11 giugno, ore 18: con Chiara Colombini per parlare di “Storia internazionale della Resistenza italiana”
Il libro Storia internazionale della Resistenza italiana, curato da Chiara Colombini e Carlo Greppi (Laterza, 2024), rappresenta un nuovo e importante tassello della rinnovata attenzione storiografica sulla Resistenza, rimessa al centro del lavoro di ricerca grazie all’approccio di una più giovane generazione di storiche e storici.
Il testo si compone di otto saggi, preceduti da un’introduzione di Colombini e Greppi che fa da cornice e sintesi del lavoro riflettendo sulla necessità di un’indagine sulla fitta presenza di combattenti “non italiani” nella nostra Resistenza: degli ex combattenti delle Brigate internazionali in Spagna ci racconta Enrico Acciai (direttivo Isgrec), Valeria Deplano e Matteo Petracci fanno il punto sui protagonisti delle Resistenze anticoloniali in Africa, in Etiopia e in Libia, mentre il tema dei resistenti antifascisti nelle terre jugoslave invase dall’esercito italiano è affidato al saggio di Eric Gobetti.
Ci sono poi coloro che dopo l’8 settembre scelgono di unirsi alle prime formazioni partigiane in Italia: gli anglo-americani prigionieri dell’esercito italiano su cui si concentra Isabella Insolvibile e i numerosi soldati della Wehrmacht, disertori o prigionieri, arrivati in Italia con i reparti di appartenenza e decisi a combattere il nazismo anche in nome della liberazione della propria patria: dei tedeschi scrive Mirco Carrattieri, già curatore di un volume collettaneo sul tema, mentre delle altre svariate nazionalità (cecoslovacchi, polacchi, sovietici) si occupa il saggio di Laura Bordoni.
E, infine, non vengono tralasciati dal volume nemmeno partigiani appartenenti a due popoli tradizionalmente considerati stranieri nei paesi in cui vivono: le vicende di alcuni combattenti ebrei non italiani nelle valli del cuneense sono ricostruite da Liliana Picciotto, mentre la partecipazione quasi sconosciuta di rom e sinti alla Resistenza italiana è affrontata dal saggio di Luca Bravi.
Un volume denso, insomma, che restituisce un quadro articolato della Resistenza italiana come fenomeno plurale e che l’Istituto storico grossetano della Resistenza sceglie opportunamente di presentare a Grosseto a pochi giorni dalla ricorrenza della Liberazione dal nazifascismo del capoluogo di provincia. Una Liberazione a cui contribuirono moltissimi partigiani “stranieri”, a partire dai tanti, tantissimi, cosiddetti “russi” inglobati nelle diverse bande partigiane del territorio, fino ad arrivare a componenti eccentriche come l’ex prigioniero di guerra neozelandese Lawrence Douglas Roderick, un soldato del Longe Range Desert Group che aveva combattuto in Libia ed era riuscito a evadere dal campo di concentramento di Torre Alfina, e dello statunitense di origine messicana Antonio Martan, le cui traiettorie eccentriche si incrociarono nella lotta al nazifascismo della Maremma meridionale.
Una Resistenza che si presenta, insomma, sia in Maremma sia in Italia come meticcia e transnazionale, locale e globale, internazionalista e patriottica e che sarà al centro dell’incontro con Chiara Colombini organizzato a Grosseto per l’11 giugno. A dialogare con la curatrice del volume ci sarà Ilaria Cansella, direttrice dell’Isgrec. L’appuntamento è presso il giardino dell’Istituto storico, a partire dalle ore 18. Nell’occasione sarà anche offerto un aperitivo e sarà possibile per chi lo desidera rinnovare la tessera o fare domanda per associarsi all’Isgrec.
Per informazioni: segreteria@isgrec.it | 0564415219
🆕 Ciclo di presentazioni dell’Isgrec “Parlare al presente”
Sta per partire il ciclo di presentazioni dell’Isgrec “Parlare al presente”.
3 incontri, 4 volumi, 6 storici e storiche che dialogano per riflettere sul passato, ma anche sull’attualità.
Parole chiave: razzismi, nazionalismi, minoranze al centro del dibattito sulla storia del Novecento
Dove: nel giardino dell’Isgrec alla Cittadella dello studente (incrocio tra via Lazzeri e via Bellucci)
Quando: 16, 23 e 28 maggio, ore 18
26 aprile, ore 18, Grosseto: presentazione del volume di Paolo Pezzino “Andare per i luoghi della Resistenza”
L’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea partecipa al Festival Resistente di Grosseto con la presentazione del volume di Paolo Pezzino appena uscito per le edizioni Il Mulino. Il 26 aprile alle ore 18 presso il Bastione Molino a Vento, Ilaria Cansella (direttrice Isgrec) e Simone Ferretti (Arci Festival Resistente) incontreranno l’autore per un dialogo sul tema dei luoghi della Resistenza, che si lega anche al recente ingresso della Casa della Memoria al Futuro di Maiano Lavacchio nella rete nazionale dei Paesaggi della memoria.
Il volume Andare per luoghi della Resistenza traccia, infatti, un itinerario fra i molti luoghi simbolo della lotta partigiana, affiancandone altri, meno noti, ma il cui ricordo la rende viva. Simbolicamente il libro parte da Ventotene e percorre tutta l’Italia mettendo in evidenza le molte storie della nostra Resistenza: fra le pagine, e i luoghi, compaiono partigiani e partigiane, gli internati militari, i deportati politici, ma anche i tanti semplici cittadini che si opposero all’occupazione tedesca e al fascismo. Insieme alle tante donne la cui partecipazione è stata a lungo misconosciuta c’è la massetana Norma Parenti, così come a Carrara c’è Francesca Rola che capeggiò la rivolta delle donne di Piazza delle Erbe, simbolo della Resistenza civile delle donne contro gli ordini di sfollamento del comando tedesco. E poi Pezzino ci racconta le tante scelte “politiche” compiute da chi in quei mesi doveva decidere della propria sorte personale, ma anche di quella della patria. Ci sono i militanti di Paraloup, borgata in Val di Stura dove nacque la banda partigiana “Italia libera”, primo nucleo di quelle che sarebbero diventate le Brigate di Giustizia e Libertà, c’è l’esperienza delle “repubbliche partigiane” dell’estate del 1944, c’è via Rasella e l’esperienza del gappismo. E ancora molto altro.
Insomma, quello che Paolo Pezzino ci consegna è un volume denso che racconta nella loro complessità le molte esperienze di Resistenza sviluppatesi in Italia. Un libro che è anche bello da leggere e che riesce a stimolare molte riflessioni, meritando sicuramente attenzione in questo ottantesimo della Liberazione dal nazifascismo. L’autore, già professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Pisa, è stato Presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri dal 2018 al 2024. Fine conoscitore della storia contemporanea della Toscana, per la provincia di Grosseto ha dedicato un lavoro importante alla strage di Niccioleta.

il 25 aprile dell’Isgrec: un calendario denso di eventi ed emozioni.
“Io mi racconto!” – 4 aprile, le presentazioni a Capalbio e Saturnia
4 aprile, ore 17
🟥Biblioteca di Capalbio
Presentazione di “Il bambino dalla maglietta rossa” di Ilico Mascioli (Effigi, 2024), con la partecipazione di Ilico Mascioli (autore) e Costanza Ghezzi (scrittrice)
🟥Biblioteca di Saturnia
Presentazione di “Sulle note di Bella ciao. Nello Bracalari: il racconto di una vita, di Nello Bracalari (Effigi, 2024), con la partecipazione di Nadia Pagni (curatrice) e Dianora Tinti (scrittrice)
“Io mi racconto!” – 11 aprile, le presentazioni a Roccastrada e Grosseto
11 aprile, ore 17
🟥Biblioteca di Roccastrada
Presentazione di “Diari e memorie della campagna di Russia, 1941-43” (Effigi, 2014), di Oler Grandi (2023), con la partecipazione di Oler Grandi (curatore) e Ilaria Cansella (Direttrice Isgrec)
🟥Biblioteca Chelliana di Grosseto
Presentazione di “Io so cos’è il nulla. Diario di un equilibrista” di Riccardo Fabbrini (Effigi, 2022), con la partecipazione di Anna Battazzi (curatrice) e Carlotta Fruttero (scrittrice)








