Infanzia e Città: alla San Giorgio la mostra “Inventario fra le parole e le immagini di Emme Edizioni 1966-1985”

Verrà inaugurata sabato 4 ottobre ore 16.30 alla biblioteca San Giorgio la mostra Inventario fra le parole e le immagini di Emme Edizioni 1966-1985, promossa all’interno della rassegna “Infanzia e Città” dall’Associazione Teatrale Pistoiese, in collaborazione con il Comune di Pistoia e Orecchio Acerbo Associazione Culturale, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, a cura di Mostre con le Ali.
All’inaugurazione, nell’auditorium Terzani, saranno presenti l’assessore alla cultura Elena Becheri, il presidente dell’Associazione Teatrale Pistoiese Rodolfo Sacchettini; Rosellina Archinto, fondatrice di Emme Edizioni, Goffredo Fofi, saggista, critico cinematografico, teatrale e letterario e Lella Gandini, autrice per l’infanzia e pedagogista.

La mostra, allestita negli spazi espositivi e nelle vetrine dell’atrio della biblioteca, rievoca un esperimento all’avanguardia nella storia editoriale italiana; più che una semplice esposizione monografica è uno spazio vivo in cui si raccolgono un centinaio di libri simbolo della storica casa editrice, per rimettere in circolo immagini, scritture, grafiche che hanno segnato non solo la letteratura per ragazzi, ma la grafica, il design e l’immaginario italiano. Ideata da Cristina e Francesca Archinto, curata da Mostre con le Ali e prodotta dalla Tribù dei Lettori in collaborazione con Hamelin Associazione Culturale, riporta all’attenzione l’indiscutibile attualità di un progetto che è tuttora modello nel mondo editoriale per l’infanzia, attraverso una formula espositiva nuova, che va nella direzione della promozione alla lettura, aperta alle scuole e alle famiglie. Alla realizzazione dell’allestimento per la biblioteca San Giorgio ha collaborato il Laboratorio Scena e Tecnica dell’Associazione Teatrale Pistoiese.
A corredo della mostra saranno proposti laboratori per i bambini, attraverso i quali stimolare la creazione di nuovi manufatti come libri, poster, cartoline, ispirati ai libri esposti e alle loro storie, e la prima occasione sarà proprio durante l’apertura straordinaria della San Giorgio domenica 5 ottobre. La biblioteca e l’associazione Orecchio Acerbo proporranno ai bambini fino a 10 anni una mattinata dei laboratori “Parole e immagini”, per giocare con segni, colori e suoni. I laboratori saranno replicati nell’orario di apertura della biblioteca: alle 16.45 dei giorni 8, 15, 22 e 29 ottobre per i bambini da 5 a 10 anni, e giovedì 16 ottobre alle 16.45 per i bambini da 3 a 5 anni. La partecipazione è gratuita ma è necessario prenotarsi chiamando il numero 0573.371790.

La casa editrice Emme Edizioni nasce nel 1966 in una Milano attraversata dal fermento di artisti, intellettuali, grafici, architettiche sperimentano nuovi modi di pensare il design, di immaginare forme e sollecitazioni per la vita di ogni giorno. In questo contesto Rosellina Archinto decide di avventurarsi in un’impresa: inventare un libro per bambini che ancora non esiste, almeno in Italia. I titoli sono ormai 800 in quasi 20 anni, e sono testi di letteratura per l’infanzia realizzati con attenzione e cura affatto inferiori a quelle usate nella produzione per adulti, ma basati prevalentemente sull’immagine l’aspetto grafico, l’originalità del segno, il colore, la fantasia, l’alternarsi di reale e magico. Tra gli illustratori, artisti e scrittori di Emme Edizioni sono Lele Luzzati, Maurice Sendak, Leo Lionni, Iela Mari, Bruno Munari, TomiUngerer, Maria Enrica Agostinelli, Salvatore Gregorietti, Aoi Huber-Kono, Yutaka Sugita, Heinz Edelmann, Michael Foreman, Nicole Claveloux, Mitsumasa Anno, Bob Gill, Eric Carle, Beatrix Potter, Ernest Hemingway, Eugène Ionesco, Oscar Wilde, Boris Pasternak, Leonardo Sciascia, Virginia Woolf, Alberto Moravia, Nico Orengo e artisti come Sonia Delaunay, Luigi Veronesi, Emilio Tadini, Giosetta Fioroni.

La mostra resterà aperta fino al 31 ottobre, lunedì dalle 14 alle 19 e dal martedì al sabato dalle 9 alle 19, con apertura straordinaria 5 ottobre dalle 9 alle 13. L’ingresso è libero e gratuito.
Per ulteriori informazioni tel. 0573.371600 www.sangiorgio.comune.pistoia.it www.mostreconleali.com




A guerra finita. Vittime in tempo di pace

Dal 30 settembre al 1° novembre alla Biblioteca delle Oblate sarà possibile visitare l’esposizione “A guerra finita – Vittime in tempo di pace”, promossa dal Circolo “Martin Luther King” delle Lavoratrici e dei Lavoratori della BNCF.

Le guerre continuano a fare vittime anche dopo che si sono concluse: così è stato in Italia dopo la 2° Guerra Mondiale, così è oggi nei territori che sono teatro di conflitti. A queste vittime, in particolare ai bambini, è dedicata la Mostra “A guerra finita”.

Durante il periodo di esposizione della Mostra si svolgeranno le seguenti iniziative:

  • martedì 30 settembre, ore 17.30 Sala Conferenze (piano terra): presentazione della mostra e proiezione del videoA guerra finita – Vittime in tempo di pace” con Dario Nardella – Sindaco di Firenze, Isolina Baldi del gruppo che ha curato la Mostra, Luca Brogioni – Responsabile Archivi e collezioni librarie storiche del Comune di Firenze, Francesca Parrini – curatrice del video, Francesca Zaccagni, Presidente del Circolo “Martin Luther King”
  • mercoledì 8 ottobre, ore 17.30 Sala Conferenze (piano terra): proiezione dei filmati “I bambini ci giuocano” (con la supervisione di Cesare Zavattini e Vittorio De Sica) e “Cuori nella tempesta”. Partecipano: Grazia Asta Responsabile promozione biblioteche e progetti speciali del Comune di Firenze, Andrea Bagni di “Ecole”, don Andrea Bigalli di “Libera”, Sergio Marchini del Gruppo che ha curato la realizzazione della Mostra.
  • martedì 14 ottobre, ore 17.30 Sala Conferenze (piano terra): “Un mondo minato – Le mine oggi nel mondo” (con la collaborazione di Emergency). Partecipano: Mario Batistini della Camera del lavoro CGIL di Firenze, Raffaella Bolini dell’ARCI, Francesca Testa di Emergency, Gianfranco Tomassini, del Comitato “Fermiamo la guerra” di Firenze.
  • martedì 28 ottobre, ore 17.30 Sala Conferenze (piano terra): “Mine a Firenze – 1944 e primo dopoguerra, mine e ordigni inesplosi nel territorio fiorentino” (con la collaborazione dell’Istituto Storico per la Resistenza in Toscana e dell’ANPI) – Presentazione di “Mantignano 1944” (libro sui partigiani e la difesa dell’acquedotto di Mantignano) e di alcuni documenti sulla Scuola di sminatori di Fiesole etc. Partecipano: Lucia Nadetti dell’Archivio Storico di Fiesole, Simone Neri Serneri dell’Istituto Storico per la Resistenza, Franco Quercioli, curatore del libro, “Mantignano 1944”, Luigi Remaschi dell’ANPI – Fi.



Giorgio La Pira, a Palazzo Vecchio l’anteprima nazionale del documentario di Rai Tre ‘La concretezza dell’utopia’

La PiraAnteprima nazionale a Palazzo Vecchio del documentario di Correva l’anno: ‘Giorgio La Pira. La concretezza dell’utopia’ di Vanessa Roghi per Rai Tre. L’appuntamento è il 23 settembre alle 18.30 nel salone dei Cinquecento.
Presenti, insieme all’autrice, il sindaco Dario Nardella, lo storico Alberto Melloni, il direttore di Rai Tre Andrea Vianello, il capostruttura per la Cultura e Storia Luigi Bizzarri, e Mario Primicerio, presidente della Fondazione Giorgio La Pira.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Il documentario andrà in onda giovedì 2 ottobre alle 23.50 su Rai Tre.

Il documentario racconta l’impegno di un uomo che si trova a vivere e operare in anni di grandi passioni contrapposte, gli anni della guerra fredda; fervente cattolico, intransigente pacifista, Giorgio La Pira unisce alla instancabile attività di amministratore (note le sue battaglie per il lavoro e per la casa) quella di ambasciatore di pace: grazie alla sua opera di mediazione siedono allo stesso tavolo egiziani ed israeliani, russi e americani, negli anni che seguono la drammatica crisi di Suez, possibile prodromo di un nuovo conflitto atomico.

L’attualità del suo operato, l’urgente verità del suo messaggio, emergono nella ricostruzione storica che il documentario traccia, insieme alla sua grande concretezza: il programma di Rai Tre, infatti, intende mostrare l’aspetto strategico dell’attività di La Pira che, insieme a Enrico Mattei, e grazie all’appoggio di Amintore Fanfani, sconfigge l’ala liberista della Dc in una battaglia che non ha niente di ingenuo, così come invece a lungo è stata raccontata da una vulgata che nasce principalmente dal celebre film Il caso Mattei di Francesco Rosi (1972). Quella di La Pira è una raffinata strategia politica, come ricorda Alberto Melloni, una battaglia tesa a definire un nuovo modello di sviluppo per il paese, fondato sulla attiva partecipazione dello Stato alla vita economica, ma lontano dalla logica assistenziale delle partecipazioni statali ereditata dal fascismo; un modello, in breve, di cui l’Eni è il simbolo principale.

La strategia di La Pira riguarda anche la politica estera italiana, in questo affianca Enrico Mattei e i due, in un inedito binomio fatto di spiritualità e scaltrezza incoraggiano la lotta per la decolonizzazione e la liberazione dei paesi in via di sviluppo, dall’Algeria all’Egitto, aprendo di fatto la strada a nuovi legami commerciali.

Eppure La Pira riesce a coniugare a questo realismo politico un impegno che non verrà mai meno per la pace, un “giusto” come lo definisce Nahum Goldman, per la sua difesa dello Stato di Israele accanto a quella di un necessario Stato palestinese. Ma il documentario racconta anche la battaglia di La Pira per l’obiezione di coscienza, illegale in Italia, per cui finirà in tribunale; e la sconfitta del 1974 quando appoggia l’amico Fanfani nella campagna contro il divorzio.

Infine si chiude con una riflessione su cosa significhi il processo di beatificazione a cui è stato sottoposto La Pira a partire dal 1986 per opera del cardinale Silvano Piovanelli.

Con le testimonianze di Ettore Bernabei, Amintore Fanfani, Fioretta Mazzei, Vittorio Citterich, Nahum Goldman, Card. Silvano Piovanelli, Ernesto Balducci.




Ventimila sammarini. La profezia sulla inevitabile sovranità dei popoli vista da don Milani, da don Giussani e dalla Toscana

Alle ore 16.30 nella Sala degli Affreschi di Palazzo Panciatichi (Via Cavour 4), si svolgerà la presentazione del volume di Alessandro Mazzerelli, Ventimila sammarini. La profezia sulla inevitabile sovranità dei popoli vista da don Milani, da don Giussani e dalla Toscana.

Presiede e introduce, Stefania Fuscagni, Portavoce dell’Opposizione

Intervengono:
Francesco Mario Agnoli, magistrato e scrittore
Franco Banchi, insegnante, già Questore del Consiglio Regionale della Toscana
Giovanni Banchi, insegnante di falegnameria nella Scuola di Barbiana. Presidente del Centro Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana di Vicchio di Mugello
Adolfo Morganti, editore, console e cittadini sammarinese
Manrico Casini Velcha, Ricercatore del Centro Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani di Vicchio di Mugello

 




In Vespa a Pistoia: “Un mito italiano per le vie della città”

vespaAlle ore 17.30, presso le Sale affrescate del Palazzo comunale sarà inaugurata “Un mito italiano per le vie della città”. La mostra è dedicata alla Vespa della Piaggio, protagonista di un periodo d’oro della storia italiana, quello del boom economico, simbolo prestigiosissimo del geniale made in Italy esportato, apprezzato, ammirato in tutto il mondo.
Organizzata dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Vespa Club di Pistoia e con il patrocinio della Fondazione Piaggio, vuole rendere omaggio ad un oggetto che fa parte, fra le altre, delle collezioni permanenti del Triennale Design Museum di Milano e del MOMA di New York e che continua a far sognare e rappresentare, con sempre rinnovata freschezza, lo spirito del momento.
La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta tutti i giorni fino al 22 settembre con orario 10-13 e 15-18.

Una mostra che intende, attraverso l’esposizione di vari e particolari modelli e di bellissime fotografie recuperate dagli archivi del Vespa Club, dell’ufficio cultura e inviate con entusiasmo da molti pistoiesi, offrire uno spaccato di ciò che questo oggetto ha rappresentato per intere generazioni di giovani a partire dagli anni ’50, anche a Pistoia.

Era il 1946 quando l’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio progettò il mitico due ruote Piaggio che, lanciato sul mercato segnò una rivoluzione.  Fu un successo immediato che offrì e fece scoprire un nuovo modo di spostarsi, di andare al lavoro, che ridisegnò la mobilità urbana e impose di rileggere le città e gli spazi che esse offrivano.  La Vespa diventò il simbolo di un’epoca nuova, giovane, che aveva voglia di “andare”, di essere indipendente e spensierata ma non disimpegnata e che trovò in questo mezzo una possibilità di benessere e divertimento.

Il giorno dell’inaugurazione sarà presente, in rappresentanza della Fondazione Piaggio, un ospite d’eccezione: il vespista oggi 85enne Giuseppe Cau, che ha intrecciato la propria vita alla storia della Vespa, contribuendo, attraverso le sue imprese e vittorie, a costruire il mito di questo oggetto. A questo “piccolo grande vespista”, amatissimo da Enrico Piaggio ed insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro per meriti vespistici, è stato dedicato il libro “Giuseppe Cau, il mito, il pilota, la leggenda” scritto a quattro mani da Fabrizio Valeri e Vincenzo Carlino ed edito da Cld Edizioni, la casa editrice di Pontedera che sarà presente per tutto il periodo di apertura della mostra. Il libro dedicato alla storia di Cau è anche un appassionato tributo a Pontedera, alla sua industria più importante, ai tanti ingegni e saperi, al lavoro appassionato di molti e, ovviamente alla Vespa, che ha contribuito a cambiare, in meglio, la storia d’Italia. L’ufficio cultura ringrazia tutti coloro che gentilmente hanno prestato le loro fotografie.

Per informazioni  tel. 0573. 371690/238 email  pistoia@vespaclubditalia.it




Commemorazione del ventennale della scomparsa di Giovanni Spadolini

Nel ventennale della scomparsa, il presidente prof. Cosimo Ceccuti, a nome della Fondazione Giovanni Spadolini, invita alla partecipazione ad un momento di raccoglimento e ricordo di Giovanni Spadolini.

Alle ore 9.00, Basilica si San Miniato al Monte,  Santa Messa in Suffragio officiata da Padre Francesco Maria Bernardo Gianni

Alle ore 10.00, Cimitero delle Porte Sante, deposizione di una corona di alloro sulla tomba.




Storie in movimento. 25 anni di storia di Livorno in foto

Immagine-repetti-270x271Due appuntamenti per presentare a Livorno il libro fotografico “Storie in movimento. Livorno 1987-2013″, la storia per immagini della città, eventi e personaggi attraverso le foto di Riccardo Repetti, commentate dai testi della giornalista del Tirreno Elisabetta Arrighi.
Giovedì 19 giugno alle ore 18 alla Caritas diocesana di via Donnini 165 saranno presenti monsignor Simone Giusti, vescovo di Livorno, Mauro Zucchelli giornalista del Tirreno e Giuseppe Mascambruno, giornalista.
Venerdì 20 giugno, ore 18, nella Sala Lem (via San Giovanni, 13 – piazza del Pamiglione) saranno presenti l’autore ed Elisabetta Arrighi.

Riccardo Repetti, più noto come Pentafoto, è fotografo da 25 anni per il Tirreno di Livorno.
La prefazione del libro è di Roberto Bernabò direttore del Tirreno che così presenta il libro: “Ci sono i grandi fatti di cronaca nera – dalla tragedia del Moby Prince al terribile rogo dei bambini rom – che spesso segnano la vita di una città e dove la capacità di cogliere l’attimo, lo sguardo, il protagonista fanno conquistare alla fotografia una forza narrativa straordinaria. C’è la vitae conomica di Livorno a cominciare dal porto, con i suoi giorni felici ma anche gli scontri, le tensioni sindacali memorabili (contro i decreti Prandini). E poi i funerali degli uomini e delle donne che hanno fatto la storia della città: l’addio a Edda Fagni, a monsignor Ablondi, a Italo Piccini, per citarne alcuni. Scorrono anche i fotogrammi con Carlo Azeglio Ciampi, il Presidente, la figura più importante che Livorno abbia espresso. E i fotogrammi del cinema con i set di Paolo Virzì. Per arrivare al calcio,agli amaranto, sempre lì dietro la porta avversaria per catturare il gol, l’emozione, il trionfo: fino alle immagini indimenticabili del primo ritorno in serie A. È un po’ tutta la Livorno contemporanea e i suoi momenti chiave che scorrono nelle fotografie di Riccardo Repetti, fotografo di quotidiano, del Tirreno, il giornale della città, che con la città vive a braccetto da oltre 130 anni. Immagini che arrivano da un osservatorio privilegiato, da una prima linea dell’informazione che ti impone di essere sempre al pezzo, sempre presente, sempre primo”.




“Berlinguer ti vogliamo (sempre) bene”

berlinguer-2Il teatro Affratellamento vi invita alle ore 19.00 a questa serata su Enrico Berlinguer.
Interverranno: Fulvia Bandoli, Giulio Marcon, Marisa Nicchi, Aldo Tortorella, Michele Ventura.

Intervento del coro delle donne del Musiquorum

Proiezione del film L’addio a Enrico Berlinguer documentario collettivo (1984)

A conclusione della serata, ad ingresso libero, un brindisi per ricordare insieme Enrico Berlinguer.