Commemorazione dell’Eccidio di Vada del 20 giugno 1944

INVITOLa comunità rosignanese torna in piazza martedì 20 giugno per commemorare una delle pagine più drammatiche della sua storia: l’Eccidio di Vada del 20 giugno 1944 quando un reparto di soldati nazisti in ritirata uccise senza alcun motivo quattro cittadini di Vada, Ruggero Lupichini, Delfo Rofi, Elio Vanni ed Ivo Vanni, costringendo poi la popolazione a riunirsi in Piazza Garibaldi, dove il coraggioso intervento di Don Antonio Vellutini evitò che la cittadinanza fosse raccolta all’interno della Chiesa, come chiedevano le SS. La commemorazione, come di consueto, avverrà in quella stessa Piazza, per mantenere viva la memoria di quanto è stato, per soffermarci su un episodio che ha segnato profondamente Vada e Rosignano tutta e riflettere ancora una volta sui quei valori e quegli ideali di libertà, giustizia e democrazia che sono alla base della nostra Comunità.

L’appuntamento quindi avrà inizio alle ore 21.00 in piazza Garibaldi a Vada con il saluto del Sindaco Alessandro Franchi e di Francesco Giuntini, Presidente della sezione locale dell’Anpi, che da tempo ormai sta lavorando insieme al Comune per la messa a punto di iniziative tese a valorizzare al meglio la storia del nostro territorio.A conclusione della commemorazione, sarà deposta una corona di allora al monumento dedicato alle vittime dell’Eccidio.

Nell’occasione sarà presentate l’Atlante delle stragi naziste e fasciste (1943-1945) e il volume nato dalla ricerca sulle stragi naziste e fasciste “Zone di guerra, geografie di sangue”, curato da G. Fulvetti e P. Pezzino. Intervengono Catia Sonetti, direttrice Istoreco Livorno e Gianluca Fulvetti, ricercatore in storia contemporanea presso l’Università di Pisa e coautore del volume.




Dagli scioperi del ’43 alla Costituzione nei luoghi di lavoro

LOCANDINA 5 GIUGNO DEFL’Istoreco Livorno, la Cgil Livorno e l’Anpi Livorno organizzano una giornata di formazione e studioil 5 giugno 2017 presso la Sala della Circoscrizione 1 (via Piero Gobetti 1 a Livorno)
Questo il programma:
Ore 9,30
Saluti del presidente provinciale Anpi Gino Niccolai e del segretario provinciale CGIL Fabrizio Zannotti
Ore 10,30
Catia Sonetti, Direttrice ISTORECO Livorno: Gli scioperi del ’43-’44 in Toscana
Enrico Iozzelli, Museo e centro di documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato: Gli scioperi del marzo del ’44 nel pratese e la deportazione nella provincia fiorentina
Ore 12,00 Dibattito
Ore 13,00 Pausa pranzo
Ore 14,00
Saulle Panizza, Università di Pisa: Il principio lavorista nella Costituzione italiana
Adriano Ballone, storico: La stagione delle discriminazioni: portare la Costituzione in fabbrica
Ore 15,30 Dibattito
Ore 17,00 Conclusioni di Gianna Fracassi (Segreteria Confederale CGIL Nazionale) e chiusura dei lavori.




Celebrazione del 2 giugno nel Comune di Piombino

Flyer_2giugno2017_webIn occasione del 2 giugno 2017, festa della repubblica, il Comune di Piombino organizza la cerimonia istituzionale presso Riotorto. E’ previsto l’intervento di Massimo Giuliani, sindaco di Piombino, a seguire la benedizione e deposizione delle corone di alloro ai monumenti dei Caduti. Partecipa la Banda Cittadina “A. Galantara”. Al termine aperitivo offerto dall’Associazione Cultura e Spettacolo di Riotorto
L’appuntamento è presso la piazza del Popolo di Riotorto alle ore 10,30.




La festa del 2 giugno 2017 a Livorno

resize.phpA Livorno, quest’anno, il 2 Giugno sarà ricordato con una serie di cerimonie promosse dalla Prefettura, dal Comune e dalla Provincia di Livorno, che coinvolgeranno i rappresentanti delle istituzioni locali e la cittadinanza.

Si inizierà alle ore 9.45 al Bassorilievo al Partigiano in via Ernesto Rossi, con la deposizione di una corona d’alloro e con gli Onori civili e militari, alla presenza del Sindaco, del Prefetto, del Presidente della Provincia e del Comandante del Presidio Militare. Saranno esposti il Gonfalone della Città e quello della Provincia, e i Labari delle associazioni d’arma e combattentistiche.
Successivamente il corteo, passando da via Magenta, si trasferirà in Piazza della Vittoria, dove saranno resi gli Onori civili e militari davanti al Monumento ai Caduti. Sarà presente la Fanfara dell’Accademia Navale di Livorno.
Il Tricolore per l’Alza Bandiera sarà portato dai bambini delle scuole elementari. Dopo la deposizione della corona, sarà letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La cerimonia prevede poi la consegna delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana, e la consegna degli attestati ai rappresentanti degli istituti scolastici per le attività svolte al fine di promuovere la cultura della legalità.

A mezzogiorno, dall’Accademia Navale, partirà una Salva d’Onore (21 colpi d’artiglieria a salve ad intervalli di 30 secondi l’uno dall’altro).




A Livorno la Giornata cittadina per la pace

29maggio2017_Giornata della pace S. EGIDIOLunedì 29 maggio 2017 si celebra a Livorno la “Giornata cittadina per la pace”. Un’iniziativa promossa dalla Comunità di S. Egidio con Comune di Livorno, Diocesi di Livorno, Fondazione Livorno e Istoreco Livorno. La Giornata cittadina per la Pace, istituita dal Consiglio Comunale di Livorno il 16 aprile 2004, è arrivata quest’anno alla sua 14ª edizione grazie alla costanza e all’impegno della Comunità di Sant’Egidio. La partenza è prevista alle ore 17 presso la Piazza del Municipio, con l’itinerario della memoria. Alle 18.30 sugli Scali d’Azeglio omaggio alle vittime di tutte le guerre.




Le Madri costituenti. Storia di una speranza incompiuta

cop_madri-costituenti_b1-v1La casa editrice MdS presenta Le Madri costituenti. Storia di una speranza incompiuta di Anna Maria Bernieri, venerdì 26 maggio 2017 ore 17.00 presso Palazzo Fabbricotti (Sala Nicola Badaloni Viale della liberta, 30) a Livorno

Saranno presenti:

Amm. Luigi Donolo Pres. Comitato Valori Risorgimentali

Cecilia Gambacciani Professoressa liceo Classico Niccolini

Letture di Anna Botta

Coordina Fabio della Tommasina MdS editore

Il merito del libro di Anna Maria Bernieri sta proprio nel riportare alla luce dei fatti che abbiamo dimenticato e che invece come un filo rosso attraversano il nostro passato recente dalla Rivoluzione francese fino alla conquista del diritto di voto nel secondo dopoguerra.  Il libro documenta il lungo percorso che ha portato le donne al voto e alla conquista del diritto di cittadinanza dalla Rivoluzione francese in poi, ricostruendo la storia del movimento delle donne, in Italia, dal periodo preunitario, attraverso il fascismo fino alla nascita della Repubblica. Nel 1946 a liberazione conquistata, definita la natura Repubblicana e parlamentare del nascente stato, in un pese devastato dalla guerra con vaste aree di sottosviluppo e analfabetismo, vennero elette ventuno donne con le prime elezioni libere: le Madri Costituenti. Consapevoli di rappresentare tutte le donne italiane portarono con coraggio, determinazione e competenza i problemi delle donne nel luogo istituzionalmente più alto, scelsero di concentrarsi, per l’esiguità del loro numero, su famiglia, lavoro, scuola, raggiungimento della parità e del diritto di cittadinanza. Le loro proposte furono spesso osteggiate anche dai compagni di partito, ma non si arresero e indicarono una strada per le generazioni future. Valga per tutte la formulazione dell’articolo tre fortemente voluta da tutte le Madri costituenti la cui formulazione ben indica quale fosse il loro concetto di democrazia e gli impegni che la Repubblica avrebbe dovuto prendersi nei confronti delle cittadine/i delle future generazioni. Infatti recita l’articolo “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Una precisione e una lucidità che, se ci fa rimanere ammirati, non può non farci interrogare su quanto sia stato veramente realizzato nell’interesse dei cittadini tutti.  Durante la presentazione verranno rilasciati agli studenti delle classi quinte del Liceo Classico Niccolini che hanno seguito il corso sulle Madri Costituenti, gli attestati di partecipazione.




L’epistolario della famiglia Castelli di Livorno (1937-1947)

castelli0Domenica 21 maggio alle ore 17,30 si terrà presso la casa Viterbo, in viale Mazzini 60, a Livorno una riunione promossa dal “Gruppo di studi storici”, in cui Catia Sonetti (direttrice dell’ISTORECO di Livorno) parlerà sul tema: Scene di vita ebraica dall’epistolario della famiglia CASTELLI di Livorno (1937-47)

(nella foto: Ugo Castelli e Emma De Rossi Castelli con i nipoti; da destra Elsa Lattes, Mario Lattes, Elena Castelli, Roberto Levi, Gastone Orefice e Vittorio Orefice. Livorno, anni ’30. Fonte: Archivio privato Famiglia Orefice)




Una città in fuga. Enrico Acciai presenta il suo lavoro a San Miniato

Una città in fuga_AcciaiLa biblioteca comunale Mario Luzi e il Comune di San Miniato invitano all’iniziativa di sabato 20 maggio alle 16 presso il Circolo Cheli, via Guicciardini 21, San Miniato. Francesco Fiumalbi intervisterà Enrico Acciai, autore del libro “Una città in fuga” sul tema: “Anni ’43-’45 molti sfollati di Livorno trovano ospitalità a San Miniato”.