducci, con deposizione mazzo di fiori alla lapide e al cippo dei caduti;  a seguire in Piazza del Popolo, rappresentazione degli alunni delle classi V della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo G. Borsi di Castagneto Carducci dal titolo “LA COSTITUZIONE RACCONTATA D-AI BAMBINI”, realizzata nell’ambito del “Progetto Costituzione 2013-2014”.

Il Comune in vita tutti i cittadini e le cittadine a partecipare. “Sono passati settanta anni da quel 27 giugno – è scritto nell’invito del Comune di Castagneto Carducci – e la nostra Comunità si è risollevata dalle macerie materiali e morali della seconda guerra mondiale. Quel periodo, quei ricordi, la morte dei bambini davanti alle scuole elementari di Castagneto sono un bagaglio di storia locale che come Istituzione dobbiamo tenere vivo nella nostra Comunità e trasmettere ai nostri figli, perché non cada nell’oblio quando saranno scomparsi gli ultimi testimoni. Ricordare e celebrare il settantesimo della Liberazione significa anche favorire una riflessione in più su quei valori di democrazia, di giustizia e di libertà che sono alla base della nostra Repubblica. Per questo motivo vogliamo ricordare al meglio il settantesimo della Liberazione e venerdì 27 giugno, oltre ad avere il tradizionale e prezioso contributo della Filarmonica comunale, abbiamo voluto coinvolgere le scuole locali che hanno lavorato egregiamente ad un progetto di cittadinanza e di comprensione dell’attualità della Costituzione, con la fondamentale collaborazione di testimoni delle vicende castagnetane”.

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Piombino celebra il 70° Anniversario della Liberazione

piombinoGiovedì 25 giugno, in occasione del 70° Anniversario della liberazione di Piombino e dei Comuni della Val di Cornia, il Gruppo di Piombino dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (Anmi) con il Patrocinio del Comune di Piombino, organizza alle 21, presso la sala conferenze di Palazzo Appiani (Piazza Giovanni Bovio n°3-4), una conferenza storico – documentaria, gratuita e aperta al pubblico, con proiezioni di immagini  dal titolo “VAL DI CORNIA 1944,Le operazioni militari per la liberazione di Piombino e dei Comuni del Comprensorio e la base di supporto Alleata” a cura di Alessandro Dondoli.

Nel corso della serata saranno proiettate immagini e documenti inediti, attraverso i quali verranno illustrati il contesto e la strategia difensiva attuata nella zona di Piombino dalle truppe tedesche – tra le quali anche la famigerata 16a Divisione delle SS – su una linea difensiva denominata Ilse Rigel, per poi passare ai movimenti delle truppe alleate per il suo superamento, la successiva conquista della città e del porto di Piombino. In questo contesto un doveroso ricordo andrà ai soldati nippo-americani del 442° RCT, il reparto più decorato dell’esercito statunitense: nel 2013, per il 69° della liberazione di Suvereto, una delegazione dei veterani Nisei ha partecipato alla cerimonia sulla collina del Belvedere, dove si svolse uno dei più duri scontri con i nazifascisti.
Seguirà infine, sempre con un corposo supporto di immagini e documenti, l’analisi di tutto l’imponente apparato logistico, riguardante l’organizzazione dei traffici marittimi alleati attraverso il porto di Piombino, i depositi di munizioni, viveri, medicinali, ospedali da campo e anche un aeroporto, allestiti su tutto il territorio del comprensorio, presso i quali prestarono servizio numerose formazioni ausiliare italiane dell’esercito del Regno del Sud.

Il 29 giugno l’Anmi, in collaborazione con il Parco di Punta Falcone e col patrocinio del Comune di Piombino, provvederà all’apertura di una “riservetta” sotterranea della Batteria Sommi Picenardi, originariamente adibita a deposito di munizioni e materiali, che faceva parte della postazione militare a difesa della costa. La visita, curata da Gianpiero Vaccaro, esperto di storia militare e socio Anmi, consentirà ai visitatori di conoscere la collezione di reperti e immagini conservata nella struttura e che ricostruisce la storia della Batteria stessa. (Info: cell.347.5260493, anmipiombino@gmail.com).

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L’Anpi di Livorno ricorda Vittorio Cioni ad un anno dalla scomparsa

Vittorio CioniAd un anno dalla scomparsa,  l’ANPI provinciale di Livorno,  ricorda l’ex presidente Vittorio Cioni,  con la deposizione di un mazzo di fiori sulla sua tomba presso il Cimitero dei Lupi di Livorno. La cerimonia si svolgerà mercoledì 25 giugno alle 9.30.

Queste le parole con cui l’Anpi di Livorno ricorda la figura di Cioni: “Vittorio ha assunto la Presidenza dell’ANPI alla morte di Bino Raugi, raccogliendone una difficile eredità. Con Bino, infatti, si chiudeva il capitolo dei presidenti partigiani, che godevano del prestigio derivante dalla partecipazione alla guerra di liberazione. Vittorio ha aperto una fase nuova e difficile, quella della trasmissione della memoria e dei valori della resistenza senza l’apporto dei testimoni. Ha guidato l’ingresso nell’ANPI delle nuove generazioni di antifascisti e ha fatto dell’incontro di generazioni tanto lontane nel tempo un motivo di arricchimento e di crescita dell’associazione. Ha lavorato con tenacia al consolidarsi della presenza dell’ANPI su tutto il territorio provinciale, consapevole che per combattere i sussulti di neofascismo e le varie forme di populismo occorreva una presenza e un impegno continuo e capillare, rivolto soprattutto ai giovani e anche ai bambini, che fin dal loro ingresso nella scuola vivono processi di integrazione.

Proprio per questo, sulla linea tracciata da Bino Raugi, ha contribuito alla nascita anche nella nostra provincia dell’Istituto Storico della Resistenza. Rigore, equilibrio, pacatezza sono state le cifre del suo operare. Sicuramente queste qualità erano insite nella persona, ma sono state anche il frutto del lungo impegno alla direzione della CGIL, dove è entrato giovanissimo in rappresentanza dei ferrovieri ed è cresciuto alla scuola di uomini come Sergio Manetti. Scaduto il mandato in CGIL, è stato eletto nel Consiglio Regionale dove è stato capogruppo del PDS, anche qui in una fase delicata della vita politica, a pochi anni dallo scioglimento del PCI, da cui anche Vittorio proveniva e mentre i partiti tradizionali si liquefacevano sotto la spinta di Tangentopoli. Ancora una volta, si trattava di rimettere insieme le fila, rimotivare, ricucire con tenacia e pazienza. Dopo aver svolto ruoli di tanto prestigio e rilevanza politica, tornato nella sua città, è diventato Presidente della Coppa Barontini, la gara remiera a cronometro che si svolge lungo i fossi per ricordare il mitico comandante Dario, vincitore di Guadalajara, combattente in Etiopia, comandante partigiano a Ponte alle Lame a Bologna. E’ stata quasi una naturale conseguenza di questo impegno accettare con entusiasmo di mettere la sua competenza e la sua passione intellettuale al servizio dell’ANPI, prima come segretario, sotto la Presidenza di Bino Raugi, e poi come Presidente.  Alla moglie Luciana, ai figli Marco e Valeria, ai nipoti da Vittorio tanto amati l’abbraccio affettuoso dell’ANPI”.




A Rosignano Marittimo si ricorda il bombardamento che 70 anni fa causò la morte di 35 civili

rosignano1Si terrà domenica 22 giugno la cerimonia per ricordare il bombardamento che colpì il Comune di Rosignano Marittimo, in corrispondenza di Caletta di Castiglioncello e Portovecchio. Il bombardamente degli alleati, il cui intento era quello di tagliare i rifornimenti ai tedeschi, causò 35 caduti civili. Alla memoria di questi cittadini rosignanesi sarà apposto un cippo realizzato con la scultura dell’artista Rolando Filidei.

Obiettivo dell’iniziativa organizzatta dal Comune di Rosignano Marittimo è quello di proseguire il cammino di recupero e di valorizzazione del passato del territorio, avviato già da molti anni con il “Progetto Memoria”. Il programma prevede per domenica 22 giugno il ritrovo alle ore 11 a Castiglioncello, in località I pungenti: ci sarà un’esibizione del Gruppo Filarmonico Solvay, poi gli interventi del Sindaco Alessandro Franchi e del Presidente dell’Anpi locale Giacomo Luppichini, a seguire verrà inaugurata l’opera in bronzo “Bombardamento su Castiglioncello” dello scultore Rolando Filidei e sarà deposta una corona di alloro in memoria dei caduti.

Con questa iniziativa, insieme al ricordo dell’eccidio di Vada (20 giugno 1944), vengono aperte le celebrazioni per il settantesimo anniversario della liberazione del Comune di Rosignano Marittimo dal nazi-fascismo che culminerà con i festeggiamenti per la liberazione del paese l’11 luglio e con l’organizzazione di un Consiglio comunale aperto.

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Storie in movimento. 25 anni di storia di Livorno in foto

Immagine-repetti-270x271Due appuntamenti per presentare a Livorno il libro fotografico “Storie in movimento. Livorno 1987-2013″, la storia per immagini della città, eventi e personaggi attraverso le foto di Riccardo Repetti, commentate dai testi della giornalista del Tirreno Elisabetta Arrighi.
Giovedì 19 giugno alle ore 18 alla Caritas diocesana di via Donnini 165 saranno presenti monsignor Simone Giusti, vescovo di Livorno, Mauro Zucchelli giornalista del Tirreno e Giuseppe Mascambruno, giornalista.
Venerdì 20 giugno, ore 18, nella Sala Lem (via San Giovanni, 13 – piazza del Pamiglione) saranno presenti l’autore ed Elisabetta Arrighi.

Riccardo Repetti, più noto come Pentafoto, è fotografo da 25 anni per il Tirreno di Livorno.
La prefazione del libro è di Roberto Bernabò direttore del Tirreno che così presenta il libro: “Ci sono i grandi fatti di cronaca nera – dalla tragedia del Moby Prince al terribile rogo dei bambini rom – che spesso segnano la vita di una città e dove la capacità di cogliere l’attimo, lo sguardo, il protagonista fanno conquistare alla fotografia una forza narrativa straordinaria. C’è la vitae conomica di Livorno a cominciare dal porto, con i suoi giorni felici ma anche gli scontri, le tensioni sindacali memorabili (contro i decreti Prandini). E poi i funerali degli uomini e delle donne che hanno fatto la storia della città: l’addio a Edda Fagni, a monsignor Ablondi, a Italo Piccini, per citarne alcuni. Scorrono anche i fotogrammi con Carlo Azeglio Ciampi, il Presidente, la figura più importante che Livorno abbia espresso. E i fotogrammi del cinema con i set di Paolo Virzì. Per arrivare al calcio,agli amaranto, sempre lì dietro la porta avversaria per catturare il gol, l’emozione, il trionfo: fino alle immagini indimenticabili del primo ritorno in serie A. È un po’ tutta la Livorno contemporanea e i suoi momenti chiave che scorrono nelle fotografie di Riccardo Repetti, fotografo di quotidiano, del Tirreno, il giornale della città, che con la città vive a braccetto da oltre 130 anni. Immagini che arrivano da un osservatorio privilegiato, da una prima linea dell’informazione che ti impone di essere sempre al pezzo, sempre presente, sempre primo”.