Pagine scomode. La rivista Astrolabio (1963-1984)

Alle ore 16.00 in Sala Gigli, Palazzo Panciatichi (via Cavour 4 FI), Regione Toscana – Consiglio Regionale, Circolo Fratelli Rosselli, Fondazione Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini, presentano il libro:

 Pagine scomode. La rivista Astrolabio (1963-1984)

a cura di  Alfredo Casiglia,  Ediesse 2014

 saluti istituzionali           Mauro Romanelli

intervengono                 Carlo Pinzani    Luca Polese Remaggi   Andrea Ricciardi     Valdo Spini

partecipa il curatore,   presiede    Sandro Rogari 

Fondata da Ernesto Rossi e diretta da Ferruccio Parri, negli oltre vent’anni della sua vita la rivista L’Astrolabio si espresse costantemente su un versante caratterizzato dalla ricerca degli spazi e delle opportunità per la costruzione di processi unitari della sinistra italiana. La rivista ha rappresentato un punto di riferimento per un’area dell’opinione pubblica riformista e del mondo politico in generale; le sue pagine sono state veicolo di battaglie importanti, testimonianza di un impegno civile e politico erede della cultura azionista da cui sia Rossi che Parri provenivano. L’Astrolabio offre dunque l’occasione per ripercorrere un tratto significativo della storia recente del nostro Paese attraverso la lettura e l’interpretazione degli avvenimenti politici, sociali, culturali che la rivista ha fornito. Pagine scomode ospita saggi, contributi e testimonianze di redattori e collaboratori de L’Astrolabio. Il libro anticipa e accompagna un progetto di più ampio respiro, ideato e realizzato per ricordare i cinquant’anni dalla fondazione della rivista, vale a dire l’indicizzazione e la digitalizzazione di tutte le annate della rivista. Circa 30.000 pagine di articoli, inchieste e interviste, che presto saranno liberamente accessibili a studiosi e lettori che abbiano interesse alla loro consultazione attraverso il sito della Biblioteca del Senato della Repubblica. Alfredo Casiglia è stato per anni collaboratore di Ferruccio Parri ed editore de L’Astrolabio.




Terrorismo: delirio dell’utopia

In occasione dei quarant’anni dall’uccisione delle guardie di Pubblica Sicurezza, il brigadiere Leonardo Falco e l’appuntato Giovanni Ceravolo, avvenuta a Empoli il 24 Gennaio 1975 per mano del terrorista Mario Tuti, il Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia per la CGIL, Avviso Pubblico (Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie), ed il Comune di Empoli, organizzano, per martedì 10 marzo 2015 dalle 10 alle 12.30, al cinema La Perla, via dei Neri 5, un incontro-dibattito sul terrorismo in Italia intitolato “Terrorismo: delirio dell’utopia”, rivolto principalmente agli studenti degli istituti superiori dell’Empolese-Valdelsa ma anche a tutti i cittadini che vorranno ascoltare voci autorevoli ed importanti sull’argomento.

I RELATORI – Relatori della mattinata che porteranno il loro contributo Beniamino Deidda, già Procuratore Aggiunto della Repubblica di Firenze, Procuratore della Repubblica di Prato e Procuratore Generale della Repubblica di Trieste e Firenze, membro del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura; Monica Galfrè, ricercatrice e professoressa di Storia dell’Italia repubblicana al Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università degli Studi di Firenze; Marco Boschi, criminologo, docente di Criminologia del terrorismo all’Università degli Studi di Firenze, perito del Tribunale penale di Firenze in Criminologia del terrorismo, Sociologia della devianza e Criminal profiling; moderatore Danilo di Stefano, sostituto commissario della Polizia di Stato, membro della Segreteria Silp CGIL di Empoli.

I SALUTI – Aprono i lavori Eleonora Caponi, assessore del Comune di Empoli; Roberto Bagnoli, presidente del Consiglio comunale di Empoli; Filippo Torrigiani, delegato di Avviso Pubblico; Alessandro Borgherini, consigliere comunale ‘Ora si cambia’.

GLI ORGANIZZATORI – Anche quest’anno Silp Cgil (Sindacato italiano lavoratori polizia), Avviso Pubblico e Comune di Empoli propongono un incontro-dibattito di alta formazione ed approfondimento sul terrorismo in Italia Grazie alla disponibilità di illustri personalità del mondo della Magistratura e dell’Università, si affronteranno alcuni temi che caratterizzarono quegli anni da un punto di vista storico, sociologico e giudiziario, tra i quali:

– quando comincia la spirale della violenza e, soprattutto, come nasce il fenomeno del terrorismo;

– quali furono le difficoltà che la magistratura inquirente e le forze di polizia dovettero affrontare per combattere il fenomeno degli “opposti estremismi”;

– qual’era, in quegli anni, il contesto sociale in cui le formazioni terroristiche reclutavano i loro aderenti;

– ciò che accadde in Italia tra il 1969 ed il 1984 può essere definito “guerra civile”;

– nella lotta al terrorismo furono violati i diritti costituzionali;

– cos’era la “strategia della tensione”;

– può essere considerata finita l’emergenza terrorismo.

Temi questi che, nonostante il tempo trascorso, infiammano ancora il dibattito sociale e politico e, non avendo ancora trovato una risposta definitiva, sono argomento di ricerca da parte di tutti coloro i quali si domandano cosa furono, veramente, gli “anni di piombo”.




La mia DC: Enrico Dello Sbarba

Alle ore 16.00 in Palazzo Panciatichi, Sala Gigli, presentazione del volume di Enrico Dello Sbarba, La mia DC. Spezzoni di vita politica e i rapporti con il sen. Andreotti, (Edizioni Il Quadrifoglio, Livorno).

Intervengono, dopo i saluti di Alberto Monaci, Presidente del Consiglio regionale, Ivo Butini già senatore della Repubblica, Francescalberto De Bari, pubblicista, Giuseppe Del Carlo, consigliere regionale.




FUORIPAGINA

7 marzo – 2 giugno 2015

Museo di Arte Contemporanea e del Novecento Villa Renatico Martini – Via Gragnano 349, Monsummano Terme (PT)

 Mostra, a cura di Pasquale Fameli, organizzata da Le Macchine Celibi Soc. Coop., Bologna

 Inaugurazione: sabato 7 marzo ore 17.30

Orari di apertura: lunedì, giovedì, venerdì 15.30-18.30 (ora solare) 16.00-19.00 (ora legale), mercoledì 9.30–12.30, sabato e domenica 9.30-12.30 15.30-18.30 (ora solare) 16.00-19.00 (ora legale), chiuso il martedì e Pasqua.

 L’idea di esporre per la prima volta al Mac,n di Monsummano Terme la collezione di Gian Paolo Roffi, oculatamente conservata presso l’archivio dello Studio Segni & Segni di Bologna, vive di almeno due buone ragioni. In primo luogo, il museo toscano si è dimostrato già altre volte disposto a ospitare eventi riguardanti argomenti simili, quali La parola come immagine e come segno. Firenze: storia di una rivoluzione colta 1960-1980 nel 1999 e Omaggio a Ketty La Rocca nel 2001, entrambi curati da Lucilla Saccà, massima studiosa ed esperta di Poesia Visiva. In secondo luogo, la Collezione Civica “Il Renatico”, conservata nel medesimo museo, annovera anche nomi del fiorentino Gruppo 70, ossia quelli di Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Luciano Ori, Lamberto Pignotti e della stessa Ketty La Rocca.

La mostra della collezione Roffi non solo completa la rosa di questi nomi, ma estende il raggio della sua campionatura andando al di là dei confini toscani e italiani, mostrando esperimenti verbo-visivi di volta in volta ascritti sotto le etichette di Poesia Visiva, Nuova Scrittura, Poesia Concreta – e poi sonora, fonetica – oppure ricondotti a movimenti quali Lettrismo, Ultra-Lettrismo, e network creativi come Fluxus e Mail Art.

Proprio da quest’ultima pratica, diffusissima tra i poeti visuali, giunge, infatti, la possibilità per ciascuno di loro di realizzare collezioni e raccolte personali: l’economia di mezzi e materiali, unitamente alle dimensioni spesso ridottissime delle singole opere, favorisce infatti l’interscambio tra gli autori, contribuendo oltretutto alla ridefinizione estetica di alcuni tra i principali canali della comunicazione mondiale.

 Cento opere di piccolo formato per ottantacinque autori, storici e non, sono quindi esposte al Mac,n a dare prova delle illimitate potenzialità visuali della parola, quelle stesse potenzialità che Gian Paolo Roffi ha testato come autore nel corso degli ultimi trent’anni, senza tuttavia tralasciare la possibilità di raccogliere quelle altrui in una variegata e preziosa collezione.

 Pasquale Fameli

 

La raccolta, proveniente dall’archivio dello Studio Segni & Segni di Gian Paolo Roffi,  conta cento lavori di protagonisti di alcuni dei più importanti movimenti di ricerca poetico-visuale sorti nella seconda metà del Novecento e sviluppatisi in ambito internazionale. Troviamo infatti qui rappresentata la Poesia Concreta di Augusto e Haroldo De Campos, Eugen Gomringer, Arrigo Lora Totino e Adriano Spatola; il Lettrismo di Maurice Lemaître; la Poesia Visiva di Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti e Stelio Maria Martini; la Nuova Scrittura di Ugo Carrega e Vincenzo Accame; la Poesia Sonora di Bernard Heidsieck e Henry Chopin; le scritture Fluxus di Ben Vautier e Giuseppe Chiari; la Mail Art di György Galántai e Vittore Baroni, e molte altre esperienze affini.

 Cento opere per ottantacinque nomi, da quelli storici a quelli più recenti, radunati nell’intenzione di offrire una cospicua campionatura di ricerche condotte sul filo della parola, quella che fugge dalla sua sede convenzionale – la pagina – per spaziare oltre i confini della sola lettura, e mostrarsi nel suo aspetto materiale, farsi ascoltare nella dimensione fonetica oltre il silenzio dell’occhio, incontrare l’immagine in un rapporto sinestetico, diventare essa stessa immagine e testare così le sue infinite potenzialità formali. In questo senso, la scelta delle opere è precisa e rigorosa, allo scopo di rendere evidente quanto accomuna il lavoro di chi si è sempre collocato nelle zone di confine dell’espressione artistica.

Pasquale Fameli

Gian Paolo Roffi

 




La forza delle donne 1970-2014

Venerdì 6 marzo alle ore 9.30 inaugurazione della mostra La forza delle donne 1970-2014, presso la Camera del Lavoro di Borgo dei Greci 3 a Firenze.

Interverranno:

Presiede Giuliana Cantini, giornalista

Susanna Camusso, Segretaria Generale CGIL
Valeria Fedeli, Vice Presidente Senato
Sara Nocentini, Assessore Cultura e Turismo della Regione
Mauro Fuso, Segretario Generale Camera del Lavoro di Firenze
Annalisa Tonarelli (Sociologa del Lavoro, Dipartimento Scienze Sociali, Università di Firenze)

La mostra resterà aperta fino al 26 marzo (sabato e domenica esclusi) – info 0552700549

 




I primi 40 anni dell’Istituto Gramsci Toscano

Alle ore 10.00, presso la Sala Teatina del Centro internazionale studenti “Giorgio La Pira” (via Pescioni 3 FI), l’Istituto Gramsci Toscano festeggia i suoi 40 anni di attività, con l’iniziativa Far sbocciare le radici. I primi 40 anni dell’IGT.

Introduce Marta Rapallini, Presidente IGT

Tavola rotonda: Una nuova cultura politica tra memoria e innovazione
Con: Rosa Maria di Giorgi, Cristina Giachi, Giorgio Van Straten

Per celebrare il quarantennale verrà presentato un volume che ripercorre la storia dell’Istituto e contiene saggi di Marta Rapallini, Roberto Gualtieri, Carlo Galli, Massimo D’Antoni, Massimo Adinolfi, Stefano Casini Benvenuti, Matteo Mazzoni, Mario Caciagli, Vittoria Franco, Giovanni Mari, Gaspare Polizzi.




Per una storia culturale del terrorismo di sinistra

Alle ore 15,00, presso la Sala Comparetti della ex Facoltà di Lettere, Chiostro di Piazza Brunelleschi (Firenze), seminario di studi promosso dall’ISRT e dal Dottorato di Studi storici dell’Università di Firenze e di Siena, a partire da una discussione dei volumi di M. Galfrè, La guerra è finita. L’Italia e l’uscita dal terrorismo 1980-1987, (Laterza, 2014) e di G. Panvini, Cattolici e violenza politica. L’altro album di famiglia del terrorismo italiano (Marsilio, 2014).

Intervengono: B. Bocchini, P.L. Onorato, A. Prosperi e M. Scavino.




“A tu per tu” con Mario Nigro, fra astrattismo e psicoanalisi

Mario_NigroAlle ore 17.30 il nuovo appuntamento di A tu per tu con l’opera d’arte, (Palazzo De’ Rossi, via De’ Rossi 26, Pistoia) sarà dedicato al pittore pistoiese Mario Nigro, innovativo interprete dell’astrattismo, tra i più impegnati e importanti protagonisti della ricerca artistica italiana della seconda metà del Novecento.

Ad illustrare la sua poetica, lo studioso Augusto Iossa Fasano, psicanalista che si avvale delle arti visive nell’esercizio della professione e nella didattica, e che condurrà il pubblico attraverso l’indagine di un’opera della serie Tensioni reticolari (1956), mettendo in relazione le peculiarità stilistiche e formali della tela con le vicende personali dell’autore e con il contesto storico, sociale e culturale di riferimento.

L’incontro si focalizzerà sul passaggio dalle geometrie rigorose proprie delle prime produzioni dell’artista, alle composizioni degli anni ’50 in cui la rigidità delle griglie si deforma per lasciare spazio a linee oblique e contrasti cromatici, rappresentazione drammatica ed espressiva del dato emozionale.

Come sempre in occasione degli incontri di A tu per tu con l’opera d’arte, le sale espositive della Fondazione saranno aperte al pubblico dalle ore 15.30 alle 19.30 permettendo la visita della collezione Arte pistoiese attraverso i secoli, in cui sono conservate opere, tra gli altri, di Marino Marini, Remo Gordigiani, Jorio Vivarelli, Sigfrido Bartolini, Agenore Fabbri, Adolfo Natalini, Gianni Ruffi e Roberto Barni.

 

Mario Nigro (Pistoia, 1917 – Livorno, 1992), alle spalle studi musicali e una formazione scientifica (doppia laurea in Chimica e Farmacia,) si appassiona presto alle arti visive e inizia a dipingere da autodidatta. Nel 1949 entra a far parte del Mac (Movimento per l’arte concreta) con Munari, Dorfles e Fontana, abbandonando l’attività di farmacista per dedicarsi esclusivamente alla pittura. Nel 1959 ottiene mostre personali alle gallerie Kasper (Losanna), del Cavallino (Venezia) e Annunciata (Milano), mentre nel 1968 gli viene riservata una sala personale alla Biennale di Venezia. Celebrato più volte in rassegne artistiche internazionali, tra cui quella del 1971 a Münster (Arte concreta. Die Italienische Konstruktivismus), la Biennale di Venezia gli rende omaggio nel 1993 con una mostra che inaugura la riscoperta della sua opera.

Augusto Iossa Fasano, psicoanalista esperto in adolescenza e senilità, si occupa di formazione di psicoanalisti e psicoterapeuti. Autore di numerose pubblicazioni nel campo dell’art-terapia, si avvale delle arti visive come contributo alla clinica e alla didattica. Non interpreta l’opera d’arte alla luce della psicoanalisi, ma dimostra come l’artista costruisca un percorso che è un modello di pensiero e di comportamento.

 

Informazioni:

Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

Sale Espositive – Collezione “Arte pistoiese attraverso i secoli”

Palazzo De’ Rossi, via De’ Rossi 26, Pistoia.

info@fondazionecrpt.it – 0573 974226

www.mostrefondazionecrpt.it