Una targa per Giovanni Bovio

inv_bovio_internetL’Associazione Mazziniana con il Patrocinio della Città di Piombino, organizza per domenica 20 novembre alle ore 11 presso Palazzo Appiani (piazza G. Bovio, Piombino) un’iniziativa che vedrà l’apposizione di una targa commemorativa a Giovanni Bovio, donata dall’A.M.I. alla città di Piombino. Parteciperanno Stefano Ferranini, vicesindaco di Piombino, Daniele Massari, presidente sezione A.M.I. Piombino e le Associazioni d’Arma e Combattenti cittadine.

 




Caproni e Modigliani da Livorno a Strasburgo

manifesto_strasburgowebIl 19 novembre a Strasburgo l’Istituto Italiano di Cultura organizza una giornata sui lavori del regista Luca Dal Canto, ma soprattutto su Livorno, Giorgio Caproni e Amedeo Modigliani.

Livorno e i progetti di Luca Dal Canto, prodotti da Bredenkeik, sbarcano a Strasburgo in quella che, probabilmente, sarà l’ultima tappa di 3 lavori (due cortometraggi e una mostra fotografica) che in 4 anni hanno girato tutta l’Italia e mezza Europa, ottenendo 76 selezioni ufficiali in Festival internazionali e oltre 20 premi.

Il 19 novembre, all’interno dello storico cinema Odyssée della città francese, verrà inaugurata la mostra fotografica “I luoghi di Modigliani tra Livorno e Parigi” (ore 17) e saranno proiettati i film brevi (ore 20.15) “Il cappotto di lana” (prod. Bredenkeik, Vertigo e Toscana Film Commission) e “Due giorni d’estate” (prod. Bredenkeik e Vertigo), entrambi in lingua originale sottotitolati in francese. Promotore dell’evento, organizzato dall’ambasciatore Guido Bellatti Ceccoli e da Dario Rossi, sarà l’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo in collaborazione con l’ Odyssée, che ospiterà per due settimane la mostra e proietterà nella Grande Salle i cortometraggi di Dal Canto. Partners dell’appuntamento saranno anche l’Università di Strasburgo (C.H.E.R.), l’associazione Italia Caffè Off e la Tenuta Bellavista Insuese di Livorno.

Alla serata parteciperanno, oltre al regista livornese, anche Raffaello Barbieri (direttore dell’Istituto Italiano di Cultura) e Faruk Gunaltay (direttore dell’Odyssée).

I progetti realizzati da Luca Dal Canto sono lavori interamente ispirati a Livorno; un vero e proprio omaggio alla città labronica alla quale verrà ampiamente dato spazio durante l’inaugurazione della mostra e la presentazione del libro-catalogo edito da Erasmo, e il dibattito successivo alla visione dei film.

Protagonisti assoluti saranno Giorgio Caproni e Amedeo Modigliani, due dei più grandi artisti del Novecento. La poesia “Ultima preghiera” è infatti fonte di ispirazione per il cortometraggio “Il cappotto di lana” (2012, 52 selezioni e 16 premi), mentre la figura di Dedo è il punto focale de “I luoghi di Modigliani tra Livorno a Parigi” e di “Due giorni d’estate” (2014, 27 selezioni e 4 premi), film presentato allo Short Film Corner del 67° Festival di Cannes.




Sulle ali degli angeli del fango

hello-3In occasione del 50° anniversario dell’alluvione di Firenze, l’Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea nella provincia di Livorno) organizza un pomeriggio d’incontro per presentare il volume Sulle ali degli angeli del fango e undici racconti di viaggio (Robin edizioni 2016), scritto da Fabio Baldassarri. L’iniziativa si terrà giovedì 17 novembre 2016 alle ore 17.00 presso la sala conferenze dell’Istoreco (Complesso della Gherardesca, via Galilei 40, Livorno). A presentare il libro, oltre all’autore, sarà il professor Davide Puccini. Modererà l’incontro la direttrice Istoreco Catia Sonetti.

Baldassari nel volume racconta importanti momenti vissuti dalla sua generazione tra l’alluvione di Firenze del 1966 e il cinquantesimo del 2016. Il romanzo breve “Sulle ali degli angeli del fango” (scritto in terza persona) e “Undici racconti di viaggio” (scritti in prima persona) sono parti di un unico percorso.

Quando parla di sé, l’autore non separa mai le esperienze personali da quelle che furono proprie di quanti vissero vicende, se non uguali, almeno analoghe alle sue. Aggiunge, semmai, il colore e l’inventiva necessari a un’opera che vuole collocarsi tra il versante della memorialistica e quello della narrativa.




L’arte di Marcello Landi nel centenario della nascita

landi46Proseguono nella Sala degli Specchi del Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno (via S. Jacopo in Acquaviva) gli “Incontri d’autunno”, sulle diverse tematiche dell’arte visiva nella quale Livorno riveste un ruolo fondamentale nel panorama internazionale nel secondo ‘800 e primo ‘900.

Dopo il primo incontro, dedicato ad Adolfo Tommasi, il secondo appuntamento, previsto per giovedì 17 novembre (ore 17) sarà un tributo a Marcello Landi nel centenario dalla nascita. Artista poliedrico, poeta e pittore, fu tra i firmatari del primo manifesto artistico dell’era atomica (Eaista), le sue opere originalissime hanno portato un nuovo contributo all’arte moderna insieme ai pittori Voltolino Fontani, Sirio Pellegrini, Aldo Neri e al poeta Guido Favati. Carlo Pepi e Michele Pierleoni omaggeranno con una conferenza l’arte di Marcello Landi.

Il terzo ed ultimo incontro (6 dicembre) sarà incentrato sulla figura di Giovanni Bartolena nei 150 anni dalla nascita con una rilettura della sua collocazione artistica, chiusa per definizione dentro la parola “post-macchiaiolo”, come per altri suoi colleghi dell’epoca, fu in realtà artista a pieno del ‘900. Relatore sarà il critico d’arte Umberto Falchini.




Gli studenti livornesi lungo il percorso delle “Pietre d’inciampo”

Lo scultore Gunter Demping installa una pietra d'inciampo

Lo scultore Gunter Demping installa una pietra d’inciampo

Martedì 15 novembre i ragazzi della classe IV della scuola primaria Thour parteciperanno al progetto promosso dall’associazione Amaranta Service “Inciampiamo nella memoria”, patrocinato dal Comune di Livorno.
Si tratta di un percorso cittadino segnato  dalle cosiddette “pietre d’inciampo” o “stolpersteine” collocate a Livorno in memoria dei livornesi ebrei deportati e morti nei campi di sterminio. A questo primo appuntamento parteciperà Cristina Dinetti della Comunità di Sant’Egidio, l’associazione a cui  va il merito di aver portato le “pietre d’inciampo”  a Livorno, e quindi potrà spiegare agli studenti in modo dettagliato la filosofia del progetto che è quello di “non narrare la morte ma la vita”.

Il progetto che si rivolge alle scuole primarie, si propone prima di tutto di presentare un aspetto indicativo della storia di Livorno, che dalla fine del 1500 ha avuto un’importante e numerosa comunità ebraica, integrata nel tessuto sociale livornese . Partendo dalla visita alla Sinagoga ( i ragazzi si ritroveranno in Sinagoga alle ore 9.30) e alla comunità ebraica, verrà fatto  un excursus sulla storia degli Ebrei livornesi, dai momenti di massimo splendore alla decadenza fino alle leggi razziali e alla Shoà. Verranno mostrate agli studenti le foto dell’antica Sinagoga, considerata la più bella di Europa, e sarà visitata la nuova Sinagoga, che con la sua simbologia può essere considerata una grande “pietra d’inciampo”. Si parlerà della toponomastica di Livorno legata alle grandi famiglie di ebrei, al loro commercio, alle loro attività, delle  contaminazioni nel cibo, nel vernacolo livornese, dei  grandi Ebrei: pittori, rabbini, scrittori, politici. Inoltre verrà declinata la graduale esclusione degli Ebrei dalla società civile a partire dal 1938.

Il percorso urbano delle “Pietre d’inciampo” partirà dalla Sinagoga per condurre  alle otto “pietre d’inciampo o stolpersteine” , dedicate a Franca Baruch (via Fiume), Perla Beniacar (via Cassuto), Enrico Menasci e Raffaello Menasci (via Verdi), Isacco Bayona (via della Posta) e Frida Misul (via Chiarini). Dino Bona Attal e a Dino Bueno collocate in via della Coroncina.
Nelle soste saranno raccontare storie di bambini, genitori e nonni inquadrandoli nel particolare momento storico della città senza ovviamente riportare storie terrificanti di barbarie e di crudeltà; sarà piuttosto approfondito il concetto di esclusione insistendo sull’escalation delle limitazioni che hanno dovuto affrontare i bambini livornesi ebrei dal 1938. Il percorso sarà mediato da un intervento attoriale che leggerà alcune testimonianze.




Aspetti archivistici e storici nei complessi documentali e nelle collezioni della Provincia di Livorno

conferenza-archivi-aperti-10-11-16Giovedì 10 novembre 2016, alle ore 17, presso la Villa del Presidente –  Salone degli affreschi, in Via Marradi 116 a Livorno si terrà l’incontro dal titolo “Aspetti archivistici e storici nei complessi documentali e nelle collezioni della Provincia di Livorno”. Dopo i saluti del Presidente della Provincia dott. Alessandro Franchi seguiranno gli interventi:

Archivi e storia: il Palazzo della Provincia nella ricostruzione livornese

dott. Massimo Sanacore – direttore Archivio di Stato di Livorno

arch. Riccardo Ciorli – Archivio di Stato di Livorno

Guida all’archivio storico della Provincia di Livorno

dott.sa Paola Meneganti – Provincia di Livorno

Le collezioni del Museo di Storia naturale del Mediterraneo

dott.sa Anna Roselli – direttrice del Museo

Durante l’incontro verrà presentato il progetto di digitalizzazione dell’archivio storico fotografico della Provincia




A Livorno il dibattito “Fine dell’industria, fine del lavoro?” per lanciare il premio “Simonetta Ortaggi”

piombino_lavoroL’Istoreco di Livorno in collaborazione con la Società Italiana di Storia del Lavoro (SISLav) ha organizzato il premio “Simonetta Ortaggi” per la migliore tesi di dottorato in storia del lavoro. La scadenza è il 30 novembre 2016 e possono partecipare tutti gli studenti che si siano addottorati negli ultimi 5 anni, con tesi di storia del lavoro aperte a ogni ambito cronologico e temporale.

Per lanciare pubblicamente il bando di gara – il cui premio consiste nella pubblicazione di un volume con le edizioni SISLav – Istoreco propone un dibattito sul cambiamento del lavoro a partire dal caso di Piombino.

Il lento declino di una città industriale è il titolo di un saggio della sociologa del lavoro Annalisa Tonarelli, apparso sull’ultimo numero della rivista «Meridiana» dedicato alle aree deindustrializzate europee. Insieme all’autrice e agli storici Stefano Musso (Università di Torino, presidente SISLav e autore di Storia del lavoro in Italia, edito da Marsilio) e Pietro Causarano (Università di Firenze), si discuterà delle trasformazioni del lavoro e dell’economia negli ultimi decenni e dell’importanza della storia per comprendere il presente: se il futuro italiano è un futuro con meno industria, lo studio di un passato preindustriale può essere utile per capire cosa sta succedendo oggi e quali categorie è necessario utilizzare per leggere le attuali dinamiche.

Il dibattito, coordinato dalla presidente Istoreco Carla Roncaglia, si terrà alla libreria Erasmo, in Viale Avvalorati 62, mercoledì 9 novembre alle ore 17:30.




Archivi aperti a Rosignano Marittimo

depliant-archivi-aperti_2016Il Comune di Rosignano Marittimo aderisce alla campagna regionale di valorizzazione e promozione del patrimonio archivistico “Archivi aperti”, cui partecipano numerose strutture del territorio provinciale. Aperture straordinarie, conferenze e visite guidate permettono di scoprire o ritrovare aspetti del patrimonio storico e dell’identità locale. Il programma di valorizzazione dei beni comunali inizia lunedì 7 novembre e prosegue per tutta la settimana fino a domenica 13. Riepiloghiamo le iniziative: l’Archivio Storico Comunale (via dell’Industria, 22.-24, Le Morelline, Rosignano Solvay) è aperto da lunedì 7 a venerdì 11 novembre tutti i pomeriggi dalle 15 alle 17; sabato 12 novembre alle ore 17 il Museo Archeologico di Palazzo Bombardieri ospita la conferenza di Stefano Rossi “Archivi e vita quotidiana. Arti e mestieri a Rosignano nell’età dei Lorena”; sabato 12 alle ore 16 e domenica 13 alle ore 11 si svolgono le visite guidate al Fondo Pietro Gori (via del Castello, 22 a Rosignano Maritimo) a cura di Barbara Rossi (Microstoria), per cui è consigliato prenotare. Per informazioni e prenotazioni: 0586 761938, 0586 724287, 340 8673143.