9 aprile 2018: corso di formazione e incontro tra le associazioni e la Consigliera di parità

Proseguono le attività del Centro Documentazione donna dell’Isgrec previste dal progetto “Non solo l’8 marzo”.

Il 9 aprile alle ore 15 si terrà il terzo incontro del corso di formazione per insegnanti “(Rel)Azioni contro la violenza di genere”. Elisa Giomi (Università di RomaTre) terrà una lezione su “Genere e violenza nella cultura mediale”, che avrà al centro non solo la violenza contro le donne, ma anche la violenza che dalle donne è agita, due fenomeni speculari benché di natura e portata diverse. Dalle serie tv alle cronache nazionali, dalla musica alla pubblicità, ciascuna delle due forme di violenza sarà esaminata attraverso molteplici raffronti tra il piano della realtà e il piano della rappresentazione.

Alle ore 17.30 la Biblioteca dell’ISGREC si aprirà al pubblico per accogliere le associazioni grossetane che si occupano a diversi livelli e con diverse competenze di violenza di genere. Coordinate dalla Consigliera di Parità, Laura Parlanti, l’incontro dal titolo  L’impegno dell’associazionismo grossetano contro la violenza di genere, sarà occasione di conoscenza e approfondimento sulle attività, le pratiche e i saperi di molte associazioni, molte con esperienza pluridecennale, tra le quali: Raccontincontri, Libreria delle ragazze, Centro donna, Cittadinanzattiva, Associazione Rosa Parks, Centro antiviolenza – Associazione Olympia de Gouges, Uil Pensionati – commissione femminile, Spi-cgil – coordinamento donne, Arcigay, Collettivo Sirena Guerrilla, Non una di meno, Associazione Humanitas.

Info: Centro Documentazione Donna dell’ISGREC | via de’ Barberi 61 | 58100 Grosseto | tel/fax +39 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | isgrec.it

 




Presentazione della nuova edizione del volume di Anna Maria Mori e Nelida Milani, “Bora. Il vento dell’esilio”.

Venerdì 6 aprile alle ore 10.30 a Firenze, presso la Sala ex Chiesa delle Leopoldine in Piazza Tasso (Firenze) presentazione della nuova edizione del volume “Bora. Istria, il vento dell’esilio”, di Anna Maria Mori e Nelida Milani. Il libro, che era stato pubblicato venti anni fa, proprio a febbraio 2018 ha visto una nuova edizione con la prefazione di Guido Crainz.

Dopo i saluti istituzionali interverrà Guido Crainz.

Sarà presente l’autrice Anna Maria Mori.

Gli studenti delle scuole fiorentine e i docenti che hanno partecipato al progetto “Per la storia di un confine difficile. L’Alto Adriatico nel Novecento” incontreranno gli studiosi e la cittadinanza per un momento di restituzione comune dell’esperienza del viaggio sul “Confine orientale”.

L’iniziativa, promossa da Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea e da Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, si inserisce infatti nelpercorso di formazione sostenuto dalla Regione Toscana: “Per la storia di un confine difficile. L’alto Adriatico nel Novecento”.

Dal 12 al 16 febbraio 25 insegnanti e 52 studenti di scuola superiore, accompagnati da rappresentanti della Regione Toscana, dell’Ufficio scolastico regionale e della rete toscana degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea, hanno visitato Redipuglia, Trieste, Gonars, Basovizza, Padriciano, Fiume e Fossoli: tappe di un viaggio, durante il quale hanno incontrato studiosi e testimoni, istituzioni e realtà associative.
È stato questo il momento più importante di un progetto-pilota che da quest’anno inserisce fra le politiche della memoria della Regione Toscana un intervento sui temi cui è dedicato il Giorno del Ricordo.




Presentazione del libro di Giuseppe Matulli

Sabato 17 marzo alle ore 17,30 alla Biblioteca di Storia dell’arte di Montemerano,

 l’Accademia del Libro invita alla presentazione del  Libro di

Giuseppe Matulli:

Alcide De Gasperi. Quando la politica credeva nell’Europa e nella democrazia (Clichy, Firenze, 2018)

Con una prefazione di Enrico Letta

Sarà presente l’autore che ne parlerà con Luciana Rocchi

 

Giuseppe Matulli  torna a distanza di un anno a Montemerano per parlare della figura di Alcide De Gasperi, questa volta in occasione dell’uscita del suo libro sullo statista trentino.

Oltre che per illustrare i contenuti del volume, che ripercorre la vita di De Gasperi con grande rigore storico e documentale, l’incontro sarà un’occasione per approfondire  quanto nella sua azione politica possa essere messo in luce per cercare spunti di riflessione utili a capire le difficoltà dell’oggi.

Il libro di Matulli rilegge infatti il pensiero e la vicenda politica del grande statista alla luce di quella weberiana “etica della responsabilità” che guidò sempre la sua azione pur nel secolo delle ideologie e quindi in palese controtendenza col pensiero che lo caratterizzò. E nelle conclusioni evidenzia quanto questo atteggiamento di De Gasperi possa essere riguardato oggi come punto di riferimento imprescindibile per trovare una strada che ci conduca fuori dall’attuale crisi della politica.

Una vicenda umana e un’azione politica, quella di De Gasperi, che inizia in territorio austro-ungarico e, attraverso il carcere fascista e il CNL, giunge a guidare il Paese, umiliato e sconfitto, a farlo rinascere nel tempo della guerra fredda.  A misurarsi con ostacoli e opportunità internazionali, con la necessità di superare lo storico steccato fra Papato e Stato laico e a rispondere alla sfida dell’integrazione politica europea.

Un’esperienza che esalta il contenuto etico della politica, per la responsabile autonomia delle analisi e delle scelte, per la coerenza della “visione” con i valori di riferimento, gli obiettivi definiti, la strategia per raggiungerli, e che per questo ci induce oggi a riflettere sulle sfide del XXI secolo. In un tempo, vale a dire, nel quale i riferimenti politici non hanno retto agli stravolgimenti nelle relazioni internazionali (come la globalizzazione e le sue conseguenze) e a quelli tecnologici (che hanno messo in discussione gli elementi fondamentali della convivenza a iniziare da tempo e spazio), e in cui si sta perdendo con preoccupante rapidità la considerazione del valore della democrazia, sacrificata alla “governabilità”.

 




16.03.2018: “Cantiere Grosseto. Rappresentazioni di una città contemporanea”

box_cantiere16 marzo 2018 | ore 16 | ANCE Grosseto (via Monterosa 56)

Cantiere Grosseto

 Rappresentazioni di una città contemporanea

Presentazione di un documentario e una mostra virtuale sull’urbanistica grossetana

>>Invito 

La città che si ha sotto gli occhi oggi ha tra le sue molte singolarità una crescita vertiginosa, avviatasi negli anni Quaranta del secolo scorso, a guerra finita. Si era liberata della forma di “borgo rurale” tra anni Venti e Trenta, grazie a un’edilizia pubblica imponente, ma senza troppo allontanarsi dalle mura, che dal XVI secolo chiudevano il centro storico. È stata l’immigrazione dall’entroterra a farla crescere, in questo condividendo con tutta la Maremma la singolarità dell’accoglienza di popolazione estranea al territorio. Abusata, ma sempre utile perché non ce n’è una migliore per raccontare Grosseto, la definizione bianciardiana di città aperta ai forestieri. Città di servizi, in cui “l’uomo dei campi si è mosso alla conquista della frontiera urbana… comune industriale in senso culturale”. Lo afferma il sociologo urbano, Gian Franco Elia, aggiungendo un’ulteriore definizione, quella di “città malgrado”, la cui unica vera industria è quella delle costruzioni. Una sorta di circolo vizioso, in cui l’immigrazione crea il bisogno della casa e cresce col numero degli uomini il lavoro nel settore dell’edilizia e dell’indotto. Così è lecito cercare una delle chiavi interpretative della storia della città negli ultimi settant’anni nell’evoluzione dell’edilizia: progetti, lavoro, protagonisti. Così si spiega come la crisi che ha investito questo settore dell’economia in tutto il paese sia stata per Grosseto molto più pesante, più difficile da superare. L’immagine attuale, di periferie che si sono mangiate tanto terreno agricolo ormai in ogni direzione, è stata disegnata dai piani regolatori voluti da amministratori e progettisti eccellenti. Il centro storico ha perso parte delle sue funzioni, è tutto da inventare un rapporto virtuoso centro-periferie. Appare complicata l’uscita dalla crisi. Il documentario e la mostra che presentiamo, ANCE Grosseto e ISGREC, è frutto di un felice incontro fra il mondo del lavoro e la conoscenza del percorso passato-presente. Nel titolo del progetto condiviso “Tirar su una città non è cantare una canzone“, parafrasi di una poesia sul muratore, stanno sia la fatica di un mestiere che la complessità dell’incrocio fra le volontà e i tanti responsabili del volto che una città, crescendo,via via assume. Come si sa, la storia né prevede,né risolve crisi, ma questo nulla toglie all’utilità di interrogarci sul come e il perché di quel percorso.

 

PROGRAMMA:

Ore 16 | Rossano Massai, Presidente ANCE Grosseto | Lio Scheggi, vicepresidente ISGREC | Saluto

Ore 16,45 | Mauro Papa, Clarisse Arte | Il cantiere di Arte pubblica: nuovi itinerari in città

Ore 17,15 | Luciana Rocchi, Isgrec | Una prospettiva su Grosseto contemporanea

Ore 17,45 | Proiezione del documentario Tirar su una città non è cantare una canzone | Regia di Luigi Zannetti

Presentazione della mostra virtuale www.cantieregrosseto.it  | A cura di Virginia Migliorini, Lorenzo Pezzella, Luciana Rocchi, Barbara Solari




14.03.2018: incontro con il Prof. Brusa su “La didattica della storia e i luoghi della memoria”

Il 14 marzo alle ore 15.30 presso la biblioteca Francesco Chioccon dell’Isgrec, si terrà un incontro con il Prof. Antonio Brusa, tra i massimi esperti di didattica della storia, sul tema La didattica della storia e i luoghi della memoria, destinato agli insegnanti di tutte le scuole della provincia di Grosseto.

La lezione del Prof. Brusa è il primo passo per la strutturazione di un percorso di formazione per i docenti che prenderà il via a settembre e che sarà incentrato proprio sulla didattica dei luoghi della memoria. Da tempo l’Isgrec è impegnato in una riflessione critica su questi temi, riflessione che ha portato a importanti esperienze sul campo, quali il recente viaggio nei luoghi della memoria del Confine orientale (progetto “Per la storia di un confine difficile. L’Alto Adriatico nel Novecento“), e a misurarsi e confrontarsi con modelli educativi di altri paesi europei, grazie alla partecipazione al progetto Erasmus + “Our memories and I”. Ma non  solo: l’Isgrec è impegnato nella riqualificazione della “scuolina” di Maiano Lavacchio, che diventerà luogo di memoria e centro culturale.

Legare la storia del Novecento ai luoghi e alle forme della musealizzazione, ai differenti linguaggi dei luoghi, inserendoli in visioni di lungo periodo per abituare gli studenti allo studio della complessità, come richiedono sovente i nodi problematici della storia, è una delle chiavi per scongiurare il rischio di utilizzare le ricorrenze del calendario civile in modo puramente liturgico e celebrativo.

Info e iscrizioni: ISGREC | via de’ Barberi, 61 | tel: 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | wwww.isgrec.it

 

 




Non solo l’8 marzo: corso di formazione, presentazione di libri, incontri

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Per la ricorrenza della Festa Internazionale della donna l’Isgrec e il Centro Documentazione Donna che opera al suo interno hanno organizzato, in collaborazione con l’associazione Olympia de Gouges e il centro Antiviolenza, il Centro Donna e la Libreria delle ragazze una serie di iniziative. Il progetto “Non solo l’8 marzo”, infatti, comprende un corso di formazione per insegnanti, presentazioni di libri, incontri, tutti incentrati sulla lotta alla violenza di genere.

La scuola può fare molto per incidere in maniera positiva sui comportamenti delle giovani generazioni e orientare la didattica verso una cultura più rispettosa della parità di genere. Durante il corso “(Rel)Azioni contro la violenza di genere” (8 ore di lezioni frontali più 4 di autoformazione), che si terrà nella Biblioteca dell’Isgrec (ore 15-17) si alterneranno 4 dei maggiori esperti italiani nelle rispettive discipline:  Laura Schettini dell’Università l’Orientale di Napoli (6 marzo 2018, “Storia e uso pubblico della violenza contro le donne”), Simonetta Ulivieri dell’Università di Firenze (15 marzo 2018, “Condizionamenti educativi e violenze di genere”), Elisa Giomi dell’Università di RomaTre (9 aprile 2018, “Genere e violenza nella cultura mediale”), Fabio Roia, Presidente della Sezione misure di prevenzione presso il Tribunale di Milano (11 maggio 2018, “Politiche, leggi e buone pratiche per fronteggiare i crimini contro le donne).  Il corso prevede una quota di iscrizione di 70 euro e sarà inserito nella piattaforma Sofia del MIUR (codice corso n. 12599) per il pagamento tramite carta del docente. È possibile iscriversi anche direttamente all’Isgrec senza usare la carta del docente e sarà rilasciata regolare ricevuta. Essendo l’Isgrec ente riconosciuto e accreditato dal MIUR, le ore di formazione saranno certificate.

L’occasione di avere a Grosseto 4 esperti di alto profilo offre la possibilità di presentare le loro ultime pubblicazioni. Dopo le lezioni, quindi, alle ore 17.30 si terranno le presentazioni dei volumi di Laura Schettini (a cura di), La violenza contro le donne nella storia, 2017, Simonetta Ulivieri (a cura di), Corpi violati. Condizionamenti educativi e violenze di genere, 2017 e di Fabio Roia, Crimini contro le donne. Politiche, leggi, buone pratiche, 2017. Il 9 aprile, invece, dopo la lezione di Elisa Giomi, la cui ultima pubblicazione è stata presentata dall’Isgrec lo scorso novembre, si terrà  un incontro su “L’impegno dell’associazionismo grossetano contro la violenza di genere”, coordinato dalla Consigliera provinciale di parità,  Laura Parlanti, e al quale parteciperanno le associazioni che a Grosseto si occupano, a diversi livelli e con diverse competenze, di questo delicato tema.

Info e iscrizioni al corso: Isgrec, via de’ barberi 61 (Cittadella dello studente), tel/fax 0564415219, segreteria@isgrec.it, www.isgrec.it




Presentazione di “La violenza contro le donne nella storia” a Grosseto

cover_schettiniMartedì 6 marzo, alle 17.30, nella biblioteca dell’Isgrec (www.isgrec.it/?page_id=381) alla Cittadella dello studente, sarà presentato il volume curato da Laura Schettini e Simona Feci, La violenza contro le donne nella storia. Contesti, linguaggi, politiche del diritto (secoli XV-XXI), edito da Viella.
Ne discute con una delle curatrici, Laura Schettini, la prof.ssa Anna Scattigno dell’Università di Firenze. La presentazione fa parte dell’ampio programma “Non solo l’8 marzo” che l’Isgrec e il Centro Documentazione Donna che opera al suo interno hanno organizzato, in collaborazione con l’associazione Olympia de Gouges e il centro Antiviolenza, il Centro Donna e la Libreria delle ragazze.
A dispetto della crescente consapevolezza della gravità del fenomeno, della mobilitazione di associazioni femminili e, da qualche anno, anche maschili per contrastare la violenza di genere, il numero dei femminicidi, delle violenze e delle molestie in Italia non cala. Di recente il movimento #metoo ha messo in luce quanto violenze e molestie permeino la nostra società sia nell’ambito privato che in quello pubblico. Ma come è possibile che nel nostro paese sia ancora così radicata una mentalità arcaica, patriarcale, che configura i rapporti di coppia in termini di controllo e subordinazione? Perché la società è così permeata da una “cultura della violenza” che perdura nonostante le azioni, anche integrate, di contrasto?
Il volume presenta per la prima volta un’ampia rassegna sulla storia della violenza contro le donne, esplorando sia i contesti dove questa si produce e si manifesta, e in particolare l’ambito delle relazioni familiari, sia le politiche del diritto adottate per regolarla e contrastarla. I saggi si muovono lungo un arco cronologico ampio, dalla prima età moderna al presente, e spaziano tra aree differenti del territorio nazionale. La prospettiva storica si dimostra particolarmente preziosa nell’analisi del fenomeno della violenza, perché dimostra che il gesto violento, nella sua apparente naturalità e immediatezza, assume e veicola forme, linguaggi, contenuti, valori sociali diversi secondo i contesti storico-geografici.
Info: Isgrec, Cittadella dello studente, tel/fax 0564415219, segreteria@isgrec.it, www.isgrec.it




Tessere i fili del dialogo. Il viaggio della scuola toscana su un “confine difficile”

IMG-20180213-WA0006TESSERE I FILI DEL DIALOGO. 

Il viaggio della scuola toscana su un “confine difficile”

28 febbraio 2018

Aula Magna POLO BIANCIARDI, Piazza De Maria, Grosseto

Il 28 febbraio alle ore 9.30, nell’Aula Magna del Polo Bianciardi (P.za De Maria) si terrà un incontro con gli insegnanti e gli studenti grossetani che hanno partecipato al viaggio nei luoghi della memoria del confine orientale, progetto sperimentale della Regione Toscana, nel corso del quale grazie al contributo di studiosi, esperti, testimoni e asso­ciazioni è stato possibile prendere co­scienza di un tassello importante della memoria italiana ed europea.

Programma:

Saluti istituzionali

Luciana Rocchi, ISGREC | Progetto Per la storia di un confine difficile. L’alto Adriatico nel Novecento. Lavoro in corso.

Chiara Nencioni, Liceo “Chini-Michelangelo” di Lido di Camaiore (LU) | Esperienze di viaggio in “luoghi difficili”.

Luca Bonelli | Reading. Letture da Infinito viaggiare di Claudio Magris e Bora di Anna Maria Mori e Nelida Milani.

Interventi dei docenti e degli studenti grossetani che hanno partecipato al Viaggio-studio

Prof.ssa Graziella Poli, ISIS Follonica (GR)
Ilaria Pagano
Elisabetta Testi

Prof. Paolo Carmignani, Liceo Classico “Carducci-Ricasoli” di Grosseto
Benedetta Armando
Djanet Rose Costantini

Info e prenotazioni fino ad esaurimento posti dell’Aula Magna: ISGREC, via De’ Barberi, 61 | 58100 Grosseto | tel/fax 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it