Presentazione del libro “Una storia, un archivio. Idalberto Targioni nell’Italia tra Ottocento e Novecento”

Idalberto Targioni (1868-1930) fu trovatello, contadino, operaio, poeta estemporaneo, attivista sindacale, antimilitarista, socialista e sindaco di Lamporecchio, interventista e fascista della prima ora, uomo del regime, infine pentito. P

II 29 maggio 2019 alle 17 sarà presentato il libro, di Roberto Bianchi, “Una storia un archivio. Idalberto Targioni nell’Italia tra Ottocento e Novecento”.
Saluti di Roberto Barontini, Presidente Istituto storico della Resistenza di Pistoia
Intervengono insieme all’Autore:
Daniele Lovito, curatore dell’inventariazione archivistica;
Stefano Bartolini, Fondazione Valore Lavoro.




“Il fascismo a Grosseto”: presentazione a Firenze del volume a cura di V. Galimi

Lunedì 27 maggio alle ore 17.00, presso la sede dell’ISRT, in via Carducci 5/37, presentazione del volume a cura di Valeria Galimi, Il fascismo a Grosseto. Figure e articolazioni del potere in provincia (1922-1938), Effigi editore, 2018, collana “ISGREC Quaderni”.

Intervengono Paul Corner, Università di Siena e Tommaso Baris, Università di Palermo.

Saranno presente Valeria Galimi, curatrice, Università di Firenze, e autori dei saggi.




Lo sguardo sul mondo di Marguerite Duras

box_sito_durasSabato 25 maggio, alle ore 18, nella Biblioteca dell’Isgrec alla Cittadella dello studente si terrà il sesto e ultimo incontro del ciclo “Sguardi sul mondo”.

Il percorso umano e quello artistico di una delle più importanti scrittrici francesi del Novecento saranno tratteggiati da Alberto Signori della Société Internationale Marguerite Duras.

Marguerite Duras è morta nel 1996 a Parigi all’età di ottantuno anni; una vita difficile e costellata di dolori difficilmente raccontabili ma di cui si trova traccia in molti dei 34 romanzi, dall’esordio nel 1942 con Gli impudenti a Una diga sul Pacifico del 1950 – il più bel romanzo francese del dopoguerra secondo Elio Vittorini – fino a L’amante, la sua opera più conosciuta, vincitrice del premio Goncourt nel 1984, che la consacrò internazionalmente anche grazie al film del 1992 diretto da Jean-Jacques Annaud, trasposizione scenica che lei odierà ferocemente. Nel 1985 Marguerite Duras ha pubblicato Il dolore, romanzo autobiografico costruito sui suoi diari scritti al tempo del governo collaborazionista di Vichy e della deportazione del primo marito, Robert Antelme, nei campi di sterminio tedeschi. Il dolore è stato recentemente trasposto in film dal regista Emmanuel Finkiel e scelto per rappresentare la Francia agli Oscar 2019.

Una scrittura particolarissima d evocativa quella di Duras, piena di frammenti e silenzi, volti alla completa distruzione della trama e alla rivelazione dell’anima dei personaggi attraverso un lavoro di scavo e di costruzione di sonorità tutte interiori; caratteristica che si ritrova anche nei molti film da lei diretti o sceneggiati, tra i quali spiccano India Song e Hiroshima mon amour.

Alberto Signori, grossetano, ha studiato Storia all’Université Paris I Panthéon – Sorbonne. Nel 2002 ha vinto il finanziamento del Ministero della Cultura francese per l’adattamento teatrale di  Emily L di Duras; tra 2002 e 2004, lo spettacolo con Eric Genovese della Comedie Française, è stato rappresentato a Chaville, Duras e Trouville (in tutti e tre i festival durassiani che ogni anno si svolgono in Francia) e a Napoli. Alberto Signori è membro della Société Internationale Marguerite Duras, con la quale nel 2014 ha pubblicato un saggio nel volume Orient(s) de Marguerite Duras, dopo il colloquio di Sendai (Giappone) cui ha partecipato come relatore.

La partecipazione all’incontro è aperta a tutti ed è gratuita. Agli insegnanti che parteciperanno saranno certificate le ore di presenza.

Info: Isgrec, 0564415219, segreteria@isgrec.it, www.isgrec.it

 




“Campo Tizzoro e la Società Metallurgica Italiana (1910-45)”

Giovedì 23 maggio 2019, ore 17.00, presso la Biblioteca Forteguerriana, avrà luogo la presentazione del libro “Campo Tizzoro e la Società metallurgica italiana. L’utopia di un paese fabbrica (1910-1945)”, di Rachele Lenzi. Pistoia, ISRPt, 2019.

Intervengono Daniele Amicarella e Roberto Barontini

Sarà presente l’autrice

La Società metallurgica italiana, la fabbrica di munizioni della famiglia Orlando, si impiantò sulla Montagna pistoiese all’inizio del Novecento, sconvolgendo equilibri presenti da secoli e legati ad attività e ritmi lavorativi tradizionali, ma nell’arco di qualche generazione si fece spazio nell’identità culturale della popolazione fino a diventarne parte integrante, e si impose come principale fonte di lavoro per la popolazione della zona oltre che come una delle maggiori industrie del pistoiese. Il saggio ripercorre parallelamente la storia della fabbrica e della montagna, degli Orlando e di Campo Tizzoro, dell’utopia che ne ha tenuto uniti i destini per quasi un secolo, tra guerre mondiali, lotte e Resistenza, toccando i vari temi che via via essa interseca.




Firenze ferita e il Ponte Santa Trinita

Mercoledì 22 maggio presso Palazzo Adami Lami, Lungarno Guicciardini 17, evento a cura di Lyceum Club Internazionale di Firenze e Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux: Giorgio Bonsanti presenta “Firenze ferita e il ponte Santa Trinita nel diario di Maria Fossi e negli scatti di Paola Barocchi”, a cura di Alessia Cecconi e Martina Nastasi, edizioni Fondazione Memofonte – S.P.E.S.. Intervento musicale di Allegra Britton (violoncello) e Katja Todorow (pianoforte).




75° Anniversario dei bombardamenti di Avenza

INVITO_page-0001




Il Leonardo di Giorgio Castelfranco e il culto del genio nel Novecento

In occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, la Regione Toscana organizza una mostra documentaria dal titolo “Il Leonardo di Giorgio Castelfranco e il culto del genio nel Novecento“, curata dalla Fondazione CDSE in collaborazione con Villa I Tatti: The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies. La mostra ripercorre l’attività dello storico dell’arte e intellettuale ebreo Giorgio Castelfranco in merito ai suoi studi leonardeschi, compiuti a cavallo della seconda guerra mondiale e interrotti forzatamente a causa delle leggi razziali; tramite l’esposizione di documenti e pubblicazioni originali, si mettono in luce le strumentalizzazioni fasciste legate al culto di Leonardo da Vinci come “genio italico” e la rilettura, anche in chiave didattica, che invece ne dà Castelfranco nel dopoguerra e in particolare in occasione delle celebrazioni per l’anniversario vinciano del 1952.

Il Leonardo di Giorgio Castelfranco e il culto del genio nel Novecento
Museo Casa Siviero – Lungarno Serristori 1, Firenze
18 maggio – 29 settembre 2019

Inaugurazione: sabato 18 maggio ore 11 con visita guidata della curatrice Alessia Cecconi (Fondazione CDSE)
alla presenza dell’assessore alla cultura della Regione Toscana Monica Barni

Ingresso gratuito
Orari: sabato 10-18 / domenica e lunedì 10-13




Telecronaca sull’allunaggio: 50 anni di dubbi sullo sbarco della Luna

Il 18 maggio alle 20.30, per i 50 anni dallo sbarco sulla luna l’Archivio Roberto Marini ‘Oltre il Secolo’ Breve organizza, per la notte bianca 2019 di Pistoia, tre proiezioni gratuite sull’allunaggio e su come, nel 1975, era immaginato l’avvento nel 2000 della colonizzazione lunare.