RIBELLI. Storie e memorie di Resistenti dal Montemaggio alla Sardegna

28 marzo alle ore 17.30 presso le Stanze della Memoria, l’ISRSEC vi invita a questo originale ed interessante appuntamento.
28 marzo alle ore 17.30 presso le Stanze della Memoria, l’ISRSEC vi invita a questo originale ed interessante appuntamento.
Si terrà giovedì 28 marzo 2019 ore 10 al Museo di storia naturale di Grosseto (Strada Corsini n. 5) il convegno conclusivo del progetto dell’Isgrec per la Festa della Toscana. Dopo i saluti di Leonardo Marras (Consiglio regionale della Toscana) e Luca Verzichelli (Presidente dell’Isgrec), interverranno Floriana Colao dell’Università di Siena (La tradizione e il mito della Leopoldina. Dal “paterno cuore del sovrano” al “diritto penale e civile), Amos Unfer (Una testimonianza della Maremma che produce), Luciana Rocchi ed Elena Vellati dell’ISGREC, mentre i ragazzi della classe IV dell’Istituto turistico ISIS Leopoldo II di Lorena di Grosseto presenteranno i lavori svolti sul tema delle storie e dei luoghi della maremma lorenese.
In conclusione alle scuole verrà distribuito il dossier per la didattica predisposto dall’Isgrec.
Info: Isgrec, 0564415219, segreteria@isgrec.it, www.isgrec.it
Nell’ambito del 75° anniversario della Resistenza, grazie al sostegno della Regione Toscana, la Rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea della Toscana, coordinati dall’ISRT, propone agli insegnanti una nuova occasione di formazione. Il corso Guerra totale, collaborazionismi, Resistenze intende offrire approfondimenti storiografici e strumenti didattici per promuovere la conoscenza di uno snodo essenziale della storia nazionale, europea e mondiale e fornire ai docenti spunti e metodi innovativi per trasmetterne le conoscenze alle nuove generazioni.
Il corso è parte di un più ampio progetto sostenuto dalla Regione Toscana per questo anniversario. La rete degli Istituti lavorerà anche ad un ciclo di pillole di Storia della Resistenza in Toscana,
brevi video documentari, affidati a storici, dedicati ai nodi essenziali del conflitto mondiale e della lotta di liberazione sul nostro territorio. Strumenti permanenti a disposizione di chiunque vorrà avvicinarsi a questi temi e a pagine tanto complesse e significative della nostra Storia.
Sabato 23 marzo alle ore 17.30 l’Isgrec inaugura al Museo archeologico e d’arte della Maremma la mostra “40 artisti per la Casa della memoria al futuro”, curata da Claudia Gennari e Marta Paolini e organizzata in collaborazione con Associazione grossetana arti figurative (AGAF), Associazione Eventi e Associazione Primavera maremmana.
In occasione del 75° anno dalla strage dei Martiri d’Istia 40 tra scultori, pittori, grafici e fotografi esporranno e metteranno in vendita le loro opere, il cui ricavato sarà donato per sostenere la raccolta fondi dedicata al recupero e alla costruzione della Casa della memoria al futuro nell’ex scuola di Maiano Lavacchio. Gli artisti che hanno aderito al progetto sono: Dimitri Angelini, Piero Ardenghi, Milo Bacherini, Antonio Barbieri, Raul Berrettini, Claudio Bindi, Carlo Bonazza, Angelo Bruno, Mauro Ceselli, Antonio Chessa, Sabrina Chiariello, Enrico Contu, Biagio Cuomo, Giuseppe Di Mauro, Antonella Giordano, Martina Goracci, Vittorio Guastella, Michele Guerrini, Michele Guidarini, Matteo Maggio, Cristina Mambrini, Anna Mannella, Renata Massai, Andrea Massaro, Francesca Naso, Armando Orfeo, Germano Paolini, Graziano Papini, Irene Papini, Sandro Poggetti, Laura Provenni, Moreno Quinti, Cecilia Rustici, Gennarino Salvo, Irene Silvestri, Cirillo Spinelli, Chiara Toniolo, Faber Torchio, Vittoria Vignoli, Kerta von Kubin.
Sarà possibile visitare la mostra, che sarà allestita nella sala conferenze al piano terra e nella suggestiva sala delle statue, fino al 30 marzo (orari di apertura: dal martedì al venerdì: 9-14; sabato e domenica: 10-13, 16-19).
Sembrava temeraria la sfida lanciata con il progetto della Casa della memoria al futuro. Ma a piccoli passi la scuola rurale dismessa di Maiano Lavacchio si è già trasformata: il lavoro è in corso ma già non è più un’utopia immaginare che si possano abitare stanze e giardino. Il progetto di trasformarla in luogo di memoria nasce dalla volontà di impedire l’oblio degli undici ragazzi uccisi il 22 marzo del 1944, ora che se ne sono ricostruite compiutamente le ragioni e si sono definiti responsabilità e significato di un atto di violenza gratuita, nel cuore di una guerra che lasciò dolore e devastazioni. All’ISGREC, iniziale promotore, si sono unite istituzioni e persone, che hanno accettato anche di misurarsi con un indispensabile impegno concreto. Sono il Comune di Magliano in Toscana e la Regione Toscana, associazioni, sindacati ed ANPI, ma anche imprenditori, professionisti, artisti, prova di una memoria condivisa e di una comprensione della filosofia del progetto.
Anche se non sarà breve il tempo per portare a compimento il progetto, la Casa già da ora ha visto presenze di giovani, che hanno tratto ispirazione dalle storie studiate per produrre opere d’arte “povera”. A crearle sono stati gli studenti del progetto Erasmus, ragazzi venuti dall’Europa a confrontarsi con una memoria comune ad altre, conservate in altri luoghi, perché è europea la storia che ha prodotto ferite e che può servirci a costruire un’idea di futuro.
L’arte è parte essenziale della cultura che vorremmo abitasse a Maiano Lavacchio. Le opere in mostra al Museo archeologico e d’arte sono già un primo segno di partecipazione di artisti a dare forza al progetto. Il legame fra storia e memoria ed arte è già un’esperienza realizzata, tessera del mosaico che si sta costruendo.
Info: Isgrec | Cittadella dello Studente | 0564415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it
Si terrà giovedì 21 marzo, presso la sala conferenze della CGIL di Livorno, la presentazione del volume curato da Istoreco “Il mondo in casa. Indagine sulle badanti in provincia di Livorno”.
Non solo numeri e flussi migratori, ma anche storie di donne che si intrecciano con lo sguardo dei loro datori di lavoro e della rete di solidarietà che esiste nella città di Livorno e che, sostituendo il ruolo dello Stato, cerca di far incontrare la domanda con l’offerta. Questo volume è il primo passo verso un’analisi più approfondita di questa tematica, realizzato mediante il contributo dello SPI CGIL livornese e grazie all’attenzione e alla cura degli autori.
Dopo i saluti di Paola Meneganti (Responsabile Servizio Affari Generali della Provincia di Livorno), la presentazione di Franca Taddei (Segreteria provinciale Sei Cgil Livorno) e l’introduzione di Catia Sonetti (Direttrice Istoreco), interverranno Sandra Burchi (una delle autrici del volume), Laura Nobili (Responsabile Ufficio del Lavoro Caritas Diocesana di Livorno), Anna Ajello (Comunità Sant’Egidio Livorno) e Daniela Cappelli (Segretaria Generale Sei Cgil Toscana).
Martedì 20 MARZO
ore 18
@ Libreria L’Ora blu, viale dei mille 27R
Prodotto di quell’America verso cui il fascismo mostrava amore e odio, il jazz sbarcò con i transatlantici di ritorno da New York, con gli emigrati, le grandi orchestre in tournée, i balli ma soprattutto la radio e il cinema, agli inizi del Novecento in Europa e negli anni Venti in Italia. Tra proibizioni, censure e esternazioni nazionaliste e razziste da una parte, e impulsi alla modernità e tentativi di italianizzazione dall’altra, la musica americana sopravvisse e mise radici. Il libro di Camilla Poesio racconta la storia dell’impatto del jazz sulla società italiana durante il ventennio fascista, i jazzisti Leonardo Brizzi e Nino Pellegrini suonano brani dell’epoca.
Alle ore 18, alla Libreria Feltrinelli di Pistoia, avrà luogo la presentazione del volume “Tutto è ritmo, tutto è swing. Il jazz, il fascismo e la società italiana” di Camilla Poesio.
Saluti di Roberto Barontini (ISRPT).
L’autrice Camilla Poesio ne discute con Antonio Fanelli (Istituto De Martino). Modera Stefano Bartolini (ISRPT).