La Brezza degli Angeli a Cerreto Guidi

Per la rassegna promossa dalla Consulta comunale della cultura, denominata “Venerdì al Museo”, proiezione del film documentario di Stefano Ballini “La Brezza degli Angeli”.

L’iniziativa si terrà venerdì 20 febbraio, alle ore 21.15, negli spazi del Museo della Memoria Locale di Cerreto Guidi.

La Brezza degli Angeli è un documentario sulla seconda guerra mondiale ma soprattutto sulla memoria, in cui il titolo è metafora del significato del film, che è anche la storia di un bambino nato a Greve in Chianti negli anni Venti, che da un’altra dimensione racconta al fratello minore, ormai anziano, di altri bambini scomparsi nel periodo della seconda guerra mondiale e specificamente nelle stragi nazifasciste successe a cavallo fra la Toscana e l’Emilia Romagna nel 1944.
Le persone e le stragi raccontate in questione sono: Celso Battaglia e Lauretta Federici per Vinca (MS), Mario Marsili, Adele e Lilia Pardini per Sant’Anna di Stazzema (LU), Tosca Lepori, Remo Mazzei e Riccardo Cardellicchio per il Padule di Fucecchio, Vittoriano Frulloni per Vallucciole (Stia-AR), Adriana Gualmini, Leo Compagni e Roberto Tincani per Monchio (MO), Francesco Pirini, Ferruccio Laffi e Pietro Zebri per Marzabotto (BO).
Il racconto del piccolo bambino, morto a tre anni e cinque giorni si snoda fra queste località, con numerose testimonianze di superstiti.

Saranno presenti, oltre all’Autore Regista, Stefano Ballini, anche alcuni superstiti dell’Eccidio del Padule di Fucecchio, con le loro drammatiche testimonianze.




Il fronte italiano nella prima guerra mondiale

Alle ore 21.15 presso l’Officina Odeon 5 di via Santelli, 15 il comune di Signa continua il suo ciclo di iniziative collegate al centenario della Grande Guerra con una conferenza tenuta da Massimiliano Terraveglia Generale di Divisione esperto della zona dei combattimenti in Friuli.
Durante la serata si parlerà del fronte italiano della prima guerra mondiale con una particolare attenzione alla guerra di trincea e alle battaglie del nostro scenario militare. Di fronte ad un anniversario così impegnativo l’Amministrazione Comunale di Signa ha deciso di percorrere due canali di attività parallele con celebrazioni istituzionali da una parte e momenti conoscitivi di approfondimento storico dall’altra. Importante per la realizzazione di questa serata è stata la collaborazione della sezione di Prato dell’Unione Nazionale Ufficiali in Concedo e dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Signa.




Il Giorno del ricordo a Cecina (Livorno)

cover_dvd_confineIn occasione del Giorno del Ricordo 2015 le classi delle scuole medie superiori di Cecina sono invitate alla visione del videodocumentario “La nostra storia e la storia degli altri. Il Confine orientale del Novecento”, curato dall’Isgrec di Grosseto. La proiezione si terrà giovedì 19 febbraio alle ore 9 al Palazzetto dei Congressi di Cecina in piazza Guerrazzi.

Saranno presenti, Catia Sonetti (direttore dell’Istoreco Livorno), Luigi Valori (presidente del Consiglio Comunale di Cecina) e Rosanna Farinetti (Vicepresidente del Consiglio Comunale di Cecina).

L’iniziativa è organizzata dal Comune di Cecina, Istoreco Livorno, Isgrec Grosseto, Biblioteca Comunale di Cecina e cooperativa Il Cosmo.

Per approfondire leggete l’articolo di Luciana Rocchi, direttore Isgrec Grosseto, sui 10 anni dell’istituzione del Giorno del Ricordo.




Nel libro, figlio, tu vivrai

Alle ore 18.30 al Caffè Letterario le Murate (piazza delle Murate, Firenze) presentazione del volume di Paolo Ciampi e Tania Maffei, Nel libro, figlio, tu vivrai, (Polistampa), con Roberto Bianchi (Università di Firenze).

Saranno presenti gli autori.

Voce recitante Ornella Grassi

Una storia struggente e appassionante, un racconto della Grande Guerra vista con gli occhi di un giovane come tanti altri, un viaggio per trincee e campi di battaglia dall´Appennino al Monte Grappa. Nel libro, figlio, tu vivrai (Edizioni Sarnus), scritto da Paolo Ciampi con la collaborazione di Tania Maffei.
Ugo Marcangeli fu uno dei tanti giovani che all´inizio del 1918, a soli diciotto anni, andò al fronte. Purtroppo il 2 luglio dello stesso anno, quasi al termine della guerra, morì sui Colli alti del Grappa ucciso da una pallottola nemica. Paolo Ciampi, giornalista e scrittore toscano da sempre attento a uomini e donne travolti dagli eventi della storia, indaga sulla vita e sul mistero di quel ragazzo del 1899, consegnandoci un testo di grande impatto uscito in libreria nel centesimo anniversario dell´attentato di Sarajevo che diede inizio alla prima guerra mondiale




“Esuli a Lucca”. Il libro sui profughi istriani, fiumani e dalmati presentato a Cascina

I profughi istriani, fiumani e dalmati a Lucca 1947-1956, è il titolo del libro che sarà presentato giovedì 19 febbraio 2015 alle ore 10 presso la biblioteca comunale “Peppino Impastato” di Cascina.

L’evento è promosso dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Lucca, per commemorare il “Giorno del ricordo”, la solennità nazionale istituita per ricordare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, avvenuti nell’ultima fase della seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi.

Saranno presenti ed interverranno: Fernando Mellea, assessore alla cultura di Cascina; Gianluca Fulvetti, presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Lucca; Armando Sestani, autore del libro.

 

Per informazioni: Ufficio cultura, tel. 050 719286, email cfreschi@comune.cascina.pi.it.

 

[fonte Comune di Cascina]




Nasce la “Banca delle Memorie”, il progetto di raccolta di tutte le esperienze e i racconti di Siena del periodo 1934-1970

unnamedBanca e memoria. Due sostantivi che non hanno apparentemente niente a che vedere l’uno con l’altro, ma che trovano una radice comune nel progetto presentato alcuni giorni fa alle Stanze della Memoria di Siena, curato dall’ISRSEC e realizzato grazie ai contributi della Banca Monte dei Paschi di Siena e della Regione Toscana. Il progetto consiste nella raccolta delle esperienze e dei racconti di vita delle persone che hanno attraversato Siena nel periodo 1935-1970. La raccolta sarà accompagnata col tempo da momenti di studio e di riflessione. Non solo i senesi dunque, ma anche tutti coloro che, per un motivo o per un altro, si sono trovati a trascorrere un periodo di tempo in questo territorio sono chiamati a partecipare e a lasciare il loro contributo, la loro memoria. Lo potranno fare con una videointervista oppure depositando memorie scritte, fotografie che saranno conservate, messe a disposizione di chi vorrà conoscerle e studiarle. «È un periodo storico particolare – dichiara Dario Ceccherini, Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea -, perché oltre a comprendere gli anni del fascismo, della guerra e della Liberazione (’35-’44), abbraccia anche il periodo della ricostruzione e della costruzione della nostra democrazia. Ci interessa raccogliere memorie e testimonianze su come Siena e provincia organizzarono il loro tessuto civile ed economico, come si sviluppò l’azione amministrativa, la lotta politica: ci interessa sapere di più sulla nascita dei sindacati, sulla vicenda delle società sportive, sui luoghi di ritrovo e di svago». «Si tratta – conclude – di un progetto pluriennale e ambizioso. Un progetto nella città e della città, ma anche nella provincia e della provincia».

Due sostantivi, banca e memoria, che devono necessariamente stare insieme, vista la storia del luogo. Dal 2007, infatti, l’Istituto ha in comodato d’uso i locali della cosiddetta “casermetta” di via Malavolti, gli stessi locali che in periodo fascista furono luogo di detenzione e tortura degli oppositori del regime. Oggi in quei locali si trova un percorso museale dedicato alla rappresentazione di Siena durante gli anni del fascismo che, con la “Banca delle memorie”, si arricchisce ancora e acquisisce un valore inestimabile per l’intera comunità. «È un bellissimo progetto nel quale crediamo fermamente», afferma Edoardo Bus, responsabile della comunicazione di Banca MPS. «Abbiamo subito appoggiato quest’iniziativa – dichiara -, per più motivi. Perché questi locali appartengono al Monte dei Paschi e sono quindi un po’ anche casa nostra e per il periodo storico. Ma soprattutto perché siamo orgogliosi di poterci sentire anche noi banca, erogatrice e raccoglitrice non solo di denaro, ma anche di memorie».

10806241_1458145824460421_8878311840247859061_nLe prime memorie. Alla presentazione è seguita la proiezione della prima delle memorie che ospiterà la banca: “Memoria oltre Toscana”, reportage dell’artista visiva fiorentina Irene Lupi. Il documentario è il frutto dell’esperienza del Summer camp, che si è tenuto a Casa Giubileo tra agosto e settembre 2014. In quindici giorni un gruppo di 12 giovani, provenienti da vari Paesi d’Europa (Germania, Bulgaria, Polonia, Turchia, Italia), si è scambiato riflessioni ed opinioni sulla Seconda Guerra Mondiale e sulla Resistenza ed ha avuto la possibilità di incontrare gli ex partigiani Guido Lisi e Vittorio Meoni, unico sopravvissuto all’eccidio di Montemaggio.

La seconda delle memorie depositate è una relazione di Mario Bezzini, partigiano della Brigata Garibaldi – Divisione Spartaco Lavagnini. In queste pagine, accompagnate da una toccante poesia, il resoconto di quella che fu la sua attività, senza retorica e senza dare spazio ai sentimenti personali.

Per offrire alla “Banca delle Memorie” il proprio ricordo di quegli anni basta contattare l’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea in via S. Marco 90 (tel. 0577271510; email: istituto.siena@virgilio.it) o le Stanze della Memoria in via Malavolti 9 (tel. 0577236607; email: info@stanzedellamemoria.it).

 




Convegno “I tempi della memoria. Il memoriale italiano ad Auschwitz”

logo 21 blockBlocco 21 è il memoriale italiano di Auschwitz, creazione di artisti e intellettuali, che a fine anni Settanta vollero dare vita a un’opera che raccontasse con il linguaggio dell’arte la tragedia che alcuni di loro avevano vissuto. Del gruppo facevano parte Primo Levi, Ludovico Belgioioso, Gianfranco Maris, Pupino Samonà. Dal 26 gennaio è esposta nella Chiesa dei Bigi una mostra, già visitata da centinaia di studenti grossetani, che ripercorre la storia della creazione e di un primo restauro di Blocco 21.

Il 17 febbraio, alle ore 10, si terrà nella Sala Pegaso del Palazzo della Provincia il convegno  “I tempi della memoria. Il memoriale italiano ad Auschwitz”, organizzato dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea (ISGREC) in collaborazione con ANED, Istituto storico della Resistenza (ISREC) di Bergamo, Fondazione Grosseto Cultura, Comune e Provincia di Grosseto, Regione Toscana, INSMLI, ANPI Comitato provinciale “Norma Parenti”.

Obiettivo: un dialogo sulle forme e i linguaggi della memoria nel tempo, pensando all’annunciato trasferimento di Blocco 21 a Firenze.

Nella sessione mattutina, alla quale parteciperanno Emilio Bonifazi (Sindaco di Grosseto), Sara Nocentini (Assessore regionale alla Cultura), Adolfo Turbanti (Presidente dell’ISGREC), Loriano Valentini (Presidente della Fondazione Grosseto Cultura), sono previsti gli interventi di Dario Venegoni (Presidenza nazionale dell’ANED) su “La memoria italiana della deportazione” ed Elisabetta Ruffini (Direttrice ISREC di Bergamo) su “Blocco 21 e la memoria di Auschwitz: un dibattito aperto”.

Nella sessione pomeridiana, Mauro Papa (responsabile CEDAV) terrà alle 14.30 una visita guidata alla mostra allestita nella Chiesa dei Bigi; la giornata proseguirà in Sala Pegaso con gli interventi di Gisella Capponi (Istituto superiore per la conservazione e il restauro) su “Il memoriale come opera d’arte” e Marta Baiardi (Università di Basilea) su “Auschwitz e le pedagogie della memoria”.

Per le classi è consigliabile la prenotazione contattando l’ISGREC.

Info: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea | Via de’ Barberi 61  |  58100 GROSSETO  |  Tel/fax +39 0564 415219  |  Port. +39 3461413572  |  segreteria@isgrec.it   |   www.isgrec.it




Don Mencaroni: un assassinio senza firma?

Il coraggio di un parroco di campagna, la solidarietà dei vicini di casa, una spia. Settantuno anni dopo, a Tortigliano, frazione di Anghiari, appennino toscano, nel luogo di uno dei tanti delitti di guerra. Una piccola chiesa fra i cipressi e una porcilaia dove il parroco viene assassinato. Attraverso testimonianze dell’epoca, musiche e parole di una storia dimenticata. E oggi riletta nel racconto corale messo in scena dagli attori-abitanti di Anghiari alle ore 15.00 di domenica 15 febbraio alla Chiesa di Tortigliano.