Presentazione del volume di Catia Sonetti “Attraversare il tempo con le parole. Lettere di una famiglia ebraica da Livorno per Asmara 1937-1947”

COLLESALVETTI, 7 maggio – Biblioteca comunale
Presentazione del volume di Catia Sonetti
“Attraversare il tempo con le parole. Lettere di una famiglia
ebraica da Livorno per Asmara 1937-1947”
in collaborazione con AUSER Collesalvetti ODV
Il libro illumina le vicende di una componente importante della borghesia delle professioni, quella borghesia che, a livello nazionale, si schierò nella gran parte a sostegno del fascismo. Nel nostro caso, una famiglia di farmacisti di Livorno, ebrei e “naturalmente” fascisti. La loro è una famiglia plurinucleare, poiché nella stessa palazzina convivono la coppia formata da Emma De Rossi Castelli con il patriarca, il vecchio Ugo Castelli, la coppia formata da Carlo, il primogenito con la moglie Paola Crovetto e la figlia Elena, la coppia di Aleardo Lattes sposato con la figlia Ada e padre di Mario ed Elsa. Al di fuori di questo gruppo ci sono poi altre due coppie: quella di Anna, la figlia più grande sposata con Giorgio Orefice (l’unico antifascista) e madre dei due figli Gastone e Vittorio, e quella di Rita, l’ultima nata sposata con Beniamino Levi, da cui avrà i tre figli Roberto, Emma e Lidia, e che vive nella lontana Asmara, in Eritrea.
Tutti questi personaggi si animano dentro il carteggio che intrattengono dal 1937 al 1947.
Il volume è costruito oltre che con le fonti documentarie e da una foltissima bibliografia, con le 647 lettere conservate da Rita e poi dalla figlia Lidia attraverso le quali si possono osservare le collocazioni politiche, le aspirazioni delle giovani generazioni, le abitudini culinarie, i loisirs della buona borghesia ebraica italiana, i loro valori e le loro reazioni di fronte alla persecuzione.
Si assiste anche in diretta alle differenze di trattamento che il regime riservò agli ebrei in patria piuttosto che a quelli presenti nel corno d’Africa e si segue, passo passo, la fuga di questi nuclei per salvarsi dai rastrellamenti e dalla deportazione e il loro continuo e ininterrotto impoverimento.
Il libro si si chiude all’inizio del 1947 quando tutti i personaggi, sopravvissuti si ricollocano dal punto di vista politico e familiare e si distribuiscono su un territorio molto più ampio di quello labronico. Attraverso le loro storie possiamo osservare il dipanarsi della Storia d’Italia, i desideri di emancipazione delle donne che cominciano ad emergere, la costruzione di nuclei familiari non più disponibili a vivere nel grande clan, la fine dei matrimoni combinati. E tanto altro ancora.
Una storia sociale e culturale ricca e differenziata che illumina un decennio fondamentale del nostro passato.




25 aprile: la presenza dell’ISRT alle commemorazioni della Liberazione

In occasione del 79° anniversario della Liberazione nazionale, il nostro Istituto partecipa a numerose cerimonie promosse dalle Amministrazioni comunali grazie alla presenza e agli interventi dei propri rappresentanti.

In particolare nella giornata del 25 aprile, saremo alle seguenti commemorazioni:

Comune di Piombino, commemorazione tenuta dal presidente V. Chiti.

Comune di San Casciano, commemorazione tenuta dal vicepresidente A. Morandi.

Comune di Barberino Tavarnelle, commemorazione tenuta dalla consigliera F. Cavarocchi

Firenze, cerimonia al cimitero di Trespiano a cura di Anpi provinciale, commemorazione di Mario Fabiani, intervento del consigliere L. Brogioni.

Comune di Firenze: cerimonia in Piazza della Signoria, interventi degli studenti delle scuole medie superiori aderenti ai progetti della Città metropolitana seguiti dal direttore M. Mazzoni e da G. Kogovsek che saranno presenti (25 aprile).

Cerimonia a cura della Regione Toscana e del Comune di Civitella della Chiana alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sarà presente la vicepresidente V. Galimi.




Presentazione del volume “DIO NON PAGA IL SABATO. LA DEFASCISTIZZAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO (1943-1947)”




PRIMA E DOPO LA 833 DEL 1978: RADICI E SVILUPPI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE




Il cuore rosso di Livorno. Presentazione del libro.

Mercoledì 27 marzo alle 17, nella Sala Cappiello di Fondazione Livorno, sarà presentato il #libro “𝑰𝒍 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒓𝒐𝒔𝒔𝒐 𝒅𝒊 𝑳𝒊𝒗𝒐𝒓𝒏𝒐” di Enrico Mannari
L’iniziativa si inserisce nella cornice degli 𝐼𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝐹𝑜𝑛𝑑𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, serie di appuntamenti con studiosi ed esperti, con l’obiettivo di approfondire argomenti di carattere scientifico, culturale, storico e di attualità legati al territorio di Livorno.




Dove vogliamo andare?

Martedì 5 marzo a PIOMBINO, al Centro Giovani De Andrè (ore 16.30), si terrà l’incontro Dove vogliamo andare? con la presentazione di un altro volume dello studioso Alessandro PortelliDal rosso al nero. La svolta a destra di una città operaia.
L’iniziativa, organizzata dall’associazione Samarcanda, ARCI Piombino Val di Cornia Elba e ISTORECO Livorno, vedrà la partecipazione,  oltre all’autore del libro, di Vittorio PineschiCatia SonettiAntonio Floridia e Andrea Buonaccorsi.

 




Stragi e rappresaglie come strumenti di guerra. A 80 anni dalle Fosse Ardeatine.

Lunedì 4 marzo alle ore 16.30 presso il Salone degli affreschi della Villa del Presidente di LIVORNO (via G. Marradi 116) si terrà un incontro pubblico in occasione del ricorrere dell’ 80° anniversario della strage delle Fosse Ardeatine.

L’iniziativa, che vede il patrocinio della Provincia e del Comune di Livorno ed è intitolata Stragi e rappresaglie come strumenti di guerra, è promossa dalle associazioni partigiane Anpi, Anppia, Anei e Aned in collaborazione con Istoreco per ricordare gli 80 anni dalla strage ed intende offrire un approfondimento sul tema della memoria, con l’aiuto di Alessandro Portelli che con il suo volume L’ordine è già stato eseguito ha proposto una riflessione analitica, approfondita e partecipata su tutta la vicenda.
Accanto a Portelli avremo l’intervento di Paolo Pezzino, studioso specializzato sul tema delle stragi nel contesto della seconda guerra come elemento di una precisa strategia bellica.
L’incontro sarà introdotto e coordinato da Gino Niccolai, Presidente dell’Anpi provinciale.




Livorno: Cent’anni fa DAL GRANDE SCIOPERO FERROVIARIO AI 44.000 LICENZIAMENTI